LIBERACRONACA2 n. 3387 del 31 marzo e 1 aprile 2021

da Italia bene comune di pochi

LIBERO FOGLIO ONLINE del COMUNE DI STAZZEMA E DELL’ALTA VERSILIA

“Storia, Arte, Tradizione, Politica, Informazione”

Dal numero 1536 qualunque e-mail pubblicata sul blog liberacronaca2 sarà seguita da nome, cognome del soggetto che l’ha inviata e da questa precisazione:

1) IL BLOG non si assume nessuna responsabilità in ordine alla veridicità delle comunicazioni.

2) Ciò non ci esime eventualmente dall’ intervenire su quanto riteniamo pregiudizievole.

3) E’ assicurato il diritto di replicare.

4) Evitare le offese, il turpiloquio, le ingiurie alla razza/sesso/religione e il ricorso al linguaggio che violi la legge italiana, istighi a delinquere, alla violenza, alla diffamazione, ecc…

PER QUANTO PREMESSO

il blog liberacroanaca2 non potrà essere ritenuto responsabile per eventuali commenti lesivi dei diritti di terzi.

NB: Qualora il giornaliero link di Libera Cronaca che inviamo non giunga a destinazione, si può accedere al blog attraverso Google scrivendo  semplicemente liberacronaca2 unitamente alla data e poi cliccare.

Blogger Giuseppe Vezzoni

giuseppevezzoni@gmail.com

SOLIDARIETÀ AI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA

Viareggio_Pubblichiamo il PDF dell’appello dell’Associazione Il Mondo che vorrei onlus di non lasciare da soli gli RLS per l’impegno profuso per far emergere la verità in merito all’incidente ferroviario della stazione di Viareggio. Oggi sono chiamati a pagare le spese legali e processuali per il processo di Viareggio

Inviato da Carlo Beretti, famigliare delle vittime, addì 30.3.2021

SOCIALE: APRE DOMANI LO SPORTELLO COMUNALE DI ASSISTENZA ALLA PRENOTAZIONE DEI VACCINI PER LE PERSONE CON ELEVATA FRAGILITÀ E PER I CITTADINI NATI NEGLI ANNI DAL 1941 AL 1951

Seravezza_Il Comune di Seravezza attiva da domani, giovedì 1 aprile, uno sportello di assistenza ai cittadini per la prenotazione dei vaccini Covid-19 sul portale web della Regione Toscana. Il servizio è rivolto alle persone con elevata fragilità (estremamente vulnerabili o con grave disabilità) e ai cittadini nati negli anni dal 1941 al 1951. Non è rivolto agli over 80, per i quali le vaccinazioni sono gestite dai medici di famiglia, o ad altre categorie di utenza. Lo sportello è attivo presso la sede municipale (primo piano, Bottega della Salute) e riceve nei giorni feriali dalle 8:30 alle 13:30 solo su appuntamento. Per prenotare la consulenza è necessario telefonare allo 0584 757706.

«Sono numerosi i cittadini che in questi giorni si sono rivolti a noi manifestando la difficoltà di prenotare le vaccinazioni attraverso il portale della Regione Toscana, vuoi per indisponibilità di strumenti informatici vuoi per la scarsa propensione di molti ad affidarsi a procedure telematiche», spiega l’assessore al sociale Orietta Guidugli. «L’argomento è stato affrontato di recente anche in Consiglio comunale dove l’Amministrazione, accogliendo un’indicazione del consigliere Vanessa Greco, si è detta pronta ad organizzare un servizio di supporto per chi necessita di eventuale assistenza. Se ne occuperanno le giovani operatrici della Bottega della Salute, appositamente formate. Oltre a seguire la procedura di registrazione e di prenotazione del vaccino per conto degli utenti, le addette si occuperanno anche della compilazione dei moduli richiesti per accedere al centro vaccinale nel giorno indicato dal sistema. Il servizio sarà attivo in Municipio in orario mattutino. Stiamo comunque cercando di estenderlo ad altre fasce orarie contando sull’appoggio delle associazioni del volontariato che operano in ambito socio-sanitario sul nostro territorio. Tengo a rimarcare un aspetto, forse ovvio ma importante: lo sportello si adopererà per facilitare in ogni modo le procedure di prenotazione delle vaccinazioni, ma non potrà ovviamente garantirle. La problematica, infatti, è legata spesso all’indisponibilità dei vaccini o alla scarsità di posti nei centri di vaccinazione della nostra zona. Sono aspetti che possono presentarsi sul momento e che il nostro sportello non può purtroppo risolvere».

I cittadini che si rivolgono allo sportello, una volta ottenuto l’appuntamento, devono presentarsi in Municipio muniti di tessera sanitaria e fornire un recapito di telefono cellulare utile a ricevere le comunicazioni della Regione Toscana riguardo all’iscrizione al portale e alla prenotazione del vaccino. Chi non può presentarsi personalmente può incaricare una terza persona con una semplice delega. È opportuno prendere contatto preliminare con il proprio medico di famiglia per avere la certezza di appartenere all’una o all’altra categoria di vaccinazione. Per le persone fragili è necessario inoltre conoscere il codice di esenzione.

Ufficio stampa comune di Seravezza

Stefano Roni,addì 31.3.2021

DECORO: FOTO-TRAPPOLE ED INDAGINI INCASTRATO ABBANDONATORE RIFIUTI SERIALE, SANZIONATO E OBBLIGATO A PULIZIA AREA A MARINA DI PIETRASANTA

La guerra agli zozzoni dell’amministrazione Giovannetti. In visione centinaia di filmati da parte della Polizia Municipale.

Pietrasanta_Abbandonatore seriale di rifiuti incastrato dalle foto-trappole e dalle conseguenti indagini della Polizia Municipale del Comune di Pietrasanta. In pochi mesi aveva abbandonato, in una pineta tra via Toscana e le vie Tolmino e via Tre Ponti, a Motrone, Marina di Pietrasanta, decine e decine di sacchetti di plastica di colore celeste contenenti rifiuti urbani. Le immagini riprese dalla telecamera nascosta sono sconcertanti.

Sono appena le 6.45 del mattino. In giro non c’è nessuno. Si vede chiaramente un uomo arrivare con la sua auto di colore grigio, fermarsi sul lato sinistra della carreggiata quasi a ridosso della recinzione, attendere qualche secondo e poi scendere velocemente dal mezzo, aprire la portiera anteriore del lato passeggero, afferrare quattro sacchetti e lanciarli nella pineta. Nel gesto del lancio c’è il significato del suo reato. Pochi secondi dopo quell’ennesima volta sarà fermato dalla Polizia Municipale, identificato sul posto (è originario di Livorno ma residente in Versilia da qualche anno) e sanzionato. Dovrà pagare oltre alla multa prevista per il reato contestato con un verbale da 300 a 3000 euro, la rimozione a proprie spese di tutti i rifiuti. Si tratta dell’ennesima azione anti-degrado portata a buon fine dall’amministrazione comunale di Alberto Stefano Giovannetti che da circa un anno “sposta” sul territorio, nei punti dove gli abbandoni sono cronici, le foto-trappole.

La Polizia Municipale – spiega il vice sindaco ed assessore all’ambiente, Elisa Bartoli – sta visionando centinaia di filmati che sono il frutto di un grande lavoro di osservazione sul territorio. Il caso dell’abbandonatore seriale di Motrone è clamoroso perché siamo di fronte ad un’abitudine. Per arrivare ad individuare e sanzionare questo soggetto sono stati fatti appostamenti anche in borghese. Gli abbandoni avvenivano o la mattina preso o la sera tardi. La pineta, in quel punto, era diventata una discarica. Voglio ringraziare il comandante dei vigili, Giovanni Fiori, gli agenti, l’ufficio ambiente ed Ersu che insieme a noi conducono una quotidiana battaglia per stroncare questi comportamenti incivili e vergognosi”.

Nel caso del soggetto sanzionato sono in corso ulteriori accertamenti in ordine al rispetto del pagamento della Tari ed all’eventuale responsabilità di altre persone residenti nella stessa abitazione dell’uomo. 

Dall’inizio della pandemia il fenomeno degli abbandoni ha continuato ad essere una piaga nonostante le restrizioni agli spostamenti. Le segnalazioni all’Urp sono state 297 considerando il periodo marzo 2020 – marzo 2021.

Le segnalazioni dei cittadini coordinato al lavoro del nostro ufficio ambiente e di Ersu rafforzano la nostra azione sul territorio. – spiega ancora la Bartoli – E’ un’attività molto complessa che richiede tempo ed energie che porteremo avanti con grande intensità anche nelle prossime settimane in concomitanza con l’arrivo dell’estate dove il fenomeno degli abbandoni si intensifica. Cittadini e turisti sono avvertiti”.

Ufficio Stampa & PR

Andrea Berti, addì 31.3.2021.

TURISMO: AL VIA IL CENSIMENTO DELLE ATTIVITÀ DI RISTORAZIONE E DELLE STRUTTURE RICETTIVE DEL TERRITORIO SERAVEZZINO

Seravezza_Il Comune avvia un censimento delle attività di ristorazione e delle strutture ricettive presenti sul territorio seravezzino.

«Aggiorniamo le informazioni in nostro possesso per attualizzarle ed avere una fotografia fedele della nostra offerta in questi due settori», spiega l’assessore alla promozione e valorizzazione del territorio Giacomo Genovesi. «I dati raccolti, con quelli riguardanti le guide turistiche e ambientali, che già abbiamo, andranno a comporre la base di lavoro per la definizione di pacchetti promozionali a cura dell’Ambito turistico della Versilia. Seravezza e l’Alta Versilia offrono opportunità di visita alternative e complementari a quelle del litorale, attraenti soprattutto per chi ama la natura, lo sport, la montagna e per chi ha un’attitudine attiva, consapevole e curiosa rispetto al territorio. Le problematiche legate al Covid stanno spingendo la crescita di questa tipologia di offerta e noi vogliamo esser pronti a cogliere le opportunità che si presenteranno. Sotto questo aspetto il censimento avrà un’utilità molto concreta, permettendo ai nostri operatori di acquisire visibilità e di essere coinvolti direttamente nella definizione del prodotto turistico che l’Ambito sottoporrà alla platea dei potenziali visitatori della Versilia. I dati raccolti serviranno in ogni caso anche al Comune per fornire un servizio di informazione turistica completo ed aggiornato a chi è già presente sul territorio e cerca idee e consigli per viverlo al meglio. Lavoriamo per questo in piena sinergia con la Pro Loco di Seravezza, che come noto gestisce l’informazione turistica a livello comunale».

Le attività di ristorazione e le strutture ricettive che intendono partecipare al censimento ed essere inserite negli elenchi comunali possono inviare un messaggio di posta elettronica a ufficiostampa@comune.seravezza.lucca.it indicando il nome e l’indirizzo dell’attività, il recapito di posta elettronica, il telefono e il nome di un referente. Per ogni ulteriore informazione si può chiamare il numero 0584 757716 a partire da martedì 6 marzo.

Ufficio stampa comune di Seravezza

Stefano Roni,addì 31.3.2021

STRADE SICURE: APRE CANTIERE DI VIA MONTISCENDI A STRETTOIA, IN ARRIVO NUOVE FOGNATURE E NUOVO ASFALTO

 Pietrasanta_Nuove fognature e nuovo asfalto per via Montiscendi a Strettoia. E’ programmato per il 6 aprile l’avvio dell’atteso intervento di messa in sicurezza del tratto che corre parallelo alla linea ferroviaria, e più precisamente dall’incrocio con la via Mimose fino allo svincolo lato Massa. Dopo via Casone, un’altra arteria di collegamento molto utilizzata della frazione di Strettoia sarà finalmente oggetto di una profonda manutenzione così come promesso e previsto dal programma di mandato dell’amministrazione comunale di Alberto Stefano Giovannetti. L’intervento costerà complessivamente circa 185 mila euro.

L’avvio dei lavori in via Montiscendi – spiega Matteo Marcucci, assessore ai lavori pubblici – è stato coordinato e programmato insieme a Gaia nell’ottica di una razionalizzazione dei tempi e dei costi. Con un solo intervento doteremo la frazione di una nuova rete dell’acquedotto e di una strada più sicura con tutti gli accorgimenti necessari anche in chiave di regimazione delle acque. Ci saranno benefici anche sul fronte dell’impatto acustico. In pochi mesi abbiamo messo in sicurezza molte strade nel rispetto di quel piano di asfaltature che caratterizza la nostra azione amministrativa. Penso a via Tonfano, via via Leonardo da Vinci, il viale Apua, via Umbria e via Santini nel tratto tra la via Aurelia e via del Castagno oltre al maxi intervento concordato con Anas lungo un chilometro della via Aurelia. Interventi che ci hanno permesso di dare risposte vere migliorando insieme alla sicurezza, l’impatto dal punto di vista acustico ed il decoro”.

La prima parte di interventi, in programma dal giorno 06 aprile 2021 e fino al 10 aprile 2021, riguarderà una porzione della corsia a monte della Via Montiscendi nel tratto compreso tra le intersezioni della stessa strada con Via Mimose e Via Cugnia e comporteranno la regolazione del traffico con senso unico alternato regolato da impianto semaforico. La larghezza della corsia transitabile che si verrà a creare garantirà il passaggio dei mezzi pesanti. Tutta la cartellonistica di cantiere sarà apposta dalla ditta esecutrice dei lavori.

Ufficio Stampa & PR

Andrea Berti,addì31.3.2021.

LA SACRA SINDONE

Castelnuovo Cilento. La più importante Reliquia di tutti i tempi, per i Cristiani, è la Sacra Sindone. E’ custodita nel Duomo di Torino. Tantissime volte, attraverso i secoli, è stata esposta al pubblico. Sull’ argomento sono stati scritti tantissimi libri, esistono numerosi Documentari proposti e riproposti dalle televisioni; ne hanno parlato Papi, Imperatori, Critici, Letterati e Storici. Tanti hanno provato a mettere in dubbio la sua autenticità. Stranamente la Chiesa indugia nel dichiarare l’autenticità di quel Sudario grondante fascino e stupore.

Grandi scrittori e storici, pur essendo pagani o atei o giudei non cristiani, hanno parlato di Gesù e della sua vita straordinaria. Basti ricordare Tacito, Svetonio, Plinio il Giovane, Giuseppe Flavio.

Desidero esprimere delle importanti considerazioni per “dimostrare” che la Sacra Sindone ha avvolto davvero il Corpo di Gesù crocifisso.

Gesù, nell’istante del trapasso alla Vita Eterna, ha voluto lasciarci un “Segno” tangibile della sua venuta sulla Terra: la sua “fotografia”. L’energia sprigionata dal suo Corpo, nell’istante della Resurrezione, ha fissato sulla Sindone il suo sudore, il sangue e gli unguenti cosparsi sul suo corpo prima della sepoltura, creando l’immagine che ancora oggi, dopo duemila anni, riusciamo a vedere come se fosse stata fatta di recente! Eccellenti studiosi del Sacro Lino, attraverso studi, ricognizioni, esami, recensioni o libri, hanno trattato ampiamente delle caratteristiche dell’Immagine impressa sul Sudario. Ecco alcune conclusioni:

– “non è opera di mano umana”;

– è un “lenzuolo” di grande valore, usato per Qualcuno di grande spessore umano-storico-religioso;

– l’immagine non contiene pigmenti ed è impressa soltanto su un micromètro dello strato del tessuto;

– tra i tanti pollini che la stessa ha conservato attraverso i Secoli, ci sono quelli del “cardo del Mar Morto”, che è presente solo in Palestina;

– le due monetine che coprivano le palpebre degli occhi del Crocifisso – secondo le usanze del tempo – sono state identificate in due prutah (in aramaico) o lepton (in greco), risalenti all’epoca della Crocifissione di Gesù.

-… e infinite altre testimonianze scritte e documentate attraverso i secoli.

E’ già un miracolo se possiamo vedere, anche oggi, il corpo di Gesù dopo la sua morte terrena, poiché quel Sudario è sopravvissuto a due incendi; lo stesso è stato custodito sempre e dappertutto con estrema cautela, poiché contiene tutti i segni della crocifissione descritta dai Vangeli.

A proposito dei segni della Crocifissione, tremenda esecuzione riservata ai peggiori malfattori, traditori o nemici, la Sindone li mostra in modo visibile e inequivocabile; essa veniva eseguita da esperti Romani in modo abominevole e crudele, conficcando i chiodi nello “spazio di Destot”, che si trova tra il polso e la mano. Un’altra riflessione può convalidare l’autenticità del Sudario di Cristo: il corpo di un malfattore, morto tra atroci e indicibili stenti sulla croce, secondo le usanze del tempo veniva buttato tra i rifiuti, perché era un “rifiuto umano” il cui corpo non veniva mai reclamato dai parenti. Proviamo a immaginare il volto di quel corpo dopo tanti patimenti: era una maschera di dolore, unita ad un corpo straziato, punito, martoriato da far rabbrividire e spaventare chiunque. Guardiamo, invece, la Sindone: il corpo è martoriato, ma il volto di Gesù è presente, composto, sereno e lascia stupiti, emozionati, sbalorditi.

La conclusione di questo mio modesto scritto è possibile ritrovarla anche nel profondo dell’animo dei non credenti, degli atei e dei nemici del Cattolicesimo: quel “Lenzuolo” ha avvolto davvero il Corpo di Gesù, dopo la Crocifissione.

La peggior forma di handicap è la contestazione del vero, del concreto, del giusto evidenziato dagli studiosi e dai documenti storici, ma bloccato da certi scienziati perché la spiegazione di quell’immagine non ricade sotto i nostri sensi. Ma come si fa a voler negare la straordinarietà di “quella foto”, se nemmeno gli strumenti di alta tecnologia moderna sono in grado di riprodurla? Ci sono troppi “San Tommaso” che vorrebbero vedere Gesù in persona, per avere una risposta. Ma la Verità è troppo grande e misteriosa per essere concepita dal nostro cervello: le api, per quanto dotate di una certa “intelligenza”, non capiranno mai come è fatto un aereo! Occorre un altro elemento per valutare l’ incredibile, il misterioso, lo stupefacente: la Fede.

Gli atei e i non credenti, per ammettere la veridicità della Sacra Sindone, vorrebbero trovare su di Essa la “firma” di Gesù! La firma c’è: è il volto sereno! ( Giacomo Di Matteo)

Da Accademia dei Parmenidei, addì 31.3.2021

LIBERACRONACA2 n. 3386 del 30 e 31 marzo 2021

da Italia bene comune di pochi

LIBERO FOGLIO ONLINE del COMUNE DI STAZZEMA E DELL’ALTA VERSILIA

“Storia, Arte, Tradizione, Politica, Informazione”

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1) IL BLOG non si assume nessuna responsabilità in ordine alla veridicità delle comunicazioni.

2) Ciò non ci esime eventualmente dall’ intervenire su quanto riteniamo pregiudizievole.

3) E’ assicurato il diritto di replicare.

4) Evitare le offese, il turpiloquio, le ingiurie alla razza/sesso/religione e il ricorso al linguaggio che violi la legge italiana, istighi a delinquere, alla violenza, alla diffamazione, ecc…

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Blogger Giuseppe Vezzoni

giuseppevezzoni@gmail.com

IL FLAUTO DI ORONZO RICCI DURANTE LA MESSA DOMENICALE NELLA PIEVE DI STAZZEMA

Stazzema_ Sono restato assai colpito da un flautista che durante la S. Messa domenicale nella Pieve di S.M. Assunta di Stazzema esegue da qualche tempo dei brani che trasfondono una sensazione di bello nei fedeli e creano una struggente atmosfera, anche estatica, che si amalgama magicamente con l’architettonica stupenda della Pieve e dei suoi altari impreziositi dai policromi marmi scavati nelle cave vicine: la famose brecce medicee del Piastraio e il bardiglio fiorito del Colle della Fontana. Il suono del flauto coglie profondamente il senso del passaggio dell’ essere umano in un luogo in cui le possenti colonne e arcate ci ricordano secoli e secoli di storia e di preghiera. La musica si insinua accorata e fuggente fra queste testimonianze silenti e imperiture, a volte pare un lamento altre un canto di anime che il flauto risveglia dal sonno del tempo della pieve.

Come blogger di Libera Cronaca ho avvicinato il flautista e ho scoperto, a seguito di una telefonata che è seguita dopo l’incontro in chiesa, che il flautista è un poliedrico artista fiorentino che ha scelto di trasferirsi a vivere nel cuore della frazione capoluogo, inizialmente come dimora estiva ma che diverrà residenza fissa.

All’anagrafe si chiama Oronzo Luciano Vittorio Ricci all’anagrafe; Vladimir Swarovski l’eteronimo che usa da scrittore. Ha studiato Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze e Flauto al Conservatorio Cherubini di Firenze.

Gli ho chiesto di raccontarsi, considerato che fra non molto sarà uno stazzemese.

« In Accademia conobbi mia moglie, Vittoria Angela Romei, che studiava Pittura e Pianoforte.Viviamo a Firenze, dove siamo residenti, e gran parte dell’anno in Versilia e Valtiberina. Attualmente la nostra attenzione è su Stazzema, dove abbiamo intenzione di riunire tutti i documenti e le opere importanti per una fondazione. Ho trovato nella Versilia Storica lo spirito della cultura e una profonda sensibilità. Questo mi ha stimolato a suggerire un’attività culturale che tiene conto della Pittura, Musica e Scrittura. Di questo progetto – ci ha confidato– ho già parlato al sindaco di Stazzema che ha mostrato entusiasmo, ma ancora non ho avuto riscontro. Nel frattempo ho approfittato dell’ospitalità di Don Simone, parroco di Stazzema, e quando vengo per qualche giorno faccio in modo di trattenermi la domenica per suonare durante la funzione delle undici e mezza. Suono con il flauto d’argento solo musiche rievocative. Spero col tempo di farmi apprezzare non solo per la musica, ma anche per la pittura che è la nostra attività più importante. La nostra idea è di far convenire a Stazzema le persone interessate all’arte nelle tre forme soprascritte, e con delle chiacchierate collettive e individuali, davanti ai lavori per le vie del borgo, evidenziare i momenti dove porre attenzione. Spesso accade che dei veri talenti muoiano in erba, non trovando persone competenti che le aiutano ad approfondire. Più spesso persone frustrate in quanto credono di essere artisti e naturalmente non sono riconosciute tali. Con delle chiacchierate mi piacerebbe chiarire cosa è l’Arte, e con l’occasione far rivivere il borgo che in passato ha ospitato esponenti delle diverse forme d’Arte ».

L’impegno è di rincontrarci presto per parlare di questo progetto che potrebbe essere il germoglio di una rinascenza stazzemese, dopo quella conosciuta e straordinariamente felice che fu la rinascenza che produssero nel capoluogo i pittori Filadelfo e Nera Simi.

Giuseppe Vezzoni

blogger di Libera Cronaca, addì 30.3.2021

SOCIALE: PIETRASANTA ADERISCE AL BLUE DAY (GIORNATA MONDIALE AUTISMO), FIOCCHI BLU SULLE PORTE DI CASE E SEDI ASSOCIAZIONI

Tante famiglie in difficoltà a causa pandemia:“compromessa socialità e routine nostri ragazzi”.

Pietrasanta_Pietrasanta si mobilita per il Blue Day, la “Giornata Mondiale per la consapevolezza e la sensibilizzazione per l’autismo” che ci celebra il 2 aprile. L’iniziativa, promossa dagli assessorati all’associazionismo e al sociale su proposta della Consulta del Volontariato ed il sostegno del Comune di Pietrasanta, sarà caratterizzata da una serie di iniziative per sensibilizzare la comunità che culmineranno con l’illuminazione del Municipio di blu nella sera del 2 aprile.

È rivolto però alle famiglie l’invito a partecipare, anche se a distanza, alla Giornata Mondiale esponendo fuori da porte e balconi, un fiocco o un elemento che ne richiami il colore, il blu appunto. Lo stesso faranno le associazioni che aderiscono alla Consulta del Volontariato mentre il sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti e così la giunta municipale, indosseranno un fiocco blu durante la giornata. “L’autismo tocca da vicino una famiglia su cento. E’ un disturbo che conosciamo bene anche grazie e soprattutto al lavoro straordinario delle associazioni del nostro territorio che spesso affianchiamo nelle iniziative che organizzano durante l’anno. – spiegano gli assessori di riferimento, Elisa Bartoli per il sociale e Andrea Cosci per l’associazionismo – La pandemia sta mettendo a dura prova soprattutto i ragazzi che sono disorientati dai cambiamenti di abitudini e dalla mancanza di socialità. Con questa iniziativa manifestiamo la nostra vicinanza, ma anche la nostra totale disponibilità, alle associazioni che operano in questo delicato ambito e alle famiglie. Ringraziamo l’associazione per averci coinvolto e per averci voluto rendere partecipi attivamente”.

La giornata mondiale dell’autismo è stata istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (risoluzione 62/139) con l’obiettivo di fare luce sull’autismo, volta a incoraggiare tutti gli Stati a intraprendere misure in grado di aumentare la consapevolezza sociale dell’autismo e favorire la diagnosi e l’intervento precoce.

Rivolgiamo l’invito alle famiglie, a tutti i genitori, e naturalmente alle associazioni della nostra consulta che sono già state mobilitate affinché manifestino la loro adesione esponendo un simbolo di colore blu all’esterno di case, balconi e sedi. – spiega Monia Battistini del direttivo della Consulta del Volontariato – E’ stato un anno molto duro che ha stravolto la normalità dei nostri ragazzi e delle famiglie. Non hanno potuto, se non in rare occasioni, incontrarsi, socializzare, stare insieme e fare tutte quelle attività previste dal loro percorso di riabilitazione. Non esiste una cura, ma è ormai  provato che diagnosi e interventi riabilitativi e terapeutici precoci possono rendere il bambino e poi l’adulto autistico più autonomo. Le famiglie che convivono con situazioni di disabilità o disturbi come lo è l’autismo meglio di altre conoscono le difficoltà di questo lungo anno pandemico. A loro va il nostro sostegno e la nostra vicinanza. Ringrazio, a nome dell’associazione e della Consulta, l’amministrazione per la sensibilità che ogni volta dimostra e tutte le associazioni e le famiglie che aderiranno. Coloriamo Pietrasanta di blu”.

Ufficio Stampa & PR

Andrea Berti,addì 30.3.2021

SOCIALE: LO CHEF CRISTOFORO TRAPANI STAMANI IN MUNICIPIO PER CONSEGNARE LE UOVA PASQUALI DESTINATE ALLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ

Seravezza_ Festa per gli occhi e per il cuore stamani in Municipio per la consegna delle uova pasquali dello chef Cristoforo Trapani. Ventinove uova in finissimo cioccolato al latte realizzate artigianalmente e confezionate con amore per i bambini delle famiglie di Seravezza che stanno vivendo un momento di difficoltà.

«La comunità di Seravezza mi ha accolto quando mi sono trasferito dalla Campania per lavorare in Versilia», ha detto Trapani, una stella Michelin conquistata nelle cucine del ristorante La Magnolia del Byron di Forte dei Marmi. «Qui vivo da cinque anni e qui è nato il mio bimbo. In questa Pasqua così particolare ci sono bambini che corrono il rischio di non vivere la gioia di un dono o di una sorpresa. Le mie uova sono destinate a loro. È una piccola cosa, ma l’ho fatta col cuore».

Con il suo carico di coloratissime uova lo chef, accompagnato da un collaboratore, è stato accolto in Municipio dalla vicesindaco Valentina Salvatori, dall’assessore al sociale Orietta Guidugli e dai referenti delle San Vincenzo de’ Paoli di Querceta e di Ripa che adesso si occuperanno della distribuzione. «Ringraziamo Cristoforo Trapani per il bellissimo gesto», hanno detto le due amministratrici. «Le sue uova vanno subito in consegna. Faranno senz’altro felici i bambini che le riceveranno».

Ufficio stampa Comune di Seravezza

Stefano Roni,addì 30.3.2021

AMBIENTE: CENTRI RACCOLTA APERTI ANCHE LA DOMENICA, RIMANDATA (CAUSA COVID) L’ATTIVAZIONE DELL’ISOLA ECOLOGICA DI MOTRONE

Pietrasanta_ Centri raccolta aperti anche la domenica a partire dal 1 aprile per migliorare il servizio di conferimento, agevolare gli utenti e ridurre i tempi di attesa soprattutto per quanto riguarda la componente del verde. Rimandata l’attivazione dell’isola ecologica in Piazza IV Novembre a Motrone a Marina di Pietrasanta.

L’amministrazione comunale di Alberto Stefano Giovannetti ha posticipato ogni decisione relativa all’apertura dell’isola ecologica per le utenze domestiche, la cui attivazione coincideva solitamente con il periodo pasquale.

Abbiamo ritenuto non indispensabile in questa fase l’attivazione del centro di raccolta mobile di Motrone. La sua funzione era collegata all’aumento della produzione dei rifiuti dovuta al turismo e alle seconde case che non ci sarà in questa parte di stagione. – spiega l’assessore all’ambiente, Elisa Bartoli – Non aveva alcun senso pagare per un servizio che non sarà utilizzato. Ogni decisione sulla sua attivazione sarà coordinata sulla base delle prossime misure pandemiche”.

Nel frattempo l’amministrazione comunale di Pietrasanta ricorda che a partire dal 1 aprile i centri di raccolta presenti sul territorio comunale saranno aperti anche la domenica fino al 31 ottobre. E più precisamente: il Centro di Raccolta Olmi, in via Olmi, sarà aperto anche la domenica dalle 16.00 alle 20.00 mentre il Centro di Raccolta del Verde in via Pontenuovo dalle ore 7.00 alle ore 19.00.

Il Comune di Pietrasanta ricorda agli utenti di Marina di Pietrasanta del Comune di Pietrasanta che sino al 30 giugno 2021 è ancora valido il calendario di Bassa Stagione. Il calendario di Alta quest’anno entrerà in vigore il prossimo 1° Luglio.

Ufficio Stampa & PR

Andrea Berti,addì 30.3.2021

L’OPERA CAVALLO E CAVALIERE DI UGO GUIDI

Forte dei Marmi_Complimenti al Comune di Forte dei Marmi per l’inserimento in una rotonda dell’opera “Cavallo e Cavaliere” di Ugo Guidi. E’ – questa – un’ottima scelta.

Lodovico Gierut,addì 30.3.2021.

LIBERACRONACA2 n. 3385 del 29 e 30 marzo 2021

da Italia bene comune di pochi

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“Storia, Arte, Tradizione, Politica, Informazione”

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1) IL BLOG non si assume nessuna responsabilità in ordine alla veridicità delle comunicazioni.

2) Ciò non ci esime eventualmente dall’ intervenire su quanto riteniamo pregiudizievole.

3) E’ assicurato il diritto di replicare.

4) Evitare le offese, il turpiloquio, le ingiurie alla razza/sesso/religione e il ricorso al linguaggio che violi la legge italiana, istighi a delinquere, alla violenza, alla diffamazione, ecc…

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NB: Qualora il giornaliero link di Libera Cronaca che inviamo non giunga a destinazione, si può accedere al blog attraverso Google scrivendo  semplicemente liberacronaca2 unitamente alla data e poi cliccare.

Blogger Giuseppe Vezzoni

giuseppevezzoni@gmail.com

PRIORITÀ DI VACCINAZIONE: IL SINDACATO DEI MAGISTRATI SI RIBELLA E PROSPETTA UNA PROTESTA

No, non si può condividere l’invito che il sindacato delle toghe (L’ANM, che nomina i membri del CSM) ha fatto ai dirigenti degli uffici giudiziari di disporsi “ad adottare misure organizzative per rallentare immediatamente tutte le attività senza escludere, nei casi più estremi, la sospensione dell’attività giudiziaria non urgente”.

Questa presa di posizione sarebbe la risposta alla direttiva del governo per quanto concerne la priorità della vaccinazione. Il servizio della giustizia è stato contrassegnato con una minore priorità rispetto ad altri servizi essenziali già sottoposti a vaccinazione. La protesta avviene dopo che nel paese è emerso che sono stati lasciati scoperti dalla vaccinazione le persone più fragili, gli over 80, una fascia d’età che è stata falcidiata mortalmente dal covid per il 62% dei decessi.

Giuseppe Vezzoni

blogger di Libera Cronaca,addì 29.3.2021

EXPORT: ESPORTAZIONI PRODOTTI AGRICOLI VOLANO (+18%), 2020 MIGLIOR ANNO DI SEMPRE PER PROVINCIA DI LUCCA

L’analisi di Coldiretti sulla base dei dati Istat.

Lucchesia_ L’agroalimentare della provincia di Lucca vola sui mercati stranieri. La pandemia non sembra, dati alla mano, aver arrestato la crescita delle esportazioni di prodotti agricoli Made in Lucca nel mondo. Con 80 prodotti agroalimentari tradizionali censiti di cui 2 Dop, quella della farina di neccio della Garfagnana e dell’olio extravergine di oliva di Lucca e 1 Ipg per il farro della Garfagnana, la provincia di Lucca è tra i territori italiani più ricchi dal punto di vista della qualità e delle produzioni. 

A dirlo è Coldiretti Lucca sulla base dei dati Istat relativi alle esportazioni nel 2020. L’anno del Covid ha fatto registrare un + 18% di esportazioni olio, vino ed altri prodotti agricoli pari a circa 50 milioni in più rispetto ad un anno prima per un valore complessivo di 319 milioni di euro. Nessuna variazione sostanziale per le importazioni che si attestano intorno ai 250 milioni di euro. A trainare il commercio estero sono il mercato europeo (+16%) che da solo vale il 50% del commercio estero con 165 milioni d euro e quello del Regno Unito (+28%) con 68 milioni di euro. Stabile quello cinese con 30 milioni di valore di prodotti esportati.

Il dato che emerge – spiega Andrea Elmi, presidente Coldiretti Lucca – è un quadro molto incoraggiante sul fronte delle esportazioni considerando il contesto mondiale. Il 2020 è stato il miglior anno di sempre con ben tre dei quattro trimestri in saldo positivo. L’unico trimestre dove si è registrata una flessione, probabilmente dovuto alla paralisi coincisa con lo scoppio della pandemia, è stato il primo con un calo del 10% ampiamente recuperato nel corso dell’anno. Le esportazioni crescono, le importazioni sono invece stabili e questo è decisamente un buon segnale. In questo anno senza precedenti a crescere sono state le esportazioni di Made in Italy dell’agroalimentare e delle medicine mentre gli altri settori hanno fatto fatica. La produzione delle imprese del comparto alimentare ha tenuto e ha dimostrato resilienza di fronte alla crisi”.

La tendenza all’export agroalimentare della provincia di Lucca non è però stata costante in questi anni. Il 2018 ed il 2017 sono state annate sicuramente migliori rispetto al 2019 con rispettivamente 306 milioni di euro e 307 milioni di euro, dato pressoché identico a quello del 2016.

ll 2019 – spiega Elmi – è sicuramente stato un anno anomalo. Il livello delle esportazioni è rimasto al di sotto dei 300 milioni di euro attestandosi ai livelli del 2014 e 2013. Il boom del 2020 è per certi versi inaspettato, per altri meno considerando che è legato alla buona performance del dato regionale. E’ sicuramente merito dell’onda lunga del nostro Made in Tuscany e dei mercati stranieri sempre più alla ricerca di prodotti di qualità e legati ai piccoli territori, alla tradizione e alla cultura contadina di cui il nostro territorio è straordinariamente ricco. – spiega ancora Elmi – A fianco dei grandi gruppi organizzati, che hanno quindi una naturale propensione alle esportazioni, è decisamente in crescita il numero di imprese che hanno iniziato ad affacciarsi su mercati diversi da quelli tradizionali, principalmente del Nord Europa, a conferma che c’è consapevolezza più matura rispetto a qualche anno fa. Il nostro paese deve ripartire dal suo agroalimentare e da ciò che meglio sa fare: cibo di qualità con una identità precisa ed irreplicabile”.

Per informazioni www.lucca.coldiretti.it oppure pagina ufficiale Facebook

Redazione virtuale

Andrea Berti, addì 29.3.2021

LA SCULTURA “CAVALLO E CAVALIERE” DI UGO GUIDI ABBELLIRÀ FORTE DEI MARMI. L’OPERA, IN TRAVERTINO ROMANO, SARÀ COLLOCATA IN UNA ROTONDA

Forte dei Marmi_ Una buona notizia per il mondo dell’arte arriva dal Comune di Forte dei Marmi, dove a breve l’arredo urbano si arricchirà di una suggestiva scultura: “Cavallo e cavaliere” di Ugo Guidi, importante personaggio della scena artistica del ‘900.

Un biglietto da visita prestigioso che si aggiunge al prestigio e al fascino della cittadina toscana, conosciuta nel mondo per le sue bellezze naturali e per essere meta turistica di alto bordo. L’opera, in travertino romano, sarà collocata in una rotonda posta sulla soglia del territorio comunale, diventando così simbolica immagine di benvenuto, soprattutto per chi proviene da fuori città. La scultura di Guidi è stata selezionata da un’autorevole giuria tra i lavori di sei artisti.

Al riguardo il sindaco di Forte dei Marmi, Bruno Murzi, commenta:

«La scelta non è stata per nulla semplice perché abbiamo dovuto individuare un’opera “speciale”, che fosse espressione di un legame profondo con la nostra città e che ne simboleggiasse il caratteristico senso di accoglienza, trovandoci a scegliere tra numerose opere d’arte tutte di indiscusso valore ed impatto, generosamente offerte da artisti di calibro internazionale, tutti legati a Forte dei Marmi da un sincero e reciproco sentimento d’affetto. L’elemento che ha orientato la nostra decisione verso l’opera di Ugo Guidi sta nel rapporto che ha legato la vita dell’artista a Forte dei Marmi: nato a Pietrasanta, infatti, Ugo Guidi scelse di trascorrere tutta la sua vita nella frazione fortemarmina di Vittoria Apuana, nella cui tranquillità affermava gli riuscisse di trovare la serenità, la giusta concentrazione e l’ispirazione anche per la realizzazione delle sue opere d’arte. Ringrazio, quindi, profondamente la famiglia Guidi per aver offerto al Comune di Forte dei Marmi una delle preziose opere conservate fin’ora nelle sale del Museo Guidi».

Ugo Guidi, nato a Pietrasanta nel 1912, ha vissuto a Forte dei Marmi (dove è morto nel 1977), dividendosi tra l’insegnamento all’Accademia di Belle Arti di Massa Carrara e la sua casa-studio. Le sue sculture sono prevalentemente realizzate con la pietra apuana o con il travertino romano; segnate da uno stile assolutamente personale esse attraversano varie stagioni con esperienze plastiche che vanno dal realismo a un naturalismo dal gusto arcaico e primitivo, fino all’astrattismo e con incursioni nel passato che spaziano dal gotico, al romanico, all’etrusco. Dal 2005 la casa dove ha vissuto e lavorato Ugo Guidi, grazie all’impegno e alla tenacia dei figli, Vittorio e Fabrizio, è diventata una Casa Museo che ospita le opere del Maestro, trasformandosi anche in spazio espositivo dove si promuovono, attraverso l’associazione “Amici del Museo Ugo Guidi onlus”, l’arte e gli artisti in Italia e nel mondo.

Articolo prodotta da Marilena Spataro

Info: www.ugoguidi.it

Da MUSEO UGO GUIDI – MUG,addì 29.3.2021

STRAORDINARIA VITTORIA DI KREMERS A SARNO

Durante un week-end molto combattuto sul nuovo tracciato di Sarno, il Birel ART Racing ha conquistato un successo molto convincente nella KZ2 grazie alla brillante performance di Kremers, mentre altri due suoi piloti hanno chiuso nella Top-6. Kucharrczyk si è dimostrato ancora una volta molto competitivo nella OK, mentre Van Langendonck ha realizzato una rimonta mozzafiato nella Mini.

Da Birrel Art, addì 29.3.2021

LIBERACRONACA2 n. 3384 del 27 e 28 marzo 2021

da Italia bene comune di pochi

LIBERO FOGLIO ONLINE del COMUNE DI STAZZEMA E DELL’ALTA VERSILIA

“Storia, Arte, Tradizione, Politica, Informazione”

Dal numero 1536 qualunque e-mail pubblicata sul blog liberacronaca2 sarà seguita da nome, cognome del soggetto che l’ha inviata e da questa precisazione:

1) IL BLOG non si assume nessuna responsabilità in ordine alla veridicità delle comunicazioni.

2) Ciò non ci esime eventualmente dall’ intervenire su quanto riteniamo pregiudizievole.

3) E’ assicurato il diritto di replicare.

4) Evitare le offese, il turpiloquio, le ingiurie alla razza/sesso/religione e il ricorso al linguaggio che violi la legge italiana, istighi a delinquere, alla violenza, alla diffamazione, ecc…

PER QUANTO PREMESSO

il blog liberacroanaca2 non potrà essere ritenuto responsabile per eventuali commenti lesivi dei diritti di terzi.

NB: Qualora il giornaliero link di Libera Cronaca che inviamo non giunga a destinazione, si può accedere al blog attraverso Google scrivendo  semplicemente liberacronaca2 unitamente alla data e poi cliccare.

Blogger Giuseppe Vezzoni

giuseppevezzoni@gmail.com

ULTIM’ORA LIBERA CRONACA n. 3384 del 28 marzo 2021

DOPO UN ANNO DI COVID PIÙ CHE STANCO MI SENTO FORTUNATO

È il refrain con cui ogni giorno ci imbattiamo: dopo un anno di distanziamento siamo davvero tutti stanchi. Non se ne può proprio più. Ma non sarebbe meglio aggiungere anche: pertanto vacciniamoci? Io più che stanco mi sento fortunato di non essermi ammalato e di poter scrivere questo pezzo.

Voglio vaccinarmi: vaccinatemi quanto prima! Venitemi a prendere, portatemi di forza su quella sedia per l’inoculazione, non allontanatela, non rendetela irraggiungibile con la prenotazione online e con decine e decine di chilometri con cui attualmente è distanziata e resa quasi chimerica.

Non voglio più sentirmi fortunato, voglio che chi non può vaccinarsi non debba sentirsi fortunato ma RASSICURATO.

La percentuale immunitaria che darà il vaccino è sempre meglio del tamburo quasi pieno di questa roulette russa che è il covid, del timore che grilletto possa impattare su uno dei capsule delle pallottole del tamburo troppo rifornito, che a una certa età ha pochi fori liberi per continuare a sfidare la sorte.

Voglio vaccinarmi perché nessuno debba sentirsi fortunato invece di rassicurato e protetto. Voglio interrompere questo lungo elenco di morti.

Voglio finirla di coricarmi con questo pensiero con il quale ogni sera dobbiamo trovare il sonno che ci fa staccare la spina dalla tensione quotidiana, dove la mancata igienizzazione delle mani o la mascherina messa o levata dal viso in una maniera poco corretta ci fa temere un possibile contagio.

Voglio uscire da questa insicurezza e, vaccinandomi, voglio che ne escano anche coloro che non possono vaccinarsi.

Il vaccino è solidarietà, è una mano tesa a chi è meno fortunato e che da un anno si nega il sole perché il loro tamburo è pieno di pallottole e non possono assolutamente sfidare la sorte.

Reclamiamo i ristori, il lavoro, il tempo libero, la quotidianità perduta, la libertà di muoverci, ma reclamiamo soprattutto il vaccino, quello che ci riporterà ad abbracciarsi e agli affetti più cari. Quello che ci riporterà a una vita più serena. Pertanto basta con il tanto caro “armiamoci e partite”, partiamo tutti insieme a sconfiggere questa pandemia.

Giuseppe Vezzoni,

blogger di Libera Cronaca, addì 28.3.2021

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SÌ, SÌ A NORME CONTRO I NO VAX!

Il presidente Draghi, con la maggioranza che si ritrova, può presentare in pochi giorni in Parlamento una norma ad hoc per essere approvata e porre fine a comportamenti inaccettabili ma soprattutto fuorvianti e istiganti all’emulazione. Comportamenti che danneggiano le persone più indifese, soprattutto i cittadini che non possono ricevere la vaccinazione e sono costretti a vivere nella paura e fra le mura di casa, senza quei contatti affettivi e quella boccata d’aria che renderebbero meno dura la loro esistenza, purtroppo già terribilmente segnata. La vaccinazione eviterà la strage giornaliera di morti da covid. Spero vivamente che Draghi presenti la norma no vax allargata anche ad altri settori e che la presenti quanto prima. Con la maggioranza che si ritrova può farlo. Come si può acconsentire che un dottore o operatore sanitario no vax possa continuare ad applicare le personali conoscenze scientifiche sugli altri se poi nutre dubbi e li diffonde su quella scienza che gli ha dato la facoltà di farlo? Non vedo l’ora di vaccinarmi e di iniziare a non essere più un pericolo per le persone indifese e per coloro che non possono vaccinarsi. Voglio essere nel gregge della responsabilità. Va sostenuta e approvata la politica che introduca il passaporto vaccinale. Siamo venuti fuori dal vaiolo, dalla poliomielite e da tante altre malattie attraverso i vaccini, con i quali si salvano oggi tanti bambini. Ricordiamo almeno questo. Non diffondiamo paure e incertezze. Serve rafforzare nell’opinione pubblica la convinzione che il vaccino è l’unica soluzione per aver meno paura del covid e ricordare sempre che anche da vaccinati dovremo continuare a praticare comportamenti responsabili, atti a impedire che il virus muti in continuazione o possa contagiarci. Con la fiducia nella scienza e la determinazione a rispettare le norme di protezione e di diffusione del contagio ce la faremo, ma non illudiamo che tra qualche mese ritorneremo a vivere come prima. Ci vorrà del tempo e forse campagne vaccinali annuali.

Giuseppe Vezzoni

blogger di Libera Cronaca,addì 27.3.2021.

SÌ, SÌ A NORME CONTRO I NO VAX!

Il presidente Draghi, con la maggioranza che si ritrova, può presentare in pochi giorni in Parlamento una norma ad hoc per essere approvata e porre fine a comportamenti inaccettabili ma soprattutto fuorvianti e istiganti all’emulazione. Comportamenti che danneggiano le persone più indifese, soprattutto i cittadini che non possono ricevere la vaccinazione e sono costretti a vivere nella paura e fra le mura di casa, senza quei contatti affettivi e quella boccata d’aria che renderebbero meno dura la loro esistenza, purtroppo già terribilmente segnata. La vaccinazione eviterà la strage giornaliera di morti da covid. Spero vivamente che Draghi presenti la norma no vax allargata anche ad altri settori e che la presenti quanto prima. Con la maggioranza che si ritrova può farlo. Come si può acconsentire che un dottore o operatore sanitario no vax possa continuare ad applicare le personali conoscenze scientifiche sugli altri se poi nutre dubbi e li diffonde su quella scienza che gli ha dato la facoltà di farlo? Non vedo l’ora di vaccinarmi e di iniziare a non essere più un pericolo per le persone indifese e per coloro che non possono vaccinarsi. Voglio essere nel gregge della responsabilità. Va sostenuta e approvata la politica che introduca il passaporto vaccinale. Siamo venuti fuori dal vaiolo, dalla poliomielite e da tante altre malattie attraverso i vaccini, con i quali si salvano oggi tanti bambini. Ricordiamo almeno questo. Non diffondiamo paure e incertezze. Serve rafforzare nell’opinione pubblica la convinzione che il vaccino è l’unica soluzione per aver meno paura del covid e ricordare sempre che anche da vaccinati dovremo continuare a praticare comportamenti responsabili, atti a impedire che il virus muti in continuazione o possa contagiarci. Con la fiducia nella scienza e la determinazione a rispettare le norme di protezione e di diffusione del contagio ce la faremo, ma non illudiamo che tra qualche mese ritorneremo a vivere come prima. Ci vorrà del tempo e forse campagne vaccinali annuali.

Giuseppe Vezzoni

blogger di Libera Cronaca,addì 27.3.2021.

I BAMBINI DELLA MATERNA DI MULINA IN QUARANTENA

Stazzema_ I bambini della Materna di Mulina e il personale sono da due giorni in quarantena decisa dall’ Asl. La quarantena terminerà il 2 aprile.

Vezzoni Giuseppe,addì 27.3.2021

COVID: IL SINDACO DI PIETRASANTA GIOVANNETTI SU TOSCANA ZONA ROSSA, SACRIFICIO TERRITORI GIÀ IN ZONA ROSSA NON HANNO EVITATO DECLASSAMENTO REGIONE

Pietrasanta_ Mi auguro che questa sia la settimana della svolta anche per la campagna di vaccinazione che sta procedendo a rilento nonostante i tanti annunci e le tante aspettative. Di fatto, per la Versilia, che in zona rossa c’è già da una settimana, cambia poco. La nuova classificazione da regione a medio rischio ed alto rischio ci ha preso tutti alla sprovvista quando sembrava ormai certa la conferma nella fascia arancione”: così il sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti commenta il riconteggio dei casi che ha fatto slittare la Toscana dalla fascia arancione a quella rossa. “Le chiusure di singoli comuni o aree, come la Versilia, non hanno prodotto fino a questo momento l’effetto che tutti ci aspettavamo. Il sacrificio di parti del territorio non hanno evitato che tutta la regione finisse in fascia rossa. A Pietrasanta quella soglia tra numero di contagi e popolazione resta sotto controllo e al di sotto dei 250 ogni 100 mila abitanti. Tecnicamente abbiamo numeri da zona arancione. Qualcuno dirà che siamo fortunati, invece io credo che sia anche merito dei cittadini e dei controlli che stiamo facendo sul territorio che non significa solo sanzionare ma essere presenti e scoraggiare il rischio di assembramenti senza azioni eclatanti. In un giorno tutto può cambiare e di questo ne siamo consapevoli. La diffusione del virus dipende solo ed esclusivamente dai nostri comportamenti”.

Ufficio Stampa & PR

Andrea Berti,addì 27.3.2021.

LIBERACRONACA2 n. 3383 del 26 e 27 marzo 2021

da Italia bene comune di pochi

LIBERO FOGLIO ONLINE del COMUNE DI STAZZEMA E DELL’ALTA VERSILIA

“Storia, Arte, Tradizione, Politica, Informazione”

Dal numero 1536 qualunque e-mail pubblicata sul blog liberacronaca2 sarà seguita da nome, cognome del soggetto che l’ha inviata e da questa precisazione:

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3) E’ assicurato il diritto di replicare.

4) Evitare le offese, il turpiloquio, le ingiurie alla razza/sesso/religione e il ricorso al linguaggio che violi la legge italiana, istighi a delinquere, alla violenza, alla diffamazione, ecc…

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Blogger Giuseppe Vezzoni

giuseppevezzoni@gmail.com

SÌ, SÌ A NORME CONTRO I NO VAX!

Salutiamo con favore l’impegno che il presidente Draghi si è preso per varare una norma sugli operatori sanitari no vax. La direttiva va allargata anche a chi opera nei settori sensibili della pubblica amministrazione. Non è possibile tollerare che in certi ruoli possano continuare a svolgere la loro mansione coloro che non si vogliono vaccinare e restino a stretto contatto con i cittadini che si sono vaccinati. Anche nel settore privato le aziende devono essere messe in condizione di tutelarsi dai possibili danni causati da un potenziale focolaio che potrebbe innescare un dipendente che non si è voluto vaccinare. Ovviamente questo deve valere solo per coloro che possono vaccinarsi e non per quelli che non possono farlo. Anche oggi, a distanza di un anno, i morti sono stati insopportabilmente troppi :457. Solo con il vaccino possiamo mettere fine a questa strage giornaliera. Non è più sostenibile che si possano tollerare comportamenti che non vogliono farsi carico di impedire che ogni giorno, a causa del covid, sparisca la popolazione di una piccola borgata di montagna. Ormai la soglia dei 105mila decessi è stata superata. Facciamoci sentire e non facciamoci più zittire!

Giuseppe Vezzoni

blogger di Libera Cronaca,addì 26.3.2021

SCUOLA: ALLO STUDIO IL POTENZIAMENTO DELLE CONNESSIONI INTERNET NELLE PRIMARIE DI MARZOCCHINO, RIPA E FRASSO A SUPPORTO DELLA DIDATTICA A DISTANZA

Seravezza- Incontro tecnico-politico questo pomeriggio a Seravezza per discutere il potenziamento delle connessioni internet di alcuni plessi scolastici. «Il ricorso intensivo alla didattica a distanza ha fatto emergere in questi giorni alcune criticità che intendiamo risolvere nei tempi più rapidi», spiega l’assessore alla Pubblica istruzione Giuliano Bartelletti, che con il consigliere delegato all’innovazione tecnologica Lorenzo Gabrielli e i referenti tecnici del Comune e dell’Istituto comprensivo ha esaminato oggi le azioni da intraprendere.

«Abbiamo scuole ben coperte dal segnale internet che svolgono senza problemi le lezioni a distanza. Cito come esempio la scuola media “Pea”. Altre, invece, stanno evidenziando qualche carenza», spiega Bartelletti. «Sostanzialmente dovremo intervenire su tre plessi delle primarie: la “Don Milani” di Marzocchino, la “Rodari” del Frasso e la “Calvino” di Ripa. In quest’ultima nei giorni scorsi è già stata potenziata la copertura del wi-fi. Ma la vera necessità è legata alla larghezza di banda internet, insufficiente al momento per consentire un fluido svolgimento della didattica a distanza. Nell’incontro di oggi abbiano individuato due possibili soluzioni che i tecnici andranno adesso a verificare. La scelta, tenendo conto della fattibilità e dei tempi di attuazione, sarà tra nuove connessioni via cavo – una soluzione mista, fibra più rame – o collegamenti radio. Nell’arco di dieci-venti giorni, a seconda della soluzione, potremmo essere in grado di attivare le nuove connessioni e risolvere i problemi riscontrati nei tre plessi».

Nel settembre 2018, con un investimento di oltre 50 mila euro, l’Amministrazione comunale aveva già varato un piano di potenziamento dei collegamenti internet a beneficio soprattutto delle scuole comunali. Le mutate esigenze della didattica, legate al tema Covid e alle temporanee chiusure delle scuole, hanno adesso moltiplicato le esigenze in termini di collegamenti internet. «Da qui la necessità di affrontare l’argomento nel suo complesso e al di là delle emergenze attuali», dice ancora l’assessore Bartelletti.

«Tutte le scuole del nostro Comune devono essere dotate di strumenti adeguati a svolgere anche la didattica a distanza. Questo significa che faremo un’analisi approfondita delle esigenze dei plessi comunali rivolgendo la nostra attenzione anche all’istituto professionale “Marconi” che, pur non essendo di nostra stretta competenza e non manifestando al momento particolari problematiche di questo tipo, merita tutta la nostra attenzione e il nostro supporto».

Ufficio stampa comune di Seravezza, addì 26.3.2021

COVID: PRENOTAZIONE VACCINI PER NONNI NON DIGITALI, DECINE DI RICHIESTE E GIÀ 15 APPUNTAMENTI ATTRAVERSO SERVIZIO GRATUITO COMUNE-CONSULTA VOLONTARIATO

Il numero da contattare è il 3533023670.

Pietrasanta_ Il telefono squilla ancora. Dall’altra parte della cornetta c’è Dario. Non ha un pc e nemmeno una connessione in casa. Usa a malapena il cellulare. Nessun parente o vicino che possa accompagnarlo nella prenotazione online dei vaccini. A rispondergli è uno dei volontari della Consulta del Volontariato di Pietrasanta. Il Comune di Pietrasanta è stato tra i primi a pensare a questo servizio e a metterlo in pratica concretamente. “Buongiorno, si, è la Consulta del Volontariato. – risponde il volontario – Dovrei sapere in quale anno è nato per vedere se rientra tra le categorie prenotabili. Si: è del ’44. Possiamo procedere con la prenotazione. Ho bisogno che mi fornisca il suo nome e cognome, codice fiscale ed il suo numero di cellulare a cui le sarà inviato un codice per procedere alla prenotazione. Successivamente cercheremo insieme la sede più vicina per la vaccinazione. Quella possibilmente più comoda da raggiungere per lei…”.

Da due giorni, da quando il servizio gratuito promosso dal Comune di Pietrasanta e dalla Consulta del Volontariato è stato attivato, è un continuo squillare. Gli over 70 già prenotati per il vaccino attraverso questo servizio voluto dall’amministrazione comunale di Alberto Stefano Giovannetti per aiutare concretamente i nonni non digitali, sono già quindici. Ma le telefonate sono state molte di più. “Con questo servizio colmiamo un vuoto. Non è facile per un anziano districarsi sul portale delle prenotazioni per quanto possa essere fatto bene. Il gap digitale è ancora molto ampio. – spiega l’assessore all’associazionismo, Andrea Cosci – In poche ore dall’attivazione i volontari hanno risposto ad una cinquantina di telefonate. Molte sono telefonate per chiedere informazioni ma almeno la metà sono di anziani che da soli avrebbero avuto difficoltà a fare il percorso in autonomia”.

Almeno la metà degli anziani che hanno chiamato avrebbero diritto al vaccino ma non è sempre automatico il completamento del percorso di iscrizione.

La partenza non è certo stata promettente per il piano vaccinale. – spiega ancora Cosci – Il sistema di prenotazione è molto faticoso. Una domanda su due non arriva a buon fine. Ma sono problemi che la Regione Toscana conosce bene e spero che porrà rimedio quanto prima. Con questa iniziativa, per cui ringrazio il presidente Andrea Galeotti e tutti i volontari, diamo una mano agli anziani nelle pratiche di prenotazione e, in caso di bisogno, li accompagniamo anche nei punti di vaccinazione”.

Il numero da contattare per beneficiare del servizio è il 353.3023670 (attivo dalle 9.00 alle 12.00): è lo stesso numero a cui si sono rivolti in questo anno pandemico decine e decine di anziani e famiglie che a causa di quarantene, difficoltà motorie e limitazioni di spostamenti avevano bisogno di ricevere a casa generi alimentari e medicine.

Ufficio Stampa & PR

Andrea Berti, addì 26.3.2021

LIBERACRONACA2 n. 3382 del 25 e 26 marzo 2021

da Italia bene comune di pochi

LIBERO FOGLIO ONLINE del COMUNE DI STAZZEMA E DELL’ALTA VERSILIA

“Storia, Arte, Tradizione, Politica, Informazione”

Dal numero 1536 qualunque e-mail pubblicata sul blog liberacronaca2 sarà seguita da nome, cognome del soggetto che l’ha inviata e da questa precisazione:

1) IL BLOG non si assume nessuna responsabilità in ordine alla veridicità delle comunicazioni.

2) Ciò non ci esime eventualmente dall’ intervenire su quanto riteniamo pregiudizievole.

3) E’ assicurato il diritto di replicare.

4) Evitare le offese, il turpiloquio, le ingiurie alla razza/sesso/religione e il ricorso al linguaggio che violi la legge italiana, istighi a delinquere, alla violenza, alla diffamazione, ecc…

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Blogger Giuseppe Vezzoni

giuseppevezzoni@gmail.com

SETTECENTO ANNI DALLA MORTE DEL SOMMO POETA: IL LINGUAGGIO DI DANTE E’ UNA BELLEZZA NATURALE

Il linguaggio di Dante è una bellezza naturale dell’Italia, è una cura paesaggistica da preservare e tutelare. La parola poetica dà visione e luce, è la lucerna che ci fa vedere e percepire la disperazione che vaga senza pace nella tenebra ma anche la speranza per uscire dal buio e “riveder le stelle”. Un linguaggio che ha riunito e che ha saputo diffondere la conoscenza di quanto sia profondo e complesso l’animo umano. Ha superato i confini politici-geografici stimolando la condivisione per una parola inebriante, che guida al bello. La Divina Commedia è il gesto impareggiabile che sparge la semenza al centro dell’umano sentire, terreno in cui germogliano l’ inclusione, l’accoglimento, il monito, il ravvedimento, la consapevolezza e la felicità. Nella poetica dantesca le comunità di un’Italia frammentata hanno saputo riconoscere le specifiche differenze in quel denominativo comune di una lingua capace di essere rappresentativa di un popolo prima che lo divenisse e di dare a esso una sostanza e una grandezza di una voce comune. Attraverso quell’immensa espressione visionaria siamo stati consapevolizzati sulla debolezza e sulla grandezza, sul bene e sul male, sulla speranza e sul tormento che si determinano e si alternano nel corso del vivere umano. E’ una lingua d’amore che ha errato nell’aldilà per raccontarcelo e farcelo tenere sempre a mente nelle azioni quotidiane che compiamo.

Giuseppe Vezzoni.

blogger di Libera Cronaca, addì 25.3.2021.

UNA RIFLESSIONE SULL’IDEA DI SOCIALISMO

L’eterno ritorno dell’uguale Nietzscheano, secondo il quale le vicende del mondo sono destinate a continuare e a ripetersi eternamente e identicamente, non è una categoria dell’illusione o un’evocazione filosofica quindi trascendente la realtà, ma una verità in base alla quale un certo corso storico rimane sempre se stesso, ci ricorda come il concetto di “classi” e di “ceto”, non sia affatto un riferimento storico superato dalla modernità. Se stiamo ai fatti e riflettiamo sugli avvenimenti di questi ultimi mesi terribili sovrastati dall’epidemia, cagionata dal SARS-CoV-2, che causa circa 10mila morti al mese, delle quali almeno l’85% sono anziani oltre i 75anni, riconosceremmo nella prosa di Draghi, in cui denuncia il comportamento di alcune Regioni che: “trascurano i loro anziani in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale”, un verità che ci riporta alla memoria le differenze di classe e di ceto caratteristiche di un mondo in cui l’aristocrazia e la borghesia la facevano da padroni. I Greci definivano questa caratteristica di organizzare la società e il governo “timocrazia”, un termine che, se stiamo alle vicende del piano vaccinale adottato da alcune regioni, tra le quali anche la Toscana, suona sgradevole ma attuale. Il Presidente Giani, ha voluto chiarire e giustificare, con altezzosità e sfrontatezza il piano vaccinale adottato dalla regione da lui governata ( male, al momento) adducendo ritardi nella consegna dei vaccini, senza dare conto del fatto che le più variate categorie sono state vaccinate a discapito degli anziani, con ritardi percentuali e in numeri assoluti, tra la prima e la seconda vaccinazione, ingiustificati, immotivati e dannosi per gli anziani, ancora numerosi e in attesa di conoscere il loro turno, sempre che il virus non arrivi prima della disponibilità a prenotarsi. Sottovalutare quanto accaduto, ignorare quanti anziani potevano essere salvati se messi nella condizione di fronteggiare la micidiale portata mortale del virus, se vaccinati secondo un ordine etico, morale, sociale umano, rende ancor più grave le affermazioni del Presidente della Regione, ma induce anche a chiedersi, estendendo il tema anche alle amministrazioni locali, come giustificare il silenzio di molti sindaci, dei Presidenti delle Province su questi problemi sociali e umani. Potevano dire e fare qualcosa di sinistra i nostri amministratori: Sindaco di Lucca e Presidente della Provincia, richiamando la Regione a dotarsi di un diverso piano vaccinale a salvaguardia degli anziani, mettendo a disposizione tutte le informazioni indispensabili in loro possesso mediante gli uffici di anagrafe, le poste e l’INPS Provinciale.

Come socialista provo molta rabbia per il silenzio del mio partito, nonostante che io avessi scritto su questo tema già molti giorni orsono, richiamando l’attenzione sulle procedere del piano vaccinale Regionale orientato a favore di categorie professionali, e quindi di classe, di ceto, anziché seguire un ordine che favorisse le categorie più esposte e fragili. Un partito troppo assente e silenzioso sui temi cruciali per la vita di migliaia di persone, per le difficoltà della crisi sociale e economica, la mancanza di un’ attenzione sul mondo del lavoro e dei più deboli, che la crisi colpisce e allontana sempre più dal senso della solidarietà e della fratellanza che un partito di sinistra dovrebbe far sentire e farsene carico. Era il momento di far valere una nostra presenza socialista, di farci sentire e farci carico di questa situazione con la nostra presenza sollecitando interventi e pretendere iniziative. Sicuramente la mia idea di socialismo ha difficoltà ad incontrarsi con quella che qui sto criticando, e ciò mi spinge a riflettere su quali siano i limiti di questo partito, non sola a Lucca, ma anche di quello Nazionale. Solo parole e propositi, mentre il mondo sta cambiando e la tecnologia, la digitalizzazione, i big data i big tech e i 5G pongono già oggi temi geopolitici imprevedibili, politicamente e socialmente inimmaginabili, i quali tuttavia non modificheranno in nulla gli aspetti legati al lavoro e alle diseguaglianze di classe sulle quali potere immateriale eserciterà la sua forza di sfruttamento come l’esempio che ci proviene dalla lotta in corso contro Amazon. Non basterà pensare alle scadenze amministrative, a correggere il tiro sui temi locali, ma la costruzione di un pensiero socialista all’altezza dei tempi che potrà suscitare nelle giovani generazioni un interesse a farsi coinvolgere nella lotta per un loro futuro migliore, specie quando si dovrà fare i conti con il nostro debito pubblico e il nostro rapporto con il resto dell’Europa e del mondo. Qui, il sogno socialista, dovrà misurarsi con la realtà del nuovo capitalismo: sarà quello il momento in cui la saldezza delle nostre idee sarà messa alla prova dei fatti e i fatti ci diranno se sarà il socialismo a vincere.

Alberto Angeli marzo 2021

COVID: FLORICOLTURA IN VERSILIA UN ANNO DOPO, GIARDINI E FRONTIERE APERTE FANNO SBOCCIARE LA PRIMAVERA MA RESTA INCERTEZZA

Lucchesia_L’analisi di Coldiretti e Affi. Fatturati già in Versilia: persi 15 milioni di euro.

Più luci che ombre per il florovivaismo toscano un anno dopo il primo lockdown. Il ritorno ai giardini e le frontiere aperte fanno sbocciare la primavera in serre e vivai ma il perdurare delle restrizioni per il settore cerimonie, fiere, battesimi, matrimoni dimezza la produzione di fiori recisi affondando le vendite. Esattamente un anno fa tonnellate di gerani, primule, petunie, viole, calle e i tulipani, arbusti e piante si avvicinavano all’inesorabile destino del macero. Nemmeno l’arrivo della bella stagione era riuscito nel miracolo di evitare perdite milionarie per il settore tra la disperazione delle imprese e dei lavoratori. Il 2020 è stato l’anno peggiore di sempre per la floricoltura della Versilia che da solo vale 300 aziende e 9 mila addetti tra diretti ed indiretti per un fatturato stimato pre-Covid di circa 50 milioni di euro. Le perdite nell’anno della pandemia sono state di oltre 15 milioni di euro.

A fornire un bilancio a distanza di un anno dal lockdown sono Coldiretti Lucca e Affi, l’associazione floricoltori e fioristi italiani. Insieme Coldiretti e Affi hanno promosso, in più occasioni, l’acquisto dei fiori italiani per sostenere il settore nell’anno più nero.

La situazione generale – spiega Andrea Elmi, Presidente Coldiretti Lucca – è sicuramente migliorata. Un anno fa le frontiere erano chiuse, c’erano ritardi e difficoltà nei trasporti e nella vendita, le esportazioni erano quasi azzerate, il commercio al dettaglio paralizzato, i negozi chiusi e solo dopo il chiarimento del Governo, arrivato quasi venti giorni dopo la chiusura, la vendita di semi, fiori e piante è ripartita anche se molto lentamente. Non ci siamo quasi accorti della primavera e solo nel periodo di maggio giugno abbiamo ricominciato a prenderci cura di giardini, balconi ed orti. Le aziende si sono adattate alle nuove prospettive producendo di meno per contenere i costi. I ristori arrivati non sono sufficienti: copriranno forse il 5% del totale delle perdite. Per tornare i livelli pre-Covid ci vorranno due-tre anni di assoluta normalità”. 

A spingere il settore sono le esportazioni, soprattutto per il settore dei fiori e piante in vaso, ed il ritorno alla cura di giardini ed balconi per il reciso sul fronte nazionale. Con l’arrivo della primavera quasi 1 italiano su 2 (45%) infatti prende in mano zappa e vanga dedicando parte del proprio tempo libero alla cura di verdure e ortaggi, piante e fiori, in vaso o nella terra negli orti, nei giardini e anche su balconi e terrazzi.

Il fiore reciso è il comparto che più ha sofferto perdendo fino al 90% del fatturato. Piano piano è ripartito ma siamo ancora lontani da un livello di sostenibilità. – spiega Cristiano Genovali, Presidente Affi – La cura di giardini, balconi ed orti domestici oltre che un passatempo salutare e sempre più diffuso aiuta il settore ma non può essere sufficiente. L’annullamento delle cerimonie ha un effetto a valanga sulle produzioni primaverili. La Versilia in questo senso è quella che soffre di più essendo specializzata proprio nella produzione di fiori recisi. Se non ripartono le cerimonie il sistema Versilia rischia il crack. Il futuro del florovivaismo è legato alla velocità di vaccinazione. Senza eventi e senza cerimonie il settore non riuscirà a sopravvivere ad un altro anno come l’ultimo”. Secondo Coldiretti e Affi è necessario aumentare la dotazione dei fondi destinati ai tavoli di filiera per favorire la “ricerca di nuove varietà da immettere sul mercato e soprattutto – conclude Genovali – alla comunicazione e promozione in modo da stimolare il mercato interno piegato prima dalla crisi economica ora anche dalla pandemia. Chiediamo pari dignità rispetto ad altri settori agricoli. I fondi destinati devono essere calibrati sulla base al reale peso economico del settore in riferimento al Pil agricolo nazionale”.

Per informazioni www.lucca.coldiretti.it oppure pagina ufficiale Facebook 

La Redazione Virtuale Ufficio Stampa,addì 25.3.2021

TOSAP: L’ESENZIONE È ESTESA FINO AL 30 GIUGNO. GLI AVVISI DI PAGAMENTO GIÀ RECAPITATI DA ICA NON VANNO PAGATI. IL CONCESSIONARIO RICALCOLERÀ GLI IMPORTI ED INVIERÀ NUOVI AVVISI

Seravezza_In questi giorni la società ICA srl, concessionario per conto del Comune di Seravezza, ha inviato ai pubblici esercizi titolari di concessioni o di autorizzazioni per l’uso di suolo pubblico gli avvisi di pagamento del Canone Unico patrimoniale per l’anno 2021.

Lo stesso concessionario comunica che a seguito dell’approvazione del DL n. 41/2021 del 22 marzo 2021 il periodo di esenzione dal canone è stato prorogato dal 31 marzo al 30 giugno 2021. Pertanto i provvedimenti inviati devono essere ricalcolati. ICA srl invita di conseguenza a non effettuarne il pagamento. Sarà cura del concessionario provvedere alla loro rettifica e ad inviare nei prossimi giorni nuovi avvisi contenenti l’importo aggiornato.

Ufficio stampa comune di Seravezza

Stefano Roni,addì 25.3.2021

ARTE: DANTEDÌ IN SCULTURA A PIETRASANTA, IL BUSTO IN MARMO DEL SOMMO POETA TORNA VISITABILE AL PUBBLICO

Pietrasanta_ Sarà Dante Alighieri (1265 – 1321) ad accogliere il pubblico. Da oggi, giornata nazionale dedicata proprio a Dante Alighieri e fino alla fine delle celebrazioni del VII centerario di Dante Alighieri, lo straordinario busto in marmo del padre della lingua italiana sarà esposto all’ingresso di Palazzo Comunale. La raffigurazione scultorea di Dante Alighieri era gelosamente custodito nei locali dell’archivio comunale di Pietrasanta. Il Dantedì promossa dal Mibact per il VII centenario dantesco è stata l’occasione per l’amministrazione comunale di Alberto Stefano Giovannetti di mettere in mostra la scultura in bianco marmo. Il busto resterà esporto nell’atrio del Municipio per le prossime settimane come link artistico di collegamento alle celebrazioni dantesche che hanno in Toscana il suo fulcro. Sulla paternità della scultura si sta dibattendo molto in assenza di documentazione certa. Il busto pare infatti essere una copia dell’opera di Vincenzo Vela risalente alla fine del ‘900 realizzata con molta probabilità dagli studenti del liceo artistico Stagio Stagi. “Con la prossima espansione del Museo dei Bozzetti nei restanti locali del complesso del Chiostro di S. Agostino riusciremo a mettere in mostra una buona parte della collezione che oggi, a causa della mancanza di spazi, non può essere goduta dal pubblico. – spiega il primo cittadino, Giovannetti – Tra i tesori del nostro archivio c’era anche questo bel busto in marmo. Il Dantedì era il momento giusto per renderlo fruibile nuovamente alla città in attesa di una collocazione definitiva”.

Ufficio Stampa & PR

Andrea Berti,addì 25.3.2021.
TURISMO: TORNA A RIUNIRSI IL TAVOLO DI START, ECCO IL CALENDARIO DI EVENTI DEL 2021/2022

Pietrasanta_Programmare ed essere pronti, quando sarà possibile, ad organizzare e promuovere con metodo eventi ed iniziative su tutto il territorio per sostenere con vigore il rilancio di turismo, commercio ed occupazione. E’ tornato a riunirsi dopo quasi un anno, l’ultima volta è stata lo scorso aprile in pieno lockdown, il tavolo culturale e turistico Start promosso dal Comune di Pietrasanta a cui partecipano i rappresentanti del territorio. A coordinare l’incontro, via streaming, sono stati il sindaco ed assessore alla cultura e turismo, Alberto Stefano Giovannetti e l’assessore agli eventi, Francesca Bresciani insieme ai funzionari e tecnici comunali. Alla convocazione hanno risposto i rappresentanti di Federalberghi, Consorzio Mare Versilia, Le Botteghe di Pietrasanta e Marina Eventi, Le Gallerie di Pietrasanta, Pro Focette, Bus Turistici, Cosmave e Fondazione Versiliana. Sul tavolo il calendario di eventi per il 2021 che sarà approvato nei prossimi giorni dalla giunta municipale e che l’amministrazione ha prima voluto condividere con il territorio con l’obiettivo di raccogliere eventuali suggerimenti e proposte.

Con i rappresentanti delle categorie – spiega il sindaco – c’è un rapporto quotidiano ma era importante rivederci, tutti assieme, per condividere un percorso che andremo a fare in un momento molto difficile. L’estate è alle porte. Le incertezze sono tante ma noi dobbiamo, come territorio, partire da quelle che sono le nostre certezze. Le certezze sono un’amministrazione che ha continuato a lavorare per essere sempre pronta ad accendere i motori in qualsiasi momenti, e promuovere il territorio anche quando tutto intorno a noi era spento; le certezze sono le imprese ed il territorio. Siamo stati, e siamo probabilmente, l’unico comune con una mostra in piazza che continua a creare contenuti, a veicolare messaggi di cultura, bellezza e speranza con costanza e qualità. Sono convinto che l’estate verso cui ci stiamo dirigendo ci darà molte soddisfazioni. Saremo pronti”. E’ stato l’assessore agli eventi, Bresciani ad anticipare il calendario delle attività culturali e di promozione turistica. In calendario sono confermati tutti gli eventi storici come Marina in Fiore in concomitanza con il Country e Garden Show in Versiliana (1 e 2 maggio), Dap Festival (27 giugno – 10 luglio), Premio Carducci (27 luglio), Festa del Pontile (11 – 12 settembre), Le Stelle di Pietrasanta in collaborazione con Les Etoiles de Mougins (17 – 19 settembre), Pietrasanta Medievale (2-3 ottobre), Libropolis (8-9-10 ottobre), Premio Barsanti (16 ottobre), il Festival della Filosofia “Sophia” (12 – 21 novembre) e naturalmente il Natale dal 27 novembre al 6 gennaio. Tra la novità ci sono Maestro d’Olio nel Chiostro di S. Agostino (11-13 giugno) che dopo l’ottimo test dello scorso anno punta ad un’edizione già da record, la Festa di Halloween (30 – 31 ottobre) e una serie di eventi di Strett Food tra Focette e Fiumetto in date da definire. Su fronte mostre all’aperto e negli spazi del Chiostro e della Chiesa di S. Agostino ci saranno Giuseppe Veneziano e Italian Newbrow (9 giugno – 12 settembre) e Tano Pisano (25 settembre – 6 febbraio 2022) oltre ai tanti eventi espositivi di Sala delle Grasce e Sala del San Leone. Ed ancora la programmazione della Versiliana Festival e dell’Agorà di via Versilia su cui amministrazione, Versiliana e Marina Eventi puntano con decisione per animare le serate della Marina.

Gli eventi sono una parte – ha spiegato la Bresciani – del lavoro che stiamo già facendo sul fronte di decoro, sicurezza, asfaltature e programmazione di investimenti con il rifacimento, per esempio, di Piazza XXIV Maggio. Applicheremo questo metodo di lavoro, quello della condivisione, anche al futuro piano del commercio che costruiremo tutti insieme. C’è bisogno del contributo e dell’esperienza di tutti per condurre questo territorio nell’immediato futuro”.

Ufficio Stampa & PR

Andrea Berti, addì 25.3.2021

DANTEDÌ: IN TANTI CONNESSI PER LE LETTURE DANTESCHE IN STREAMING, ECCO COME RIGUARDARE L’EVENTO

Pietrasanta_Sta riscuotendo grande successo l’iniziativa letteraria-musicale in streaming dedicata a Dante che il Comune di Pietrasanta e Fondazione Versiliana hanno voluto proporre in seno alla giornata nazionale dedicata alle celebrazioni dantesche. L’evento dal titolo “Il sentiero per il Paradiso inizia dall’Inferno” firmato per la regia da Lodovico Gierut, che ha visto la partecipazione di Max Baroni interprete di alcuni dei più celebri canti della Divina Commedia accompagnato alle tastiere da Anna Maria Salamina e dalle introduzioni storico letterarie curate della prof.ssa Marilena Cheli Tomei, sta raccogliendo tantissime visualizzazioni nonostante l’orario mattiniero della prima visione streaming programmata per giovedì 25 marzo alle ore 10.00.

 Arricchito dalle suggestive scenografie di Massimo Facheris, ispirate anch’esse alla Divina Commedia, l’evento resterà visibile per tutta la giornata sulle pagine facebook del Comune di Pietrasanta e della Versiliana e resterà on-line anche successivamente sul web sul Canale Youtube “Versiliana Festival”.

Il nostro compito – commenta il Presidente della Fondazione Versiliana Alfredo Benedetti – è quello di tenere accesi i riflettori sulla cultura e sullo spettacolo e siamo orgogliosi di riscontrare che nonostante la chiusura imposta ai teatri e l’impossibilità di realizzare eventi dal vivo, le persone assistano attraverso il web agli eventi che proponiamo. Per questo evento dedicato a Dante Alighieri ringrazio gli artisti che si sono esibiti e in particolar modo Lodovico Gierut che ha curato la regia e tutti i dettagli di questa giornata. Con il Sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti che ha fortemente voluto questa iniziativa, abbiamo subito trovato l’intesa per dar vita a questo evento e siamo molto contenti del successo che sta riscuotendo.”

Per chi non ha potuto assistere alla prima visione, l’evento può essere rivisto attraverso il canale YouTube della Fondazione Versiliana al link https://www.youtube.com/watch?v=6UyXkwm3obY ed ancora sulle pagine ufficiali Facebook di Comune di Pietrasanta e Versiliana Festival.

Ufficio Stampa & PR

Andrea Berti, addì 25.3.2021

LIBERACRONACA2 n. 3381 del 24 e 25 marzo 2021

da Italia bene comune di pochi

LIBERO FOGLIO ONLINE del COMUNE DI STAZZEMA E DELL’ALTA VERSILIA

“Storia, Arte, Tradizione, Politica, Informazione”

Dal numero 1536 qualunque e-mail pubblicata sul blog liberacronaca2 sarà seguita da nome, cognome del soggetto che l’ha inviata e da questa precisazione:

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NB: Qualora il giornaliero link di Libera Cronaca che inviamo non giunga a destinazione, si può accedere al blog attraverso Google scrivendo  semplicemente liberacronaca2 unitamente alla data e poi cliccare.

Blogger Giuseppe Vezzoni

giuseppevezzoni@gmail.com

FEDE: È IL SABATO DEL VOTO A PIETRASANTA, LA VERSILIA INVOCA E PREGA LA MADONNA DEL SOLE A CUI CHIEDE DI ALLONTANARE, COSÌ COME FECE CON LA PESTE, IL COVID-19

Pietrasanta_La Versilia invoca e prega la Madonna del Sole per allontanare, così come fece nel 1630, la nuova peste (Covid-19) e riportare così serenità e pace nella comunità. E’ il sabato del voto a Pietrasanta. E’ il giorno in cui i fedeli rinnovano l’affetto e l’amore nei confronti della Santa Patrona.

Una tradizione che si rinnova ogni anno, dal 1631, e che sarà ricordata con una giornata di preghiera al Duomo di San Martino. L’iniziativa, promossa dalla propositura e collegiata di San Martino con il patrocinio del Comune di Pietrasanta, è in programma sabato 27 marzo alle ore 9.00 con la Santa Messa al termine della quale sarà scoperta la venerata immagine della Vergine. A seguire sono in programma il rosario (ore 11.30) e la recita dell’Angelus Domini (ore 12.00) chiusa dal ricoprimento della sacra icona. Le celebrazioni liturgiche si terranno nel rispetto delle norme previste dalle disposizioni di legge.

L’immagine della Madonna venerata è un dipinto su tela applicata su legno in stile tardo gotico che rappresenta la Vergine con Bambino tra i Santi Giovanni Battista e Giovanni Apostolo. L’immagine della Vergine rimane sempre coperta per antichissima tradizione e viene scoperta solo nei giorni di settembre in cui è venerata solennemente. L’ultima volta, in via del tutto eccezionale, era stata invocata durante il lockdown lo scorso aprile.

Siamo a Milano nell’anno 1630, quando era arcivescovo il cardinale Federigo Borromeo, e la città fu colpita dalla terribile pestilenza, lungamente descritta dal Manzoni nel poema “I promessi sposi”. Nel capoluogo lombardo si diffuse la voce che il Capitanato di Pietrasanta non era stato toccato dalla pestilenza. Allora dai reggenti milanesi furono mandate casse di ceri alla Madonna del Sole, ritenuta la principale patrona del suo popolo. L’esempio fu seguito da numerosissime altre città; mai la Madonna del Sole ebbe tanti ceri come in quel periodo (ricordiamo che i ceri nelle chiese e anche nelle case e nei palazzi erano l’unica sorgente di luce). I maggiorenti di Pietrasanta decretarono di immortalare l’evento con una lapide, apposta all’ingresso della cappella della Madonna e datata 12 Aprile 1631.

La frase commemorativa del prodigio è riassunta nelle commoventi parole “Diem palmarum praeviam sacrosanctam decernimus” (ti abbiamo consacrato il sabato precedente le Palme). E’ quello che viene chiamato “Sabato del Voto” in cui l’affetto e l’amore del popolo di Pietrasanta verso la sua Madonna si rinnova ogni anno, dal 1631 ad oggi.

Ufficio Stampa & PR

Andrea Berti, addì 24.3.2021

SOCIO-SANITARIO: IL SINDACO RICCARDO TARABELLA SMENTISCE IL TRASFERIMENTO DEL PCA DI PIETRASANTA NELL’EX DISTRETTO ASL DI QUERCETA

Seravezza_ Alla luce di notizie di stampa, il sindaco Riccardo Tarabella interviene sul futuro utilizzo dell’ex distretto socio-sanitario ASL di Querceta.

«Con l’ASL abbiamo trattato a lungo l’acquisizione al patrimonio comunale della palazzina di via Fratelli Rosselli che ospitava il distretto socio-sanitario», dice il primo cittadino. «La nostra idea era di restituirle funzioni utili alla comunità reinserendola in tal modo nel tessuto vivo del centro di Querceta. Il prezzo oneroso e la necessità di ristrutturare l’immobile ci hanno spinto a rinunciare all’acquisto, mantenendo le nostre priorità sulla riqualificazione del patrimonio immobiliare già di proprietà del Comune. Non dimentichiamo che la mia Amministrazione ha varato in pochi anni un piano senza precedenti di messa in sicurezza e di efficientamento energetico di gran parte degli immobili pubblici, a partire dalle scuole, con un impegno finanziario di milioni di euro».

«Abbiamo rinunciato ad acquistare la palazzina, ma non abbiamo perso di vista l’obiettivo di farne un polo di attività e di servizi attrattivi per il paese», prosegue il sindaco Tarabella. «Perciò abbiamo invitato l’ASL a considerare la possibilità di trasferire nell’ex distretto nuovi servizi socio-sanitari che rispondano alle necessità della popolazione versiliese o di particolari fasce di utenza e che generino presenze e movimento anche a beneficio delle attività del centro di Querceta. La direzione territoriale dell’ASL, nella persona del dott. Alessandro Campani, sta valutando il da farsi. Posso dire che il confronto con l’Amministrazione comunale in questi giorni è continuo e proficuo. Rispetto a quanto letto stamani sulla stampa, escludo comunque che fra i servizi da spostare nell’ex distretto vi sia il PCA di Pietrasanta. Si tratta di una notizia non veritiera frutto dell’ormai comprovata superficialità degli annunci dati dalla consigliera Elena Luisi attraverso i social e la stampa locale».

Ufficio stampa Comune di Seravezza

Stefano Roni, addì 24.3.2021.

LAVORI PUBBLICI: NUOVI SOTTO SERVIZI STRADALI E RESTAURO DELLA FONTANA SIMBOLO, IL CANTIERE DI PIAZZA CARDUCCI CORRE

Pietrasanta_Nuovi sotto servizi stradali e restauro per la fontana simbolo di Piazza Carducci realizzata dalle maestranze pietrasantine. Il cantiere (in corso) per rifacimento completo della storica piazza è l’occasione per l’amministrazione comunale di Alberto Stefano Giovannetti per coordinare una serie di interventi come l’ammodernamento, la sostituzione e la posa, laddove non siano ancora presenti, dei sotto servizi indispensabili per imprese e famiglie ed il restauro della fontana. Era stato il sindaco, Alberto Stefano Giovannetti attraverso la sua pagina Facebook ad annunciarlo in occasione di un sopralluogo nel cantiere. “Non c’è solo quello che si vedrà. Non la stiamo solo rendendo più bella, fruibile, moderna e senza barriere architettoniche, ma la stiamo dotando di nuovi sotto servizi. Dalla rete elettrica alle condotte dell’acqua, passando per la rete fognaria, il gas ed addirittura la connessione degli impianti di videosorveglianza. Restaureremo anche la fontana”.

I lavori proseguono come da crono programma con la nuova Piazza Carducci che potrebbe essere consegnata addirittura prima della data prevista del 30 aprile (salvo imprevisti). La fontana commissionata dal gonfaloniere e sindaco di Pietrasanta, Gaetano Bichi, fino ad oggi nascosta ai piedi della Fortezza Arrighina, è al centro del progetto di riqualificazione della nuova Piazza Carducci. La fontana è stata realizzata come simbolo di rinascita dopo la terribile ondata di colera che fece molte vittime in Versilia. La fontana interpretava per l’epoca nuova vita e la salute.

Il restauro – spiega Matteo Marcucci, assessore ai lavori pubblici – riguarderà l’intera struttura con rifacimento anche degli scarichi e nuove tubazioni. La fontana sarà finalmente un elemento di socialità e bellezza che appartiene alla storia della nostra città e alle sue straordinarie maestranze. Mai come oggi la sua riscoperta assume un valore affettivo con la nostra storia”.

Ufficio Stampa & PR

Andrea Berti, addì 24.3.2021

RICOSTRUZIONE DI CIÒ CHE ACCADDE A SENNARI LA MATTINA DEL 12 AGOSTO 1944.

Qualcuno dirà uffa, ci risiamo! Tranquilli, nessun libro in vista ma l’onestà intellettuale mi impone di aggiornare sempre la storia, soprattutto quella che porta la mia firma. Questo vuole essere un post testamentario in maniera che chi un domani volesse giudicarmi per quanto ho finora scritto deve sapere che unitamente ai libri ho curato quattro documenti informatici:

A)Dossier Martiri di Mulina di Stazzema, concluso nel maggio 2010 dopo aver chiesto e raccolto uno scritto (inedito) dell’ex sindaco di Stazzema Gian Piero Lorenzoni. In pratica una postfazione. Del dossier è stata stampata una versione cartacea limitata a una ventina di copie e datata fino al maggio 1999

B) La Memoria: dal fallimento della Fondazione Parco nazionale della pace all’ Istituzione Parco nazionale della Pace. Documento che sto ancora curando e che ho iniziato nel gennaio 2011.

C) Catalogazione informatizzata di documenti.

D ) Vademecun di un massacro.“In Memoria l’eccidio: Sant’Anna di Stazzema. (Dal convegno tenutosi preso il Caffè della Versiliana del 5 e del 6 settembre2020).

Pensato come uno scritto per una pubblicazione che doveva raccogliere gli interventi tenuti dai relatori durante il menzionato convegno, progetto che poi è saltato, si è trasformato in un lavoro che riesamina i molti aspetti della strage alla luce dei nuovi riscontri ma soprattutto delle nuove conoscenze documentali e ipotesi raccolte nel ponderoso volume Tanto peggio, tanto meglio di Lorenzo Alessandrini (Ed. Youcamprint, dicembre 2020). Stimolato da un post apparso sulla pagina facebook MaiPiùSantAnne in questi due giorni ho cercato di precisare, riscontrando diverse testimonianze, ciò che davvero presumo possa essere accaduto la mattina della strage a Sennari. La testimonianza resa in aula dalla superstite Genoveffa Moriconi (mi ero basato sempre sugli scritti riassuntivi) apre delle finestre sulla storia, conferma testimonianze che finora erano state prese con spirito d’inventario e pone dei distinguo su altre. La storia deve essere sempre fatta attraverso i documenti originali, o, in via subordinata, anche con riassunti purché siano estremamente fedeli e non tagliati laddove il particolare mette in crisi un’ ipotesi o una verità, modificando convincimento maturato. Pertanto, (mi do delle arie) chi domani volesse giudicare il lavoro fatto da Giuseppe Vezzoni non può basarsi solo sui libri ma anche riscontrando anche i documenti informatici segnalati.

Giuseppe Vezzoni,

blogger di Libera Cronaca ,addì 24.3.2021

TESSERAMENTO CIRCOLO SIRIO GIANNINI ANNO 2021

Seravezza_Care amiche ed amici,rinnoviamo l’esortazione al tesseramento per l’anno in corso. Come sapete, nonostante l’impossibilità di incontrarsi e di fare iniziative in presenza, il Circolo non ha mai smesso di operare. Da dopo l’estate abbiamo ripreso l’attività, con le riunioni del direttivo, l’assemblea annuale e gli incontri del venerdì.

Adesso è il momento di procedere con la principale operazione di ogni associazione: quella del tesseramento. Senza soci infatti non può né vivere, né esistere nessuna associazione.
Pertanto, se ci tenete a che il Circolo culturale Sirio Giannini viva e sia attivo per promuovere la diffusione e la fruizione della cultura nel nostro territorio, dateci una mano:

FATE O RINNOVATE LA TESSERA 2021.

Oltre al diritto di partecipare a tutti i momenti della vita associativa, avrete il seguente vantaggio: in omaggio a scelta uno dei libri di Sirio Giannini o delle nostre pubblicazioni + l’ultima edizione del libro “I Ragazzi Raccontano”.

La quota associativa è sempre di € 20,00.

Si può versare con bonifico bancario sul seguente IBAN: 

IT38 F087 2670 2400 0000 0302 877 della BVLG intestato a Circolo culturale Sirio Giannini oppure presso le seguenti librerie dove, con le 20 €, si potrà ricevere la tessera ed il libro scelto: Libreria Binelli, via Roma, Seravezza; Libreria del Forte, via Piave, Forte dei Marmi; Libreria La Nina, Via di Mezzo, Pietrasanta; Libreria Il Cantone, Via Aurelia angolo via Federigi, Querceta.

Mi raccomando, continuate a sostenerci e ad andare avanti.

Per ogni chiarimento o altro, potete contattarci su Facebook o via mail: CIRCOLOSGIANNINI@GMAIL.COM
Un caro saluto

Il presidente Giuseppe Tartarini ,addì 24.3.2021.

NON È L’AMORE MA L’INVIDIA IL SENTIMENTO PIÙ UMANO

Di Pasquale D’Aiuto, Avvocato. Ventiquattro marzo venti ventuno.

Oscar Wilde: “Chiunque può simpatizzare col dolore di un amico ma solo un animo nobile riesce a simpatizzare col successo di un amico”.

Di recente, un brillante amico mi ha raccontato di aver guadagnato un incarico lavorativo eccezionale. Mi ha telefonato, ne abbiamo chiacchierato: è stato bello.

Quando l’amico condivide la propria gioia con me, lui è felice ed io mi sento fortunato. Certo: sono lieto per lui – quasi come se si trattasse di me stesso – ed onorato che voglia parteciparmi la propria gioia; ma la prima attribuzione che avverto è la fortuna.

Infatti sono compiaciuto di esser capace, autenticamente, con cuore e testa, di partecipare al suo successo. Beninteso, lo sono quando si tratta di condividere la vittoria di chi lo meriti, non dell’incapace o del neghittoso favorito dai natali o dalla ciorta (sorte).

E, tra il serio ed il faceto, spesso suggerisco all’amico trionfante di scegliere attentamente gli… interlocutori della propria contentezza.

Perché è l’invidia il sentimento più diffuso ed umano, mica l’amore. Amare è considerato piuttosto comune ma è difficile: donare se stessi, dimenticarsi di sé, sentirsi parte dell’altro ed esser pronti ad affrontare la delusione della mancata corresponsione (siamo sicuri ci sia così tanto amore, in giro?!).

Ma l’invidia… quella è facilissima. Non ci vuole nulla. Si tratta della cattiva elaborazione delle fortune e delle qualità degli altri, che ci riesce benissimo; per cui, invece di condividerne il sorriso, rallegrarcene, provare a comprendere perché abbiano centrato l’obiettivo, farci un esame di coscienza e mirare a migliorare, trarre le lezioni giuste, ci chiediamo: perché lui e non io?!

L’invidia è lì, dietro l‘angolo, che ammicca. Vale per tutti, è comprensibile. E conta poco che tu provi affetto o meno per l’altro; anzi, in effetti, proprio quando l’amico ha successo apprezzi se gli vuoi davvero bene e se, soprattutto, lo stimi.

Da Accademia dei Parmenidei, addì 24.3.2021

LIBERACRONACA2 n. 3380 del 23 e 24 marzo 2021

da Italia bene comune di pochi

LIBERO FOGLIO ONLINE del COMUNE DI STAZZEMA E DELL’ALTA VERSILIA

“Storia, Arte, Tradizione, Politica, Informazione”

Dal numero 1536 qualunque e-mail pubblicata sul blog liberacronaca2 sarà seguita da nome, cognome del soggetto che l’ha inviata e da questa precisazione:

1) IL BLOG non si assume nessuna responsabilità in ordine alla veridicità delle comunicazioni.

2) Ciò non ci esime eventualmente dall’ intervenire su quanto riteniamo pregiudizievole.

3) E’ assicurato il diritto di replicare.

4) Evitare le offese, il turpiloquio, le ingiurie alla razza/sesso/religione e il ricorso al linguaggio che violi la legge italiana, istighi a delinquere, alla violenza, alla diffamazione, ecc…

PER QUANTO PREMESSO

il blog liberacroanaca2 non potrà essere ritenuto responsabile per eventuali commenti lesivi dei diritti di terzi.

NB: Qualora il giornaliero link di Libera Cronaca che inviamo non giunga a destinazione, si può accedere al blog attraverso Google scrivendo  semplicemente liberacronaca2 unitamente alla data e poi cliccare.

Blogger Giuseppe Vezzoni

giuseppevezzoni@gmail.com

VACCINO DI MASSA E VACCINO A RILENTO O RIFIUTATO.

In Inghilterra 17 vittime e crollo delle ospedalizzazioni.

In Italia 551 vittime e incremento delle ospedalizzazioni e dei posti covid nelle terapie intensive.

La fascia dai 70 ai 79 anni è quella meno vaccinata.

Se si va di questo passo, forse con il dato di oggi si sono superati i 105 mila morti, si dovranno contare ancora molte vittime e l’estate prossima non sarà certo quella del ritorno alla normalità.

Giuseppe Vezzoni

blogger di Libera Cronaca,addì 23.3.2021

COVID: IL COMUNE PRENOTA IL VACCINO PER I NONNI CHE NON USANO IL PC E SE NECESSARIO LI ACCOMPAGNA, IN CAMPO LA CONSULTA DEL VOLONTARIATO. IL NUMERO DA CONTATTARE È IL 3533023670.

Pietrasanta_ Prenotazione online dei vaccini per gli over 70 che hanno difficoltà nell’uso del pc: ci pensano Comune di Pietrasanta e Consulta del Volontariato a prendere l’appuntamento e se necessario anche ad accompagnarli.

Il nuovo servizio messo in campo dall’amministrazione comunale di Alberto Stefano Giovannetti e dalla Consulta del Volontariato va a rispondere concretamente a quella che è una difficoltà per molti dei nostri nonni che non hanno confidenza con pc e connessioni. “Nella lunga emergenza Covid – spiega Andrea Cosci, assessore all’associazionismo – il supporto dei volontari continua a dimostrarsi indispensabile. Con questa iniziativa, per cui ringrazio il presidente Andrea Galeotti e tutti i volontari, diamo una mano agli anziani nelle pratiche di prenotazione e, in caso di bisogno, li accompagniamo anche nei punti di vaccinazione”.

Solo durante il primo durissimo lockdown la Consulta del Volontariato, aveva garantito attraverso venti associazioni aderenti, la domiciliazione di 9.200 mascherine prodotte dalle sarte delle associazioni, tra cui le mascherine per i non udenti, 4.000 pacchi alimentari, 96 servizi di consegna di farmaci a domicilio e 198 di spese alimentari. “Il nostro impegno – spiega Andrea Galeotti, presidente della Consulta del Volontariato – si esaurirà il giorno dopo che avremo battuto il Covid tutti insieme. Fino a quel momento le associazioni che aderiscono alla nostra consulta sono e saranno in campo, a fianco dei cittadini, per sostenerli, aiutarli e supportali. Con questo servizio lo facciamo noi per conto loro. Invito a rivolgersi al numero dedicato solo chi ha oggettivamente difficoltà nell’uso del pc e nessuno come figlie e nipoti che può aiutare. In questo momento, vista anche la recrudescenza del contagio, dobbiamo correre in aiuto di chi ha veramente bisogno”.

Il numero da contattare per beneficiare del servizio è il 353.3023670 (attivo dalle 9.00 alle 12.00), si tratta dello stesso numero a cui si sono rivolti in questo anno pandemico decine e decine di anziani e famiglie che a causa di quarantene, difficoltà motorie e limitazioni di spostamenti avevano bisogno di ricevere a casa generi alimentari e medicine.

Ufficio Stampa & PR

Andrea Berti,addì 23.3.2021

MEMORIA: L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE HA RESO OMAGGIO ALLE VITTIME INNOCENTI DELLE MAFIE

Seravezza_ «Dobbiamo essere riconoscenti ai magistrati Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Antonino Caponnetto e a tutti gli eroi che come loro hanno combattuto la mafia: grazie per averci indicato la strada. Una strada di legalità che vogliamo continuare a percorrere con convinzione». Così il sindaco Riccardo Tarabella domenica mattina nell’omaggio che l’Amministrazione comunale di Seravezza ha reso alle vittime innocenti delle mafie nella giornata nazionale della memoria e dell’impegno a loro dedicata. In piazza Falcone, Borsellino e Caponnetto presso la Croce Bianca di Querceta sono intervenuti per la cerimonia anche la vicesindaco Valentina Salvatori, il presidente del Consiglio comunale Riccardo Biagi, l’assessore Giacomo Genovesi, il comandante della locale stazione dei Carabinieri luogotenente Pino Pigliacelli e una rappresentanza della Polizia Municipale.

Ufficio stampa Comune di Seravezza

Stefano Roni,addì 23.3.2021

DANTEDÌ: PIETRASANTA CELEBRA DANTE ALIGHIERI, LETTURE DELLA DIVINA COMMEDIA IN STREAMING E TV

Appuntamento giovedì 25 marzo in canali social di Comune di Pietrasanta e Versiliana.

Pietrasanta_ Pietrasanta si unisce alle celebrazioni dantesche nella giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri con l’evento letterario-musicale dal titolo “Il sentiero del Paradiso inizia dall’inferno” che sarà trasmesso in streaming giovedì 25 marzo a partire dalle ore 10.00 sulle pagine Facebook ufficiali del Comune di Pietrasanta e della Versiliana Festival oltre che sul canale YouTube della Versiliana.

Promosso dal Comune di Pietrasanta in collaborazione con la Fondazione Versiliana, l’iniziativa è stata registrato nella suggestiva cornice del Chiostro di Sant’Agostino e vede protagonisti l’attore Max Baroni, interprete di una selezione tra le più belle pagine della Divina Commedia, accompagnato alla tastiera dalla pianista Anna Maria Salamina. Firmato per la regia da Lodovico Gierut, lo spettacolo dantesco in forma semiscenica si avvale delle splendide opere pittoriche ispirate alla Divina Commedia realizzate da Massimo Facheris e dell’introduzione storico letteraria di Marilena Cheli Tomei.

 “La nostra città ha voluto partecipare attivamente alle celebrazioni al Dantedì che si celebra il 25 marzo. – ha detto il sindaco, Alberto Stefano Giovannetti – Abbiamo deciso di aderire alla giornata nazionale proposta dal Mibact con un evento in streaming promosso dalla nostra Fondazione Versiliana che ringrazio per la vivacità che ha dimostrato nel tenere viva la fiamma avvolgente della cultura e dello spettacolo a livello nazionale sfruttando le potenzialità della tecnologia e dei social. Un particolare ringraziamento va a Lodovico Gierut, che ha coordinato la regia di questa giornata e a tutti gli interpreti. E’ una bella iniziativa – prosegue il primo cittadino – che sono sicuro il pubblico apprezzerà e che porterà, direttamente nelle case, un piacevole momento di ascolto e cultura. Nelle nostre intenzioni c’era l’organizzazione di evento pubblico tra letture in piazza ed iniziative per i più piccini. Non è stato possibile. Ciò nonostante, così come abbiamo fatto per tanti altri eventi in questo lungo anno di limitazioni, abbiamo sentito l’esigenza di continuare a tenere accesa la luce sulla nostra città. Non abbiamo lasciato che il silenzio assordante della pandemia cadesse su Pietrasanta”.

Ufficio Stampa & PR

Andrea Berti,addì 23.3.2021

LA PROSSIMA MOSTRA DI ALBERTO BITOSSI: VIAGGIO NELLA CAMPAGNA TOSCANA- BASSORILIEVI IN TERRACOTTA POLICROMA

Seravezza_ Ci sarà tempo per scrivere più diffusamente sulla mostra dei lavori in terracotta di Alberto Bitossi che sotto il titolo Viaggio nella campagna toscana si terrà negli spazi della Pro Loco di Seravezza nel mese di agosto. Abbiamo chiesto all’artista qualche notizia sull’esposizione dei 36 bassorievi policromi che saranno esposti. Le opere hanno come oggetto scorci della campagna toscana e vari lavori dei contadini.

La mostra delle mie opere in terracotta – ha rivelato Alberto Bitossi- sarà inserita in una cornice d’arredo fatta con oggetti utilizzati un tempo nelle fattorie. Desidero che il visitatore si immerga immediatamente in quel mondo di lavoro che oggi non vediamo più. Con questa cornice cerco di unire alla bellezza del paesaggio che ho provato a trasferire sui bassorilivi l’atmosfera della vita contadina di una volta.

Dopo le mostre delle sue “beccacce” , orci in terracotta che erano utilizzati in epoche passate, l’artista fiorentino che vive in località Cansoli (Ruosina) ci gratificherà la prossima estate con l’esposizione di numerosi bassorilievi in cui ha catturato la magia del paesaggio della campagna toscana, tanto che vogliamo definire Alberto Bitossi un maestro “macchiaiolo” della terracotta.

Giuseppe Vezzoni,addì 23.3.2021

LIBERACRONACA2 n. 3379 del 22 e 23 marzo 2021

da Italia bene comune di pochi

LIBERO FOGLIO ONLINE del COMUNE DI STAZZEMA E DELL’ALTA VERSILIA

“Storia, Arte, Tradizione, Politica, Informazione”

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Blogger Giuseppe Vezzoni

giuseppevezzoni@gmail.com

PROSSIMA INTERRUZIONE DELL’ENERGIA ELETTRICA A QUERCETA

Seravezza_ Interruzione dell’energia elettrica mercoledì 24 marzo dalle 10:00 alle 16:00 a Querceta per consentire a E-Distribuzione di effettuare alcuni lavori sugli impianti. L’interruzione interesserà solo i clienti alimentati in bassa tensione. Il dettaglio delle zone interessate è il seguente (intervalli dei civici “da” “a” raggruppati per pari e/o dispari):

via Federigi 9, 115a, 115c, 115e, da 115h a 115i, 231, 245, sn

Durante i lavori l’erogazione dell’energia elettrica potrebbe essere momentaneamente riattivata. I cittadini sono pertanto invitati a non commettere imprudenze e comunque a non utilizzare ascensori. Per informazioni sui lavori programmati o più in generale sulle interruzioni del servizio è possibile consultare il sito e-distribuzione.it o inviare un SMS al numero 320.2041500 riportando il codice POD presente in bolletta oppure scaricare e consultare la App gratuita per smartphone di e-distribuzione. Per segnalare un guasto è attivo il Numero Verde 803.500.

Ufficio stampa comune di Seravezza

Stefano Roni,addì 22.3.2021

ARTE: LA MOSTRA È IN PRESENZA MA LO SPETTATORE È REMOTO, FOTOGRAFI E STUDENTI STAGIO STAGI INSIEME PER SOLIDARIETÀ

Inaugurata nella Sala del San Leone la mostra del Gruppo Fotografico Versiliese.

Pietrasanta_ Le fotografie del Gruppo Fotografico Versiliese dialogano con la sorprendente pittura degli studenti del Liceo artistico Stagio Stagi. Il Covid, e l’ingresso nella zona rossa per tutta la Versilia, non hanno fermato il vernissage della mostra “Fotografia&Pittura” promossa dall’associazione culturale Gruppo Fotografico Versiliese insieme agli alunni del Liceo artistico Don Lazzari – Stagi di Pietrasanta. Al taglio del nastro senza pubblico nella Sala del San Leone, che si è tenuto sabato 20 marzo, hanno partecipato il sindaco, Alberto Stefano Giovannetti insieme al presidente dell’Associazione Culturale Gruppo Fotografico Versiliese, Saeed Nowkandi e dai docenti dell’istituto d’arte, Monica Servi e Catia Chicchi. Il giorno prima era stata inaugurata in Piazza Duomo la mostra “La Piazza in Attesa” a cura della Nag Gallery a conferma di una Pietrasanta capitale della cultura e della scultura anche in tempo di pandemia e portatrice di messaggi di speranza,

La mostra si è “adattata” alle misure del DPCM: sarà chiusa al pubblico, così come prevede il decreto anti-contagio, ma potrà visitata attraverso il tour virtuale presente sul sito www.gruppofotograficoversiliese.it 

Speriamo – ha detto il presidente del Gruppo Fotografico Versiliese, Nowkandi – di poterla aprire anche al pubblico in presenza. Questa mostra è stata progettata quando il virus ancora non era in mezzo a noi. E’ una mostra che porta colore, speranza e meraviglia. Una mostra che fa bene al cuore e all’anima”.

Un centinaio le opere tra fotografie e opere pittoriche, che fino all’11 aprile saranno protagoniste dell’esposizione e che esaltano la diversità delle tecniche utilizzate dagli alunni delle classi 3B, 4B e 5B dell’indirizzo Arti Figurative che spaziano dalla pittura ad olio, acrilico ed acquarello, alla grafite, matita e penna a china applicati su vari supporti come tela, carta e cartone fino alle tematiche delle fotografie proposte partendo dalla paesaggistica, ritrattistica, naturalistica, street photography per arrivare fino alla digital art.

Tutti questi lavori sono stati realizzati durante il lockdown, in una situazione quindi difficile e non certo agevole, dove non sempre è facile reperire i materiali necessari. C’è stata una grande collaborazione tra studenti e tra le famiglie. È stato importante – ha spiegato la docente Monica Servi – dare continuità al percorso scolastico e didattico. La pittura è una forma di terapia e di esplorazione del che tiene impegnati corpo e mente. Il risultato è piacevole e sorprendente”.

Non solo arte, fotografia e pittura, la mostra è un volano anche di solidarietà. Il ricavato della vendita del catalogo, che comprende tutte le opere fotografiche e pittoriche esposte, sarà devoluto al Gruppo Sportivo Handicappati Toscana.

Ufficio Stampa & PR

Andrea Berti,addì 22.3.2021

SOCIALE: LO CHEF STELLATO CRISTOFORO TRAPANI DONA ALLE FAMIGLIE BISOGNOSE DI SERAVEZZA TRENTA UOVA ARTIGIANALI DA LUI FIRMATE. SARANNO DISTRIBUITE A CURA DEI SERVIZI SOCIALI DEL COMUNE

Seravezza_ Il sorriso di un bambino vale più di una stella Michelin”. È con queso spirito che Cristoforo Trapani, chef stellato del ristorante La Magnolia del Byron di Forte dei Marmi, ha deciso di donare trenta delle sue uova pasquali artigianali ad altrettante famiglie bisognose di Seravezza. Originario di Piano di Sorrento, in Campania, Trapani risiede da cinque anni a Querceta. «L’avvicinarsi della Pasqua rievoca in me le tante tradizioni della mia terra e della mia infanzia», dice lo chef annunciando la sua iniziativa.

«Non dimenticherò mai la gioia che provavo quando ricevevo il mio uovo di Pasqua. Pensare che ci sono bambini che non possono provare questa gioia, soprattutto ora che sono padre, mi rende enormemente triste. Nel mio piccolo voglio donare questa emozione a qualche bambino della città che mi ha accolto. Sarà il Comune a individuare e selezionare chi ne ha bisogno».

Trenta uova di Pasqua nel segno della tradizione: 800 grammi di delizioso cioccolato al latte lavorato ad arte da uno degli chef più in vista della costa toscana.

«Uno chef che si dimostra anche persona sensibile e generosa», dicono la vicesindaco Valentina Salvatori e l’assessore al sociale Orietta Guidugli raccogliendo con piacere la proposta di donazione. «L’iniziativa è graditissima. Ringraziamo Cristoforo Trapani di aver pensato alle famiglie di Seravezza. È l’ennesima dimostrazione di come la nostra comunità sia attenta e aperta alla solidarietà e di come sappia dare il meglio di sé nei momenti più difficili, com’è purtroppo quello che stiamo vivendo. Le trenta uova di Pasqua saranno distribuite a cura dei servizi sociali del Comune alle famiglie che stanno soffrendo più di altre la crisi e che hanno in casa bambini da fare felici. La distribuzione avverrà se necessario ricorrendo alla nostra rete del volontariato. Siamo convinte che le uova dello chef Cristoforo Trapani sapranno portare un sorriso e un momento di felicità tanto ai più piccoli quanto ai loro genitori».

Ufficio stampa comune di Seravezza

Stefano Roni,addì 22.3.2021

ARTICOLO DI LIANA AYRES PER CAVALLO MAGAZINE

Inoltro l’articolo di Liana Ayres per Cavallo Magazine :

Chi ama il cavallo (come dev’essere stato per Guidi) e il mondo equestre in generale vorrebbe vedere cavalli ovunque. Quindi sarà gradita la notizia che a Forte dei Marmi, nel cuore della Versilia, la municipalità ha scelto proprio un’opera equestre per impreziosire uno dei nodi principali della propria viabilità.

Si tratta di un’opera del maestro Ugo Guidi dal titolo più che esemplificativo: Cavallo e Cavaliere.

La scultura è stata selezionata tra 6 opere concorrenti in virtù del profondo legame del maestro Guidi con la sua terra.

Nato nel 1912 a Pietrasanta e scomparso nel 1977 a Forte dei Marmi, le sue opere oscillano nell’arco della produzione di una vita tra lo stile realistico e naturalistico, di sapore arcaico e primitivo, spesso con rivisitazioni gotiche, romaniche ed etrusche fino all’informale.

E tra le opere di Guidi, che ama le cose semplici di tutti i giorni, i cavalli hanno molto spazio.

Cavalli in stalla 1971, Cavallo in corsa 1972, Cavallo 1973, Cavallo al pascolo 1974, Cavallo e cavaliere 1974, Amazzone 1975, Cavallo e cavaliere 1976.

Sono solo alcuni degli esempi di una produzione scultorea che con il cavallo ha condiviso molto.

E lo stesso può essere detto per i disegni. Opere dal tratto in evoluzione, in cui l’amico a quattro gambe, rappresentante appunto di una realtà semplice, torna.

Quasi sempre per accompagnarsi all’uomo. (Liana Ayres)

Da Vittorio Guidi,addì 22.3.2021

L’ARTE DI CATARSINI IN MOSTRA A FORTE DEI MARMI VENERDÌ 26 PREVIEW PER I MEDIA

Forte dei Marmi_ A pochi giorni dalla presentazione nella sala del Consiglio regionale della Toscana della Fondazione Alfredo Catarsini 1899, intitolata al Maestro versiliese e che ha appena ottenuto dal Ministero dell’Interno il riconoscimento di “Personalità giuridica”, sta per prendere forma il primo evento espositivo curato dalla neonata Fondazione.

La Presidente della Fondazione Catarsini, Elena Martinelli è lieta di annunciare la realizzazione della mostra a Villa Bertelli di Forte dei Marmi (LU)

ALFREDO CATARSINI – ESPLORAZIONI

Curata dalla stessa Presidente Martinelli con la collaborazione di Adolfo Lippi, Claudia Menichini e Andrea Pucci, l’esposizione temporanea celebra i 40 anni trascorsi dalla grande esposizione antologica di Palazzo Strozzi a Firenze.

Venerdì 26 marzo ore 12 Preview per i media

Villa Bertelli, Via G. Mazzini 200, Forte dei Marmi (LU)

Interverranno ERMINDO TUCCI

Presidente Fondazione Villa Bertelli

ELENA MARTINELLI

Presidente della Fondazione Alfredo Catarsini 1899

 I giornalisti sono invitati a presenziare

Da Lodovico Gierut,addì 22.3.2021

LIBERACRONACA2 n. 3378 del 21 e 22 marzo 2021

da Italia bene comune di pochi

LIBERO FOGLIO ONLINE del COMUNE DI STAZZEMA E DELL’ALTA VERSILIA

“Storia, Arte, Tradizione, Politica, Informazione”

Dal numero 1536 qualunque e-mail pubblicata sul blog liberacronaca2 sarà seguita da nome, cognome del soggetto che l’ha inviata e da questa precisazione:

1) IL BLOG non si assume nessuna responsabilità in ordine alla veridicità delle comunicazioni.

2) Ciò non ci esime eventualmente dall’ intervenire su quanto riteniamo pregiudizievole.

3) E’ assicurato il diritto di replicare.

4) Evitare le offese, il turpiloquio, le ingiurie alla razza/sesso/religione e il ricorso al linguaggio che violi la legge italiana, istighi a delinquere, alla violenza, alla diffamazione, ecc…

PER QUANTO PREMESSO

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NB: Qualora il giornaliero link di Libera Cronaca che inviamo non giunga a destinazione, si può accedere al blog attraverso Google scrivendo  semplicemente liberacronaca2 unitamente alla data e poi cliccare.

Blogger Giuseppe Vezzoni

giuseppevezzoni@gmail.com

RECOVERY. BURATTI (PD): RISPOSTE CONCRETE PER TERRITORI MONTANI

Ritengo di assoluto valore le proposte presentate da UNCEM per implementare e modificare l’attuale Piano nazionale Ripresa e Resilienza. Oggi, più che mai, è necessario dare risposte concrete -in termini di investimenti, riforme e strategie- ai territori montani del Paese. Va sanato il grave vulnus per cui la Montagna è stata completamente esclusa dalla prima versione del piano”. Lo dichiara l’on. Umberto Buratti, Deputato del Partito Democratico. “Sono stato Sindaco di Forte dei Marmi per 10 anni”– prosegue Buratti- “e ho sempre considerato centrale il legame tra la costa e le Apuane. Siamo gente di mare ma la storia delle nostre comunità arriva dalle Alpi Apuane. Ritengo pertanto che in Italia si debba rivolgere attenzione alle geografie, ai luoghi e ai territori. Se uno degli obiettivi del PNRR è quello di ridurre le disuguaglianze territoriali”– aggiunge Buratti- “è del tutto evidente che esso non possa prescindere da proposte concrete che prevedano un riequilibrio tra aree urbane e montane. In tal senso, dobbiamo investire fondi e programmare azioni specifiche in termini di sostenibilità e innovazione per promuovere coesione sociale e generare sviluppo anche nei territori rurali e montani e non solo nei grandi centri urbani. Penso, per esempio, alla banda ultralarga che deve arrivare a tutti, alla prevenzione del dissesto e alla manutenzione della viabilità locale, al potenziamento della sanità territoriale con nuovi piani di cura nei quali telemedicina e teleassistenza siano decisivi, alla valorizzazione dei boschi con filiere agricole e forestali moderne e innovative, al fisco zero per le piccole attività commerciali, a un investimento in istruzione e formazione che tenga conto delle specifiche esigenze dei territori, al potenziamento dello smart working. I borghi montani non possono essere considerati solo come mete turistiche di qualità ma vettori di sviluppo, luoghi dove abitare e fare impresa. Il futuro e l’efficacia del PNRR passa da qui”. Buratti evidenzia e condivide le linee tracciate dal neosegretario del PD, Enrico Letta, nel suo discorso di insediamento. “Il Segretario Letta ha sottolineato l’importanza di mettere al centro dello sviluppo gli enti locali e i territori”– conclude Buratti- “e nei 21 punti sottoposti ai circoli ha chiarito come il nostro debba essere il partito della prossimità e il territorio il nostro campo da gioco, a partire dalla montagna, dalla valorizzazione del lavoro dei sindaci e degli amministratori locali”.

Domenica 21 marzo 2021

On. Umberto Buratti

Da Simone Tonini,ufficio stampa.

LA TEORIA DEL SOCIALISMO SCIENTIFICO SEGUENDO IL PENSIERO DI FREDERICK ENGELS.

Il socialismo moderno è, nella sua essenza, il prodotto diretto del riconoscimento, da un lato, degli antagonismi di classe esistenti nella società di oggi tra proprietari e non proprietari, tra capitalisti e lavoratori dipendenti; dall’altro, dell’anarchia esistente nella produzione. Ma, nella sua forma teorica, il socialismo moderno appare originariamente( o apparentemente ) come un’estensione più logica dei principi stabiliti dai grandi filosofi francesi del XVIII secolo. Come ogni nuova teoria, il socialismo moderno doveva, all’inizio, connettersi con lo stock-in-trade ( commercio ) intellettuale, per quanto profondamente le sue radici risiedevano in fatti economici materiali.

I grandi uomini, che in Francia preparavano la mente degli uomini per la prossima rivoluzione, erano essi stessi estremamente rivoluzionari. Non riconoscevano alcuna autorità esterna di alcun tipo. Religione, scienze naturali, società, istituzioni politiche, tutto è stato oggetto delle critiche più irriducibili: tutto deve giustificare la sua esistenza davanti all’analisi del giudizio e della ragione o rinunciare all’esistenza. La ragione divenne l’unica misura di tutto. Era il momento in cui, come dice Hegel, il mondo stava sulla sua testa: in primo luogo nel senso che la mente umana, e i principi cui è giunto il suo pensiero, sostenevano di essere la base di ogni azione e associazione umana; ma via via, anche, nel senso più ampio che la realtà, che era in contraddizione con questi principi doveva, in realtà, essere capovolta. Ogni forma di società e di governo allora esistente, ogni vecchia nozione tradizionale, fu gettata nel ripostiglio della storia come irrazionale; il mondo fino ad ora si era lasciato guidare solo da pregiudizi: tutto il passato meritava solo pietà e disprezzo. Ora, per la prima volta, apparve la luce del giorno, il regno della ragione; d’ora in poi la superstizione, l’ingiustizia, il privilegio, l’oppressione dovevano essere sostituiti dalla verità eterna, dal diritto eterno, dall’uguaglianza basata sulla natura e dai diritti inalienabili dell’uomo.

Oggi sappiamo che questo regno della ragione non era altro che il regno idealizzato della borghesia; che questo diritto eterno ha trovato la sua realizzazione nella giustizia borghese; che questa uguaglianza si è ridotta all’uguaglianza borghese davanti alla legge; che la proprietà borghese è stata proclamata come uno dei diritti essenziali dell’uomo; e che il governo della ragione, il Contratto Sociale di Rousseau, ha portato una nuova visione, per orientare la lotta oltre la repubblica borghese democratica. Anche se i grandi pensatori del XVIII secolo non potevano, più di quanto potessero i loro predecessori, andare oltre i limiti imposti loro dalla loro epoca.

Ma, fianco a fianco con gli antagonismi della nobiltà feudale e dei borghesi, che sostenevano di rappresentare tutto il resto della società, era l’antagonismo generale degli sfruttatori e degli sfruttati, dei ricchi fannulloni e dei lavoratori poveri. È stata questa stessa circostanza che ha permesso ai rappresentanti della borghesia di presentarsi come rappresentanti non di una classe speciale, ma di tutta l’umanità sofferente. Ancora di più. Fin dalla sua origine la borghesia fu gravata dalla sua antitesi: i capitalisti non possono esistere senza salariati e, nella stessa proporzione del burgher medievale della gilda si sviluppò nel borghese moderno, il viaggiatore della gilda e il lavoratore a giornata, al di fuori delle corporazioni, si svilupparono nel proletario. E anche se, nel complesso, la borghesia, nella lotta con la nobiltà, poteva pretendere di rappresentare allo stesso tempo gli interessi delle diverse classi lavoratrici di quel periodo, tuttavia in ogni grande movimento borghese c’erano esplosioni indipendenti di quella classe che era il precursore, più o meno sviluppato, del proletariato moderno; ad esempio, al tempo della Riforma Tedesca e della guerra dei contadini, gli anaabattisti e Thomas Münzer; nella grande rivoluzione inglese, i Livellatori; nella grande Rivoluzione Francese, Babeuf.

Queste erano enunciazioni teoriche, corrispondenti alle rivolte rivoluzionarie di una classe non ancora sviluppata: nel XVI e XVII secolo, descrizioni di immagini utopiche di condizioni sociali ideali; nel XVIII secolo, vere teorie comuniste (Morelly e Mably). La richiesta di uguaglianza non si limitava più ai diritti politici; è stata estesa anche alle condizioni sociali degli individui. Non erano solo i privilegi di classe ad essere aboliti, ma le distinzioni di classe stesse. Un comunismo, ascetico, che denunciava tutti i piaceri della vita, spartano, fu la prima forma del nuovo insegnamento. Poi arrivarono i tre grandi utopisti: Saint-Simon, ai quali il movimento della classe media, fianco a fianco con il proletario, aveva ancora un certo significato; Fourier; e Owen, che nel paese in cui la produzione capitalista era più sviluppata, e sotto l’influenza degli antagonismi che ne erano all’origine, estesero le loro proposte per l’eliminazione della distinzione di classe in modo sistematico e diretto con il materialismo francese.

Una cosa è comune a tutti e tre. Nessuno di essi appare come un rappresentante degli interessi di quel proletariato che nel frattempo lo sviluppo storico aveva prodotto. Come i filosofi francesi, non pretesero di emancipare una classe particolare per cominciare, ma tutta l’umanità in una sola volta. Come loro, si illusero di poter nella lotta di classe il regno della ragione e della giustizia eterna, ma questo regno, come lo colsero operando nella realtà, si estende fino al Cielo dalla Terra, per giungere a quello dei filosofi francesi.

Perché, per i nostri tre riformatori sociali, il mondo borghese, basato sui principi di questi filosofi, è altrettanto irrazionale e ingiusto, e, quindi, trova la sua strada verso il buco da cui passa la polvere con la stessa caratteristica del feudalesimo e di tutte le fasi precedenti della società. Se la pura ragione e la giustizia finora non hanno governato il mondo, è stato possibile solo perché gli uomini non li hanno giustamente compresi. Ciò che essi volevano era l’uomo individuale del genio, che ora è sorto e che capisce la verità. Il fatto che ora sia sorto, che la verità sia ormai ben compresa, non è un evento inevitabile, che segue necessariamente le catene dello sviluppo storico, ma un semplice felice incidente. Potrebbe anche essere nato 500 anni prima, e avrebbe potuto risparmiare all’umanità 500 anni di errori, conflitti e sofferenze.

Abbiamo visto come i filosofi francesi del XVIII secolo, i precursori della rivoluzione, si appellassero alla ragione come l’unico giudice di tutto ciò che è: si sarebbe dovuto fondare un governo razionale, una società razionale; tutto ciò che andava contro la ragione eterna doveva essere spietatamente eliminato. Abbiamo anche visto che questa ragione eterna non era in realtà altro che la comprensione idealizzata del cittadino del XVIII secolo, allora evoluto nel borghese. La Rivoluzione francese aveva realizzato questa società e questo governo razionali.

Ma il nuovo ordine delle cose, abbastanza razionale rispetto alle condizioni precedenti, non si è rivelato affatto assolutamente razionale. Lo stato basato sulla ragione è completamente crollato. Il Contratto Sociale di Rousseau aveva trovato la sua realizzazione nel Regno del Terrore, dal quale la borghesia, che aveva perso fiducia nella propria capacità politica, si era rifugiata prima nella corruzione del Direttorio e, infine, sotto l’ala del dispotismo napoleonico. La promessa pace eterna si trasformò in una guerra di conquista senza fine. La società basata sulla ragione non era stata migliore. L’antagonismo tra ricchi e poveri, invece di dissolversi nella prosperità generale, si era intensificato con la rimozione della gilda e di altri privilegi, che l’avevano in qualche modo superata, e con la rimozione delle istituzioni caritative della Chiesa. La “libertà della proprietà” dalle catene feudali, ora realizzata in modo concreto, si è rivelato essere, per i piccoli capitalisti e piccoli proprietari, la libertà di vendere le loro piccole proprietà, schiacciate sotto la competizione sovraneggiante dei grandi capitalisti e proprietari terrieri, a questi grandi signori, e così, per quanto riguarda i piccoli capitalisti e i proprietari terrieri, si è trasformata nella “libertà dalla proprietà”. Lo sviluppo dell’industria su base capitalistica ha spinto nella povertà e nella miseria le masse lavoratrici, che storicamente si è consolidata in una condizione di vita della società. Il pagamento in contanti divenne sempre più una condizione oppressiva per la classe lavoratrice a causa della povertà diffusa e quindi dalla mancanza di denaro; mentre, come ci ricorda Carlyle [Vedi Thomas Carlyle), nella Londra 1843, il numero di reati( furti, rapine, omicidi, prostituzione ), andava aumentando di anno in anno. In precedenza, i vizi feudali avevano apertamente manifestato la loro arroganza in pieno giorno; anche se non sradicati, erano ora in ogni caso sospinti a manifestarsi con minore vivacità. Al loro posto, i vizi borghesi, fino ad allora praticati in segreto, cominciarono a fiorire ancora più rigogliosamente. Il commercio è diventato sempre più un imbroglio. La “fraternità” del motto rivoluzionario è stata realizzata nell’imbroglio e nelle rivalità della battaglia della competizione. L’oppressione, effettuata con la forza, fu sostituita dalla corruzione; la spada, come prima leva sociale, al servizio dei prepotenti, fino all’annullamento della moneta per ricorre al solo valore in auge dato dal possesso dell’oro. Il diritto della prima notte ( lo ius primae noctis) fu trasferito dai signori feudali ai produttori borghesi. La prostituzione è aumentata in una misura di cui non si era mai sentito parlare. Il matrimonio stesso rimase, come prima, la forma legalmente riconosciuta, il mantello ufficiale della prostituzione e, inoltre, fu integrato da ricche culture di adulterio. In una parola, rispetto alle splendide promesse dei filosofi, le istituzioni sociali e politiche nate dal “trionfo della ragione” sono risultate caricature amaramente deludenti. Tutto ciò che si aspettava erano uomini abili a dare una veste intellettuale a questa delusione, e arrivarono con la fine del secolo. Nel 1802 apparvero le lettere di Ginevra di Saint-Simon; nel 1808 apparve il primo lavoro di Fourier, anche se le basi della sua teoria risalgono al 1799; e Robert Owen, che dal 1 gennaio 1800 intraprese la direzione di New Lanark.

A quel tempo, tuttavia, il modo capitalista di produzione, e con esso l’antagonismo tra la borghesia e il proletariato, era ancora molto incompleto, poco sviluppato. L’industria moderna, che era appena sorta in Inghilterra, era ancora sconosciuta in Francia. Ma l’industria moderna sviluppa, da un lato, i conflitti che rendono assolutamente necessaria una rivoluzione nel modo di produzione, e l’applicazione del suo carattere capitalistico determina conflitti non solo tra le classi che ne sono state egemone, ma anche tra le forze produttive e le forme di scambio da essa create. E, d’altra parte, sviluppa, nell’attivarsi di queste gigantesche forze produttive, i mezzi per porre fine a questi conflitti. Se, quindi, verso l’anno 1800, i conflitti derivanti dal nuovo ordine sociale cominciavano solo a prendere forma, ciò vale ancora di più per i mezzi per porre fine alle stesse. Le masse “have-nothing” di Parigi, durante il Regno del Terrore, furono in grado per un momento di acquistare la padronanza, e quindi di condurre la rivoluzione borghese alla vittoria nonostante la resistenza della borghesia stessa. Ma, così facendo, hanno solo dimostrato quanto fosse impossibile per il loro dominio durare nelle condizioni che allora si stavano ottenendo. Il proletariato, che poi per la prima volta si è evoluto da queste masse “non ha nulla, nessuna identità” come nucleo di una nuova classe, quindi ancora del tutto incapace di un’azione politica indipendente, è apparso come un ordine oppresso e sofferente, al quale, nella sua incapacità di aiutarsi da solo, l’aiuto potrebbe, nella migliore delle ipotesi, essere portato all’interno dei movimenti da parte di coloro che lo affiancarono nei momenti preparativi della lotta.

Questa situazione storica dominò anche sui fondatori del socialismo. Alle condizioni grezze della produzione capitalistica e alle condizioni della classe grezza corrispondono teorie grezze. La soluzione dei problemi sociali, che ancora risentivano delle difficili condizioni economiche assolutamente arretrate, gli utopisti tentarono di evolversi utilizzando al meglio il pensiero economico e sociale. La società non ha presentato altro che torti; rimuoverli era compito della ragione. Era quindi necessario scoprire un nuovo e più perfetto sistema di ordine sociale e imporlo alla società dall’interno con la propaganda e, ove possibile, con l’esempio di esperimenti modello. Questi nuovi sistemi sociali sono stati considerati utopistici: e più sono stati completamente elaborati in dettaglio, più non potevano evitare di andare alla deriva senza una base di approdo teorico. Una volta accertati questi fatti, da parte dei teorici, si rendeva chiaro che non aveva senso soffermarsi un attimo su questo lato della questione, ora interamente appartenente al passato. Si doveva lasciare che fossero i giovani letterari a cavillare solennemente su queste fantasmagorie, che oggi ci fanno solo sorridere, e a persistere nell’errore sulla superiorità del loro ragionamento spoglio di ogni logica, rispetto a tale “follia”. Noi ci rallegriamo dei grandi pensieri che ovunque e su tutto si pronunziano attraverso le loro teorie strampalate assunte come copertura fantasmagorica, a dimostrare come questi Filistei siano ciechi.

Saint-Simon era figlio della grande rivoluzione francese, allo scoppio della quale non aveva ancora 30 anni. La Rivoluzione fu la vittoria della terza tenuta, cioè delle grandi masse della nazione, che lavoravano nella produzione e nel commercio, sulle classi oziose privilegiate, sui nobili e sui sacerdoti. Ma la vittoria della terza tenuta si rivelò presto come esclusivamente la vittoria di una parte più piccola di questa “tenuta”, come la conquista del potere politico da parte della parte socialmente privilegiata di essa – cioè la borghesia corretta. E la borghesia si era certamente sviluppata rapidamente durante la Rivoluzione, in parte dalla speculazione nelle terre della nobiltà e della Chiesa, confiscate e successivamente messe in vendita, e in parte da frodi alla nazione attraverso contratti dell’esercito. Fu il dominio di questi truffatori che, sotto la Direzione, portò la Francia sull’orlo della rovina, dando così a Napoleone il pretesto per il colpo di Stato.

Quindi, per Saint-Simon l’antagonismo tra il terzo ordine e le classi privilegiate prese la forma di un antagonismo tra “lavoratori” e “fannulloni”. I fannulloni non erano solo le vecchie classi privilegiate, ma anche tutti coloro che, senza partecipare alla produzione o alla distribuzione, vivevano del loro reddito. E i lavoratori non erano solo i lavoratori dipendenti, ma anche i produttori, i mercanti, i banchieri. Che i fannulloni avessero perso la capacità di leadership intellettuale e di supremazia politica era stato dimostrato, nonostante la Rivoluzione, che alla fine si impose con tutte le sue conseguenze. Una di queste fu la rivelazione che le classi non possedenti non avessero questa capacità di imporsi sembrò a Saint-Simon dimostrata dalle esperienze del Regno del Terrore. Allora, chi doveva guidare e comandare? Secondo Saint-Simon, la scienza e l’industria, entrambe unite da un nuovo legame religioso, destinate a ripristinare quell’unità di idee religiose che si era persa fin dai tempi della Riforma – un “nuovo cristianesimo” necessariamente mistico e rigidamente gerarchico. Ma la scienza, che era riservata agli studiosi; e l’industria, che era, in primo luogo, il borghese funzionante, produttori, mercanti, banchieri. Questi borghesi erano, certamente, destinati da Saint-Simon a trasformarsi in una sorta di funzionari pubblici, di fiduciari sociali; ma dovevano ancora mantenere, nei confronti dei lavoratori, una posizione dominante ed economicamente privilegiata. I banchieri, in particolare, dovevano essere chiamati a dirigere l’intera produzione sociale attraverso la regolamentazione del credito. Questa concezione era esattamente in linea con un tempo in cui l’industria moderna in Francia e, con essa, il baratro tra borghesia e proletariato stava appena entrando nella sua realtà storica. Ma ciò su cui Saint-Simon pone particolarmente l’accento è questo: ciò che lo interessa prima è la sorte della classe che è la più numerosa e la più povera (“la classe la plus nombreuse et la plus pauvre”). Già nelle sue lettere di Ginevra, Saint-Simon afferma che “tutti gli uomini dovrebbero lavorare”. Nello stesso lavoro riconosce anche che il Regno del Terrore era il regno delle masse non possedute. “Vedi”, dice loro, “quello che è successo in Francia nel momento in cui i tuoi compagni hanno avuto influenza lì; hanno portato a una carestia. [Lettres d’un habitant de Genève à ses contemporains, Saint-Simon, 1803] Ma riconoscere la Rivoluzione francese come una guerra di classe, e non semplicemente tra nobiltà e borghesia, ma tra nobiltà, borghesia e non possessori, fu, nell’anno 1802, una scoperta più incisiva. Nel 1816, dichiara che la politica è la scienza della produzione, e predice il completo assorbimento della politica da parte dell’economia. La consapevolezza che le condizioni economiche sono alla base delle istituzioni politiche appare qui solo in embrione. Tuttavia, ciò che è già espresso molto chiaramente in questa sede è l’idea della futura conversione del dominio politico sugli uomini in un’amministrazione delle cose e in una direzione dei processi produttivi – vale a dire l'”abolizione dello Stato”, sulla quale recentemente si è parlato tanto.

Saint-Simon mostra la stessa superiorità sui suoi contemporanei, quando nel 1814, subito dopo l’ingresso degli alleati a Parigi, e di nuovo nel 1815, durante la guerra dei cento giorni, proclama l’alleanza di Francia e Inghilterra, e poi di entrambi questi paesi, con la Germania, come unica garanzia per lo sviluppo prospero e la pace dell’Europa. Per predicare ai francesi nel 1815 un’alleanza con i vincitori di Waterloo richiedeva tanto coraggio quanto lungimiranza storica. Se in Saint-Simon troviamo una visione globale, in virtù della quale quasi tutte le idee dei socialisti successivi che non sono strettamente economiche si trovano in lui in embrione, troviamo in Fourier una critica delle condizioni e del convenzioni della società francese poco pertinenti , ma non per questo meno approfondita. Fourier esamina la borghesia, i profeti che la guidarono prima della Rivoluzione e gli elogi interessati che ad essa vennero rivolti con parole suadenti e lusinghiere. Mette a nudo spietatamente la miseria materiale e morale del mondo borghese. Distrugge le tesi e le idee lusinganti dei filosofi precedenti , di una società in cui solo la ragione dovrebbe regnare, di una civiltà in cui la felicità dovrebbe essere universale, di una perfettibilità umana illimitata e con la fraseologia rosa dei ideologi borghesi del suo tempo. Sottolinea come ovunque la realtà più pietosa corrisponda alle frasi più altisonanti, e travolge questo fiasco senza speranza di frasi con il suo sarcasmo mordente. Fourier non è solo un critico, la sua natura imperturbabilmente serena lo rende un satirico, e sicuramente uno dei più grandi satirici di tutti i tempi. Egli raffigura, con pari potere e fascino, le speculazioni truffaldine che sbocciarono dopo la caduta della Rivoluzione, e lo spirito di shopkeeping prevalente e caratteristico del commercio francese in quel momento. Ancora più magistrale è la sua critica alla forma borghese delle relazioni tra i sessi e alla posizione della donna nella società borghese. Fu il primo a dichiarare che in una data società il grado di emancipazione femminile è la misura naturale dell’emancipazione generale. Ma Fourier è al suo massimo nella sua concezione della storia della società. Divide tutto il suo corso, finora, in quattro fasi di evoluzione: ferocia, barbarie, patriarcato, civiltà. Quest’ultima è identica alla cosiddetta società civile, o borghese, di oggi, cioè con l’ordine sociale che entrò nel XVI secolo. Dimostra “che la fase civilizzata solleva ogni vizio praticato dalla barbarie in modo semplice in una forma di esistenza, complessa, ambigua, equivoca, ipocrita” – che la civiltà si muove “in un circolo vizioso”, in contraddizioni che riproduce costantemente senza poterle risolvere; quindi arriva costantemente all’esatto contrario di ciò che vuole raggiungere, o finge di voler raggiungere, in modo che, ad esempio, “sotto la civiltà la povertà nasce dalla sovrabbondanza stessa”. [Théorie de l’unite universelle, Fourier, 1843 e Le nouveau monde industriel et sociétaire, ou invention du procédé d’industrie attrayante et enaturelle distribuée en séries passionnées,Fourier, 1845]Fourier, come si evince, usa il metodo dialettico nello stesso modo magistrale del suo contemporaneo, Hegel. Usando queste stesse dialettiche, si oppone a parlare di illimitata perfettibilità umana, che ogni fase storica ha il suo periodo di ascesa e anche il suo periodo di discesa, e applica questa osservazione al futuro dell’intero genere umano. Quando Kant introdusse nella scienza naturale l’idea della distruzione definitiva della Terra, Fourier introdusse nella scienza storica quella della distruzione definitiva della razza umana.

Mentre in Francia l’uragano della Rivoluzione travolse la terra, in Inghilterra era in corso una rivoluzione più tranquilla, ma non meno tremenda. Il vapore e i nuovi macchinari per la produzione di utensili stavano trasformando la produzione in industria moderna, rivoluzionando così l’intero fondamento della società borghese. La lenta marcia di sviluppo del periodo manifatturiero si è trasformata in una vera e propria tempesta e in un periodo di stress della produzione. Con una rapidità in costante aumento, la divisione in grandi capitalisti e proletari non posseduti continuò. Tra questi, invece dell’ex classe media stabile, una massa instabile di artigiani e piccoli negozianti, la parte più fluttuante della popolazione, ora conduceva un’esistenza precaria. Il nuovo modo di produzione era, per ora, solo all’inizio del suo periodo di ascesa; per ora era il metodo di produzione normale e regolare , l’unico possibile nelle condizioni esistenti. Tuttavia, anche allora stava producendo gravi abusi sociali – la massa di una popolazione senza tetto viveva nei quartieri peggiori delle grandi città; l’allentamento di tutti i legami morali tradizionali, della subordinazione patriarcale, delle relazioni familiari; lo sfruttamento del lavoro svolto nel disagio più improbabile, soprattutto di donne e bambini, in misura spaventosa; completa demoralizzazione della classe operaia, improvvisamente gettata in condizioni del tutto nuove, dal paese alla città, dall’agricoltura all’industria moderna, da condizioni stabili di esistenza a condizioni precarie che cambiano di giorno in giorno.

A questo punto, si fa avanti come riformatore un produttore di 29 anni – un uomo di semplicità di carattere quasi sublime e infantile, e allo stesso tempo uno dei pochi leader nati in quell’epoca: Robert Owen. Egli aveva adottato l’insegnamento dei filosofi materialisti: il carattere di quell’uomo è il prodotto, da un lato, dell’eremita; dall’altro, dell’ambiente in cui ha vissuto durante la sua vita, e specialmente durante il suo periodo di sviluppo. Nella rivoluzione industriale la maggior parte della sua classe vide solo caos e confusione, e l’opportunità di pescare in queste acque agitate e fare grandi fortune rapidamente. Mentre Owen vide in esso l’opportunità di mettere in pratica la sua teoria preferita, e così di portare l’ordine fuori dal caos. L’aveva già provato con successo, come sovrintendente di oltre 500 uomini in una fabbrica di Manchester. Dal 1800 al 1829 diresse il grande cotonificio a New Lanark, in Scozia, come managing partner, sulla stessa linea, ma con maggiore libertà d’azione e con un successo che gli guadagnò una reputazione europea. Una popolazione, originariamente composta da elementi più diverse culture e, per la maggior parte, molto demoralizzati, una popolazione che gradualmente crebbe fino a 2.500, si trasformò in una colonia modello, in cui ubriachezza, polizia, magistrati, cause legali, povertà, ingiustiza, carità, erano sconosciuti. E tutto questo semplicemente mettendo le persone in condizioni degne degli esseri umani, e soprattutto allevando attentamente la nuova generazione. Fu il fondatore delle scuole infantili, e le presentò per la prima volta a New Lanark. All’età di due anni, i bambini venivano a scuola, dove si divertivano così tanto che potevano essere di nuovo a casa. Mentre i suoi concorrenti lavoravano la loro gente 13 o 14 ore al giorno, a New Lanark la giornata lavorativa era di sole 10 ore e mezza. Quando una crisi del cotone fermò il lavoro per quattro mesi, i suoi lavoratori ricevettero sempre il loro stipendio pieno. E con tutto questo l’attività è più che raddoppiata in valore, e fino all’ultimo ha prodotto grandi profitti ai suoi proprietari. Nonostante tutto ciò, Owen non si accontentava. L’esistenza che si assicurò per i suoi lavoratori era, ai suoi occhi, ancora lungi dall’essere degna degli esseri umani. “Il popolo era schiavo alla mia mercé.” Le condizioni relativamente favorevoli in cui li aveva collocati erano ancora lontane dal permettere uno sviluppo razionale del carattere e dell’intelletto in tutte le direzioni, tanto meno del libero esercizio di tutte le loro facoltà.”Eppure, la parte attiva di questa popolazione di 2.500 persone produceva quotidianamente per la società tanta ricchezza reale quanta, meno di mezzo secolo prima, avrebbe richiesto la creazione della parte attiva di una popolazione di 600.000 persone. Mi sono chiesto, che fine ha fatto la differenza tra la ricchezza consumata da 2.500 persone e quella che sarebbe stata consumata da 600.000?” La risposta è stata chiara. Era stato utilizzato per pagare ai proprietari dello stabilimento il 5% del capitale che avevano disposto, oltre £ 300,000 di profitto chiaro. E ciò che valeva per New Lanark valeva ancora di più per tutte le fabbriche in Inghilterra.”Se questa nuova ricchezza non fosse stata creata da macchinari, imperfettamente come è stata applicata, le guerre d’Europa, in opposizione a Napoleone, e per sostenere i principi aristocratici della società, non avrebbero potuto essere mantenute. Eppure questo nuovo potere era la creazione delle classi lavoratrici.

A loro, dunque, appartenevano i frutti di questo nuovo potere. Le gigantesche forze produttive appena create, finora utilizzate solo per arricchire gli individui e schiavizzare le masse, offrirono a Owen le basi per una ricostruzione della società; erano destinati, come proprietà comune di tutti, ad essere lavorati per il bene comune di tutti. Il comunismo di Owen si basava su questa base puramente imprenditoriale, il risultato, per così dire, del calcolo commerciale. In tutto, ha mantenuto questo carattere pratico. Così, nel 1823, Owen propose il sollievo della sofferenza in Irlanda da parte delle colonie comuniste, e assegnò stime complete dei costi di fondazione, delle spese annuali e delle probabili entrate. E nel suo preciso piano per il futuro, l’uscita tecnica dai dettagli è gestita con tali conoscenze pratiche – piano di terra, vista frontale e laterale e a volo d’uccello tutte incluse – che il metodo Owen di riforma sociale una volta accettato, dal punto di vista pratico c’è poco da dire contro l’effettiva disposizione dei dettagli. La sua avanzata nella direzione del comunismo fu la svolta nella vita di Owen. Finché era semplicemente un filantropo, fu ricompensato con nient’altro che ricchezza, applausi, onore e gloria. Era l’uomo più popolare d’Europa. Non solo uomini della sua stessa classe, ma statisti e principi lo ascoltarono con approvazione. Ma quando uscì con le sue teorie comuniste che era un’altra cosa. Tre grandi ostacoli gli sembravano soprattutto per bloccare la strada della riforma sociale: la proprietà privata, la religione, l’attuale forma di matrimonio.

Sapeva cosa lo aspettava se li attaccava: un fuorilegge, la scomunica dalla società ufficiale, la perdita di tutta la sua posizione sociale. Ma nulla di tutto ciò gli impedì di attaccarli senza paura delle conseguenze, e ciò che aveva previsto accadde. Bandito dalla società ufficiale, con una cospirazione del silenzio contro di lui sulla stampa, rovinato dai suoi fallimenti esperimenti comunisti in America, in cui sacrificò tutta la sua fortuna, si rivolse direttamente alla classe operaia e continuò a lavorare in mezzo a loro per 30 anni. Ogni movimento sociale, ogni reale progresso in Inghilterra per conto dei lavoratori si collega al nome di Robert Owen. Fu costretto a passare nel 1819, dopo cinque anni di combattimenti, la prima legge che limitava l’orario di lavoro di donne e bambini nelle fabbriche. Fu presidente del primo Congresso in cui tutti i sindacati inglesi si unirono in un’unica grande associazione di categoria. Introdusse come misure di transizione alla completa organizzazione comunista della società, da un lato, società cooperative per il commercio al dettaglio e la produzione. Da allora, almeno, questi hanno dato la prova pratica che il commerciante e il produttore sono socialmente del tutto inutili. D’altra parte, introdusse centri del lavoro per lo scambio dei prodotti del lavoro attraverso le note di lavoro, la cui unità era una singola ora di lavoro; istituzioni necessariamente destinate al fallimento, ma anticipando completamente la banca di scambio di Proudhon di un periodo molto più tardi, e completamente diverso da questo in quanto non pretendeva di essere la panacea per tutti i mali sociali, ma solo un primo passo verso una rivoluzione molto più radicale della società.

Il modo di pensare degli utopisti ha governato a lungo le idee socialiste del XIX secolo, e ne governa ancora alcune. Fino a poco tempo fa, tutti i socialisti francesi e inglesi gli rendevano omaggio. Il precedente comunismo tedesco, compreso quello di Weitling, era della stessa scuola. Per tutti questi, il socialismo è l’espressione della verità assoluta, della ragione e della giustizia, e deve essere scoperto solo per conquistare tutto il mondo in virtù del proprio potere. E poiché una verità assoluta è indipendente dal tempo, lo spazio e lo sviluppo storico dell’uomo, è un semplice incidente quando e dove viene scoperta. Con tutto questo, verità assoluta, ragione e giustizia sono diverse per il fondatore di ogni scuola diversa. E poiché il particolare tipo di verità assoluta, ragione e giustizia di ciascuno è di nuovo condizionato dalla sua comprensione soggettiva, dalle sue condizioni di esistenza, dalla misura della sua conoscenza e della sua formazione intellettuale, non c’è altra fine possibile in questo conflitto di verità assolute se non che si escluderanno a vicenda l’una dall’altra. Pertanto, da ciò non potrebbe derivare altro che una sorta di socialismo eclettico e medio, che, di fatto, fino ad oggi ha dominato le menti della maggior parte dei lavoratori socialisti in Francia e in Inghilterra. Da qui, un mish-mash che permette le più molteplici sfumature di opinioni politiche: un mish-mash di affermazioni critiche, teorie economiche, immagini della società futura da parte dei fondatori di diverse identità politiche, alla ricerca di nuove forme di socialismo più eccitanti, con l’intento di corteggiare un nuovo elettorato; un flusso di idee che attingono nel passato del socialismo, delle sue tradizioni, alterandone il senso e il significato. Al socialismo è immanente tutto ciò che l’essere umano considera fondamentale per una società giusta ed equa. La storia, qui riportata, anche se in breve, ci rassicura su questa verità, che la scienza del socialismo deve fondarsi su una base reale in cui l’uomo è la centralità della sua fondazione.

( Elaborato da Alberto Angeli 20 marzo 2021)

Inviato da Rossano Brazzi, 21.3.2021

STRADE SICURE: IN SICUREZZA 2 KM DEL VIALE APUA, NUOVE FOGNATURE (POI ASFALTATURA) IN VIA MONTISCENDI A STRETTOIA

Pietrasanta_Via libera all’asfaltatura di un altri 230 metri del viale Apua. Si tratta del tratto compreso tra il ponte dell’autostrada e la rotonda con via Unità d’Italia interessato nelle scorse settimane dall’intervento di potenziamento della rete fognaria da parte di Gaia Spa. Il progetto definitivo esecutivo è stato approvato nell’ultima seduta dalla giunta municipale di Alberto Stefano Giovannetti che intende provvedere alla messa in sicurezza anche di questo tratto prima dell’estate. “Con questo secondo lotto di interventi andiamo a completare il risanamento di circa 2 chilometri di viale Apua che va dall’incrocio con la via I° Maggio fino alla rotatoria di Folon. Questo intervento ha migliorato, insieme alla sicurezza complessiva, anche l’impatto acustico lungo tutto l’asse. – spiega Matteo Marcucci, assessore ai lavori pubblici – Analogo approccio lo applicheremo anche per via Montiscendi per cui abbiamo già approvato il progetto per l’asfaltatura del tratto che corre parallelo alla linea ferroviaria, e più precisamente dall’incrocio con la via Mimose fino allo svincolo lato Massa. Anche in questo caso prima procedere all’asfaltatura ci coordineremo con Gaia Spa per la posa delle nuove fognature andando così a risolvere due criticità contemporaneamente.

I nuovi interventi vanno a sommarsi ai tanti, sul fronte manutenzione straordinaria delle strade, già realizzati in via Abruzzi a Macelli, via Peschiera, e via Cannoreto a Valdicastello lungo il sentiero della via Francigena, in via Toscana e via Don Bosco, via Catalani angolo via Colombo, via Pascoli tra via Roma e via Carducci, via Cipro, via Doninzetti angolo via Toscana e viale Morin di fronte alla Versiliana, via Marella, via Casone, via Leopardi, via Tonfano, via Santini nel tratto tra la via Aurelia e via del Castagno oltre al maxi intervento concordato con Anas lungo un chilometro della via Aurelia ed altre strade cittadine.

Ufficio Stampa & PR

Andrea Berti,addì 20.3.2021

GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA

Il 21 marzo di ogni anno, si celebra la Giornata Mondiale della Poesia, istituita dall’UNESCO volta a officiare una delle espressioni più grandiose ed originarie dell’umanità. In emergenza Coronavirus, l’uomo da sempre nei periodi di aiuto e timore ha trovato conforto nella poesia e nell’arte. Dalla fine degli anni ’80, Francesco Guadagnuolo si dedica ad una profonda analisi sul rapporto Arte-Poesia con una serie di importanti mostre anche in sedi istituzionali dal titolo: “Luoghi del Tempo” con l´apporto concertante di poesie autografe dei più noti poeti italiani e dei 5 continenti del Mondo superando 500 componimenti. Tra i tanti poeti: Giovanni Raboni, Franco Fortini, Mario Luzi, Attilio Bertolucci, Elio Pagliarani, Franco Loi, Andrea Zanzotto, Guido Ballo, Piero Bigongiari, Alessandro Parronchi. È con tale spirito di culture e nuovi progetti di Arte-Poesia, che Guadagnuolo continua a lavorare su trattazioni e problematicità che nell’epoca attuale appaiono tragicamente rilevati dalla pandemia del Covid-19.

GUADAGNUOLO E I POETI DEL NOSTRO TEMPO  di GIULIANO MANACORDA 

Francesco Guadagnuolo sviluppa un personale rapporto tra arti visive e letteratura attraverso l’armonia del segno e della parola. La connessione tra pittura e poesia è costituita proprio sulla grafia degli autori, dei componimenti presentati nei dipinti, trovando in essi soluzioni davvero originali. Le poesie autografe acquistano un valore grafico dialogando tra l’espressività del segno e il contenuto semantico della parola verso costituenti nella tavola pittorica. Guadagnuolo è portato così ad inglobare la scrittura come svolgimento artistico, dando in un certo modo parola alla pittura, rilevandone tutto il fascino estetico, diverso nella tipologia e nella ricerca verbo-visiva della “Poesia Visiva”. La mostra “Luoghi del Tempo”, oltre al suo valore artistico e letterario, vuole essere anche una riflessione sulla situazione culturale del nostro secolo, concentrando nomi di alto valore nazionale ed internazionale: diventa, infatti, ricerca iconologica e letteraria con un vasto panorama poetico che costituisce l’arco di un intero secolo, il Novecento […]. (Metamorfosi dell’Iconografia nell’arte di Francesco Guadagnuolo, Ed. Angelus Novus e Tra 8 & 9, 2011). 

Da ArteContemporanea,addì 20.3.2021