LIBERACRONACA2 n. 3677 del 28 febbraio e 1 marzo 2022

da Italia bene comune di pochi

LIBERO FOGLIO ONLINE

del COMUNE DI STAZZEMA E DELL’ ALTA VERSILIA

(“Storia, Arte, Tradizione, Politica, Informazione” )

#UnmifermoSalviamolachiesadeimartiridimulinadistazzema

Dal numero 1536 qualunque e-mail pubblicata sul BLOG liberacronaca2 sarà seguita da nome, cognome del soggetto che l’ha inviata e da questa precisazione:

1) IL BLOG non si assume nessuna responsabilità in ordine alla veridicità delle comunicazioni.

2) Ciò non ci esime eventualmente dall’ intervenire su quanto riteniamo pregiudizievole.

3) E’ assicurato il diritto di replicare.

4) Evitare le offese, il turpiloquio, le ingiurie alla razza/sesso/religione e il ricorso al linguaggio che violi la legge italiana, istighi a delinquere, alla violenza, alla diffamazione, ecc…

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Giuseppe Vezzoni

giuseppevezzoni@gmail.com

PREGHIERA PER LA PACE ALLA MADONNA DEL SOLE

Pietrasanta_Un’invocazione speciale e la recita del rosario alla Regina della pace: Pietrasanta raccoglie l’invito di Papa Francesco ai fedeli, di rispondere con la preghiera agli orrori della guerra tra Russia e Ucraina. E lo fa scoprendo in via eccezionale la sacra immagine della Madonna del Sole.

La tavola dipinta, raffigurante la Vergine con il Bambino tra i Santi Giovanni Battista e Giovanni Apostolo, di casa nel Duomo di San Martino, sarà visibile al pubblico al termine della Santa Messa delle Ceneri, mercoledì 2 marzo alle 18.

Ancora una volta la città si rivolge alla sua protettrice e patrona, come già avvenuto a marzo 2020 e 2021 quando l’immagine fu esposta in via straordinaria, anche in modalità video e streaming, per chiedere la grazia della fine della pandemia. Una devozione che affonda le sue radici nel 1630 e si è consolidata nel 1944 quando, a seguito del voto alla Madonna del Sole del Proposto di San Martino, Mons. Ruffo Barontini, Pietrasanta venne risparmiata dall’opera di distruzione nazista.

L’accesso alla funzione è libero, con il mantenimento delle disposizioni di sicurezza anti-Covid.

Ufficio Stampa & Relazioni Esterne

Giada Menichetti, addì 28.2.2022

IL MONDO NON SARÀ PIÙ LO STESSO.

“ Il mondo non sarà più lo stesso”. Sono queste le parole che sento ripetere con rassegnato terrore da parte di molti amici, i quali non smarriscono la ragione sottilizzando come fanno alcuni cosiddetti esperti e opinionisti nei talk show, che parlando dell’aggressione dell’esercito Russo dell’Ucraina, assegnano una responsabilità alla politica multilaterale e Euro – atlantica, che si condensa nella volontà di dilatare ad est la presenza della NATO a discapito delle giuste pretese della Russia. Anche nei riassunti storici riguardanti l’Ucraina e le lotte che hanno caratterizzato i difficili rapporti con la Russia, prevalgono da parte di questi opinionisti concezioni meccanicistiche, quindi assenti di una preordinata finalità. Sbagliano quindi costoro a non prendere atto del fatto che il nostro mondo non sarà più lo stesso perché questa guerra non ha paralleli storici.

L’invasione Russa dell’Ucraina è una cruda realtà in stile 18° secolo da parte di una superpotenza, ma in un mondo globalizzato del 21° secolo. Questa è la prima guerra che sarà coperta su TikTok da individui super-potenziati armati solo di smartphone, quindi gli atti di brutalità saranno documentati e trasmessi in tutto il mondo senza editori o filtri. Nel primo giorno di guerra, abbiamo visto l’invasione di unità di carri armati russi inaspettatamente rivelate da Google Maps, perché Google voleva avvisare i conducenti che l’armata russa stava causando ingorghi.

Non ho ricordi di avere mai visto questo spettacolo prima d’ora.

Sì, il tentativo russo di impadronirsi dell’Ucraina è un ritorno ai secoli precedenti – prima delle rivoluzioni democratiche in America e in Francia – quando un monarca europeo o uno zar russo potevano semplicemente decidere di volere più territorio, che i tempi erano maturi per impossessarsene, e così ha fatto. E tutti nella regione sapevano che avrebbe divorato il più possibile e non c’era una comunità globale a fermarlo. Agendo in questo modo oggi, tuttavia, Putin non mira solo a riscrivere unilateralmente le regole del sistema internazionale in vigore dalla seconda guerra mondiale – che nessuna nazione può semplicemente divorare la nazione della porta accanto – è anche pronto a modificare quell’ equilibrio di potere che secondo lui è stato imposto alla Russia dopo la Guerra Fredda.

Quell’equilibrio – o squilibrio secondo Putin – era l’umiliante equivalente delle imposizioni del Trattato di Versailles alla Germania dopo la prima guerra mondiale. Nel caso della Russia, significava che Mosca doveva ingoiare l’espansione della NATO non solo per includere i vecchi paesi dell’Europa orientale che avevano fatto parte della sfera di influenza dell’Unione Sovietica, come la Polonia, ma anche, in linea di principio, Stati che facevano parte della stessa Unione Sovietica, come l’Ucraina.

Ho letto alcune cose di Robert Kagan editorialista del Washington Post nel libro ” La giungla cresce “, intesa come una specie di scorciatoia per il ritorno di questo stile geopolitico sgradevole e brutale che l’invasione di Putin manifesta. Ma quell’immagine è incompleta. Perché questo non è il 1945 o il 1989. Potremmo essere di nuovo nella giungla, ma oggi la giungla è cablata. Tutto è collegato insieme più intimamente che mai dalle telecomunicazioni; satelliti; commercio; Internet; reti stradali, ferroviarie e aeree; mercati finanziari; e catene di approvvigionamento. Quindi, mentre il dramma della guerra si svolge all’interno dei confini dell’Ucraina, i rischi e le ripercussioni dell’invasione di Putin si fanno sentire in tutto il mondo, anche in Cina, che ha buone ragioni per preoccuparsi del suo amico al Cremlino.

Allora esprimo il benvenuto in World War Wired, ( guerra mondiale cablata ) la prima guerra in un mondo totalmente interconnesso. Gli invasori dell’Ucraina saranno i cosacchi che incontrano il World Wide Web.

“Sono passate meno di 72 ore da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, ma abbiamo già più informazioni su quello che sta succedendo lì di quante ne avremmo in una settimana durante la guerra in Iraq” ho letto da qualche parte. Quello che sta uscendo in Ucraina è semplicemente impossibile che non si riproduca su tale scala, per la facilità con cui cittadini e soldati in tutto il paese possono ricorrere ai cellulari, a Internet e, per estensione, alle app dei social media. Una guerra moderna su larga scala sarà trasmessa in streaming al mondo, minuto dopo minuto, battaglia dopo battaglia, morte dopo morte. Quello che sta accadendo è già orribile, sulla base delle informazioni rilasciate solo il primo giorno”.

L’esito di questa guerra dipenderà in gran parte dalla volontà del resto del mondo di scoraggiare e respingere la guerra lampo di Putin, utilizzando principalmente sanzioni economiche e armando gli ucraini con armi antiaeree e anticarro per cercare di rallentare la sua avanzata. Putin potrebbe anche essere costretto a considerare il bilancio delle vittime dei suoi stessi soldati.

Putin sarà abbattuto dall’eccessivo, gravoso sforzo imperiale? È troppo presto per dirlo. Ma in questi giorni mi viene in mente ciò che ha osservato un diverso leader deformato che ha deciso di divorare i suoi vicini in Europa. Si chiamava Adolf Hitler e diceva : “L’inizio di ogni guerra è come aprire la porta di una stanza buia. Non si sa mai cosa si nasconde nell’oscurità”. Nel caso di Putin, mi ritrovo a chiedere: sa cosa si nasconde in bella vista e non solo nell’oscurità? Conosce non solo i punti di forza della Russia nel nuovo mondo di oggi, ma anche i suoi punti deboli? Ne elenco alcuni. La Russia sta per conquistare con la forza un paese libero con una popolazione di 44 milioni di persone, che è poco meno di un terzo della popolazione russa. E la maggior parte di questi ucraini ha lottato per far parte dell’Occidente democratico e di libero mercato per 30 anni e ha già stretto una miriade di legami commerciali, culturali e Internet con aziende, istituzioni e media dell’Unione europea.

Sappiamo che Putin ha notevolmente migliorato le forze armate russe, aggiungendo di tutto, dalle capacità dei missili ipersonici agli strumenti avanzati di guerra informatica. Ha la potenza di fuoco per portare l’Ucraina all’estremo. Ma in questa era moderna non abbiamo mai visto un paese non libero, la Russia, provare a riscrivere le regole del sistema internazionale e conquistare un paese libero grande quanto l’Ucraina, specialmente quando il paese non libero, la Russia, ha un’economia che è pari a quella dell’Italia. Quindi: grazie alla rapida globalizzazione, l’UE è già il principale partner commerciale dell’Ucraina, non della Russia. Nel 2012, la Russia era la destinazione del 25,7% delle esportazioni ucraine, rispetto al 24,9% destinato all’UE Solo sei anni dopo il brutale sequestro della Crimea da parte della Russia e il sostegno ai ribelli separatisti nell’Ucraina orientale e la creazione di legami più stretti con l’UE economicamente e politicamente, “la quota della Russia sulle esportazioni ucraine era scesa solo al 7,7%, mentre la quota dell’UE è salita al 42,6%”, secondo una recente analisi pubblicata da Bruegel.org.

Se Putin non districherà questi legami, l’Ucraina continuerà ad andare alla deriva tra le braccia dell’Occidente – e se li districherà, strangolerà l’economia ucraina. E se l’UE boicotta un’Ucraina controllata dalla Russia, Putin dovrà usare i soldi della Russia per mantenere a galla l’economia ucraina. Questo è stato preso in considerazione nei suoi piani di guerra? Non sembra. Un mio amico ha risposto alla mia domanda: “dimmi come credi finisca questa guerra? Mi ha risposto: Sfortunatamente, non c’è nessuno e nessun posto dove chiedere”. Ma tutti in Russia potranno guardare. Mentre questa guerra si svolge su TikTok, Facebook, YouTube e Twitter, Putin non può nascondere quanto avviene alla sua popolazione – per non parlare del resto del mondo – dalle immagini orribili che usciranno da questa guerra mentre entra nella sua fase urbana. Solo il primo giorno di guerra, più di 1.300 manifestanti in tutta la Russia, molti dei quali gridavano “No alla guerra”, sono stati arrestati, come abbiamo potuto vedere direttamente dalla TV. Non è un numero piccolo in un paese in cui Putin tollera poco dissenso, mentre nel resto mondo sono organizzate manifestazioni per la pace e per i diritti umani.

E chissà come quelle immagini influenzeranno la Polonia, in particolare quando verrà invasa dai rifugiati ucraini. Cito in particolare la Polonia perché è il ponte terrestre chiave della Russia verso la Germania e il resto dell’Europa occidentale. Immaginiamo per un attimo se la Polonia interrompesse il traffico ferroviario e di camion dalla Russia alla Germania, ” come dovrebbe “, creerebbe il caos immediato per l’economia russa, perché le rotte alternative sono complicate e devono passare attraverso l’Ucraina avvolta nella guerra. Qualcuno è pronto a uno sciopero dei camionisti anti-Putin per impedire che le merci russe attraversino l’Europa occidentale passando per la Polonia? Basterebbe poco, specie da parte di alcuni potenti con l’uso di cablature mirate allo scopo. Ai sognatori che affidano alle mezze verità la soluzione dei grandi problemi dovrebbe essere chiaro che questa guerra senza paralleli storici non sarà uno stress test solo per l’America e i suoi alleati europei. Sarà anche per la Cina. Putin ha praticamente lanciato il guanto di sfida a Pechino: “Starai dalla parte di coloro che vogliono ribaltare l’ordine guidato dagli americani o unirti alla squadra dello sceriffo degli Stati Uniti?”

Questa non dovrebbe essere, ma è, una domanda straziante per Pechino. “Gli interessi di Cina e Russia oggi non sono identici”, è stato scritto sul The Washington Post: “La Cina vuole competere con l’America nel Super Bowl di economia, innovazione e tecnologia e pensa di poter vincere. Putin è pronto a bruciare lo stadio e uccidere tutti quelli che vi si trovano per soddisfare le sue ambizioni”.

Il dilemma per i cinesi, è stata la risposta di altri esperti : è che la loro preferenza per il tipo di ordine, stabilità e globalizzazione che ha consentito il loro miracolo economico è in forte tensione con il loro autoritarismo in ripresa in patria e la loro ambizione di soppiantare l’America, sia con la forza della Cina. o la debolezza dell’America – come superpotenza dominante e dettatrice di regole del mondo”.

Non ho dubbi sul fatto che il presidente cinese, Xi Jinping, speri che Putin la faccia franca occupando l’Ucraina e umiliando gli Stati Uniti, tanto meglio per ammorbidire il mondo per il suo desiderio di impadronirsi di Taiwan e fonderla di nuovo con la madrepatria cinese . Ma Xi non è uno sciocco. Ecco un paio di altri fatti interessanti dal mondo cablato: in primo luogo, l’economia cinese dipende più dall’Ucraina che dalla Russia. Secondo Reuters, “la Cina ha scavalcato la Russia per diventare il più grande partner commerciale dell’Ucraina nel 2019, con scambi complessivi per un totale di 18,98 miliardi di dollari l’anno scorso, un aumento di quasi l’80% rispetto al 2013. … La Cina è diventata il più grande importatore di orzo ucraino nel marketing 2020-21 anno”, e circa il 30 per cento di tutte le importazioni di mais dalla Cina lo scorso anno proveniva da fattorie in Ucraina.

In secondo luogo, la Cina ha superato gli Stati Uniti come principale partner commerciale dell’Unione europea nel 2020 e Pechino non può permettersi che l’UE sia coinvolta in un conflitto con una Russia sempre più aggressiva e un Putin instabile. La stabilità della Cina dipende – e la legittimità del Partito Comunista al potere si basa su questo – dalla capacità di Xi di sostenere e far crescere la sua già massiccia classe media. E questo dipende da un’economia mondiale stabile e in crescita. Non mi aspetto che la Cina imponga sanzioni alla Russia, per non parlare di armare gli ucraini, come gli Stati Uniti e l’UE. Tutto ciò che Pechino ha fatto finora è borbottare che l’invasione di Putin “non è stata quella che ci aspetteremmo di vedere”, mentre insinuava rapidamente che Washington porta la responsabilità di “accendere i fuochi” con l’espansione della NATO e i suoi recenti avvertimenti di azioni dirompenti nel caso di un’imminente invasione russa dell’Ucraina Quindi la Cina è ovviamente lacerata, ma delle tre superpotenze chiave con armi nucleari – Stati Uniti, Cina e Russia – la Cina, per quello che dice o non dice, tiene un ventaglio di ipotesi molto ampio sulla possibilità che Putin se la cavi con la sua furia verso Ucraina, vinca o tratti. E tuttavia, se guidare è scegliere, e se la Cina ha la pretesa di soppiantare gli Stati Uniti come leader mondiale, dovrà fare di più che borbottare.

Infine, c’è qualcos’altro che Putin troverà nascosto in bella vista. Nel mondo interconnesso di oggi, la “sfera di influenza” di un leader non è più un diritto della storia e della geografia, ma piuttosto è qualcosa che deve essere guadagnato e riguadagnato ogni giorno ispirando e non costringendo gli altri a seguirti. Infatti, ci sono migliaia e migliaia di individui sul World Wide Web, comprese le celebrità russe che pubblicano su Instagram la loro opposizione alla guerra. E, rivolti a Putin, anche se non possono ritirare i tuoi carri armati, possono costringere ogni leader dell’Occidente ad arrotolare il tappeto rosso per te, così tu e i tuoi amici non potrete mai viaggiare nei loro paesi. Ora sei ufficialmente un paria globale e alla lunga, il tuo nome vivrà nell’infamia. Devo ammettere che questa è la cosa più spaventosa di questa World War Wired. Il lungo periodo può essere molto lontano e il resto di noi non è isolato dalla follia di quest’uomo. Cioè, vorrei poter allegramente prevedere che l’Ucraina sarà la Waterloo di Putin – e solo sua. Ma non posso, perché nel nostro mondo cablato, quello che succede a Waterloo non rimane a Waterloo. L’invasione dell’Ucraina da parte di Putin è il nostro primo vero assaggio di quanto possa diventare pazzo e instabile questo tipo di mondo cablato. Ma sarà l’ultimo o possiamo sperare nell’incontro che si terrà in Biellorussia?

Alberto Angeli Elaborato 28 febbraio 2022

NUOVE PALME IN VIA VERSILIA

Pietrasanta_Proseguono spediti i lavori di restyling in via Versilia a Tonfano, un corposo intervento da 770 mila euro che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alberto Stefano Giovannetti ha voluto per dare un’immagine esclusiva a tutta l’area commerciale, valorizzandone il pregio turistico.

Sono iniziate le operazioni di piantumazione delle nuove palme (una quindicina in tutto) che, insieme a quelle esistenti, opportunamente riposizionate, andranno a creare un corridoio lineare e armonico: “La ditta sta rispettando perfettamente il calendario lavori – sottolineano il sindaco Giovannetti e l’assessore ai lavori pubblici, Matteo Marcucci – e anche il meteo ci sta dando una mano: ringraziamo residenti ed esercenti per la pazienza e la collaborazione che hanno mostrato finora, stiamo facendo e continueremo a fare di tutto per mitigare al massimo i loro inevitabili disagi”.

Appena terminato l’intervento di messa a dimora delle palme, partirà la pavimentazione stradale con rifacimento dell’asfalto natura, allargamento dei marciapiedi e riorganizzazione degli spazi per renderli più fruibili alle attività economiche di zona.

Ufficio Stampa & Relazioni Esterne

Giada Menichetti,addì 28.2.2022

IL TESORO NASCOSTO DI SANT’AGOSTINO

Pietrasanta_Quasi 500 bozzetti d’arte sacra e classica, ritrattistica, ornato e arredo, tutti in gesso. Alcuni in corso di restauro, altri – come il Cristo del Tacca – già restituiti allo splendore originario. Un autentico tesoro, quello della storica gipsoteca Luisi, oggi custodito nell’aula magna dell’antica Scuola d’Arte di Pietrasanta ma che, presto, entrerà a far parte del già prezioso circuito museale cittadino.

Durante l’emergenza sanitaria non ci siamo fermati – racconta il sindaco Alberto Stefano Giovannetti, titolare anche della delega alla cultura – e abbiamo utilizzato le settimane di stop forzato per programmare e avviare con gli uffici, che ringrazio, molte attività di conservazione e valorizzazione dei nostri spazi”.

Nella parte retrostante del complesso di Sant’Agostino, infatti, si lavora alla realizzazione di un percorso in cemento architettonico che, dal piazzale, condurrà i visitatori alla nuova sede espositiva, con illuminazione rinnovata e adeguamento della regimazione delle acque meteoriche. Dentro la sala, invece, sono già completate manutenzione degli infissi, pulitura e lucidatura del pavimento in marmo e installazione del nuovo impianto di videoproiezione.
Ultimati gli interventi (si punta alla fine di aprile) la sala aprirà al pubblico ospitando tutta la donazione Luisi e una selezione di gessi che fanno già parte della collezione del Museo dei Bozzetti ma provengono da altre gipsoteche storiche del territorio.

Ufficio Stampa & Relazioni Esterne

Giada Menichetti,addì 28.2.2022

EMAIL INVIATA ALL’ISTITUZIONE PARCO NAZIONALE DA ROMINA BERRETTI, NIPOTE DI ANGIOLO BERRETTI,L’ANIMA DELLA CAMPANA DELLA PACE

RICONOSCIUTO UN DEBITO FUORI BILANCIO SENTENZA DEL TAR TOSCANA-COMUNE DI STAZZEMA/BANCA IFISS.P.A.

Stazzema- Nell’ultimo consiglio comunale è stato riconosciuto un debito fuori bilancio di oltre 14.000,00 euro a favore della Banca IFISS.P.A.

NUOVO SCENARIO E RISULTATI POSITIVI IN FRANCIACORTA

In un ambiente diverso da quello delle prove della WSK Promotion disputate finora, Birel ART ha mostrato la portata del suo potenziale in tutte le condizioni. La Winter Series ha offerto un fine settimana difficile durante il quale i problemi tecnici non sono mancati e numerosi incidenti hanno contraddistinto le gare. Nonostante questo, Giuseppe Palomba è riuscito a raggiungere il secondo posto nella KZ2, Harley Keeble ha effettuato una rimonta eccezionale nella OK mentre Kirill Kutskov ha combattuto a lungo nella Top-3 OK-Junior.

Da Birel ART Rancing, addì 28.2.2022

LIBERACRONACA2 n. 3676 del 27 e 28 febbraio 2022

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Giuseppe Vezzoni

giuseppevezzoni@gmail.com

L’ASSOCIAZIONE MARTIRI DI SANT’ANNA: LA CAMPANA DELLA PACE DEVE SUONARE

Stazzema_Grazie per la condivisibile sollecitazione a far risuonare, nei rintocchi della Campana: ” il disprezzo per la guerra che tutto distrugge e spazza via”.

Come tutti coloro che hanno capito o  sperimentato gli effetti più imprevedibili ed aberranti della “forza” delle armi, siamo a disposizione per ogni iniziativa atta a portare sollievo, conforto, solidarietà a chi non può e non deve, essere sacrificato a ‘deprecabili ideologie'” o “prepotenti” di turno. 

Grazie.

Da Direttivo Associazione Martiri di Sant’Anna,addì 27.2.2022 

RACCOLTA DI BENI DI PRIMA NECESSITA’ PER L’UCRAINA

Stazzema_ Presso la Pubblica Assistenza di Stazzema è in atto una raccolta di beni di prima necessità. L’iniziativa è stata avviata dall’associazione Colors for Peace (www.colorsforpeace.org) per dare sostegno della popolazione Ucraina colpita dalla guerra. Un Tir carico dei primi aiuti partirà giovedì 3 marzo. L’associazione Colori per la pace, che da anni opera attivamente in Ucraina, informa sulla necessità di inviare i seguenti prodotti: Kit di primo soccorso; Bende; Barelle,Calze pesanti;Cibo a lunga conservazione; Coperte. Il Gruppo Labaro Martiri di Mulina di Stazzema domani mattina porterà presso il punto di raccolta di Pontestazzemese uno scatolone di prodotti alimentari a lunga conservazione per testimoniare la vicinanza al popolo ucraino e il sostegno alla lotta che da quattro giorni sta ingaggiando con la Russia guidata dal despota criminale Putin, ex comunista e agente del KGB. Una lotta impari che tuttavia, in nome della libertà e del diritto alla libera autodeterminazione del popolo ucraino, ha risvegliato la comune coscienza europea contro la barbarie putiniana e che ha fatto della bandiera ucraina la bandiera del vecchio continente posto di fronte all’ incubo di una guerra d’invasione e del suo presidente, Zelensky, la reincarnazione dell’indomito Davide che si batte con coraggio ed eroismo contro il gigante Golia. Le vittime civili ucraine e le devastazioni delle loro città sono la tragica riproposizione dello scenario già visto e sofferto atrocemente 77 anni fa durante la seconda guerra mondiale. Bisogna fermare il conflitto in questa valle di lacrime che è ritornata ad essere l’Europa, occorre che i popoli con le loro manifestazioni contro il ricorso alle armi alzino lo sdegno civile e morale per evitare che si giunga alla geenna di una possibile resa dei conti attraverso armi termonucleari già allertate da Putin.

Giuseppe Vezzoni

Responsabile di Libera Cronaca, addì 27.2.2022

COMUNICATO DELL’AMI della VERSILIA CONTRO L’INVASIONE DELL’UCRAINA

Versilia_Con sgomento e profonda amarezza i Mazziniani della Versilia sono costretti a prendere atto come il lunghissimo periodo di pace europea sia stato rotto dalla brutale e proditoria aggressione portata dalla Russia allo Stato sovrano dell’Ucraina. L’inconcepibile evento ha riesumato i più funesti fantasmi del 1900, innescando un sanguinoso conflitto dagli esiti imprevedibili per il nostro continente e per i futuri equilibri politici del mondo intero.

Perseguendo il suo delirante disegno di potenza e conquista, l’autocrate Vladimir Putin ha mostrato il più aperto disprezzo per i fondamentali principi del diritto internazionale e della civile convivenza tra i popoli.

Ma i risultati economici, sociali, culturali e politici raggiunti dalle comunità europee nei lunghi decenni di pacifica collaborazione non possono adesso cedere alle devastanti e violente ambizioni di un “tiranno” come Putin cresciuto prima alla scuola del KGB sovietico e animato oggi dai principi del più rozzo nazionalismo.

I soci dell’A.M.I. Versilia desiderano unire la loro voce a quella di tutti i democratici italiani per condannare fermamente l’aggressione russa all’Ucraina e con il rapido ritorno della pace auspicano che possa finalmente trovare completa realizzazione il processo federalista degli Stati Uniti d’Europa già profetizzato nel 1834 dal genio politico di Giuseppe Mazzini.

Versilia, 27/02/2022

La Segreteria A.M.I. Versilia

Da Maurizio Sacchelli

AVVISO DI MANIFESTAZIONE D’INTERESSE PER LA GESTIONE DI BAR_TRATTORIA_PIZZERIA NELLA SEDE DELLA FILARMONICA IL MATANNA ONLUS DI POMEZZANA

Stazzema_ L’Associazione Filarmonica il Matanna ONLUS di Pomezzana cerca soggetti interessati alla gestione dell’attività di Bar-Trattoria-Pizzeria posta all’interno della propria sede.

Coloro che sono interessati possono presentare la propria manifestazione d’interesse entro e non oltre il 26/03/2022.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Presidente Marco Viviani, i consiglieri dell’Associazione oppure scrivere a filarmonicailmatannaonlus@gmail.com

A questo link l’avviso completo ed il modulo per la presentazione della domanda AVVISO PER MANIFESTAZIONE D’INTERESSE PER GESTIONE BAR-TRATTORIA-PIZZERIA A POMEZZANA (filarmonicailmatanna.wixsite.com)

Associazione Filarmonica Il Matanna,addì 27.2.2022

LA GUERRA, LE CAMERIERE, LE BADANTI ED UN PAIO DI BRUTTE PERSONE

Di Pasquale D’Aiuto, ventisei febbraio ventiventidue.

Qualche giorno fa, durante uno speciale del Tg3 sulla terribile guerra (anche civile) in Ucraìna, mentre Enrico Letta dichiarava solidarietà alle centinaia di migliaia di cittadini ucraìni in Italia, a microfono fatalmente aperto la conduttrice Lucia Annunziata, giornalista “di punta” del glorioso servizio televisivo nazionale, chiosava: “Sì, centinaia di migliaia di cameriere e badanti…”.

Aggiungeva prontamente tale Antonio Di Bella, addirittura nuovo direttore (!) del Day Time Rai: “… E amanti!”.

Sono arrivate le scuse della (già simpaticissima) Annunziata: “Un inciampo che un conduttore dovrebbe sempre saper evitare. Me ne scuso, sinceramente […] il [mio] lavoro spero dimostri quanto l’impegno nei confronti dell’Ucraina e dei suoi cittadini sia senza alcuna ambiguità al loro fianco”. L’altro l’ha seguita a ruota.

No, Annunziata: Lei non si deve scusare come conduttrice ma come essere umano. E non servirebbe comunque a nulla. Conta poco se afferma di essere al fianco degli ucraìni. Il passo successivo – se Lei non fosse, evidentemente, garantita da qualche mammasantissima in Rai – sarebbero le dimissioni. Anzi: la dovrebbero immediatamente silurare. Il fatto che abbia derubricato la sua vergognosa, oscena uscita ad un inciampo da conduttrice peggiora solo le cose: lei ha parlato come lo fa una cattiva persona, non un cattivo giornalista. Lei ha mostrato di provare disprezzo, non c’è altra spiegazione; per giunta, con un tempismo talmente clamoroso che, se la Sua battuta non fosse così spaventosamente disumana, vista l’attualità, sarebbe stato davvero comico! Mi sovvengono alcune domande per Lei:

1) in un momento terrificante come il presente, come è possibile concepire osservazioni canzonatorie come questa?

2) E se pure? Cosa c’è di male a fare le badanti ai nostri anziani oppure le collaboratrici domestiche nelle nostre case? Mestieri rispettabili ed utili, anzi: mille volte più degni del Suo, se lo esercita in questo modo;

3) Gli ucraìni sono davvero integrati nel nostro Paese, forse i primi a farlo. Io credo che tutti noi li sentiamo vicini, a prescindere dalla guerra che sta devastando il loro mondo: Lei dove vive?

E per concludere, visto che mi trovo, avrei una domanda anche per Di Bella: visto che è stato così sollecito ad intervenire, dobbiamo immaginare che Lei abbia esperienza diretta di amanti straniere?

Da Accademia dei Parmenidei,addì 27.2.2022

LIBERACRONACA2 n. 3675 del 26 e 27 febbraio 2022

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Giuseppe Vezzoni

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OLTRE L’UCRAINA

“Ci sono fatti, non interpretazioni”, è un passo famoso di Nietzsche, che nella furia revanscista di Putin si può rovesciare e leggere “ ci sono interpretazioni, non fatti”, poiché l’autarca è convinto che nel mondo occidentale sia in atto un implacabile complotto occidentale contro Mosca. Per questo ha ordinato alle sue truppe di entrare in Ucraina e prendere Kiev, chiarendo tuttavia che il suo vero obiettivo e andare oltre il vicino, poiché il suo obiettivo è sfidare “l’impero delle menzogne” tanto da avere minacciato” Chiunque tenti di crearci ostacoli e interferire sappia che la Russia risponderà con delle conseguenze mai viste prima. Siamo preparati a tutto”. Per essere più convincete sul significato di questa minaccia, in un altro discorso sconclusionato e pieno di lamentele storiche e accuse di un implacabile complotto occidentale contro il suo paese, Putin ha ricordato giovedì al mondo che la Russia “rimane uno degli stati nucleari più potenti” con “un certo vantaggio in diversi Armi.”

In queste frasi non si coglie affatto la ricerca di una giustificazione all’invasione, ma l’assoluta convinzione che solo l’uso della forza, portata fino alle estreme conseguenze, costituisca la ragione per piegare alla sua visione qualsiasi ostacolo che intralci il suo diritto di riappropriarsi di quanto appartenga alla Russia. In questo senso per lui la minaccia di una guerra nucleare ha lo scopo immediato e ovvio: evitare qualsiasi possibile mossa militare occidentale chiarendo che non avrebbe esitato a dare esito alla minaccia. Ha proseguito invitando a non avere dubbi sul fatto che qualsiasi potenziale aggressore dovrà affrontare la sconfitta e le conseguenze inquietanti se dovesse attaccare direttamente il nostro paese”. Ha aggiunto: “Tutte le decisioni necessarie sono state prese in questo senso”.

Noi però stiamo ai fatti e questi ci dicono che l’invasione dell’Ucraina e la minaccia nucleare hanno sbriciolato la nozione di sicurezza dell’Europa e la sua cultura basata sulla pace con cui ha convissuto in questi oltre 70anni . Il fatto vero è che il progetto europeo del dopoguerra, che ha prodotto tanta stabilità e prosperità, è entrato in una nuova fase, incerta e conflittuale. I giorni precedenti l’invasione dell’Ucraina da parte di Putin, un treno di leader occidentali si è recato in pellegrinaggio a Mosca con l’intento di persuaderlo a non portare avanti il suo progetto. Gli americani si erano dichiarati sostanzialmente per un ritorno al controllo degli armamenti; Il presidente francese Emmanuel Macron si era dichiarato pronto a cercare una nuova architettura di sicurezza, addirittura Olaf Schulz aveva escluso l’adesione dell’Ucraina alla NATO, tutto questo sempre che Putin rivedesse il suo proposito di guerra. La convinzione sincera, ma sicuramente ingenua, di Macron e del cancelliere tedesco Olaf Scholz sulla possibilità di portare Putin alla ragione suggerisce l’abisso tra i mondi in cui abitano. Il leader russo non era interessato a prendere un bel bisturi per l’ordine di sicurezza dell’Europa, ma piuttosto un coltello contundente per ritagliarsi, in stile Guerra Fredda, cosa è mio e cosa è tuo. L’Europa ha riscoperto la sua vulnerabilità. Macron ha affermato giovedì che Putin ha “deciso di provocare la più grave violazione della pace e della stabilità nella nostra Europa da decenni”. Degli ucraini, ha detto: “La loro libertà è la nostra libertà”. Ma nessun paese europeo, né gli Stati Uniti del resto, metteranno la vita in pericolo per quella libertà. La domanda, quindi, è come possono tracciare una linea per Putin. Dopo la sua breve guerra in Georgia nel 2008, la sua annessione della Crimea nel 2014, la sua orchestrazione nel 2014 del conflitto militare nell’Ucraina orientale che ha creato due regioni separatiste e il suo intervento militare in Siria nel 2015, Putin ha chiaramente concluso che la Russia è una potenza pronta ad essere usata dando il via alle sue forze armate per portare avanti i suoi obiettivi strategici. Un’azione, l’invasione della Crimea e la strategia di Putin nel suo complesso orizzonte, che rimarrà senza risposta da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati europei perché si sono fatti sorprendere, intimidire e ormai privi di una strategia alternativa sono costretti a ricorrere alle sanzioni senza dare però risposte al fatto vero: dopo l’Ucraina a chi toccherà e l’occidente come risponderà?.

La storia ha dimostrato che le guerre europee che coinvolgono una grande potenza globale possono sfuggire al controllo. Una lunga guerra in Ucraina potrebbe eventualmente sfociare in Polonia, Ungheria o Slovacchia. L’Europa centrale e gli Stati baltici, di fatto la prima linea della NATO contro la Russia, vivranno per qualche tempo con un senso di credibile minaccia. Uno scenario inquietante – remoto ma meno di prima dell’invasione – è che Putin, che ha chiesto che la NATO si ritiri dai paesi precedentemente controllati dai sovietici alla sua posizione prima dell’allargamento nel 1997, alla fine rivolgerà la sua attenzione alla Lituania, all’Estonia e la Lettonia, i piccoli Stati baltici che ora formano la prima linea dei paesi della NATO. Tutti e tre i paesi, soggiogati dall’impero sovietico dopo la seconda guerra mondiale, hanno aderito alla NATO nel 2004. Il presidente Biden ha promesso che gli Stati Uniti e i loro alleati “difenderanno ogni centimetro del territorio della NATO”, il che significa che anche un attacco russo alla piccola Estonia potrebbe innescare una conflagrazione. Immediatamente dopo l’invasione russa, i tre Stati baltici e la Polonia hanno attivato l’articolo 4 del trattato istitutivo dell’alleanza, che consente ai membri di tenere consultazioni nel caso di minacce alla loro integrità territoriale. Di conseguenza, la NATO si è riunita in una sessione di emergenza. I timori di queste nazioni sono stati un chiaro segno di come l’invasione russa abbia ribaltato la sicurezza europea e le ipotesi Europee fin qui sottoposte a continue revisioni poiché sembrano destinate a durare lo spazio di un respiro.

L’altra domanda è: in che modo tutto questo potrebbe influenzare l’economia? La Russia controlla vaste risorse globali – in particolare gas naturale, petrolio, grano, palladio e nichel – quindi il conflitto potrebbe avere conseguenze di vasta portata, provocando picchi nei prezzi dell’energia e dei generi alimentari e spaventando gli investitori . Anche le banche globali si stanno preparando agli effetti delle sanzioni , mentre l’inflazione in Italia cresce e gli indici dell’andamento dei costi del gas e delle materie prime danno segnali di aumenti spaventosi. Il governo Draghi sembra tenere e ottenere il consenso da una larga parte del Parlamento e delle forze politiche, oltre i confini dell’attuale maggioranza. Questa è già una buona notizia. Ma ci sentiremmo tutti un po’ più sereni se il governo rassicurasse il Paese sugli approvvigionamenti e sui prezzi della spesa, magari rivedendo alcuni progetti del Pnrr rimodulandoli sulla base di quanto in previsione è possibile attendersi dai fatti della guerra in corso. I cittadini saranno certamente disposti a qualche sacrificio, sempre che questi siano equamente distribuiti e calibrati sulla base delle possibilità di ciascuna classe sociale. Nessuno vorrebbe morire per Kiev, almeno stando a quanto si sente dire dalla gente, anche se tutti vorremmo fare la nostra parte per aiutare quel paese e il suo popolo. E tutti confidiamo che la guerra cessi e si riprenda il confronto diplomatico. Ma in molti pensano che ci vorrebbe un miracolo per illuminare Putin e ritrovare la pace, perché tutto ritorni come prima. Ecco, questi sono i fatti e la semplice e chiara realtà che ci presenta una pluralità di prospettive, sulle quali lasciamo che siano altri a dare la loro interpretazione.

Elaborato da Alberto Angeli febbraio 2022

GUERRA IN UCRAINA: IL COMUNE PRONTO A SOSTENERE INIZIATIVE UMANITARIE

Seravezza L’amministrazione comunale segue con attenzione e preoccupazione le operazioni militari in Ucraina, le azioni diplomatiche in corso e le tremende conseguenze in termini umanitari.

Il Presidente del Consiglio comunale Marco Pellegrinisottolinea come “speravamo che le capacità di dialogo evitassero l’escalation che, in queste ore, è drammaticamente sotto gli occhi di tutti. Per questo l’amministrazione comunale condanna fortemente l’aggressione russa ai danni del popolo ucraino e auspica un’azione risolutiva da parte della diplomazia internazionale”.

Il sindaco Lorenzo Alessandrini annuncia inoltre che “il Comune di Seravezza si rende da subito disponibile a dare un sostegno a cittadini e famiglie ucraine presenti sul territorio, oltre a collaborare con tutte le organizzazioni religiose e umanitarie, anche locali, per favorire iniziative di accoglienza e di a alle popolazioni colpite”.

Ufficio stampa Comune di Seravezza

Elisabetta Lo Iacono, addì 26.2.2022

CONTRO LA GUERRA- COMUNICATO UNITARIO IN VERSILIA

Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato unitario inviato ieri sera alla redazione di Libera Cronaca da Domenico Marsili

Versilia– Sabato 19 siamo scesi in piazza, a Marina di Pietrasanta, in modo plurale, ma unitario, per dire, con forza, No alla GUERRA e soprattutto per chiedere che il governo italiano tenga fuori il nostro paese da questo confitto o da altri che ne seguiranno.

E’ stato un primo passo importante per il movimento contro la guerra versiliese.

Siamo pronti a mobilitarci nuovamente contro ogni guerra imperialista, ma lo faremo con parole d’ordine chiare come l’uscita dell’Italia dalla NATO.

Non possiamo accodarci al pacifismo ipocrita del PD e di chi con le mani sventola bandiere della pace, ma sulla testa porta l’elmetto atlantista.

Siamo lontani e contrari alle dichiarazioni ultra retoriche del ministro Di Maio e a tutta la politica estera del governo Draghi.

Chi ha buttato soldi negli F35 invece che negli ospedali pubblici non è titolato a parlare di pace.

Putin è un oligarca autoritario e corrotto che guida una federazione russa sempre più aggressiva e tendente all’imperialismo.

Dall’altra parte gli USA, con l’espansione della NATO, hanno sostenuto il colpo di stato ucraino del 2013 – 2014 spacciandolo per rivoluzione arancione. Hanno sostenuto, senza alcuno scrupolo, forze ultra-nazionaliste e, in alcuni casi, persino gruppi neo-nazisti come il Battaglione Azov e Settore Destro. In questo contesto ebbe luogo il rogo della casa dei sindacati di Odessa, mentre la popolazione civile e la classe operaia del Donbass hanno sofferto per migliaia di morti ed enormi privazioni.

Diciamo NO ad entrambi gli imperialismi

Confermiamo che la causa delle guerre è sempre la ricerca del profitto da parte capitalista .

Per tutti noi ne consegue che, per impedire le guerre, si debba insieme combattere il capitalismo.

  • Brigata Mutuo Sociale per l’Abitare
  • Cantiere Sociale Versiliese
  • Collettivo “Dada Boom”
  • Fronte della Gioventù Comunista della Versilia
  • Partito Comunista dei Lavoratori Sezione Lucca e Versilia
  • Partito della Rifondazione Comunista Federazione della Versilia
  • Potere al Popolo Versilia
  • Non una di Meno Viareggio
  • Repubblica Viareggina

Riprodotto in proprio in Versilia 25 febbraio 2022 ——— Inviato alla stampa locale

Inviato da Domenico Marsili.

DAL DOSSIER MARTIRI DI MULINA DI STAZZEMA UN RIFERIMENTO ANCHE A KIEV IN MERITO ALLA STRAGE DI BABI YAR

Avendo letto stamani (26 febbraio 2022) su facebook questo post, « Anche noi a Sant’Anna abbiamo sbagliato sulla divulgazione della memoria pur mettendo tutto l’impegno se succedono sempre queste cose », ricordo che nella prima e seconda edizione del libro Un prete indifeso in una storia a metà. Don Giuseppe Vangelisti e il suo memoriale, rispettivamente anni 2006 e 2014 , sono riportate alcune strofe della poesia Babi Yar scritta dal poeta russo Eugenij Evtushenko e una breve spiegazione sul perché questo crimine sia rimasto sconosciuto per lungo tempo. Il crimine nazista perpetrato a Kiev l’ho voluto richiamare nella premessa del libro che difende la memoria del sacerdote Vangelisti e la testimonianza scritta che ci ha lasciato sulla strage di Sant’Anna di Stazzema. Un prete che in vita fu definito “testimone oculare” ma che dopo la sua morte, a seguito della pubblicazione postuma del suo ultimo memoriale, è stato additato come ” falso mito” e “memoria antipartigiana”. Il massacro nazista di Babi Yar, che fu tenuto nascosto anche dai comunisti sovietici , dimostra quanto la narrazione della storia possa addirittura trovare “convergenze parallele” tra nazisti e comunisti allorché la verità non privilegia gli specifici interessi.

Dal dossier Martiri di Mulina di Stazzema di Giuseppe Vezzoni:

29/9/2006- Il quotidiano “la Repubblica” pubblica un servizio sui 100mila ebrei ammazzati a Babi Yar, località di Kiev, il 29 settembre 1941, giorno del Kippur, giorno del Gran Perdono. Furono gli Einsatzkommando 4, agli ordini del colonnello delle SS Paul Blobel. Il pezzo è stato scritto dallo scrittore Marek Halter, tradotto in italiano da Anna Bisanti. Il massacro durò fino al 3 ottobre. I 100mila corpi caddero uno sull’altro nel burrone. La maggior parte delle vittime erano ebrei, un terzo di loro bambini. Collaborò al massacro la polizia ucraina. Nel novembre 1943, prima che Kiev fosse liberata dall’Armata Rossa, i nazisti e i collaborazionisti ucraini bruciarono i corpi e dispersero le ceneri nell’intento di occultare il crimine. Ma la notizia varcò la frontiera ucraina e di tutte le cancellerie, tanto che il 29 settembre 1943 fu pubblicata sul New York Times. Le prove dell’eccidio saranno poi presentate al processo di Norimberga. Sia i nazisti sia i sovietici di Stalin non avevano interesse a rendere noto il misfatto. Se i nazisti operarono per occultare il crimine e cercare di non essere perseguiti, i sovietici non volevano privilegiare gli ebrei nel martirologio della popolazione russa nel momento in cui le persecuzioni antisemite avevano iniziato a svuotare la presenza degli ebrei dalle istituzioni sovietiche. Inoltre bisognava evitare di rivelare che le tre divisioni ucraine dell’Armata Rossa, al comando del generale Vlassov, si erano unite all’inizio della guerra tedesco-sovietica agli eserciti di Hitler. Nel 1961, il poeta Evgenij Evtushenko, sconvolto dalla scoperta, scrive la poesia Babi Yar, pubblicata sulla Literaturnaia Gazeta, lanciando un movimento critico sulla storiografia sovietica. Il Partito Comunista candannò immediatamente il poeta e il giornale. In seguito il movimento si chiamerà “Degel” e sarà fondamentale nel processo di destalinizzazione. La poesia, tradotta in tutte le lingue del mondo, ispirerà a Dimitry Shostakovitch la sua tredicesima sinfonia.

NB: Da fonti tedesche i trucidati furono quasi 34.000. Come solitamente si riscontra per i crimini di guerra il numero delle vittime è quasi sempre impreciso, o per difetto o per eccesso. Il massacro di Babi Yar è inferiore come numero di ebrei uccisi ai massacri afferenti all’Operazione Enterfest in Polonia e al massacro di Odessa. ( Fonte: Wikipedia)

NUOVI POSTI AUTO A CITTÀ GIARDINO

Pietrasanta_Sarà aperto a brevissimo il nuovo spazio di sosta in via dei Salesiani, nella zona di Città Giardino a Pietrasanta.

L’area, che conta una decina di posti auto gratuiti, è stata realizzata da un privato a scomputo di oneri di urbanizzazione, in base a un’apposita convenzione con il Comune.
I nuovi stalli di sosta sono stati ricavati sistemando una piccola zona incolta: “Questa è una possibilità che il nuovo piano urbanistico prevede in molte situazioni sul territorio – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Matteo Marcucci – dove ci sono interventi di privati, il Comune può accordarsi con loro e chiedere la sistemazione di aree verdi o la realizzazione di zone di servizio, come un parcheggio, a detrazione degli oneri dovuti”.

Ufficio Stampa & Relazioni Esterne

Giada Menichetti, addì 26.2.2022

LA PRESENZA SOCIALISTA ALLE ELEZIONI DI CAMAIORE.

Camaiore_Il Partito Socialista Italiano sezione di Camaiore è tra i fondatori della lista Riformisti-ViviAmo Camaiore che sarà presente alle prossime elezioni comunali di Camaiore in appoggio alla candidatura a Sindaco di Marcello Pierucci. I Socialisti di Camaiore sono stati sempre presenti con le proprie idee e proposte politiche nelle Istituzioni comunali per il bene comune , per la libertà e la giustizia sociale. Il Segretario nazionale del Partito Socialista Italiano Enzo Maraio sarà presente a Camaiore durante la prossima campagna elettorale per portare il sostegno di tutti i Socialisti italiani per il successo della lista e della coalizione in questa competizione elettorale. PSI Camaiore

Da Gabriele Martinelli, PSI di Lucca, addì 26.2.2022

UN DOCUFILM SUL SALVATAGGIO E RIABILITAZIONE DI LUPI PER FAVORIRE LA CONVIVENZA TRA UOMO E FAUNA SELVATICA

La proiezione il 1 marzo alle 21.15 alle Scuderie Granducali. L’iniziativa promossa dagli assessorati all’ambiente e alla cultura.

Seravezza– La storia di Achille e Ulisse, due cuccioli di lupo salvati sull’Appennino a poche settimane di vita, riabilitati e rimessi in libertà, arriva sullo schermo del Cinema Scuderie Granducali, martedì 1 marzo alle ore 21.15, con il lungometraggio “Il contatto”.

Una opportunità per approfondire il rapporto tra lupi e comunità, anche alla luce degli avvistamenti avvenuti sul territorio versiliese.

Con questo obiettivo gli assessorati all’ambiente e alla cultura, con la Fondazione Terre Medicee e il Parco delle Alpi Apuane, hanno deciso di proporre la visione di questo documentario che ricostruisce il salvataggio di due cuccioli di lupo, avvenuto nel 2016 sull’Appennino, e la scelta unica in Europa di immetterli in un processo di recupero per poi rilasciarli nel loro habitat.

Il documentario di Andrea Dalpian segue la storia di questi due cuccioli presi in cura dal Centro di recupero fauna esotica e selvatica del Monte Adone, tra percorso di riabilitazione e ritorno in libertà (avvenuto nel 2017), attraverso una metodologia di riprese che ha sempre garantito il massimo rispetto degli animali, evitando alcun contatto diretto con gli stessi e senza alcun fine “cinematografico” di spettacolarizzazione, bensì con il solo obiettivo di documentare questo affascinante percorso di ritorno alla libertà.

Una preziosa occasione per assistere alla proiezione di questo docufilm presentato in anteprima al 24° Festival CinemAmbiente di Torino lo scorso ottobre e selezionato per sei importanti festival internazionali.

La pellicola permetterà di approfondire anche di quanto sta accadendo sul territorio versiliese, grazie alla partecipazione alla serata, tra gli altri, dei biologi del Parco delle Alpi Apuane Paola Fazzi e Marco Lucchesi, del comandante delle Guardie del Parco Giovanni Speroni, degli autori del docufilm e dello staff del Centro di recupero del monte Adone.

Il Parco delle Apuane da anni è attivamente impegnato su questo fronte, monitorando la fauna del territorio attraverso l’installazione di telecamere, appostamenti, rilevando abitudini e consuetudini dei lupi,studiandone la stanzialità, gli spostamenti, tanto che ad oggi la presenza di lupi è rilevata in varie zone del territorio comunale, come nel Canale del Giardino, a Pian di Lago, nelle aree del retro Corchia e del Carchio.

La visione di questo documentario e il confronto con gli esperti che seguirà alla proiezione – commentano gli assessori all’ambiente Michele Silicani e alla cultura Vanessa Bertonelli – consentirà di dare un contributo al superamento delle eccessive preoccupazioni per la presenza dei lupi. Si tratta, piuttosto, di far conoscere le dinamiche che esistono tra gli gli uomini e questi animali, facendo conoscere le loro abitudini sul territorio e facendo sì che, da parte dell’uomo, vengano adottate prudenza e tutte quelle misure che ne scoraggino l’avvicinamento ai centri abitati”.

La proiezione del film è ad ingresso libero, sino ad esaurimento dei posti. Per accedere al Cinema Scuderie Granducali è necessario essere in possesso di Green Pass.

Ufficio stampa Comune di Seravezza

Elisabetta Lo Iacono, addì 26.2.2022

RUSSIA E UCRAINA. COSÌ GUADAGNUOLO RACCONTA LA GUERRA ATTRAVERSO LA SUA ARTE (24 febbraio 2022. Una data della storia da commemorare)

Il 24 febbraio 2022, ci siamo ritrovati psicologicamente chiusi nel nostro habitat in un pianeta Terra non più riconoscibile. Un pianeta che non vive più di ambiti legali, ma di piani scellerati e come essere tornati indietro di qualche millennio.

La terra dell’Ucraina è stata violentata dai missili per i suoi principi di libertà della popolazione con le offensive che la Russia ha messo in pratica da Lugansk a Ivano-Frankivsk, da Kherson a Kolomyia, da Sumy a Kharkiv, da Kryvyi Rih a Lutsk. Il male ha rivelato la parte peggiore di se stessa. Il 24 febbraio, per il mondo si è dissolta la fiducia in termini politici. Perché se oggi è toccato all’Ucraina, potrebbe così toccare a qualsiasi Nazione del nostro pianeta.

Il conflitto sfrenato della Russia è un delitto contro l’umanità intera. La Russia ha scatenato l’aggressione all’Ucraina. giungendo sino alla capitale di Kiev. I giornali italiani e internazionali rincorrono le prime informazioni. E le principali pagine si riempiono di documentazioni che fanno parte già della storia. Proprio da questi documenti storici il noto artista Francesco Guadagnuolo, Ambasciatore di Pace dell’UPF, ha costruito la sua attuale opera dal titolo: “24 febbraio 2022[una guerra inutile]”. La grande opera del Maestro è a difesa del popolo ucraino e coloro che sono stati uccisi solo perché aspiravano alla loro libertà. Si presenta la grande tela in questo triste momento di attacco all’Ucraina da parte della Russia, in segno di partecipazione e di cordoglio.

24 febbraio 2022[una guerra inutile]” il dipinto di Guadagnuolo comunica dunque l’occupazione di uno stato libero ed esprime una sentita solidarietà del popolo ucraino. L’opera vuole anche essere un’opposizione a tutte le guerre e terrorismo e alle loro brutali inutili gesta.

La grande tela interpreta un’azione pittorica che crea un’accentuata dinamica di attrazione per i forti accordi cromatici, dove ‘scrittura e gestualità’ coabitano nella stessa “Mens” dell’artista. Una convulsione motoria del gesto che vuole significare vita e lotta per la vita.

La composizione di quest’opera è divisa in riquadri che in realtà formano un tutt’uno dove sono visibili le prime pagine di alcuni quotidiani italiani del 25 febbraio 2022. I caratteri tipografici cubitali delle testate giornalistiche che vengono usati dai quotidiani diventano elementi visivi e comunicativi nel dipinto stesso.

Stiamo parlando di una grande opera pittorica nella quale le prime pagine dei quotidiani si ordiscono con i caratteri di stampa, il segno e il colore. In questo modo, il colore rosso usato è simbolo del sangue versato, il giallo e l’azzurro sono i colori simbolo della bandiera ucraina, intercalate in riquadrature spaziati e avvolte in un’impulsiva spinta di apprensione, con le dovute nuance cromatiche, appaiono le lettere dei giornali di prima pagina. Guadagnuolo, mette così in mostra la dolorosa guerra fissata dall’inaudita brutalità bellica dei russi.

Gli orrori dell’artista sono fondate perché derivano dagli eventi brutali che tanto hanno scosso l’opinione pubblica. Così Guadagnuolo s’investe quasi del ruolo di oratore pubblico che dà voce ai timori individuali, creando un’immagine attraverso la quale possiamo veicolare le nostre esperienze di angoscia in una cultura satura di potenziale violenza malvagia.

In realtà, si potrebbe vedere nell’opera di Guadagnuolo l’allegoria di un viaggio in terra ucraina, la cui meta finale è di cercare di impedire altre stragi, altre guerre.

Ci sembra opportuno ricordare ciò che ha scritto Mons. Carlo Chenis: «Guadagnuolo fa il “Politico” perché confida nella possibilità di adoperarsi per un nuovo umanesimo di ispirazione cristiana, onde dare maggiore dignità alla “città dell’uomo”. Questo programma non lo attua con i sofismi del “politichese”, ma lo presenta con i grafismi della pittura, così da essere indubbiamente più convincente».

Critica Artecontemporanea, addì 26.2.2022

LIBERACRONACA2 n. 3674 del 25 e 26 febbraio 2022

da Italia bene comune di pochi

LIBERO FOGLIO ONLINE

del COMUNE DI STAZZEMA E DELL’ ALTA VERSILIA

(“Storia, Arte, Tradizione, Politica, Informazione” )

#UnmifermoSalviamolachiesadeimartiridimulinadistazzema

Dal numero 1536 qualunque e-mail pubblicata sul BLOG liberacronaca2 sarà seguita da nome, cognome del soggetto che l’ha inviata e da questa precisazione:

1) IL BLOG non si assume nessuna responsabilità in ordine alla veridicità delle comunicazioni.

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NB: Qualora il giornaliero link di Libera Cronaca che inviamo non giunga a destinazione, si può accedere al balogi attraverso Google scrivendo  semplicemente liberacronaca2 unitamente alla data e poi cliccare.

Giuseppe Vezzoni

giuseppevezzoni@gmail.com

IL BUIO DELLA NOTTE NON PUÒ ESSERE RISCHIARATO CON IL BUIO DI ALTRE NOTTI DELL’UMANITÀ

Il buio della notte che è l’invasione dell’Ucraina da parte delle forze russe inviate dall’ex famigerato comunista sovietico Putin, uomo del KGB, non può essere rischiarato né giustificato richiamando il buio di altre notti in cui le armi e non la composizione del contrasto hanno gettato la Pace nelle tenebre.

Adesso la condanna deve avvenire senza se e senza ma, solo così possiamo isolare l’avventurismo del putismo che ripudia la buona volontà, ricorre alle armi e porta il mondo sul precipizio di una possibile guerra termonucleare, che sarebbe davvero l’ultima che l’umanità potrebbe conoscere.

Giuseppe Vezzoni

Responsabile di Libera Cronaca, addì 25.2.2022

LA CAMPANA DELLA PACE SUONI PER LA PACE

(Testo email inviato alle ore 13,08 del 25 febbraio 2022)

All’attenzione del sindaco di Stazzema e presidente dell’Istituzione Parco nazionale della Pace;

dell’ Ass. Martiri di Sant’Anna di Stazzema;

del Direttore Istituzione Parco nazionale della Pace.

Egregi signori,

dalla frazione martire di Mulina di Stazzema l’appello perché la Campana della Pace di Sant’Anna  suoni per la Pace.

Mai come in questo grave momento  che attraversa  di nuovo la storia dell’Europa la Campana della Pace dovrebbe suonare per  denunciare l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia  e prendere ferme distanze dal conflitto scoppiato ieri mattina.

Dal Parco nazionale della Pace deve risuonare chiara solenne l’abiura al ricorso alle armi e all’assistere muto dinanzi alla follia criminale del putismo o neo comunismo che si riaffaccia sull’est europeo con la  supremazia delle armi e con la minaccia ancora più folle di una reazione mai vista ( termonucleare e conseguente estirpazione dell’essere umano?) contro chiunque volesse intervenire in aiuto del popolo ucraino.

Dal Colle di Cava deve risuonare il No solenne alla criminale  e premeditata sopraffazione che sta subendo il popolo ucraino da parte di una super potenza militare qual è la Russia, il cui governo si è preso giuoco dei tentativi diplomatici finalizzati a scongiurare il ricorso alle armi e con cinica freddezza ha pianificato e sta portando a compimento in un bagno di sangue un disegno pretestuoso che mira a sovvertire l’ordine costituito democraticamente e internazionalmente riconosciuto del popolo ucraino. L’invasione è il prodromo di un sovvertimento ancora più grande che può albergare in una testa criminale che ha nelle proprie mani il destino del mondo. Dobbiamo far suonare l’allarme della Campana della Pace nelle coscienze.

Giuseppe Vezzoni

Gruppo Labaro Martiri di Mulina di Stazzema, addì 25.2.2022

FONDAZIONE TERRE MEDICEE: IL NUOVO CDA HA NOMINATO DAVIDE MONACO DIRETTORE GENERALE

Vice presidente Bindi, l’assessore Bertonelli anello di congiunzione con l’amministrazione

Alessandrini: “Una nuova partenza con un cambio di filosofia”

Seravezza Si è riunito ieri pomeriggio, a Palazzo Mediceo, il nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione Terre Medicee che ha provveduto alla nomina del direttore generale, eleggendo all’unanimità il seravezzino Davide Monaco.

Del nuovo cda della Fondazione fanno parte gli imprenditori Attilio Bindi, Massimo Landi e Paolo Carli, nominati un paio di settimane fa con decreto del sindaco Lorenzo Alessandrini, cui si va ad aggiungere adesso Lorenzo Verona, nominativo indicato dai soci partecipanti, come previsto dallo statuto.

Nel corso della riunione di insediamento, si è anche provveduto alla scelta del vice presidente nella persona di Attilio Bindi, mentre per quanto riguarda la partecipazione dell’amministrazione comunale alla Fondazione, il sindaco Lorenzo Alessandrini ha annunciato che l’assessore alla cultura Vanessa Bertonelli, attraverso le opportune modifiche allo statuto, assumerà un ruolo di coordinamento e collegamento tra Terre Medicee e amministrazione comunale.

Risulta così quasi definito l’organigramma della Fondazione preposta alla promozione culturale e artistica del territorio che, come detto, sarà guidata operativamente da Davide Monaco, nato a Pietrasanta il 1° agosto del 1977 e residente a Riomagno di Seravezza. Iscritto all’albo dei consulenti finanziari autonomi e gestore di patrimoni da oltre un ventennio, è investitore in campo finanziario e immobiliare. Socio fondatore di Nafop, l’associazione nazionale dei consulenti finanziari autonomi, e responsabile dell’Aduc (associazione consumatori) per l’area finanza e contenzioso bancario e finanziario, dal 2021 è componente della commissione elettorale della Banca della Versilia Lunigiana e Gargagnana.

Per quanto riguarda l’impegno pubblico, è stato consigliere comunale e candidato sindaco nel 2011 a capo di una lista civica.

Ringrazio innanzitutto il sindaco Lorenzo Alessandrini e il consiglio di amministrazione che hanno riposto fiducia in me – commenta il neo eletto direttore generale – l’obiettivo della mia nomina è di risanare economicamente e finanziariamente la Fondazione appesantita sin dalla sua nascita da debiti, operando per una razionalizzazione dei costi e la ricerca, mai avvenuta prima d’ora, di sponsor privati. Ci metteremo subito al lavoro con la volontà di ampliare la gamma dell’offerta, allargando il raggio d’azione oltre l’area medicea. Il nostro lavoro avverrà nella massima condivisione degli obiettivi con la Fondazione Arkad, nostro socio istituzionale, con Cibart, Pro loco e con tutte quelle realtà che vorranno partecipare alla valorizzazione del territorio”.

Il direttore Monaco annuncia anche la collaborazione con studiosi locali che potranno dare un ottimo contributo culturale e di esperienza al nuovo corso della Fondazione, come Costantino Paolicchi, per anni dirigente della cultura del Comune, ed Ezio Marcucci, esperto di storia locale ed ex assessore alla cultura.

Grande soddisfazione per il varo della Fondazione è espressa dal sindaco Lorenzo Alessandrini: “Sono molto entusiasta per questa nuova partenza – sottolinea il primo cittadino – che nasce sotto i migliori auspici per un deciso rilancio delle attività della Fondazione a favore del territorio ma anche con una nuova filosofia di gestione che vede personaggi di prestigio del mondo imprenditoriale impegnarsi con entusiasmo per la cultura pubblica. Non posso poi che esprimere soddisfazione per la nomina di Davide Monaco, una persona capace, brillante e ricca di fantasia che saprà imprimere un nuovo passo all’operatività della Fondazione. Intanto, come amministrazione, valuteremo anche l’affidamento a Terre Medicee di ulteriori aspetti patrimoniali perché possano essere gestiti con competenza e lungimiranza a vantaggio della nostra comunità”.

Ufficio stampa comune di Seravezza

Elisabetta Lo Iacono,addì 25.2.2022

FILIERE: IL RITORNO DELLA CANAPA DA FIBRA, 1.000 ETTARI PER FARLA RIPARTIRE TRA LUCCA E PISA

La firma del protocollo è stata accompagnata da una mattinata di approfondimento molto partecipata, sia in presenza che da remoto (in diretta Facebook), a cui hanno partecipato insieme al Presidente di Coldiretti Lucca, Andrea Elmi che ha aperto i lavori con il presidente della provincia di Lucca, Luca Menesini, il vice presidente di Confindustria Toscana Nord Tiziano Pieretti che ha confermato il grande interesse dell’industria cartaria per questa vecchia-nuova materia prima, il Responsabile Nazionale Area Ambiente e Territorio Coldiretti, Stefano Masini ed il Comandante del Gruppo Carabinieri Forestali di Firenze). 

Con i presupposti giusti che sono quelli di un contratto di filiera con regole chiare che assicurino una adeguata remunerazione alle imprese agricole, al di là degli aiuti della Politica Agricola Comunitaria, l’agricoltura può sicuramente diventare protagonista di questa nuova filiera che si pone tra gli obiettivi anche quello di ridurre progressivamente la dipendenza nei confronti dei paesi oggi produttori. – ha precisato il Presidente di Coldiretti Toscana, Fabrizio Filippi – Da parte nostra ci sarà il massimo impegno nel diffondere tra i nostri associati ed individuare  un numero consistente di aree da destinare fin da subito alla coltivazione della canapa sativa. In Toscana può nascere qualcosa di veramente importante, sostenibile e a lungo termine. Oggi, con la sottoscrizione del protocollo, abbiamo fatto un primo passo verso questi obiettivi green”. 

Inserita tra le pratiche colturali ammesse dalla Politica Agricola Comune (la cosiddetta Pac) tra marzo e luglio mese in cui viene raccolta, la canapa è una perfetta coltura rotativa per reintegrare il terreno di sostanze preziose, ed in alcuni casi anche a bonificarlo, che può rappresentare una interessante forma di integrazione al reddito agricolo. Ad illustrare le caratteristiche del nuovo impianto e le fasi di lavorazione della canapa, ancora in fase di collaudo, ma prossimo a partire, sono stati Giuseppe Vitiello e Domenico Vitiello, titolari di CanapaFiliera Srl: “l’impianto nasce dall’esperienza italiana ed è stato concepito per colmare il vuoto che esisto oggi nel nostro paese. La domanda di canapa da fibra c’è, ed è in crescita, manca la materia prima. Abbiamo scelto la zona tra Pisa e Lucca per l’esistenza del Lago di Massaciuccoli, dove un tempo già si coltivava canapa, con la sua grande estensione candidandosi a diventare il primo polo in Italia. La ricerca e gli studi di Lucense oggi ci dicono inoltre che possiamo produrre un filato di canapa 100% da economia circolare senza quindi sprecare nulla così come altri materiali per la bioedilizia ed altri settori. Ci sono nuove frontiere davanti a noi”. 

Tra i punti chiave del protocollo: i sementi saranno forniti da CanapaFiliera mentre la coltivazione sarà a cura dell’azienda agricola; il riconoscimento di un pagamento del quantitativo prodotto al prezzo convenuto nel contratto, anche prevedendo garanzie finanziarie a tutela del produttore. Nel corso dell’iniziativa è stato aperto al pubblico il “Salone della Canapa Green” con l’esposizione delle molte applicazioni della canapa.

L’iniziativa è finanziata nell’ambito della sottomisura 1.2 del Bando PIF AGRO 2017 del Psr 2014-2022 della Regione Toscana e sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook di Coldiretti Toscana.

Per informazioni www.lucca.coldiretti.it, pagina ufficiale Facebook @coldirettilucca, Instagram @Coldiretti_Toscana e  pagina ufficiale YouTube “Coldiretti Toscana”

Andrea Berti,addì 25.2.2022

PIETRASANTA CARDIOPROTETTA, FORMAZIONE IN CORSO PER LA MUNICIPALE

Pietrasanta_Si concluderà la prossima settimana il corso di formazione all’uso del defibrillatore semi automatico esterno che sta coinvolgendo il personale della Municipale ed è propedeutico all’equipaggiamento di quattro auto della polizia locale di Pietrasanta con altrettanti dispositivi salva vita.

“Per una parte di agenti e amministrativi in forza al Comando si tratta di procedure di retraining – ricorda il Comandante Giovanni Fiori – avendo partecipato in passato alla formazione per l’uso del defibrillatore ed essendo, quindi, già in possesso del titolo per il suo utilizzo”.
A conclusione di questo ciclo formativo, il Comando avrà 30 ulteriori unità abilitate a utilizzare il Dae su adulti e ragazzi: “Le auto della nostra polizia locale diventeranno postazioni mobili salva vita – commenta l’assessore alla Municipale, Andrea Cosci – ringrazio il comandante Fiori e gli agenti per la disponibilità a dare ancora più impulso al progetto di ‘Pietrasanta Cardioprotetta’. Grazie al consigliere comunale Giacomo Vannucci, che di questo progetto è stato ideatore e promotore e all’associazione Salvamento Versilia del presidente Antonio Colonna, che ci supporta gratuitamente con la formazione”.

Dal 2015, quando ha preso il via l’iniziativa di “Pietrasanta Cardioprotetta”, 20 edifici fra palazzi pubblici (inclusi il Municipio e il Comando di polizia locale), impianti sportivi, scuole e centri civici sono stati dotati di defibrillatore e quasi 600 persone formate all’uso del dispositivo.

Ufficio Stampa & Relazioni Esterne

Giada Menichetti, addì 25.2.2022

NUOVI ASFALTI IN VIA UNITÀ D’ITALIA GRAZIE ALL’ACCORDO SALT-COMUNE

Pietrasanta_Sono iniziati i lavori di ristrutturazione del piano stradale in via Unità d’Italia, fra la rotatoria di viale Apua e l’ingresso al casello autostradale Versilia. “Una proficua concertazione fra Salt e Comune di Pietrasanta – sottolinea il sindaco, Alberto Stefano Giovannetti – ha permesso di avviare l’intervento anche su questa parte di strada che versava da tempo in condizioni disastrose”.

Da oltre 15 anni, infatti, non si assisteva a un’operazione così importante su questo tratto viario, lungo poco più di un chilometro: la corsia lato monte, in particolare, sarà interessata dagli interventi più profondi con la ristrutturazione del binder; l’intero piano viario sarà poi reso omogeneo attraverso la stesura del manto di asfalto.

I lavori proseguiranno per diverse settimane e includono anche la realizzazione della rotatoria (in parte già effettuata) fra la stessa via Unità d’Italia e via Pisanica, con il nuovo cavalcavia: “Grazie alla collaborazione con Salt abbiamo un nuovo accesso alla città – conclude l’assessore ai lavori pubblici, Matteo Marcucci – il prossimo step sarà intervenire su viale Apua, dalla rotatoria di Folon al lungomare, per rinnovare il piano stradale e completare la messa in sicurezza di uno dei principali assi viari del territorio”.

Ufficio Stampa & Relazioni Esterne

Giada Menichetti,addì 25.2.2022

AL BORGO DI CASTELNUOVO NEL COMUNE DI CAVRIGLIA (AREZZO) I 20 MILIONI DI EURO DEL PNRR. IL PROGETTO PER LA RIQUALIFICAZIONE DEL BORGO SANT’ANNA DI STAZZEMA NON HA OTTENUTO IL FINANZIAMENTO

Stazzema-Parevano già nelle tasche del comune di Stazzema i 20 milioni di euro del PNRR che dovevano servire per la riqualificazione del borgo di Sant’Anna. Invece a prevalere è stato il progetto per il recupero del paese di Castelnuovo dei Sabbioni nel comune di Cavriglia (Arezzo), anch’esso luogo di strage nazifascista nonché borgo minerario. Quarantatré erano stati i progetti presentati da altrettanti borghi toscani per assicurarsi i 20 milioni di euro del Pnrr. Adesso sfuma completamente o diventa assai più arduo realizzare la strada di collegamento Farnocchia- Sant’Anna, l’Università della memoria, l’Ostello e migliorare l’ingresso al paese della strage. Forse si è accentrato troppo e non si è riusciti a far emergere le opportunità che sarebbero state colte riqualificando con questo finanziamento europeo i borghi stazzemesi che sono a corollario della frazione martire. Chi troppo piglia ha trovato stavolta il comune di Cavriglia, un’amministrazione che ha saputo rappresentare più equilibratamente le potenzialità territoriali e rendere più convincenti i possibili sviluppi che si sarebbero messi in moto con questi 20 milioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Giuseppe Vezzoni

Responsabile di Libera Cronaca,addì 25.2.2022

LIBERACRONACA2 n. 3673 del 24 e 25 febbraio 2022

da Italia bene comune di pochi

LIBERO FOGLIO ONLINE

del COMUNE DI STAZZEMA E DELL’ ALTA VERSILIA

(“Storia, Arte, Tradizione, Politica, Informazione” )

#UnmifermoSalviamolachiesadeimartiridimulinadistazzema

Dal numero 1536 qualunque e-mail pubblicata sul BLOG liberacronaca2 sarà seguita da nome, cognome del soggetto che l’ha inviata e da questa precisazione:

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Giuseppe Vezzoni

giuseppevezzoni@gmail.com

IL TERRITORIO DI STAZZEMA RIDOTTO IN MACERIE

Stazzema_ Anche  a Stazzema sembra che la risoluzione di tutti i problemi dovrebbe arrivare con i fondi stanziati per i PNRR, o almeno ci sembra quello che vuol far credere il Sindaco, che ogni giorno pubblica annunci relativi a fantomatici stanziamenti per  interventi che a breve verranno finanziati.

Nessuna persona di buon senso può negare che l’opportunità del PNRR potrebbe essere veramente l’ultima occasione per risollevare le sorti anche del territorio di Stazzema, che, mai nella sua storia è stato ridotto in macerie, sotto ogni profilo, come in questo momento. Proprio per questo siamo veramente preoccupati per l’inadeguatezza dell’amministrazione comunale di Stazzema nel gestire una così importante partita. A preoccuparci è la più totale confusione e la mancanza di idee per un vero progetto che emerge dagli annunci spot pubblicati dal Sindaco sugli organi di stampa e sui social, oltre a quanto dichiarato negli ultimi Consigli Comunali e ancora più preoccupante è che non si senta parlare delle vere necessità del territorio del Comune di Stazzema come la messa in sicurezza e adeguamento delle viabilità, infrastrutture tecnologiche come il potenziamento dei segnali telefonici e la connessione internet, risoluzione della problematica delle fognature, e non per ultimo il grosso rischio che corre il nostro stupendo paesaggio, solo per citare quelli più urgenti e importanti.

A nostro avviso tali problematiche, mai seriamente affrontate anche dalle passate amministrazioni, hanno contribuito in maniera decisiva allo spopolamento del territorio e al suo conseguente impoverimento, sociale, culturale, economico e paesaggistico.

Abbiamo paesi vuoti, fabbricati svenduti o lasciati in completo abbandono, paesi privi di un bar o di un negozio di generi alimentari, mancano i servizi essenziali ad una normale e civile vivibilità. Un numero esiguo di residenti che nella storia di Stazzema non aveva mai raggiunto livelli così bassi. Questi a nostro avviso sono gli elementi sui quali l’amministrazione comunale dovrebbe concentrarsi per pianificare un vero progetto di rilancio del nostro territorio anche con l’utilizzo delle risorse del PNRR. Per quanto ci riguarda abbiamo dato più volte e in più occasioni anche pubbliche, la nostra disponibilità a collaborare seriamente e nel preciso rispetto dei ruoli che le ultime elezioni amministrative hanno determinato con l’amministrazione comunale ma a condizione che alla base di questo lavoro siano poste queste tematiche.

Nell’ultimo Consiglio Comunale, in coerenza con il nostro programma elettorale e soprattutto nel rispetto della popolazione, abbiamo votato a favore della variazione di bilancio che prevede l’utilizzo di un finanziamento per la realizzazione di lavori sulle viabilità, ci auguriamo che l’amministrazione comunale si renda conto che questa è solo una piccola goccia rispetto all’effettiva necessità di interventi urgenti di cui necessitano le strade di accesso alle nostre frazioni e non solo.

Con rammarico prendiamo atto che Stazzema non è riuscita a giocare al meglio la partita per l’aggiudicazione dell’intervento da venti milioni di euro sempre sui fondi del PNRR, benché a nostro avviso avesse le potenzialità per cogliere questa irripetibile opportunità. Sinceramente questa mancata opportunità, che prevedeva anche un nuovo collegamento per S.Anna, per il quale ci siamo sempre battuti, oltre a rattristarci profondamente ci rende ulteriormente preoccupati sulle reali e oggettive capacità dell’amministrazione nel saper elaborare progetti credibili, e pertanto ci spinge ulteriormente a sollecitare il Sindaco affinché non si accontenti delle briciole ma che punti al massimo per Stazzema.

Pontestazzemese, 24 febbraio 2022.

Gruppo Consiliare di Opposizione

Stazzema Bene Comune

GIOVANNETTI: “RIORGANIZZARE IL CONSORZIO AMBIENTE VERSILIA PER OPERATIVITÀ PIÙ STABILE E MIGLIORE”

Pietrasanta_Il Consorzio Ambiente Versilia deve funzionare. Ogni giorno di attesa in più è un giorno perso, in termini di benessere ambientale e di salute ‘economica’ per tutta la comunità versiliese”: il sindaco Alberto Stefano Giovannetti, da dicembre presidente del Cav, non ha dubbi sulla necessità di potenziare l’operatività pratica dell’ente sovracomunale, costituito nel 2000 dai Municipi di Camaiore, Forte dei Marmi, Massarosa, Seravezza, Pietrasanta e Viareggio.
Nell’ultima riunione “a distanza”, aggiornata fra un paio di settimane, è stato fatto il punto della situazione su obiettivi raggiunti e, soprattutto, da raggiungere: “Dal 2017, il Cav ha ottenuto risultati importanti: l’accordo transattivo con Termomeccanica Spa – elenca Giovannetti – quello con Tev-Veolia per il contenzioso sulla gestione degli impianti, la risoluzione di diatribe antecedenti addirittura alla nascita dello stesso Consorzio e, da ultimo, la conclusione della vicenda dei cosiddetti ‘libroni’, grazie all’accordo con il Comune di Camaiore e alla predefinizione di quello con Seravezza”.

In sospeso, però, restano molte questioni: “Penso alla demolizione dell’inceneritore di Falascaia e alla bonifica dell’area – prosegue il sindaco di Pietrasanta – al futuro di Pioppogatto, con una trattativa da intavolare con Ersu e Retiambiente e alla necessità di partecipare a bandi di finanziamento europei, legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per coprire i costi di smantellamento dell’impianto del Pollino e di sanificazione ambientale. Inoltre, cercare una nuova negoziazione sul mutuo acceso per la liquidazione di Tev-Veolia e chiudere i contenziosi ancora aperti sui terreni destinati a esproprio, per frenare qualsiasi ulteriore ricaduta sui cittadini”.

Tutti elementi all’ordine del giorno nel breve termine, sul presupposto di una riorganizzazione interna per il triennio 2022-2024 necessaria “non solo per la prematura scomparsa di Guido Dini, funzionario tecnico del Comune di Massarosa che ricordiamo con affetto – conclude Giovannetti – ma anche per rendere il Cav più operativo e in modo stabile, seppur con dipendenti “in prestito” dai nostri enti municipali”.

Ufficio Stampa & Relazioni Esterne

Giada Menichetti, addì 24.2.2022.

UNA NUOVA PALESTRA PER LA SCUOLA PRIMARIA FREDIANI: APPROVATO IL PROGETTO DI FATTIBILITÀ

Alessandrini:“Scorporare gli interventi per renderli più finanziabili”

Oltre 1 milione di euro da sottoporre ai bandi del PNRR

Seravezza – Demolizione e ricostruzione ex novo per la palestra della scuola primaria “Frediani”, il plesso dismesso nel 2018 a causa della sua vulnerabilità sismica. È quanto stabilisce il progetto di fattibilità tecnico ed economica approvato dall’amministrazione comunale e che prevede la ricostruzione di un nuovo impianto sportivo coperto, per un impegno di spesa di 1 milione e 150 mila euro.

La scelta è motivata dalla volontà di restituire a questo rappresentativo edificio la sua piena funzionalità di scuola primaria, realizzando gli interventi necessari per la sua messa in sicurezza e, quindi, dotandola di un nuovo spazio per lo svolgimento delle attività motorie.

L’attuale palestra, con i relativi servizi, è stata realizzata negli anni ’60 e necessita di un evidente e radicale pacchetto di opere che possa permettere anche una riorganizzazione degli spazi.

L’opera, da presentare ai bandi del PNRR per gli impianti sportivi scolastici, prevede la demolizione dei locali esistenti e la successiva ricostruzione con ampliamento della palestra e riordino degli spazi di pertinenza, per dotare la scuola di una nuova funzionalità e renderla pienamente operativa consentendo così, alla conclusione di tutte le opere, una nuova ripartenza di questa realtà formativa.

Il progetto, firmato dall’architetto Maurizio Gianassi, prevede la demolizione del fabbricato esistente, posizionato nella porzione retrostante l’edificio scolastico. La struttura verticale della palestra è prevista in portali di legno mentre sulla sua copertura si prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici.

Nel frattempo si dovrà provvedere agli interventi di messa in sicurezza della porzione dell’edificio destinato all’attività didattica per i quali il Comune presenterà una progettazione ad hoc da inserire nel bando sulla rigenerazione urbana, attraverso un accordo di programma con il Comune di Stazzema.

La nostra scelta – spiega il sindaco Lorenzo Alessandrini -, rispetto al metodo predisposto dalla precedente amministrazione che prevedeva un impegno di spesa gravoso, è di approfittare di più bandi per scorporare quanto più possibile gli interventi in lotti funzionali. Un metodo che, qualora non vi fosse copertura attraverso quei bandi, può sempre permetterci la strada del finanziamento mediante le risorse dell’ente”.

Dunque è ormai ben delineata la pianificazione scolastica condotta dall’amministrazione comunale che prevede la realizzazione dell’asilo nido a Marzocchino, in aderenza al polo scolastico esistente (scuola dell’infanzia Collodi e media Pea) o, seconda ipotesi sul tavolo, nell’ex asilo delle suore in via della Pace a Ripa; il mantenimento della scuola materna all’asilo Delatre nel centro di Seravezza e il trasferimento, da settembre, delle classi della primaria Frediani nel palazzo comunale, sulla base di un progetto di adeguamento degli spazi in fase di completa definizione.

Soluzione annunciata da tempo e priorità della giunta Alessandrini per consentire intanto il ritorno delle classi primarie in un’unica struttura a Seravezza, ponendo così fine alla dispersione tra i plessi della piana, in attesa di poter finalmente rientrate nella ristrutturata scuola Frediani con la sua nuova palestra.

Ufficio stampa Comune di Seravezza

Elisabetta Lo Iacono,addì 24.2.2022

APERTO IL BANDO PER ESPORRE A “MARINA IN FIORE”

Pietrasanta_ Dopo due anni di fermo forzato, causa emergenza sanitaria, da venerdì 29 aprile a domenica 1° maggio torna Marina in Fiore, la mostra-mercato dedicata al giardinaggio e all’artigianato che segna il “benvenuto” all’estate di Pietrasanta, in un tripudio di colori e profumi.
Organizzata dal Consorzio di Promozione Turistica della Versilia per conto del Comune, in virtù del bando di affidamento biennale all’ente consortile datato 2021, la fiera si svilupperà nel circuito consueto, fra strade e piazze di Tonfano, dalle 9 alle 20: lungo via Versilia fino a via Leonardo Da Vinci, le traverse lato mare e lato nord di piazza Villeparisis, via Donizetti, via Carducci fino a via S. Antonio, piazza XXIV Maggio (esclusa via Carlo Del Prete) e la zona del pontile.
“Ci riprendiamo un altro pezzo di normalità – commenta l’assessore agli eventi, Francesca Bresciani – con entusiasmo e anche un po’ di impazienza. Tutti gli operatori del settore florovivaistico sono invitati a partecipare a questo che sarà, per noi, non un semplice evento ma una vera, grande festa”.

Piante, fiori e arredi da giardino, attrezzi per curare il proprio angolo verde, libri e pubblicazioni a tema, composizioni e prodotti naturali saranno i protagonisti della rassegna: il bando, per partecipare in qualità di espositore, è aperto fino a sabato 9 aprile, consultabile sul sito inversilia.com a questo link: https://www.inversilia.com/marina-in-fiore/

Ufficio Stampa & Relazioni Esterne

Giada Menichetti,addì 24.2.2022

GESTIONE STADIO COMUNALE E IMPIANTO “FALCONE E BORSELLINO”, TERMINI IN SCADENZA

Pietrasanta_Scadono il 28 febbraio alle 12,30 i termini per partecipare alla manifestazione di interesse per l’affidamento della gestione dell’impianto sportivo polivalente “Falcone e Borsellino” e dello stadio comunale “XIX Settembre” per tre anni. I soggetti interessati possono presentare richiesta all’Ufficio Sport del Comune di Pietrasanta tramite Pec, all’indirizzo comune.pietrasanta@postacert.toscana.it o all’Ufficio Protocollo, in piazza Matteotti n. 29, tutti i giorni feriali dalle 9,30 alle 12,30.

L’avviso, pubblicato all’albo pretorio del Comune, è visibile anche sul sito istituzionale www.comune.pietrasanta.lu.it, sezione amministrazione trasparente, gare e appalti.

Ufficio Stampa & Relazioni Esterne

Giada Menichetti,addì 24.2.2022.

I VENERDÌ DI MILZIADE”: A VILLA ARGENTINA DI VIAREGGIO SI PRESENTA IL ROMANZO GIORNI NERI

La Fondazione Alfredo Catarsini 1899 sarà presente alla rassegna culturale “I venerdì di Milziade”, a Villa Argentina di Viareggio, in via Fratti 44.

Viareggio_L’appuntamento è per venerdì 25 febbraio, alle ore 16.30, per la presentazione del romanzo Giorni neri, il romanzo che l’artista Alfredo Catarsini pubblicò nel 1969, che da decenni risultava introvabile, e che da poco è tornato disponibile per i lettori grazie alla nuova edizione edita da “La nave di Teseo”, con la prefazione di Giordano Bruno Guerri.

Condotta dal giornalista Umberto Guidi, la presentazione vedrà la partecipazione di Elena Torre che, oltre a essere scrittrice, giornalista e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Alfredo Catarsini 1899, è anche la curatrice della nuova edizione del romanzo che fa tesoro di tante esperienze di vita vissuta di Catarsini durante il duro momento del passaggio del fronte dalla Versilia durante la seconda guerra mondiale e ce le ha restituite in forma di romanzo riuscendo «a dipingere con le parole», come affermò lo scorso luglio il critico d’arte Vittorio Sgarbi alla Versiliana, durante la presentazione dell’antologia dedicata all’opera dell’artista.

La vicenda storica e il romanzo

Come moltissime altre persone in quei difficili anni, tra il 1943 e il 1945 anche Alfredo Catarsini fu sfollato da Viareggio verso l’entroterra. La ferrovia e la via Aurelia che attraversavano la Versilia erano arterie strategiche per i collegamenti e il rifornimento delle truppe impegnate nel conflitto mondiale e la poco distante presenza della “Linea Gotica” rendeva l’intera area un luogo pericoloso a rischio bombardamenti, come poi si rivelò.

Catarsini trovò rifugio in alcuni luoghi della Lucchesia come la Val Freddana e il Monte Magno che furono teatro di fatti atroci, con deportazioni di massa, uccisioni di ostaggi, veri e propri eccidi.

Il libro Giorni neri nasce come testimonianza romanzata di quei momenti e prende le mosse proprio dagli appunti che l’autore scrisse durante quei lunghi mesi in cui si trovava lontano dalla sua città, note che poi si trasformarono poi in una storia vera e propria, in un romanzo che, pur avendo radici nella realtà, ha permesso la creazione di personaggi fittizi, capaci di incarnare sentimenti ed emozioni universali restituendoci un affresco veritiero di quanto accadde.

Da pittore quale è, Catarsini dipinge anche con le parole e scorrendo i capitoli, le immagini si fissano nella mente del lettore per rimanerci, con volti e luoghi che si animano come in un affresco.

Ci sono le piccole grandi storie, ci sono gli uomini e le donne che, sradicati dalla loro terra, si trovarono con le loro poche cose in un altrove non cercato, pieno di dolore e paura. Sono personaggi vividi, dialoghi intensi, aspri che ci raccontano forse la parte più difficile della nostra storia. Ed è da tener conto che in quel periodo Alfredo Catarsini affrescò le due chiese di San Martino in Val Freddana e di Castagnori ritraendovi anche alcuni dei personaggi che sono citati del libro.

Ufficio media

Marco Ferri , addì 24.2.2022

FONDAZIONE ALFREDO CATARSINI 1899

LIBERACRONACA2 n. 3672 del 23 e 24 febbraio 2022

da Italia bene comune di pochi

LIBERO FOGLIO ONLINE

del COMUNE DI STAZZEMA E DELL’ ALTA VERSILIA

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3) E’ assicurato il diritto di replicare.

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PER QUANTO PREMESSO

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NB: Qualora il giornaliero link di Libera Cronaca che inviamo non giunga a destinazione, si può accedere al balogi attraverso Google scrivendo  semplicemente liberacronaca2 unitamente alla data e poi cliccare.

Giuseppe Vezzoni

giuseppevezzoni@gmail.com

ULTIM’ORA LIBERA CRONACA N. 3672 DEL 24 FEBBRAIO 2022

DOPO IL NAZISMO, IL FASCISMO, IL COMUNISMO IL MONDO DI NUOVO DI FRONTE AL PUTISMO

Come era ormai ineluttabile, da alcune ore siamo di fronte allo scoppio di una vera guerra in Europa dopo 77 anni dal secondo conflitto mondiale. La pace, quella vera e non edulcorata con varie falsità, quella che dovrebbe fare del dialogo l’arma del confronto, è ancora una volta allontanata dal germe della sopraffazione attraverso le armi. Un germe che non si estirpa ma che si rigenera nell’uomo. Ci siamo consegnati alla Russia di Putin nel campo energetico non valutando gli enormi rischi che correvamo pur sapendo che chi comandava non era venuto dall’alveo della democrazia ma era un germe nato nel famigerato KGB sovietico. Oggi siamo nuovamente nella necessità di rispondere tirando fuori la bandiera della Libertà sperando che essa sventoli unita in Europa e che ci liberi dall’ennesimo “ismo criminale che rispolvera l’asservimento del popolo ucraino con le armi”, costi quel che costi. Dopo l’Ucraina, altre nazioni europee potrebbero essere a rischio nella logica farneticante della de-nazificazione con cui il putismo considera la democrazia e il diritto all’autodeterminazione dei popoli.

Giuseppe Vezzoni

Responsabile di Libera Cronaca, addì 24.2.2022,ore 09,05.

CONCERTO DI BELLE SONATE NEL PRELUDIO IN DO MAGGIORE INIZIO 2022

Dopo la “sonata” dell’energia elettrica (238 euro) è arrivata la “sonata” del metano…,che invece di darti una mano te la taglia: 518,11 euro (439smc),di cui 97,29 per imposte e iva.

NB: Sonata in versiliese significa stangata economica.

V.G.

NEL DISCORSO DI PUTIN I PRODROMI DELLA GUERRA

Osserva bene l’immagine, la distanza tra Putin e i membri del consiglio di sicurezza, che rende efficacemente l’idea del senso di autoritarismo o Cesarismo che quell’autocrate rappresenta. E’ in questa recita che l’acme del potere, manipolando la storia al solo scopo di affermare il sogno di Putin per una grande Russia, usa l’arma ottocentesca della guerra per scatenare l’apocalisse. Seguiamo alcuni passaggi del delirante discorso di Putin, per capirne il senso, l’obbiettivo e il significato. Un discorso durato oltre un’ora con il quale il Presidente della Russia si è spinto ben oltre lo scopo dichiarato di riconoscere l’indipendenza di due territori appartenenti all’Ucraina, occupati dai separatisti con il sostegno dei soldati Russi. Un discorso traboccante di nazionalismo intransigente, una paranoica rabbia contro l’occidente, ricostruzioni storiche ridondanti di falsità, un senso di perduto orgoglio imperiale. Ma lasciamo parlare Putin, che dopo l’occupazione delle due provincie ucraine Donetsk e Luhansk, articola una prolissa giustificazione per una ulteriore invasione dell’Ucraina, la quale trasmette a buon intenditore minacce per una probabile avanzata verso Kiev..

Da tempo immemorabile, le persone che vivono nel sud-ovest di quella che è stata storicamente terra russa si chiamano Russi e Cristiani Ortodossi . Quindi, inizierò con il fatto che l’Ucraina moderna è stata interamente creata dalla Russia o, per essere più precisi, dai bolscevichi, la Russia comunista. Questo processo iniziò praticamente subito dopo la rivoluzione del 1917, e Lenin e i suoi associati lo fecero in un modo estremamente duro per la Russia: separando, recidendo ciò che è storicamente terra russa”.

Stando a Putin i confini dell’Ucraina sono una creazione artificiale di pianificatori sovietici che hanno ingiustamente donato la legittima terra russa all’interno della Repubblica socialista sovietica ucraina. In realtà, i confini interni sovietici riflettevano secolari divisioni culturali e politiche, così come quella che gli stessi censitori di Mosca ritennero essere una maggioranza etnica ucraina in tutto quel territorio, inclusa quella che oggi è l’Ucraina orientale.

I commenti di Putin, che si basano sulla sua giustificazione per l’annessione della Crimea nel 2014 implicano un mandato per affermare la sovranità russa su parte o tutta l’Ucraina orientale, anche se per ora sta solo riconoscendo l’indipendenza dei separatisti sostenuti da Mosca che ne controllano parti. I suoi ripetuti riferimenti all’Ucraina come artificiale e il suo passato continua affermando che: “l’Ucraina non è nemmeno uno stato”, per cui, come ha affermato nel 2008, suggeriscono l’interpretazione che spetta alla Russia la possibilità di dichiarare tutta l’Ucraina un’invenzione storica, che serve a giustificare un’invasione più ampia. Al proposito prosegue: “E oggi la “progenie riconoscente” ha distrutto i monumenti a Lenin in Ucraina. La chiamano de-comunizzazione. Vuoi la de-comunizzazione? Molto bene, questo ci sta benissimo. Ma perché fermarsi a metà? Siamo pronti a mostrare cosa significherebbe la vera de-comunizzazioni per l’Ucraina”.

Putin sta espressamente suggerendo che gli ucraini avrebbero dovuto ringraziare Vladimir Lenin, il leader fondatore del Comunismo sovietico che Putin incolpa per i confini dell’Ucraina, piuttosto che rovesciare le statue dell’era sovietica durante le proteste del 2014 contro il governo filo-Mosca di Kiev. Una lettura che ci consente di cogliere nel suo riferimento alla “reale de-comunizzazione” che Putin si stia preparando a cancellare quella che considera l’effettiva eredità di Lenin ridisegnando con la forza i confini dell’Ucraina a suo piacimento.

Continua: “ l’immunità statale dalla malattia del nazionalismo stava diffondendosi. Come ho già detto, non c’era un diritto di secessione dall’Unione Sovietica”. Un passaggio del disco molto chiaro poiché Putin si presenta allo stesso tempo come un difensore del nazionalismo russo, attraverso rivendicazioni territoriali sanguinolente, e come combattente contro la “malattia del nazionalismo”, in questo caso la lunga lotta dell’Ucraina per l’autonomia nazionale. Questa contraddizione è radicata nella sua ossessione per lo scioglimento dell’Unione Sovietica, a cui dedica una lunga parte del suo discorso.

È ora che radicali e nazionalisti, compresi e principalmente quelli in Ucraina, cessino di prendersi il merito di aver ottenuto l’indipendenza. Come possiamo vedere, questo è assolutamente sbagliato. La disintegrazione del nostro Paese unito è stata determinata dagli errori storici e strategici da parte dei dirigenti bolscevichi e della dirigenza del PCUS, errori commessi in tempi diversi nella costruzione dello stato e nelle politiche economiche ed etniche. Il crollo della Russia storica nota come URSS è sulla loro coscienza”. Un passaggio, questo, che non lascia dubbi sulle vere intenzioni del Presidente della Russia. Infatti, Putin sostiene che l’Ucraina e altre ex repubbliche sovietiche sono state manipolate per dichiarare l’indipendenza da Mosca da opportunisti egocentrici. In realtà, la stragrande maggioranza degli ucraini – comprese le regioni dell’Ucraina orientale che Putin suggerisce siano state strappate dalla Russia contro la volontà dei loro residenti – ha votato per stabilire uno stato indipendente. Nella sostanza, da questi riferimenti si evince come Putin ritenga lo stato ucraino come una creazione illegittima: un atto di furto alla Russia; allora è inevitabile che agli ucraini ritornino sotto il governo di Mosca. Si tratta di una pericolosa escalation che suscita preoccupazione in tutta Europa, poichè Putin suggerisce che questo vale per tutte le ex repubbliche sovietiche. Tre di questi paesi sono ora membri della NATO, il che significa che l’alleanza si è impegnata nella loro difesa: Estonia, Lettonia e Lituania. Ma per Putin: “Le autorità ucraine – lo sottolineo – hanno iniziato costruendo la loro statualità sulla negazione di tutto ciò che ci univa, cercando di distorcere la mentalità e la memoria storica di milioni di persone, di intere generazioni che vivono in Ucraina. Non sorprende che la società ucraina abbia dovuto affrontare l’ascesa del nazionalismo di estrema destra, che si è rapidamente trasformato in russofobia e neonazismo aggressivi”.

Quanto riportato costituisce una esplicita presa di posizione di Putin per una guerra dichiarata e condotta per impadronirsi non solo di parti dell’Ucraina ma spingere la sua determinazione oltre i confini di quel Paese, verso l’Europa. L’Occidente, in particolare l’Europa, hanno sul tavolo una precisa minaccia alla pace ed un uomo al comando di una potenza militare che si è posto un disegno preciso, un obbiettivo: ricostruire l’impero Russo del XIX secolo e con la stessa mentalità di quell’epoca muove le sue forze, confidando sulla incapacità di una risposta decisa e all’altezza del momento da parte dell’Occidente – USA e Europa -. Non sono le sanzioni la risposta sufficiente, è necessario ricorre all’ONU e rivendicare ottenere e costruire un corpo militare sotto l’egida dell’ONU, anche se la Russia dovesse far valere la sua condizionalità, da disporre ai confini oggetto dell’atto di guerra da parte di una potenza militare contro uno stato e un popolo indifeso.

Elaborato da Alberto Angeli febbraio 2022

URP, PIÙ DI 6000 SEGNALAZIONI NEL 2021

Pietrasanta_Oltre 6 mila segnalazioni gestite, che significa, in media, più di 500 al mese. Quasi 12.700 contatti telefonici (esclusi quelli al numero verde) e altre 12 mila e-mail ricevute, al netto di messaggi pubblicitari e spam. Senza dimenticare le 2880 persone accolte al front-office, in (naturale) diminuzione rispetto al periodo pre-covid, a vantaggio degli accessi in modalità “telematica”.

E’, in cifre, il 2021 dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Pietrasanta, il primo punto di contatto dell’Ente con cittadini, imprese e associazioni. Che all’Urp possono rivolgersi non solo per segnalare guasti e disservizi, ma anche per ricevere informazioni sui procedimenti e sullo stato delle pratiche amministrative o, ancora, trovare i moduli per tutti i tipi di richieste.

Il nostro sportello è fra i più efficienti della Versilia – commenta il sindaco, Alberto Stefano Giovannetti – e questo grazie ai nostri impiegati e ai cittadini, che trasmettono subito segnalazioni dettagliate. Se ben utilizzato, è un ottimo strumento per avere interventi veloci e precisi a beneficio della comunità, prima di tutto, ma anche degli addetti comunali, che possono intervenire in modo mirato”.

Nell’anno appena trascorso, la maggior parte delle segnalazioni ricevute dallo sportello cittadino (1435, pari al 23%) ha riguardato criticità relative alla pubblica illuminazione; seguono strade e marciapiedi (658), segnaletica stradale (565) e servizi erogati da altri enti, come elettricità o telefonia (557 in totale). Pochissime, invece, le criticità evidenziate dai cittadini su pulizia, disinfestazioni e fognature.

Il periodo più “prolifico” per le segnalazioni è stato quello a cavallo dell’estate, da aprile a fine settembre, con la maggior parte dei contatti provenienti dalla Marina (1216 tra Fiumetto, Tonfano e Focette) e dalle zone del centro storico (861).

Contattare l’Urp è possibile attraverso il numero verde gratuito (800.868.130) o lo 0584-795234, scrivendo a urp@comune.pietrasanta.lu.it (allegando anche documentazione fotografica) o, ancora, attraverso il servizio UrpWeb, sul sito del Comune, per inoltrare una nuova segnalazione o controllare lo stato di una già trasmessa.

Ufficio Stampa & Relazioni Esterne

Giada Menichetti,addì 23.2.2022

ILLUMINAZIONE DELLE VIE DELLA MONTAGNA: RIPRISTINATI I PUNTI LUCE ALIMENTATI DAI PANNELLI FOTOVOLTAICI

Bernardi: “Un’opera che permette la sicurezza di queste arterie”

Seravezza – Torna la luce sulla via della montagna grazie a un’opera di risistemazione dei pannelli fotovoltaici che alimentano i diversi punti luce.

Un problema che si trascinava da molto tempo, con evidenti disagi e rischi per quanti transitano quotidianamente sulle strade di collegamento dei paesi della montagna seravezzina.

Al nostro arrivo li abbiamo trovati quasi tutti spenti – spiega il vice sindaco Adamo Bernardi -, sembrava che l’intervento richiedesse un ingente impegno economico ma, attraverso la stretta collaborazione con l’ufficio tecnico del Comune, abbiamo trovato il modo di risolvere il problema in maniera decisamente meno dispendiosa”.

L’intervento ha interessato al momento la strada che da Seravezza sale sino a Minazzana cui seguirà adesso il tratto sino alla Zingola e da qui ad Azzano, sino alla completa accensione di tutti i punti luce.

Un’opera che rientra nel pacchetto degli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione avviata su tutto il territorio dalla nuova amministrazione comunale, per restituire decoro a ogni angolo del territorio, garantendo funzionalità, sicurezza e la massima vivibilità degli spazi.

Un programma di lavori che si sta sviluppando ininterrottamente da quattro mesi a questa parte, interessando strade, aree verdi, parcheggi, come il recente e atteso intervento di segnaletica orizzontale realizzato nei pressi dello stadio “Buon Riposo” di Pozzi.

Ufficio stampa Comune di Seravezza

Elisabetta Lo Iacono,addì 23.2.2022

CARNEVALE, VIA LIBERA A SPROCCO E SCARTOCCIATA

Pietrasanta_Sprocco e Scartocciata in versione outdoor a giugno, Miss Carnevale pietrasantino 2022-2023 confermata a settembre. Tutto ospitato negli spazi della Versiliana a Marina, fra teatro all’aperto e Caffè.

Riparte la “macchina” del Carnevale a Pietrasanta “grazie allo spirito costruttivo e al grande senso di responsabilità delle nostre contrade – sottolinea l’assessore ad associazionismo e tradizioni popolari, Andrea Cosci – di cui sono veramente orgoglioso”.

Accantonata fin dai primi di gennaio, di comune accordo fra contrade e amministrazione, la possibilità di svolgere i corsi in maschera per le troppe incognite legate all’aumento dei contagi covid, il calendario della manifestazione “recupera” ora in sicurezza la sfida di canzonetta e scenette, con il supporto logistico della Fondazione Versiliana.

E come accadde per la sofferta decisione di mettere in standby le sfilate, anche in questo caso c’è stato il voto unanime delle dodici contrade sul nuovo programma: dal 16 maggio al 24 giugno il torneo di calcio, dall’8 all’11 giugno Sprocco e Scartocciata (giorni nei quali il torneo non avrà incontri da disputare), Miss Carnevale pietrasantino 2022-2023 a inizio settembre (ma se ne parlerà in modo più approfondito nei prossimi mesi).

E’ il nostro nuovo inizio – conclude Cosci – ma che ha sempre una preziosa costante: la condivisione. E di questo sono profondamente grato alle nostre contrade, che ci rendono ogni decisione più facile e sicura”.

Ufficio Stampa & Relazioni Esterne

Giada Menichetti,addì 23.2.2022.

RINNOVATE LE CARICHE DELLA PUBBLICA ASSISTENZA DI MINAZZANA

Seravezza_Dopo 6 importanti e fruttuosi anni trascorsi alla presidenza della storica Pubblica Assistenza di Minazzana Luisa Pirota passa il testimone del prestigioso incarico a Roberto Boccelli. Le ultime elezioni hanno visto l’ingresso nel Consiglio Direttivo di nuovi Volontari e risulta quindi così composto: PRESIDENTE: Roberto Boccelli. CONSIGLIERI CON VARI INCARICHI: Enrico D’Addio, Walter Giannini, Irene Guidi, Christoph Klepser, Loredana Menchini, Elisa Nannini, M.Luisa Pirota, Mariano Bertoli. Dopo i due anni di stop dovuti alla pandemia, il nuovo consiglio ha varato il nuovo programma che lo vedrà impegnato nel prossimo triennio. Rimangono punti saldi del programma gli impegni statutari rivolti all’assistenza, alla solidarietà, all’inclusione riservati non solo ai cittadini di Minazzana ma a tutti i Soci come pure la volontà di collaborare con azioni di supporto sia con la Protezione Civile sia con i Servizi Sociali del Comune di Seravezza nei modi e nei termini da concordare. Riprendono le attività sociali, culturali e perché no gastronomiche da sempre collaterali alle attività assistenziali ma primarie ed utili al finanziamento delle stesse. In agenda già i primi eventi collocati come di consueto all’interno del BATATTO-LO (si svolgeranno nelle seconde domeniche di ogni mese).

Il primo è fissato per il 13 MARZO quando, dopo i tradizionali tordelli, avremmo come ospite MICHELANGELO BUONARROTI incarnato nella Bloggher-art Antonietta Bandelloni (oltre un milione di follwers sui social) che racconterà la personalità complessa dell’artista, di come nacquero le sue opere e come visse i tre anni “maledetti” trascorsi qui da noi e perché la sua attività estrattiva del marmo per conto dei Medici fu bruscamente interrotta.

Il secondo appuntamento prima della canonica FESTA DEL PRIMO MAGGIO si terrà domenica 10 aprile con la presenza pomeridiana (dopo i tordelli) della “raccontatrice” Carla Mazzucchelli che in vernacolo locale (e non in dialetto) ci condurrà nel nostro recente passato facendoci riassaporare quei ricordi mai cancellati della nostra fanciullezza. I più giovani saranno trasportati in un mondo dove i social ed i telefonini erano di la da venire ma ricco di intimità e di rapporti interpersonali veri e sinceri. Sui social gli aggiornamenti delle iniziative in programma. (Comunicato stampa Pubblica Assistenza di Minazzana)

Da Pro Loco di Seravezza,addì 23.2.2022

LIBERACRONACA2 n. 3671 del 22 e 23 febbraio 2022

da Italia bene comune di pochi

LIBERO FOGLIO ONLINE

del COMUNE DI STAZZEMA E DELL’ ALTA VERSILIA

(“Storia, Arte, Tradizione, Politica, Informazione” )

#UnmifermoSalviamolachiesadeimartiridimulinadistazzema

Dal numero 1536 qualunque e-mail pubblicata sul BLOG liberacronaca2 sarà seguita da nome, cognome del soggetto che l’ha inviata e da questa precisazione:

1) IL BLOG non si assume nessuna responsabilità in ordine alla veridicità delle comunicazioni.

2) Ciò non ci esime eventualmente dall’ intervenire su quanto riteniamo pregiudizievole.

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PER QUANTO PREMESSO

il BLOG liberacroanaca2 non potrà essere ritenuto responsabile per eventuali commenti lesivi dei diritti di terzi.

NB: Qualora il giornaliero link di Libera Cronaca che inviamo non giunga a destinazione, si può accedere al balogi attraverso Google scrivendo  semplicemente liberacronaca2 unitamente alla data e poi cliccare.

Giuseppe Vezzoni

giuseppevezzoni@gmail.com

QUINDICI NUOVE ASSUNZIONI PER IL 2022

Pietrasanta_Cinque pensionamenti, quindici nuove assunzioni: è il “saldo” che il Comune di Pietrasanta ha messo in cantiere, per il 2022, alla voce “personale”, come specificato nel Piano triennale del fabbisogno del personale approvato dalla giunta e che, dopo un ulteriore passaggio in commissione bilancio, sarà sottoposto all’esame del consiglio comunale.
Attualmente, i dipendenti in servizio in Municipio sono 161: “Dal 2019 – spiega il sindaco, Alberto Stefano Giovannetti – il Comune è riuscito a mantenere una dotazione organica stabile nonostante le nuove disposizioni normative sul regime pensionistico e, da ultimo, l’emergenza sanitaria. Con l’adozione del fabbisogno triennale, in particolare per l’anno in corso, vogliamo tornare a dare un impulso forte alle assunzioni del personale dipendente”.

Fra i quindici profili “in entrata” ci sono tre agenti di polizia municipale, nove dipendenti di categoria C fra profilo amministrativo e tecnico e altri tre di categoria D. Gli strumenti utilizzati per il reclutamento del personale sono la mobilità volontaria fra Enti, i concorsi e l’utilizzo di graduatorie di procedure concorsuali svolte da altri Enti: “Da febbraio 2020 a settembre 2021, con tutte le restrizioni e le difficoltà legate all’emergenza covid – ricorda l’assessore a personale e bilancio, Stefano Filié – siamo comunque riusciti a svolgere cinque concorsi pubblici. Ma la programmazione è fondamentale, per mantenere un livello di efficienza che ci permetta di essere puntuali nell’erogazione dei servizi che ci chiedono i cittadini e lavorare con efficacia sotto il profilo amministrativo: ecco perché, sperando finalmente in un pieno recupero della normalità quotidiana, cercheremo di riaggiornare con opportuno anticipo il piano triennale, inserendo le indicazioni per il 2023”.

Queste le procedure concorsuali attive: mobilità volontaria per l’assunzione di categoria C, profilo amministrativo, per la quale è stata fissata la data del colloquio; un concorso pubblico per categoria C, per il quale è appena terminato il termine di presentazione delle domande; ancora vigente, infine, la graduatoria di procedura concorsuale per assunzione di dipendenti di categoria D.

Ufficio Stampa & Relazioni Esterne

Giada Menichetti,addì 22.2.2022

SALVAGUARDIA DEI PICCOLI CENTRI MONTANI: LE OPERE PREVISTE PER LA SALVAGUARDIA DI CERRETA S.ANTONIO

Alessandrini: “Interventi attesi e necessari, frutto anche del confronto con gli abitanti”

Seravezza – Valorizzare le aree montane del comune per un miglioramento dei servizi alla persona e alle comunità, puntando allo sviluppo dell’economia locale e alla sostenibilità degli interventi per una crescente tutela del territorio. È da questi presupposti che si muove l’attenzione dell’amministrazione comunale per i territori montani tra i quali Cerreta Sant’Antonio, uno dei borghi più caratteristici del comune che l’amministrazione comunale ha inserito anche come centro da proporre ai finanziamenti del PNRR.

Una volontà di coniugare le esigenze del piccolo borgo con le opportunità messe a disposizione dai finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza, prevedendo interventi attesi dai cittadini, per alcuni dei quali si prevede la progettazione definitiva entro l’anno.

Proprio a questo scopo, il sindaco Lorenzo Alessandrini ha incontrato nei giorni scorsi gli abitanti di Cerreta per illustrare alcuni progetti e per un confronto sulla tutela e sviluppo del piccolo centro.

Scelte e valutazioni che muovono dalla consapevolezza di come i centri montani sono spesso serviti da un’unica via di accesso, con le problematiche che ne possono conseguire, e talvolta carenti di adeguati servizi, tanto da limitarne l’attrattività anche in termini abitativi.

Per questo motivo sono stati individuati prioritariamente due interventi per il potenziamento della via del Colle a servizio della parte alta del paese, finalizzata allo sviluppo e al collegamento verso le altre frazioni montane, e per la realizzazione di un’area di parcheggio all’inizio del paese.

Il primo intervento prevede appunto la riqualificazione dello stradello di via del Colle, originariamente una mulattiera, della larghezza di neppure 2 metri e tale quindi da rappresentare un ostacolo per l’eventuale passaggio di mezzi di soccorso. Per questo si è previsto un ampliamento della sede stradale a 5 metri, mediante un’opera di sbancamento a monte con rivestimento in pietrame per garantire il perfetto inserimento nel contesto ambientale.

L’altro intervento riguarda la realizzazione di una area di sosta, soluzione che permetterà di venire incontro alle esigenze di parcheggio degli abitanti e dei visitatori del borgo, spesso costretti a lasciare le autovetture lungo la strada, costituendo un ostacolo alla circolazione.

Si tratta di opere attese e necessarie per Cerreta – spiega il sindaco Lorenzo Alessandrini – un piccolo borgo di interesse storico e ambientale che merita attenzione per divenire anche attrattivo ed evitare lo spopolamento, fenomeno tipico dei piccoli centri spesso sprovvisti delle opere infrastrutturali necessarie a garantire una migliore vivibilità. Con gli abitanti del borgo c’è stato un confronto interessante e positivo, che dimostra come il metodo della concertazione sia importante per compiere scelte che siano anche rispondenti appieno ai bisogni della popolazione. E in questo caso ci troviamo peraltro di fronte a un paese piccolo ma molto unito, con la unanime volontà di salvare questo borgo dall’abbandono e di renderlo più attrattivo”.

Ufficio stampa Comune di Seravezza

Elisabetta Lo Iacono,addì 22.2.2022

NUOVA SALA STUDIO PER LA BIBLIOTECA “CARDUCCI”

Pietrasanta_Lavori in corso al complesso di Sant’Agostino. Grazie a risparmi dall’annualità appena trascorsa, l’ufficio cultura del Comune ha potuto avviare una serie di interventi di risanamento di spazi finora non utilizzati e valorizzazione di altre aree già in uso.

Entro fine marzo, la biblioteca “Giosuè Carducci” metterà disposizione dei suoi frequentatori una nuova sala studio, allestita nel soppalco, finora inagibile. Con un impegno di circa 20 mila euro, infatti, è stata rimossa la vecchia moquette e sostituita con parquet, sanificate le scaffalature e tutti i libri, ripristinato l’impianto elettrico e, nei prossimi giorni, verrà messa in sicurezza la scala di accesso in marmo applicando un parapetto in plexiglass con montante in ottone realizzato su misura.

La nostra biblioteca – sottolinea il sindaco, Alberto Stefano Giovannetti – è uno dei perni culturali cittadini, al pari di edifici storici, musei e gallerie d’arte: renderla sempre più fruibile è uno degli obiettivi che ci siamo posti, in perfetta rispondenza alla volontà di riconquistare la qualifica di ‘Città che legge’”.

Un nuovo piano di lighting design è invece previsto per la galleria Tommasi, che ospita alcuni bozzetti della ricchissima collezione museale: saranno realizzati, infatti, puntamenti di luce specifici sulle singole opere, per esaltare la profondità e le forme delle sculture creando anche un’atmosfera più coinvolgente per il pubblico.

Ufficio Stampa & Relazioni Esterne

Giada Menichetti,addì 22.2.2022

PALESTRA TOMMASI, ALTRI 9 MILA EURO PER LA MESSA IN SICUREZZA

Pietrasanta_Dopo il ripristino della pavimentazione nell’area esterna (in foto), danneggiata da una serie di avvallamenti anche profondi che rendevano pericoloso il passaggio, alla palestra comunale Tommasi sono imminenti i lavori per la realizzazione della nuova recinzione e per l’adeguamento dei percorsi di ingresso e uscita dalla struttura, così come previsto dalle nuove normative di sicurezza anti covid. L’intervento, già approvato nel mese di dicembre per un importo di spesa pari a circa 9 mila euro più iva, dal punto di vista strettamente operativo sarà definito nei prossimi giorni: “Proseguiamo nella messa in sicurezza della palestra – sottolinea l’assessore ai lavori pubblici, Matteo Marcucci – e nel calendario di lavori sul quartiere Africa dove, grazie alla collaborazione e alle segnalazioni del comitato di quartiere, siamo già intervenuti sulla sistemazione del campetto da basket, dei giochi in via Bugneta e con la realizzazione del nuovo parco in via Settembrini”.

Ufficio Stampa & Relazioni Esterne

Giada Menichetti,addì 22.2.2022

V E R N I S S A G E ANDREA CHISESI ART GALLERY A CURA DI MARCELLA DAMIGELLA

Via Giuseppe Mazzini 79, Pietrasanta (LU). INAUGURAZIONE: SABATO 05.03.2022 ORE 18.00. Ingresso libero. Aperta tutti i giorni ore 10-13 e 16-20. Info tel. +39 349 8486901

info@andreachisesi.com http://www.andreachisesi.com

ANDREA CHISESI ART GALLERY

Nasce a Pietrasanta (LU) la nuova galleria d’arte

Pietrasanta_È nel cuore di Pietrasanta – al civico 79 della storica, centralissima via Giuseppe Mazzini – che sabato 5 marzo 2022 alle ore 18 si inaugura la nuova sede versiliese di Andrea Chisesi Art Gallery, curata da Marcella Damigella.

Gemella dell’atelier siracusano che ha sede a Ortigia, questa nuova Art Gallery prende forma al piano terra di un antico edificio nella storica via pietrasantina a due passi da Piazza Duomo.

Per il taglio del nastro – cui è atteso, tra gli altri, il sindaco di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti -, la curatrice ha previsto l’esposizione di opere di Andrea Chisesi che testimoniano tutto il percorso artistico, compresa una selezione tratta dalle collezioni più famose degli ultimi anni.

Dopo il grande successo alla Villa la Versiliana dell’estate 2020 con la mostra “Pietre della Memoria”, Andrea Chisesi torna a Pietrasanta in maniera permanente: l’artista ha scelto la “Piccola Atene” in quanto grande crocevia di artisti e realtà sinergica di scambi culturali.

Una sede prestigiosa

La nuova galleria d’arte di Andrea Chisesi è la prima e, fino a questo momento, l’unica presente in via Giuseppe Mazzini. Sta prendendo forma al piano terra dello storico edificio del XVII secolo dove, il 12 ottobre 1821, nacque Eugenio Barsanti, il presbitero insegnante di fisica che insieme all’ingegnere Felice Matteucci nel 1853 inventò il motore a scoppio.

Superata una porta a vetri, dominata dall’insegna che ricorda le due città che ospitano le gallerie di Chisesi – Ortigia in Sicilia e Pietrasanta in Toscana – al suo interno l’ambiente si presenta in stile industrial, abbandonando l’idea del luogo asettico e sterile, le opere di Chisesi sono contestualizzate, il visitatore è accolto in un luogo senza tempo, dove ogni opera può essere contemplata nella sua vera dimensione: le pareti cineree accolgono le opere pittoriche che dialogano ed evocano secoli di storia, poiché l’idea della curatrice è di immaginare un viaggio, attraverso arredi vintage che permettano di richiamare ricordi passati dal sapore di casa e di tradizione. «La galleria deve rimandare a un luogo dove l’arte è qualcosa di familiare, dove ci si sente a proprio agio», afferma la curatrice Marcella Damigella.

La nuova Andrea Chisesi Art Gallery sarà aperta tutti i giorni, sempre con ingresso libero, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20.

Il percorso espositivo

Per l’evento di inaugurazione, Andrea Chisesi Art Gallery propone una cinquantina di opere tra pitture, disegni e fusioni (quest’ultima è la tecnica che risulta dall’innesto di pittura e fotografia). La matrice dell’arte di Chisesi è rappresentata dall’interazione di luce e mito. L’Artista rivisita la storia dell’arte classica, proponendo un linguaggio espressivo contemporaneo, ma carico di archetipi; in particolare, nel suo personalissimo riesame, il tempo è rappresentato dai frammenti dei manifesti strappati presi dalla strada, una memoria fatta di réclame che chiudono uno spazio-temporale perpetuo all’interno dell’opera.

Il percorso si completa con la collezione dedicata alla luce, i suoi Fuochi d’artificio, una vera e propria esplosione di colori e di forme, che si rivelano un inno alla vita.

Nella nuova galleria d’arte di Andrea Chisesi è ben presente il connubio tra natura e uomo legati dal tempo e dal deterioramento, poetica dell’artista. La collezione ispirata alla natura e al panismo dannunziano – che richiamano l’ultima esposizione di Andrea Chisesi al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera – completano il percorso espositivo.

Biografia dell’Artista

Andrea Chisesi nasce a Roma nel 1972, ma presto la sua famiglia si trasferisce a Milano, dove frequenta il Liceo artistico e il Politecnico.

Nel 1998 a Porta Venezia apre “Andrea Chisesi photographer”, studio dove si occupa principalmente di fotografia e inizia a perfezionare quella tecnica che lui stesso definirà “fusione” tra pittura e fotografia.

Dal 1998 al 2008 la fotografia di ritratto sarà per l’artista l’attività principale che lo porterà a pubblicare su prestigiose riviste come Vogue, Vanity fair, Max, Rolling Stone e a ritrarre nel suo studio e sui set cinematografici personaggi tra cui attori, scrittori, musicisti di fama mondiale come Harvey Keitel, Robbie Wiliams, Ken Follet, Steven Tyler e molti altri.

Nonostante i suoi successi in campo fotografico, Andrea Chisesi dipinge incessantemente le sue “Fusioni” tra pittura e fotografia riscuotono un grande successo, una successione di mostre personali affermano il suo talento.

Nel 2009 la nota Galleria Rosenberg espone i suoi lavori e lo inserisce nei cataloghi d’asta.

Nel 2010 la Zucchi, noto marchio italiano di tessuti, lo invita a partecipare alla mostra dedicata agli stampi antichi del marchio, esperienza che si ripete del 2012.

Da questo momento in poi Andrea Chisesi è presente nelle più importanti esposizioni italiane, tra le quali la Biennale di Venezia del 2011

La sua collezione “Progetto Icone” Santi armati e tatuati, realizzata nel 2011 in collaborazione con Nicolai Linin, viene notata dalla curatrice Martina Mazzotta che lo invita alla Triennale di Milano nel 2012.

Nello stesso anno Andrea Chisesi lascia la fotografia per dedicarsi completamente alla pittura e apre il suo atelier di pittura in Sicilia a Siracusa.

Sempre nel 2012 la sua prima mostra a Siracusa dedicata ai “Fuochi d’Artificio”, si rivela la collezione più introspettiva dell’artista dedicata alla sua infanzia e al ricordo del folclore siciliano, con opere rappresentanti il dinamismo delle esplosioni e dei colori dei fuochi d’artificio, suo mandala.

Nel 2013 iniziano le esposizioni internazionali in varie città: Miami, Zurigo, Lugano, Londra ecc. Nello stesso anno apre il suo atelier nell’isola di Ortigia, dove oggi lavora e risiede.

Dal 2014 le sue personali sono ospitate in palazzi istituzionali delle più importanti città d’Italia; tra queste spiccano Cefalù nel 2014 con la collezione “Anime di Sicilia“ dedicata alla Sicilia luogo della sua infanzia trascorsa con il padre palermitano; Roma nel 2016 con la collezione “4 levels” una retrospettiva sulla sua tecnica; nel 2017 entra a far parte della collezione “Imago Mundi” di Luciano Benetton; nel 2018 la mostra a Castel Dell’Ovo “Street Home” offre uno spaccato sulla cultura di Napoli e dei suoi miti e nell’esclusiva cornice della Reggia di Caserta la sua ultima collezione, presentata nel 2019 dal titolo “Saligia”; nello stesso anno viene premiato come “Eccellenza siracusana” grazie al progetto Air Art” con la seguente motivazione: «l’artista ha istallato opere d’arte nei quartieri di periferia della citta oltre che nel centro storico per la realizzazione di un museo temporaneo a cielo aperto».

All’interno del Festival Nostos, dedicato al viaggiatore, sempre nel 2019 Andrea Chisesi diventa artista ufficiale del premio donato a Giordano Bruno Guerri, che lo invita a esporre al Vittoriale degli Italiani nel 2021.

Ancora nel 2019 entra nella collezione dello sceicco del Qatar che visita il suo atelier.

In questo 2020 Andrea Chisesi è stato invitato ad esporre presso l’istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera con la collezione dedicata a Napoli, “Street Home”; infine dal 12 luglio al 23 agosto le sue opere sono state protagoniste della mostra “Pietre della memoria. Omaggio al Parente” nella Villa La Versiliana di Marina di Pietrasanta.

Nel settembre dello stesso anno, le sue opere sono protagoniste di “Tempora Vatis”, la mostra dedicata a Gabriele d’Annunzio presso il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera conclusa nel settembre del 2021.

Dal giugno 2021 fino al gennaio 2022 ha esposto le sue opere a “Materiarte temporary art gallery” a Ortigia, Siracusa.

INFO

Andrea Chisesi Art Gallery

A cura di Marcella Damigella

Via Mazzini 79, Pietrasanta (LU)

Inaugurazione sabato 05.03.2022, ore 18

Aperto tutti i giorni ore 10-13 e 16-20

Tel. +39 349 8486901

info@andreachisesi.com

http://www.andreachisesi.com

MOSTRE DI ANDREA CHISESI

– 2021: Tempora Vatis Vittoriale degli italiani , 26.09 2020- 31.08.2021, Gardone Riviera (BS)

– 2020: Pietre della memoria. Omaggio al Parente Villa La Versiliana, 12/07 – 23/08, Marina di Pietrasanta (LU) Street Home Napoli Istituto Italiano di Cultura, 06/02 – 28/02, Monaco di Baviera

– 2019:Saligia Reggia di Caserta, 4/07 – 20/08, Caserta; Street Heroes Etna Comics IX ed., 6-9 Giugno, Centro fieristico “le Ciminiere”, Catania; Il Viaggio di Elena Ex Convento del Ritiro, 24/05-24/07, Ortigia, Siracusa

– 2018:La Smorfia Catacombre di San Gennaro, 18/Novembre 18 – 7/Gennaio 19, Napoli; Street Home Castel dell’Ovo, 30/Agosto – 15/Ottobre, Napoli; Temporary Art Gallery
1/Luglio – 30/Ottobre, Noto; Le Muse SPAZIODONNO 9/18 Marzo, Milano; Affordable Art Fair Gennaio 2018, Superstudio Più, Milano

– 2017: #TRIBE17 Ottobre 2017, OXO Bargehouse, Londra; Saligia (personale) Palazzo Zacco, Ragusa; Saligia (personale) ex Chiesa del Carmine, Taormina; Mostrando L’isola (personale)
Palazzo Gancia, Siracusa; Imago Mundi – Luciano Benetton Collection Rotte Mediterranee
ZAC – Cantieri Culturali alla Zisa, Palermo

– 2016:4 levels (personale)Palazzo Velli, Roma;Matrem  (personale)Galleria Montevergini, Siracusa;My MoneyPalazzo Trigona, Noto

-2015: Fuochi d’artificio e anime di Sicilia (personale)Ottagono di Santa Caterina, Cefalù;Di non solo paneMediateca Santa Teresa Milano Expo

– 2014: Fusioni (personale) Galleria civica Pippo Giuffrida, Misterbianco, Catania;Fuochi e altre passioni  (personale) Frigoriferi milanesi, Milano; Fuochi e vortici (personale)
Palazzo della Provincia, Siracusa; Fuochi e fusioni (personale)Ottagono di Santa Caterina, Cefalù; Biennale della creatività Verona

– 2013: Fusion Art Center, Wynwood, Art District, Miami, FL, US; Fuochi e fusioni (personale)
Londra Palace, Riva Degli Schiavoni, Venezia;Approdo della Sfinge Bari, Lecce, Lugano, Zurigo;Sacro e contemporaneo Palazzo Duchi di S. Stefano, Taormina

– 2012: VII Biennale di arte contemporanea Rocca Sforzesca Soncino 54° Bilennale di Venezia; Pelle di donnaTriennale di Milano, Fondazione Mazzotta; Zucchi Collection
piazza Duomo, Milano; Fuochi e vortici siciliani (personale)Galleria civica Montevergini, Siracusa;Arte Padovaprogetto icone Chisesi\Lilin, Padova;Fuochi e vortici (personale)
Palazzo Giuri e Consulti, duomo Milano

– 2011:Progetto Icone presentato da Andrei Chisesi e Nicolai Lilin Open Care Spazio Kolima via Piranesi, Milano;Biennale di VeneziaSala Nervi, Torino;Biennale di Venezia Palazzo degli Alessandri, Viterbo;Spazio Concept (personale) Disagio Tour, via Forcella – Milano;AA – Arte Accessibile Villa Erba, Como

– 2010: Spazio Concept (personale)1996 – 2009 via Forcella, Milano; Zucchi Collection
Zucchi store, Duomo Milano, collettiva; AA – Arte Accessibile Palazzo Sole 24ore, Milano; L’ètè des portrait Collettiva, Bourbon Lancy, France

– 2009: La Rosenberg di Milano espone i suoi lavori e lo inserisce nei cataloghi d’asta; EsseBlu Spazio al bello, Collettiva Milano

– 2008:Mustaches via Villapizzone, Milano

– 2004: Spazio50 (personale) presentazione di Ibrain Kodra, Idroscalo,Milano

Ufficio media

Marco Ferri ,addì 22.2.2022

LIBERACRONACA2 n. 3670 del 21 e 22 febbraio 2022

da Italia bene comune di pochi

LIBERO FOGLIO ONLINE

del COMUNE DI STAZZEMA E DELL’ ALTA VERSILIA

(“Storia, Arte, Tradizione, Politica, Informazione” )

#UnmifermoSalviamolachiesadeimartiridimulinadistazzema

Dal numero 1536 qualunque e-mail pubblicata sul BLOG liberacronaca2 sarà seguita da nome, cognome del soggetto che l’ha inviata e da questa precisazione:

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2) Ciò non ci esime eventualmente dall’ intervenire su quanto riteniamo pregiudizievole.

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4) Evitare le offese, il turpiloquio, le ingiurie alla razza/sesso/religione e il ricorso al linguaggio che violi la legge italiana, istighi a delinquere, alla violenza, alla diffamazione, ecc…

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NB: Qualora il giornaliero link di Libera Cronaca che inviamo non giunga a destinazione, si può accedere al balogi attraverso Google scrivendo  semplicemente liberacronaca2 unitamente alla data e poi cliccare.

Giuseppe Vezzoni

giuseppevezzoni@gmail.com

IL GOVERNO MANTENGA IL GREENPASS E NON TRADISCA LE DECINE DI MILIONI DI ITALIANI RESPONSABILI

Togliere l’obbligo del greenpass rafforzato sarebbe una beffa per le decine di milioni di italiani che si sonono dimostrati responsabili. Una decisione da scongiurare per i milioni di italiani vaccinati. Essa si rivelerebbe assai peggiore di quella subita con i tamponi antigenici, misura con cui si sono praticamente parificati i movimenti dei cittadini vaccinati e di coloro che non si sono voluti vaccinare. L’Italia e il suo governo devono tenere di conto della responsabilità civica dimostrata dalla soverchiante maggioranza del popolo italiano e non possono agevolare l’irresponsabilità e le fissazioni da medio evo di una minoranza, seppure ancora cospigua e sempre capace di mettere in emergenza il sistema sanitario nazionale. Manteniamo il greenpass rafforzato e l’uso delle mascherine nei luoghi chiusi o in aree all’aperto molto frequentate. Si impedisca con la massima accortezza finalizzata alla prevenzione sanitaria quell’invocato “liberi tutti” che ci porterebbe a bruciare la possibilità di una estate quasi normale, fatto salvo che non ci sia il dirompere sempre più incombente di una guerra in Europa.

Giuseppe Vezzoni

Responsabile di Libera Cronaca,addì 21.2.2022

L’UNIVERSITÀ DELLA MEMORIA A SANT’ANNA

Stazzema e Toscana_ Se con Sant’Anna di Stazzema si opera davvero nella realtà e per il futuro, l’Università della memoria che si vuole istituire con i fondi del Pnrr nell’ambito di un progetto complessivo che prevede lo stanziamento di 20 milioni di euro per rigenerare il borgo di Sant’Anna (ma sarebbe da aggiungere che sono quasi tutti i borghi stazzemesi che necessitano di una rigenerazione poiché volgono in una situazione di declino), dovrà essere comprensiva dei tanti armadi della vergogna che non sono stati mai aperti o subito richiusi, come quello delle foibe. Le istituzioni che sosteranno l’Università della memoria vigilino accuratamente che le risorse del Pnrr possano essere utilizzate a favore di una logica politica di parte , pertanto poco aperta e a volte reticente o addirittura omissiva come purtroppo avviene per quanto concerne la ricostruzione storica degli eventi bellici, sia locali sia nazionali e internazionali. La memoria non può essere memoria vera né tanto meno di pace se non si aprono tutti gli armadi e i cassetti, dove spesso in questi ultimi ripostigli si celano verità e nefandezze che sono proprie della guerra e dei belligeranti, nessuno escluso. Pertanto l’Università della memoria dovrà divenire punto di riferimento perché le vittime dell’aberrazione in cui evolve la cosiddetta coscienza dell’umana ragione quando decide di ricorrere all’uso della forza delle leggi inique e antidemocratiche. Scelte che rafforzano la ratio insensata delle armi per comporre le controversie tra le nazioni o peggio ancora per imporre supremazie ideologiche, così come è avvenuto nel secolo passato con il nazismo, il fascismo e il comunismo. Situazioni che hanno portato alle cosiddette guerre giuste e liberatorie ma che tuttavia hanno determinano situazioni da scheletri negli armadi nel momento in cui l’indagine ricostruttiva “granulare” sente che l’onestà intellettuale è costretta nel perimetro della giusta causa, spazio in cui, evitando attentamente ogni commistione storica e politica e conseguenti intenti finalizzati a ridurre la gravità della narrazione, si scopre e si tace che la memoria delle vittime della guerra è incompleta se non ingiusta poiché né sminuisce l’orrore e la responsabilità di veri e propri crimini contro l’umanità. Comportamenti criminosi per nulla dissimili da quelli compiuti da coloro contro i quali si è combattuto e da cui ci siamo liberati. Poiché la memoria è qualcosa di etico e quindi con un senso assai più profondo e più ampio del ricordo, quest’ultimo assimilabile invece alla sfera intima e personale. Pertanto la memoria ha la valenza di una conoscenza pubblica e si propone anche per l’ educazione morale delle persone. Essa deve essere preservata da influenze che abbiano il fine a ridurre la conoscenza e a impedire che si possano conoscere le eventuali degenerazioni avvenute. Pertanto l’Università della memoria non potrà essere strumento per una storia parziale ma dovrà assumersi l’onere intellettuale di promuovere la memoria senza perimetri che esulino dal dovere etico che impone il fare memoria.

Giuseppe Vezzoni

Responsabile di Libera Cronaca,addì 21.2.2022

IL TEATRO COMUNALE INTITOLATO AL MAESTRO CESARE GALEOTTI

Pietrasanta_Le note dell’Inno a Pietrasanta, prima, e quelle di Mameli, poi, hanno accompagnato sabato sera la cerimonia di scopertura della targa che ha ufficialmente conferito al teatro di piazza del Duomo il nome di “Teatro Comunale Cesare Galeotti”.

Pietrasanta è una delle città della cultura che fanno l’identità della Toscana – ha sottolineato il presidente della Regione Eugenio Giani, presente all’intitolazione – e sensibilizzare la comunità cittadina su una figura come Cesare Galeotti, che non è da considerare assolutamente un artista minore, è un modo per richiamare un importante capitolo di storia non solo locale, ma di tutta la nostra regione”.

Galeotti, nato a Pietrasanta nella seconda metà dell’800 e spirato a Parigi nel 1929, apprese dal padre i primi rudimenti musicali, mostrando fin dalla più tenera età spiccate doti pianistiche. I suoi studi proseguirono a Pisa, poi a Roma e Milano, dove “Il Corriere della Sera”, dopo una sua esibizione pubblica, titolò: “Mozart è resuscitato”. Dal 1882 la sua vita e la sua carriera si trasferirono a Parigi ma a Pietrasanta tornò, artisticamente parlando, nel 1903, per proporre la sua composizione “Anton” all’allora teatro degli Aerostatici.

Ogni amministrazione comunale deve essere orgogliosa per un evento di particolare importanza – ha ribadito il sindaco, Alberto Stefano Giovannetti – oggi, come sindaco di Pietrasanta, mi sento sinceramente onorato di poter intitolare il nostro Teatro Comunale, completamente ristrutturato e rimesso a nuovo, a un musicista e compositore della nostra terra come Cesare Galeotti, noto e apprezzato a livello internazionale”. Sono quasi 600 mila euro, infatti, i fondi investiti dal 2016 al 2020 per rimettere a nuovo la struttura di piazza del Duomo: prima la messa in sicurezza del tetto e dei controsoffitti e la ricostruzione del manto di copertura con nuovi materiali, compresa impermeabilizzazione e posa di pannelli termoisolanti; poi il restauro e l’ammodernamento degli ambienti interni e degli arredi, per rendere il teatro più accogliente e comodo agli spettatori.

Proprio in platea, dopo le formalità istituzionali, è proseguita la serata: gli interventi di Maurizio Castagnini, presidente dell’associazione musicale Diafonia Pietrasanta che ha curato l’organizzazione artistica dell’iniziativa, del dottor Giovanni Mariani, dello studioso dell’Istituto storico Lucchese – sezione Versilia Storica Mario Taiuti e del professor Giulio Battelli hanno tracciato un profilo biografico e artistico del Maestro Galeotti, intervallati da brani musicali con pianoforte e arpa interpretati da Alida Berti, Elisabetta Venturi e Linda Leo. In sala è giunto anche un graditissimo intervento “a distanza”, quello del Maestro Michael Guttman, che ha annunciato una serata-omaggio a Galeotti per l’apertura dell’edizione 2022 di “Pietrasanta In Concerto”.

Ufficio Stampa & Relazioni Esterne

Giada Menichetti,addì 21.2.2022.

IL CORDOGLIO DEL SINDACO LORENZO ALESSANDRINI PER LA SCOMPARSA DI DELIO LANDI, STORICO CENTRALINISTA DEL COMUNE DI SERAVEZZA

Seravezza – Il sindaco Lorenzo Alessandrini partecipa al cordoglio per la scomparsa di Delio Landi (classe 1938) storico centralinista del Comune di Seravezza. Un ricordo carico di affetto e di gratitudine, quello di Alessandrini, per questa figura molto conosciuta e apprezzata per le sue grandi doti relazionali. “Pronto Comune!” era il benvenuto che dava a quanti si mettevano in contatto con l’ente, trovando in Delio una immediata risposta alle diverse esigenze, grazie anche a quella straordinaria memoria che gli faceva ricordare tutti i numeri telefonici che passavano dal suo centralino. Il Sindaco, con l’intera amministrazione comunale, rivolge le più sentite condoglianze alla moglie Marta, ai figli Laura e Valentino e a tutti i familiari.

Ufficio stampa comune di Seravezza

Elisabetta Lo Iacono, addì 21.2.2022

IN PARTENZA I LAVORI AI SENTIERI DI VITOIO

Pietrasanta_ Altri 46 mila euro per Vitoio: è l’importo dei lavori che l’amministrazione comunale ha messo in cantiere per la località collinare di Pietrasanta, con l’obiettivo di sistemare la viabilità pedonale.

Attualmente, infatti, i sentieri che collegano il piccolo centro abitato non offrono condizioni di stabilità e, quindi, di sicurezza al passaggio, a causa del fondo sconnesso e della naturale presenza di muschio ed erba sui camminamenti. Il piano dei lavori, in partenza martedì 22 febbraio, prevede la ricostruzione dei percorsi con una pavimentazione a basso impatto ambientale e visivo e, dove necessario, il ripristino dei muretti a secco esistenti.
“Dopo le manutenzioni e gli interventi di miglioramento della sicurezza stradale realizzati nel 2021 – sottolinea il sindaco, Alberto Stefano Giovannetti – ora ci occupiamo di un nuovo capitolo che incide in modo sostanziale sulla qualità della vita di chi abita a Vitoio, ma rappresenta una facilitazione in più per tutto coloro che si trovano a visitare e attraversare, occasionalmente, questo piccolo gioiello della nostra collina”.

Ufficio Stampa & Relazioni Esterne

Giada Menichetti,addì 21.2.2022

I VENERDÌ DI MILZIADE”: A VILLA ARGENTINA DI VIAREGGIO SI PRESENTA IL ROMANZO GIORNI NERI

Viareggio_La Fondazione Alfredo Catarsini 1899 sarà presente alla rassegna culturale “I venerdì di Milziade”, a Villa Argentina di Viareggio, in via Fratti 44.

L’appuntamento è per venerdì 25 febbraio, alle ore 16.30, per la presentazione del romanzo Giorni neri, il romanzo che l’artista Alfredo Catarsini pubblicò nel 1969, che da decenni risultava introvabile, e che da poco è tornato disponibile per i lettori grazie alla nuova edizione edita da “La nave di Teseo”, con la prefazione di Giordano Bruno Guerri.

Condotta dal giornalista Umberto Guidi, la presentazione vedrà la partecipazione di Elena Torre che, oltre a essere scrittrice, giornalista e membro del Comitato Scientifico della Fondazione Alfredo Catarsini 1899, è anche la curatrice della nuova edizione del romanzo che fa tesoro di tante esperienze di vita vissuta di Catarsini durante il duro momento del passaggio del fronte dalla Versilia durante la seconda guerra mondiale e ce le ha restituite in forma di romanzo riuscendo «a dipingere con le parole», come affermò lo scorso luglio il critico d’arte Vittorio Sgarbi alla Versiliana, durante la presentazione dell’antologia dedicata all’opera dell’artista.

La vicenda storica e il romanzo

Come moltissime altre persone in quei difficili anni, tra il 1943 e il 1945 anche Alfredo Catarsini fu sfollato da Viareggio verso l’entroterra. La ferrovia e la via Aurelia che attraversavano la Versilia erano arterie strategiche per i collegamenti e il rifornimento delle truppe impegnate nel conflitto mondiale e la poco distante presenza della “Linea Gotica” rendeva l’intera area un luogo pericoloso a rischio bombardamenti, come poi si rivelò.

Catarsini trovò rifugio in alcuni luoghi della Lucchesia come la Val Freddana e il Monte Magno che furono teatro di fatti atroci, con deportazioni di massa, uccisioni di ostaggi, veri e propri eccidi.

Il libro Giorni neri nasce come testimonianza romanzata di quei momenti e prende le mosse proprio dagli appunti che l’autore scrisse durante quei lunghi mesi in cui si trovava lontano dalla sua città, note che poi si trasformarono poi in una storia vera e propria, in un romanzo che, pur avendo radici nella realtà, ha permesso la creazione di personaggi fittizi, capaci di incarnare sentimenti ed emozioni universali restituendoci un affresco veritiero di quanto accadde.

Da pittore quale è, Catarsini dipinge anche con le parole e scorrendo i capitoli, le immagini si fissano nella mente del lettore per rimanerci, con volti e luoghi che si animano come in un affresco.

Ci sono le piccole grandi storie, ci sono gli uomini e le donne che, sradicati dalla loro terra, si trovarono con le loro poche cose in un altrove non cercato, pieno di dolore e paura. Sono personaggi vividi, dialoghi intensi, aspri che ci raccontano forse la parte più difficile della nostra storia. Ed è da tener conto che in quel periodo Alfredo Catarsini affrescò le due chiese di San Martino in Val Freddana e di Castagnori ritraendovi anche alcuni dei personaggi che sono citati del libro.

Ufficio media,Marco Ferri ,addì 21.2.2021

FONDAZIONE ALFREDO CATARSINI 1899

LIBERACRONACA2 n. 3669 del 19 e 20 febbraio 2022

da Italia bene comune di pochi

LIBERO FOGLIO ONLINE

del COMUNE DI STAZZEMA E DELL’ ALTA VERSILIA

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Giuseppe Vezzoni

giuseppevezzoni@gmail.com

ULTIM’ORA LIBERA CRONACA N. 3669 DEL 20 FEBBRAIO 2022.

INCONTRO SUL NUCLEARE

Cari amiche e amici, cari socie e soci,

venerdì 25 febbraio, alle ore 17:30, il Circolo culturale Sirio Giannini è lieto di invitare tutte e tutti ad una conferenza dibattito che, data l’emergenza pandemica, si terrà presso la nostra stanza virtuale all’indirizzo https://meet.jit.si/circolosiriogiannini.

Il tema che abbiamo scelto è quello dell’energia nucleare, alla ribalta della cronaca in virtù del fatto che intorno ad essa sta avvenendo un dibattito nelle istituzioni europee.

Il relatore, Walter Giannotti, è un ingegnere nucleare che gentilmente ci illustrerà una presentazione intitolata “Breve introduzione alla tecnologia della energia nucleare e alcuni aspetti peculiari del suo impiego” . Non si presuppone la conoscenza di argomenti tecnico scientifici per partecipare all’evento. La presentazione avrà durata di circa un’ora e sarà possibile intervenire con domande o considerazioni personali al termine di essa.

La presentazione include una prima parte relativa ad una breve descrizione degli aspetti tecnico/fenomenologici rilevanti nell’ambito dell’uso della tecnologia nucleare per la produzione di energia. Questa parte include anche la descrizione di un incedente tipico e delle contromisure di sicurezza tipicamente adottate nei reattori nucleari.

Una seconda parte analizza la problematica tipica dei reattori nucleari di potenza: il trattamento delle scorie nucleari.

Una terza parte illustra brevemente l’evoluzione dei tre incidenti nucleari più “famosi”: Three Miles Island, Chernobyl, Fukushima.

Se ci sarà tempo e se gradita ai partecipanti, un’ultima parte sarà dedicata alla radioattività naturale e artificiale.  

Concluderà l’intervento la descrizione della tecnologia della fusione nucleare, attualmente in fase di sperimentazione.

In calce al messaggio trovate le istruzioni per il collegamento.

Cliccare” l’indirizzo internet evidenziato in azzurro presente dentro questo messaggio.

Selezionare “apri link in nuova finestra” con il tasto destro del mouse.

Selezionare consenti quando una finestra di dialogo chiede di accedere alla videocamera ed agli altoparlanti del vostro PC.

A questo punto compare una videata in cui, se correttamente collegata, la vostra videocamera mostrerà le immagini da essa inquadrata. In sovrimpressione troverete uno spazio in cui compare il nome che usate con la posta elettronica, che potete cambiare ed un ulteriore tasto blu che vi permette di entrare nella stanza virtuale. Per entrare nella “stanza” selezionatelo.

Una volta entrati nella “stanza” troverete dinanzi a voi dei piccoli riquadri contenenti le immagini degli altri partecipanti. 

In basso invece troverete 9 diversi pulsanti che potete selezionare (“cliccare”) con il vostro mouse. 

Partendo da sinistra i pulsanti consentono:

1°: accendere e spengere il microfono;

2°: accendere e spengere la videocamera;

3°: condividere lo schermo mostrando la scrivania del vostro PC;

4°: accedere alla chat della stanza virtuale;

5°: alzare la mano per prendere la parola;

6°: vedere tutti i partecipanti oppure uno solo;

7°: invitare altre persone;

8°: funzioni avanzate;

9°: interrompere la comunicazione ed uscire dalla “stanza virtuale”.

Il Presidente del Circolo culturale Sirio Giannini

Paolo Salvatori,addì 20.2.2022.

BENITO MUSSOLINI, DA PACIFISTA A GUERRAFONDAIO E LA SUA GRAFIA, DA SUPERUOMO A SCONFITTO.

Così come per Hitler, anche per l’italiano Benito Mussolini sarebbero tali e tante le cose da narrare che conviene limitarsi all’essenziale, rimandando le biografe alle mille occasioni presenti sia in cartaceo sia sul web.

Nacque a Dovia di Predappio (Forlì) il 29 luglio del 1883. Figlio di Alessandro, fabbro ferraio, e di Rosa Maltoni, maestra elementare e quindi, a differenza del suo “collega” Hitler, non ebbe, nell’infanzia, motivo di esperienze nefaste. D’altra parte non gli assomigliava né nel fisico, né per il carattere. Visse un’infanzia modesta e serena. Un punto cardine è l’iscrizione al Partito Socialista Italiano, laddove dimostra subito un acceso interesse per la politica attiva come il padre, figura rappresentativa del socialismo anarcoide e anticlericale di Romagna. Emigra in Svizzera nel 1902, allo scopo di evitare il servizio di leva e si guadagna le basi della propria cultura politica. Lo rivediamo in Italia nel 1904, per un’amnistia, a compiere comunque il proprio il servizio militare nel reggimento bersaglieri di stanza a Verona, tuttavia viene posto in congedo nel 1907. Poi schedato come sovversivo” e “pericoloso anarchico”. Lo ritroviamo nel1908, a scrivere per un periodico socialista sotto pseudonimo. Continua a farsi notare e il 18 luglio viene arrestato e condannato a tre mesi di carcere. Esce e vi rientra in settembre, per aver tenuto a Meldola un comizio non autorizzato. Seguendolo occorre dire che la sua strada di politico e rivoluzionario gli sembrava consona. Potremmo continuare a seguirlo, tra proteste, giornalismo, espulsioni e insegnamento precario. Non era persona che si adattasse alle formalità, per cui la sua unione con Rachele Guidi, non ebbe carattere religioso e neanche civile. Nel settembre 1910 nacque Edda, poi Vittorio nel 1916, Bruno nel 1918, Romano nel 1927, Anna Maria nel 1929. Nel 1915, intanto, si era sposato, prima civilmente e nel 1925 in Chiesa. Giungiamo alla direzione del giornale socialista “Lotta di classe” e alla segreteria della federazione socialista. Conserva, intanto, la sua impronta rivoluzionaria che male si assimila con la tradizione razionale e positivista del marxismo, così com’era inteso dagli uomini più rappresentativi del P.S.I. Nel 1910, tenta, senza successo, di provocare l’uscita dal P.S.I. della federazione socialista forlivese ma resta solo. Intanto sopraggiunge la guerra di Libia, nel periodo in cui era stato condannato a cinque mesi e mezzo, di reclusione per avere partecipato alle manifestazioni del 1911 contro la guerra in Africa. Insiste a mostrarsi un uomo contrario alla guerra, e il primo dicembre 1912 assume la direzione dell’ “Avanti!”

Allo scoppio del conflitto mondiale lo troviamo ancora, come sempre, allineato sulle posizioni ufficiali del partito: di radicale neutralismo.

Cosa modifica le sue convinzioni? Forse il convincimento che sarebbe stato opportuno sfruttare l’occasione offerta dalla prima guerra mondiale, per condurre il popolo verso il rinnovamento rivoluzionario, dimostratosi altrimenti impossibile.

Da quel momento tutto cambia e troviamo Mussolini dimissionario e scrittore di un articolo in cui chiariva il suo mutato programma:

– “Dalla neutralità assoluta alla neutralità attiva ed operante”- appoggiato dall’assemblea straordinaria del PSI milanese.

Tuttavia la direzione nazionale non fu d’accordo e il 15 novembre Benito Mussolini pubblicò il nuovo giornale “Il popolo d’Italia“, ultranazionalista, radicalmente schierato su posizioni interventiste, a fianco dell’Intesa. Il giornale conseguì immediatamente un clamoroso successo di vendite.

Finito il Mussolini non interventista. Finito il Mussolini socialista (fu espulso dal PSI tra il 24 e il 29 novembre 1914). Arrestato a Roma mentre si accingeva a presiedere un comizio interventista, il 24 maggio, all’entrata in guerra dell’Italia, definì questa giornata “la più radiosa della nostra storia“e nell’agosto del 1915 venne richiamato alle armi.

Mi fermo qui. Ho inteso soltanto (semplificando), chiarire come un uomo contrario alle armi (aveva tentato di evitare il servizio di leva), contrario alla guerra e socialista di nascita, abbia poi potuto portare l’Italia in un sodalizio guerriero che tante sofferenze ha provocato al popolo italiano ed ha condotto lui a tanta gloria e tanta infamia, finendo calpestato (ignobilmente), dallo stesso popolo che lo aveva osannato nelle piazze, appeso a testa in giù, esposto, da morto, nel Piazzale Loreto, a Milano.

In proposito, un mio caro amico, generale a riposo, all’epoca poco più che ragazzo, era presente e narrava, inorridito, dei calci sul volto di un uomo che folle plaudenti avevano seguito senza ragionare, così come “Escape from Freedom – Fuga dalla libertà – prevede.“L’analisi di un apparente paradosso: l’uomo moderno ha raggiunto la libertà, ma non riesce a usarla per realizzare completamente se stesso.” Osannare un leader, sembra essere ancora oggi il desiderio delle masse. Non pensare singolarmente, piuttosto lasciarsi guidare ciecamente. Il mio amico generale mi raccontava di osservare tutto come se fosse un sogno impossibile. Lui, fatto crescere con la Gioventù italiana del Littorio (GIL), vedere appeso per i piedi, dopo essere stato deturpato in volto, l’uomo che masse plaudenti avevano seguito, accecate. Vedere come una “suorina”, nell’osservare inorridita il corpo a testa in giù, con le gonne abbassate, di Claretta Petacci, avesse sentito pudicamente la necessità di chiudere con una “spilla ‘e nutriccia” (da balia), quella gonna al centro.

Veniamo all’ultimo scritto “ufficiale” di Mussolini: – “La 52a Brigata Garibaldina mi ha catturato oggi venerdì 27 aprile sulla piazza di Dongo. Il trattamento usatomi durante e dopo la cattura è stato corretto. Mussolini”.

Ho osservato quel documento, piccolo pezzo di carta su un foglio protocollo tagliato a metà ed evidentemente, piegato in quattro, conservato da chissà chi. Alle spalle vi è stato applicato un sostegno per evitare che si rompesse.

Più “autentica” di così una grafia non potrebbe essere ed ecco la firma, che ci dice (questa volta a bassa voce), come Benito Mussolini, nell’ambito personale, poco o nulla si riconoscesse, se non come “Mussolini”, poiché il nome non c’è, in sostanza mai, nella sua firma, tranne in qualche eccezione del 1945, laddove, inconsciamente, fa rientrare la sua personalità individuale. Tra le eccezioni vi sono le lettere che scrisse, in sostanza ogni giorno, a Claretta Petacci, in cui si firmava, incredibile a dirsi, “Ben.”

Altisonante, firma a denti di squalo nei momenti felici, con quella M che, nel tempo, cresce a dismisura, fieramente. In tutta la grafia di Mussolini abbiamo la predominanza delle “M” e delle “N” che ricordano quelle insegnate a scuola e definiamo come “arcate”. Possiamo riscontrarvi un’esteriorizzazione della personalità che si unisce a diffidenza, tendenza a porre distanza dall’altro, attaccamento alle proprie origini, alla propria individualità, la convinzione di avere dei valori da tramandare, di conservare ed accrescere il prestigio del cognome che porta e la considerazione sociale di cui gode. Anche la fedeltà al modello che si è costruito. Lettere che conservano almeno in parte la loro fisionomia, anche nella scrittura decisamente aguzza. Nel foglio sbiadito dell’ultimo Mussolini alcune caratteristiche vengono meno: vediamo delle m (compresa quella della firma), a ghirlanda, ossia appuntite e che formano quasi una u. Anche nella firma. Evidentemente, non volendo (non potendo), dubitare dell’autore (non sarebbe stato conservato con tanta accuratezza un falso), devo pensare che l’uomo arrestato e poi ucciso era “un altro Mussolini”.

Chi era, invece, il “vero” Mussolini? Quello della “lettera al re”, per esempio. Così sicuro di sé nell’inserimento del foglio, parimenti distaccato dal lato sinistro (diciamo il passato, la madre), felicemente lanciato verso il destro con una grafia spigolosa, le lettere maggiori molto grandi, la pressione evidenziata, gli allunghi inferiori (vedere le effe), gonfi di fantasie, i ricci spavaldi, le “T” con le aste che corrono avanti, imperative. E’ un uomo adatto al comando, scoppia di salute, potrebbe avere la pressione alta ed è vigoroso. Niente a che vedere con la salute malferma di un Hitler. Lo dimostra appena può, con molto protagonismo, facendosi vedere a petto nudo mentre lavora nei campi. Un uomo cui piacciono le donne, che si tiene lontano, anche se appare socievole. Lo dimostra lo stretto di parole e tra parole. Dove sono gli occhielli delle “o” e delle “a”? Schiacciati, macchiati, appuntiti. Non era una persona che poteva pazientare, piuttosto calpestava ogni intralcio che potesse impedirgli di condurre a termine ciò che aveva deciso. La sua grafia era, dunque, acuminata ed angolosa, limitatamente leggibile, dalle dimensioni letterali in maggioranza grandi e dalla pressione notevolmente marcata, con un tratto ben inchiostrato, esuberante, con ragguardevoli allunghi inferiori e superiori e un buon grado di aderenza al rigo di base. Lui era senza dubbio collerico, sempre in movimento, con una intelligenza di tipo pratico (non come Hitler, che era un teorico) e non sempre si rendeva conto in pieno dei guai in cui poteva cacciarsi.

Certamente succube di protagonismo e di un certo soggettivismo – come dimostrano i tratti prolungati orizzontalmente a fine parola – munito di un fortissimo orgoglio.

Non ammetteva di poter sbagliare e voleva mostrarsi generoso verso i deboli, ed instancabile nell’operatività, sia fisica sia mentale. A differenza di Hitler non era un anaffettivo, tuttavia aveva tutti i difetti del “superuomo”. (Bianca Fasano).

Da Accademia dei Parmenidei,addì 20.2.2022

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LA FIERA DI SAN GIUSEPPE TORNA A QUERCETA DOPO DUE ANNI DI STOP. ECCO COME SARANNO ORGANIZZATE LE AREE ESPOSITIVE

Bernardi: “Una fiera importante perché segnerà la ripartenza di questo tipo di attività”

Seravezza – Dopo due anni di stop a causa della pandemia,torna la fiera di San Giuseppe a Querceta, la festa del patrono che si celebra il 19 marzo. Una preziosa occasione per il recupero delle tradizioni e per un rilancio del paese in un momento delicato, che necessita di una decisa ripartenza. Con questa convinzione l’amministrazione comunale, attraverso l’attivo interessamento del vice sindaco Adamo Bernardi, sta delineando gli aspetti organizzativi della manifestazione, in stretto raccordo con il SUAP (lo Sportello Unico Attività Produttive), il Comando della Polizia municipale ma anche le varie realtà impegnate in questo atteso appuntamento alle porte della primavera.

Gli espositori potranno allestire i banchi nelle piazze Pellegrini e Matteotti, in via Fratelli Rosselli nel tratto di strada sotto le due Torri, in via Don Minzoni (da piazza Matteotti alla via Federigi), sulla via Provinciale dall’incrocio con via Ranocchiao al parcheggio Donatori di sangue. In fase di valutazione, sulla base delle domande presentate, l’eventuale estensione dell’area espositiva su via Federigi sino alla rotonda del gallo.

Un punto interrogativo permane sulla questione del luna park in quanto l’amministrazione comunale è in attesa di una risposta dai gestori in merito alla loro partecipazione e, nel caso di risposta positiva come auspicato, saranno discusse le diverse ipotesi.

Sarà una fiera anche della tradizione, con la presenza di espositori impegnati nella promozione dei prodotti tipici, artigianali e di antiquariato che troveranno posto nelle centralissime piazza Pertini e nel tratto di strada antistante il Caffè la Piazza.

Si tratta di una fiera importante perché segnerà la ripartenza anche di questo tipo di attività, per questo ci stiamo dedicando con determinazione alla sua organizzazione – spiega Adamo Bernardi –, sarà raccolta prevalentemente nel centro cittadino favorendo al contempo anche una circolazione veicolare adeguata, proprio per un più facilitato accesso all’area espositiva, ad esempio rimarranno percorribili la via Provinciale sino a Ranocchiao e il tratto di strada che costeggia la piazza Matteotti, dinanzi alle banche. Così come sarà facilmente accessibile il parcheggio sotto piazza Pertini, raggiungibile dal tratto lato monte di via Federigi, per intenderci quello a fianco della Chiesa”.

La macchina organizzativa è dunque a pieno regime, anche con la collaborazione del presidente del consiglio Marco Pellegrini, delegato all’associazionismo, che sta portando avanti un prezioso lavoro di raccordo con le associazioni interessate che dovranno poi presentare richiesta all’ufficio competente.

Infine la questione relativa al Covid che dovrà tenere conto dell’andamento della pandemia e delle eventuali novità normative, secondo quanto stabilito a livello nazionale.

Ufficio stampa Comune di Seravezza

Elisabetta Lo Iacono,addì 19.2.2022

PIETRASANTA IN LIZZA PER IL TITOLO DI “CITTÀ CHE LEGGE”

Pietrasanta_Un’alleanza di comunità per diffondere la “buona pratica” della lettura e riconquistare la qualifica di “Città che legge”: è il “Patto” stipulato dall’amministrazione comunale di Pietrasanta e dalla biblioteca cittadina “Giosue Carducci”, primo atto per concorrere al prestigioso riconoscimento conferito agli Enti municipali dal “Centro per il libro e la lettura”, d’intesa con Anci.

Per le sue caratteristiche naturali, storiche, culturali, economiche e sociali – sottolinea il sindaco Alberto Stefano Giovannetti, che ha anche la delega alla cultura – Pietrasanta dispone di importanti punti di forza che possono fungere da leva ulteriore per eventi culturali di ampia portata”. Uno di questi è sicuramente “la nostra biblioteca – prosegue Giovannetti – che custodisce un patrimonio librario di circa 50.000 volumi, svolge un ruolo peculiare di studio e ricerca e offre ai cittadini opportunità di informazione, documentazione e promozione della lettura, anche con una rubrica settimanale pubblicata sulla pagina Facebook ufficiale del Comune. Ma sull’intero territorio abbiamo realtà legate alla filiera del libro che possono svolgere un ruolo significativo nell’organizzazione di eventi legati alla promozione della lettura”.
Da qui l’aspirazione alla qualifica di “Città che legge”, già ottenuta dalla Piccola Atene nel 2017, che permetterà al Comune anche di accedere a bandi di gara e finanziamenti per nuovi progetti di promozione alla pratica del leggere. L’avviso pubblico per il biennio 2022-2023 sarà emesso dal Centro nelle prossime settimane ma il requisito necessario a “mettersi in gioco” era proprio la stipula del “Patto per la Lettura” sul proprio territorio: “Desideriamo coinvolgere tutti gli attori delle filiera del libro presenti a Pietrasanta – conclude Giovannetti – biblioteche, istituzioni scolastiche o private, editori, librerie, autori, associazioni culturali e di volontariato: per questo il ‘Patto’ resta aperto a nuove adesioni e sarà valido fino a tutto il 2024”.

Ufficio Stampa & Relazioni Esterne

Giada Menichetti,addì 19.2.2022

UN CONCORSO FOTOGRAFICO PER I 100 ANNI DELL’UOEI

Pietrasanta_ C’è tempo fino alle 24 del 15 maggio per partecipare al concorso fotografico “Occhi come ali”, indetto dalla sezione di Pietrasanta dell’Uoei, Unione Operaia Escursionisti Italiani, per festeggiare i suoi primi 100 anni di attività.

E’ una delle realtà di volontariato più longeve del nostro territorio – sottolinea l’assessore all’associazionismo, Andrea Cosci – e noi, come amministrazione, saremo felici e onorati di celebrare insieme a loro questo invidiabile traguardo, con una bella iniziativa che stiamo preparando per fine aprile”.

Una delle iniziative in calendario per il centenario è proprio il concorso fotografico dedicato a Giorgio Lorenzetti, appassionato della montagna e scomparso prematuramente del 2009. “L’obiettivo che ci poniamo – scrivono dall’associazione – è far conoscere, con la fotografia, come ognuno di noi vede il mondo che ci circonda attraverso i propri occhi. Con un riguardo particolare alle attività svolte verso la natura, la cultura e il tempo libero”.

Le foto dovranno essere caricate sulla pagina Facebook “Centenario UOEI” come nuovo post, inserendo nel commento un breve titolo delle immagini; in alternativa, potranno essere inviate all’indirizzo di posta elettronica pietrasanta@uoei.it o consegnate su supporto digitale a FPS Foto e Video.

Due le sezioni previste dal regolamento: una on line, sottoposta al “giudizio” degli utenti del social network attraverso il fatidico like; l’altra, invece, soggetta a valutazione tecnica della giuria. Venti le immagini finaliste per ciascuna categoria, fra le quali sarà eletta la terna vincitrice.
La partecipazione è gratuita e aperta a tutti, con un massimo di tre immagini a concorrente, a colori o in bianco e nero. Regolamento completo sul sito pietrasanta.uoei.it.

Ufficio Stampa & Relazioni Esterne

Giada Menichetti, addì 19.2.2022

LIBERACRONACA2 n. 3668 del 18 e 19 febbraio 2022

da Italia bene comune di pochi

LIBERO FOGLIO ONLINE

del COMUNE DI STAZZEMA E DELL’ ALTA VERSILIA

(“Storia, Arte, Tradizione, Politica, Informazione” )

#UnmifermoSalviamolachiesadeimartiridimulinadistazzema

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PER QUANTO PREMESSO

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Giuseppe Vezzoni

giuseppevezzoni@gmail.com

DOPO I 55 APPLAUSI PER MATTARELLA, IERI IL RISCONTRO CON I QUATTRO TONFI DEL GOVERNO DRAGHI SUL DECRETO MILLEPROROGHE.

Potrebbe rivelarsi esatto aver pensato che la rielezione del presidente Mattarella sia stata la necessaria foglia di fico per coprire le nudità delle forze politiche che sostengono il governo Draghi per continuare l’osceno comportamento di mirare più che al conseguimento del bene pubblico della nazione al bene personale ed elettorale proprio. Ieri, tra l’altro trentesimo anniversario dell’inizio di Tangentopoli ( la locuzione coniata “Mani pulite” invece non riesco proprio a interiorizzarlo poiché lo considero fallito), ne abbiamo avuto un altro riscontro, tanto che il presidente Draghi è passato dal Colle e ha fatto intendere che con questi comportamenti il governo non può andare avanti. Quando si dà credito ai capitani di ventura qual sono diventati i leader dei partiti il rischio del voltafaccia è altissimo.

Giuseppe Vezzoni

Responsabile di Libera Cronaca,addì 18.2.2022

TEORIA DELLA MONETA MODERNA (MMT)

Di recente sono apparse su diversi blog e su pubblicazioni specializzate prese di posizione sulla Teoria Monetaria Moderna, da alcuni considerata una teoria al servizio del popolo in quanto interpretata come un fondamentale contributo alla comprensione dei problemi derivanti dalla possibilità di poter reagire ad una “austerity” prolungata facendo affidamento su politiche economiche definite rozzamente come “sovraniste”in cui è evidente la mitizzazione del debito pubblico. I critici di questa teoria si limitano a mettere in evidenza che gratta gratta sotto un Marxista troverai sempre un Keynsiano. Si può allora asserire che questa teoria è oggetto di molti “back-and-forth” nel mondo economico. Basti dire che molti considerano l’MMT la criptovaluta della macroeconomia: un’idea affabulante e lungimirante, ma quando fai pressione sui suoi devoti sacerdoti perché chiariscano quale sia esattamente il suo punto di approdo, cosa puoi fare e che non puoi fare meglio usando approcci teorici più convenzionali, la risposta è molto pomposa ma nessuna è chiara.

Seguendo alcuni testi e lavori sulla materia mi sono fatto una idea più meta (da non confondere con Meta di Mark Zuckerberg). Riflettendo sul fatto che l’Euro è sostenuto da 19 Paesi dell’Europa e che l’approccio a questa teoria economica sia proprio fuori alla sua portata, non vedo in prospettiva quali potrebbero essere gli eventi da indurre la Commissione o il Parlamento Europeo e i loro fidati Economisti ad affermare che sono in corso ripensamenti fondamentali dei concetti economici su cui si fonda la politica monetaria ed economica dell’Eurozona, nonostante che l’Europa abbia dato corso ad una delibera di approccio finanziario come quella del NextGenerationEU (NGEU) , che raggiungerà, tra il 2012/2026 la cifra di 2018 mld di euro a prezzi correnti, sulla base delle teorie tradizionali che informano la BCE.

Si potrebbe pensare che la necessità di una nuova teoria si affacci ogni volta che le previsioni economiche risultano profondamente sbagliate. Eppure, chi si impegna in questi profondi pensieri non dovrebbe indulgere sulla forza delle proprie teorie poiché c’ è un mondo grande e complicato là fuori, e modelli concettualmente altrettanto validi, che potrebbero finire per essere lontani a causa di dati inadeguati o eventi esterni.

Ecco un esempio tratto dalla scienza “reale”: la Grande Tempesta britannica del 15/16 ottobre 1987 – un violento ciclone extratropicale – , la cui gravità fu una completa sorpresa. Nessuno ha suggerito che ci fosse qualcosa di sbagliato nei principi fondamentali della meteorologia. Invece, mentre i meteorologi sono stati oggetto di molte critiche, la conclusione principale è stata che la raccolta di dati del Met Office per l’oceano a sud e ad ovest della Gran Bretagna era inadeguata e doveva essere rafforzata.

Ricordiamo invece un esempio economico intervenuto come una tempesta: in sostanza nessuno ha colto i segnali del tracollo finanziario del 2008 (a parte le persone che hanno previsto molte altre crisi che poi non sarebbero accadute), ma quando è arrivata questa crisi, non è stata manifestata molta angoscia esistenziale tra gli economisti. Invece è’ stata elaborata, approfondita e accettata una teoria delle crisi bancarie; molti gli economisti che si dichiaravano allora convinti, perché portatori di tale teoria, che i regolamenti e l’assicurazione dei depositi rendessero impossibile un’ondata di corse agli sportelli vecchio stile, cosa che invece è avvenuta per le banche tradizionali.

Quello che pochi avevano capito, tuttavia, era che gran parte del sistema finanziario moderno coinvolgeva “banche ombra” che svolgevano attività di tipo bancario ma, poiché non erano che edifici di marmo con file di cassieri, mancavano sia dei regolamenti che delle garanzie del governo, come ci si aspetterebbe per una banca tradizionale protetta. Non appena ciò è diventato chiaro, la crisi, sebbene imprevista, è stata facilmente inserita nel quadro standard; nelle settimane successive alla caduta di Lehman Brothers, si potevano trovare economisti che vagavano per i corridoi mormorando sottovoce ” Diamond-Dybvig , Diamond-Dybvig” . Quindi quali crisi economiche hanno dimostrato chiaramente la necessità di un ripensamento fondamentale? La Grande Depressione, ovviamente: una cosa del genere era impensata nella filosofia economica prevalente dell’epoca, e il fatto che sia successo ha convertito molti alla visione economica di John Maynard Keynes.

La stagflazione degli anni ’70 ha anche costretto a un grande ripensamento. L’inflazione persistente nonostante l’elevata disoccupazione sembrava fornire una spettacolare rivendicazione per l’argomento di Milton Friedman e Edmund Phelps secondo cui un’inflazione sostenuta sarebbe stata incorporata nella determinazione dei salari e dei prezzi, un’idea non del tutto nuova ma che divenne parte della regola.

Al contrario, la recessione di Volcker degli anni ’80 ha confutato alcuni dei modelli economici popolari degli anni ’70. Secondo questi modelli di “macro equilibrio”, la stretta monetaria provocherebbe una recessione solo se la gente non la vedesse arrivare. L’enorme e sostenuta flessione associata alla disinflazione ha mostrato che questi modelli erano sbagliati , anche se questa volta, purtroppo, gran parte della professione ( gli economisti, analisti finanziari )ha rifiutato di accettare le prove, una situazione che è andata avanti per decenni di continua negazione.

Infine, la persistente debolezza economica del Giappone a partire dagli anni ’90 ha avuto un profondo effetto sul pensiero di un certo numero di economisti, incluso Ben Bernanke . Già nel 1998 molti economisti, in specie Krugman , si spinsero ad affermare che le regole sarebbero cambiate in un’economia in cui l’importo che le persone volevano risparmiare superava l’importo che le imprese volevano investire. Anche enormi aumenti dell’offerta di moneta sarebbero rimaste immobilizzate, piuttosto che causare inflazione. Né i disavanzi di bilancio aumenterebbero i tassi di interesse, a meno che non fossero abbastanza grandi da assorbire tutto il risparmio in eccesso. E gli eventi successivi? Non c’è stato niente di paragonabile a sconvolgente, almeno in termini intellettuali. Dopo il 2008, il mondo intero ha iniziato ad assomigliare al Giappone dieci anni prima; poteva quindi considerarsi un bene, avevamo già la struttura intellettuale per questo compito

È vero che molti tipi finanziari e politici, insieme a pochi economisti, continuavano a prevedere che i tassi di interesse e il tasso di inflazione sarebbero saliti alle stelle da un giorno all’altro. Ma queste previsioni non erano basate su alcun modello coerente. Invece, riflettevano una combinazione di sentimenti viscerali e, va detto, un pio desiderio. Ad esempio, Alan Greenspan, che continuava a prevedere cose terribili dalla stampa di denaro e dalla spesa in deficit, ha dichiarato che il fallimento dell’inflazione e dei tassi di interesse a salire vertiginosamente ” deplorevole “.

Raccontare questa storia nel modo giusto è importante perché continuiamo a vedere scrittori che dichiarano che la persistenza di bassi tassi di interesse, nonostante ampi deficit e debito pubblico, è in qualche modo uno sviluppo scioccante che confuta il pensiero economico convenzionale, quindi dovremmo rivolgerci a nuove dottrine come la MMT. Epperò, questa parola: “convenzionale” è difficile credere che significhi ciò che pensano significhi. Puoi trovare personaggi famosi che continuavano a prevedere un forte aumento dei tassi, ma nulla di ciò che è accaduto tra la crisi finanziaria globale e la pandemia di Covid-19 contraddiceva la teoria keynesiana standard. E il recente aumento dell’inflazione? Non va minimizzato il fatto che rappresenta un grosso problema. Ma la cosa strana di questo dibattito è che Team Inflation e Team Transitory sono iniziati più o meno con la stessa struttura intellettuale, solo le caratterizza le interpretazioni diverse dei numeri. E, per ora, l’incapacità di molti economisti di correggere l’inflazione sembra l’incapacità del 2008 di apprezzare la fragilità del sistema finanziario, o, se è per questo, le previsioni del maltempo del Met Office nel 1987, piuttosto che un problema intellettuale esistenziale. Nessuno ha visto i guai della catena di approvvigionamento o la carenza di lavoratori causati dall’arrivo della Grande Dimissioni, ma come è stato già evidenziato sopra, c’è un mondo grande e complicato là fuori, e a volte accadono cose inverosimili. La morale di questa discussione non è che il mainstream abbia sempre ragione, o che dovresti ascoltare solo le persone con le giuste credenziali formali. È, invece, che le nuove idee dovrebbero essere giudicate come idee, non dal fatto che coloro che le propongono quelle idee siano le più giuste. Tutti amiamo le storie di coraggiosi innovatori che sfidano un’istituzione noiosa, ma proprio quell’amore apre le porte ai venditori ambulanti – che potrebbero ingannare se stessi, così come gli altri – che in realtà non hanno altro da offrire se non una buona trama.

Tratto da un lavoro di Paul Krugman Alberto Angeli febbraio 2022

BOLLETTE: STOP ALLE SPECULAZIONI E SUPER RINCARI.

ALLEVATORI, AGRICOLTORI E AMMINISTRATORI LUCCA, GARFAGNANA E VERSILIA IN “PIAZZA” INSIEME

Lucca_Con la prova muscolare di piazza Coldiretti ottiene la convocazione dell’Ispettorato centrale repressioni frodi per verificare eventuali pratiche sleali a danno delle imprese agricole e del tavolo sul prezzo del latte. 

C’era anche una numerosa delegazione di allevatori, agricoltori ed amministratori locali della Garfagnana, Lucca e della Versilia alla grande manifestazione di Coldiretti nel cuore di Firenze per salvare l’agroalimentare Made in Italy e difendere l’economia, il lavoro ed il territorio. Al centro della protesta, tra slogan, campanacci, caseificazione live e distribuzione di latte fresco ai passanti, il caro bollette che ha interessato materie prime ed energia e le speculazioni che strozzano le imprese agricole costrette in molti cari a vendere sotto costo, l’applicazione della legge contro le pratiche sleali voluta proprio da Coldiretti per garantire alle imprese una giusta remunerazione partendo dal costo di produzione e lo sblocco di importati finanziamenti del Pnrr sulle filiere e sulle energie rinnovabili, in particolare il fotovoltaico, che la principale organizzazione agricola, punta a sfruttare sui tetti di stalle e cascine per tagliare le bollette ed il biogas. In piazza, a fianco di centinaia di allevatori ed agricoltori arrivati da tutta la Toscana c’erano al fianco del Presidente di Coldiretti Lucca, Andrea Elmi, il sindaco di Careggine, Lucia Rossi, il consigliere regionale, Mario Puppa, l’assessore al comune di Capannori, Serena Frediani, il consigliere comunale di Lucca, Gianni Giannini ed il Presidente del Consiglio Comunale di Stazzema, Massimiliano Bazzicchi. La prova muscolare di Coldiretti un primo doppio risultato lo ha ottenuto: la convocazione da parte del Prefetto di Firenze del Direttore regionale dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi del Ministero delle Politiche Agricole chiamato a sorvegliare su eventuali pratiche commerciali vietate come la vendita a prezzi inferiori del costo di produzione e di un nuovo tavolo regionale sul latte da parte del vice presidente della giunta regionale, Stefania Saccardi per aumentare il prezzo del latte alla stalla. 

Non siamo in piazza per chiedere aiuti – ha precisato Andrea Elmi, Presidente Coldiretti Lucca – ma ciò che è giusto. Vogliamo solo continuare ad essere il cuore agricolo, alimentare, ambientale di questo paese. Ingiusto e scorretto è pagare il latte 0,36 centesimi al litro quando oggi alle imprese costa 0,46 centesimi mentre sugli scaffali della grande distribuzione lo troviamo anche a 1,80 euro al litro così come è vergognoso il fenomeno delle speculazioni che lascia briciole alle imprese agricole. Oggi le imprese non riescono nemmeno a coprire i costi di produzione a causa del balzo dei beni energetici. Vale per gli allevamenti, per il florovivaismo così come per la nostra marineria. “Siamo pronti a far partire le prime denunce. – spiega Elmi – Stiamo raccogliendo gli elementi per le denunce, con particolare riferimento alla violazione legata al mancato riconoscimento dei costi di produzione, prevista del decreto legislativo in attuazione della Direttiva Ue sulle pratiche commerciali sleali, fortemente voluto da noi”. 

Sullo sfondo c’è anche il fallimento del progetto di Arborea che arriva proprio nel mezzo della tempesta. Tra gli allevatori che hanno preso la parola, di fronte alla marea gialla di Coldiretti, Graziano Tardelli che in più occasioni, nelle ultime settimane, aveva denunciato una situazione molto difficile per le stalle. “E’ un nuovo punto di inizio. – ha detto – Lo spero perché altrimenti il nostro destino è segnato”. Protagonista sul tavolo delle verità, la vetrina delle speculazioni e dei rincari, anche il florovivaismo ed il settore pesca. Alcuni esempi: il costo del gasolio agricolo, necessario per riscaldare le serre, è aumentato in un mese del 33%, quello per l’acquisto delle buste di plastica per il confezionamento dei fiori del 160% per non parlare di mangimi ed elettricità.

Per informazioni www.lucca.coldiretti.it, pagina ufficiale Facebook @coldirettilucca, Instagram @Coldiretti_Toscana e  pagina ufficiale YouTube “Coldiretti Toscana”

Redazione Virtuale

Andrea Berti,addì 18.2.2022

MODIFICHE ALLA VIABILITÀ PER LAVORI DI ASFALTATURA

Pietrasanta_Per lavori di asfaltatura sulle vie Cerro Grosso, Pea e Oberdan, dal 21 febbraio al 31 marzo saranno disposte delle modifiche temporanee della viabilità, tutte nella fascia oraria 7,30-18.
In via Cerro Grosso, divieto di sosta con rimozione forzata e senso unico alternato regolato a vista, in corrispondenza dei cantieri siti uno a mare del civico 38 e l’altro nei pressi dell’intersezione con via Col di Pione, per la durata di 4 giorni.

In via Oberdan, senso unico alternato regolato da movieri o con semaforo di cantiere nei pressi del civico 48, per la durata di un giorno.

In via Pea, divieto di sosta con rimozione forzata e senso unico alternato regolato da movieri nei pressi dell’incrocio con via Rovai per la durata di un giorno.

Ufficio Stampa & Relazioni Esterne

Giada Menichetti, addì 18.2.2022.

PIAZZA STATUTO, DIVIETO DI SOSTA DAL 22 FEBBRAIO

Per consentire il regolare svolgimento dei lavori di riqualificazione di piazza Statuto, dal 22 febbraio al 31 maggio sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata sulla porzione sud della piazza, lato Viareggio, che comprende stalli di sosta auto a pagamento e quelli riservati ai disabili.
Durante tale periodo saranno comunque garantiti il mercato settimanale del giovedì, quello contadino del sabato mattina e l’antiquario, nella prima domenica di ogni mese.

Ufficio Stampa & Relazioni Esterne

Giada Menichetti, addì 18.2.2022

UNA PERSONA ALLA VOLTA DI GINO STRADA

Il 3 marzo uscirà nelle librerie “Una persona alla volta”, di Gino Strada: un racconto appassionato delle sue radici, del suo lavoro, della nascita e dell’attività di EMERGENCY, una riflessione radicale sull’abolizione della guerra e sul diritto universale alla salute.

“Una persona alla volta” è il racconto in prima persona dell’impegno e delle esperienze che lo hanno condotto da giovane chirurgo di Sesto San Giovanni fino a Paesi lontani sconvolti dalla guerra, per seguire un’idea: i diritti sono di tutti o sono privilegi.

Da EMERGENCY, addì 18.2.2022