LIBERACRONACA2 N. 4370 DEL 30 APRILE e 1 MAGGIO 2024

DA ITALIA BENE COMUNE DI POCHI

LIBERO FOGLIO ON LINE del COMUNE DI STAZZEMA E DELL’ ALTA VERSILIA

(“Storia, Arte, Tradizione, Politica, Informazione” )

« Quando si vuole ramazzare il consenso si stramazza il buonsenso. »

UNA COSA SBAGLIATA CANCELLA 100 COSE FATTE BENE

UNA COSA FATTA BENE CANCELLA 100 COSE SBAGLIATE

SALVIAMO LA MEMORIA DEI MARTIRI DI MULINA DI STAZZEMA: CHIESA, SCUOLA, CAMPO DELLA RIMEMBRANZA DELLA FRAZIONE “PORTA DEL PARCO NAZIONALE DELLA PACE

E’ POSSIBILE A STAZZEMA LA TRANSAZIONE DIGIOTALE ALLA FIBRA OTTICA

1.772 unità immobiliari collegabili nelle zona di Stazzema, Mulina, Pomezzana, Farnocchia, Sant’Anna, Cardoso, Volegno, Pruno, Pontestazzemese, Retignano, Ruosina, Gallena e Terrinca

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Giuseppe Vezzoni

giuseppevezzoni@gmail.com

ALLUVIONE: LA PORTA (FDI), ULTERIORI 88 MLN E 500MILA EURODELIBERATI DA GOVERNO 

Firenze, 30 aprile 2024“Grazie alla proposta del ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci, il governo ha deliberato un ulteriore stanziamento di 88 milioni e 500 mila alla Regione Toscana, destinati a varie necessità legate alla ricostruzione, in seguito all’alluvione che ha colpito duramente alcuni territori nel novembre scorso. Questa tranche di fondi, stabilita in seguito alla ricognizione sui nostri territori da parte di tecnici del dipartimento di Protezione Civile, si aggiunge ai precedenti stanziamenti per la Toscana dal governo, quasi 345 milioni dall’inizio dell’emergenza per famiglie, industria, agricoltura e imprese esportatrici. In particolare, gli 88 milioni e 500 mila euro deliberati oggi, sono finanziamenti destinati alla realizzazione o al rimborso delle spese sostenute per il soccorso e l’assistenza alla popolazione, per il ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche e per la gestione di rifiuti e macerie. Si tratta, ancora una volta, della dimostrazione che il governo ha fatto e continua a fare la propria parte, con altissima attenzione di tutti i ministeri coinvolti, dando prova di un profondo senso di responsabilità verso le così tante famiglie e imprese dei nostri territori colpite dal maltempo eccezionale di quei primi giorni di novembre. L’esecutivo ha infatti lavorato, fin dalle primissime ore dell’emergenza, a testa bassa, per andare incontro, il più velocemente possibile, alle concrete esigenze delle nostre comunità, senza mai perdere attimi preziosi in polemiche strumentali che sono solo state a danno delle popolazioni colpite. Oggi arriva un’altra dimostrazione di questo impegno. Confidiamo nella stessa prova di responsabilità ed attenzione da parte della struttura commissariale della Regione Toscana”. Lo scrive, in una nota, il deputato pratese di Fratelli d’Italia Chiara La Porta.   

Susanna Bonfanti

Responsabile comunicazione parlamentari toscani Fratelli d’Italia

80 ANNI DI COLDIRETTI: DA ETICHETTA ORIGINE A FAUNA SELVATICA, CINEMA BORSALINO “SOLD OUT” PER LA GRANDE ASSEMBLEA 

Grande festa al Cinema Borsalino con centinaia di agricoltori della provincia di Lucca per gli 80 anni della più grande d’Italia e d’Europa.

Versilia_Coldiretti festeggia 80 anni di storia rilanciando il protagonismo contadino insieme ad un nuovo patto con i consumatori. Le parole chiave che, risuonano in una sala gremita in ogni ordine di posto, sono trasparenza, reciprocità, dignità, meno burocrazia e legalità. Null’altro chiedono gli agricoltori che ora guardano all’Europa, alla nuova Europa che uscirà dalle urne di giugno, con una nuova consapevolezza: è lì, nei palazzi di Bruxelles, che si giocano le partite decisive. Il tempo delle battaglie che hanno portato a risultati storici per gli agricoltori, dalla riforma agraria del 1952 alla legge di orientamento del 2001, dall’abolizione dell’Imu alla legge contro il cibo sintetico fino al progetto di Campagna Amica, è li a ricordare che nulla arriva per caso. Sono centinaia gli agricoltori della provincia di Lucca che hanno preso parte alla grande assemblea di Coldiretti al Cinema Borsalino di Camaiore che si è celebrata in ogni provincia della regione per festeggiare i primi 80 anni. Uno tsunami giallo che ha messo al centro la storia ed il futuro dell’associazione nata nel 1944 per opera del “padre fondatore” Paolo Bonomi diventando la più grande organizzazione agricola d’Italia e d’Europa. Per Coldiretti si apre una nuova stagione di impegno e lotta a tutela del reddito delle imprese agricole, della salute dei cittadini e della salvaguardia del Made in Tuscany agroalimentare.

Tra i temi al centro dell’assemblea provinciale, coordinata dal direttore provinciale, Francesco Cianciulli, la necessità di garantire trasparenza sull’origine degli alimenti con la raccolta di un milione di firme per promuovere una legge europea che imponga l’indicazione chiara dell’origine su tutte le etichette alimentari. “Non è più tollerabile assistere a scene come quelle vissute durante la protesta al Brennero una settimana fa – spiega Andrea Elmi, Presidente Coldiretti Lucca – dove si è visto giungere prosciutti, concentrato di pomodoro, frutta e verdura che, dopo l’ultima trasformazione, diventavano sostanzialmente prodotti italiani, con le importazioni di cibi stranieri che hanno raggiunto nel 2023 il massimo storico. L’eliminazione del codice doganale per l’origine dei prodotti alimentari deve essere una priorità. Solo il cibo prodotto e trasformato in Italia può essere cibo italiano. Solo così possiamo garantire redditività alle imprese agricole. Questo è un nuovo capitolo del nostro patto con il cittadino consumatore”.

L’altra emergenza, che tocca da molto vicino le imprese agricole toscane, è quella di proteggere il territorio dall’invasione della fauna selvatica incontrollata con la necessità di interventi immediati per salvare il patrimonio agroalimentare nazionale sempre più sotto assedio. Secondo Coldiretti sono oltre 20 milioni i danni denunciati alle coltivazioni dagli ungulati in tutta la regione. La principale calamità è rappresentata dai cinghiali con l’80% dei danni complessivi seguita da caprioli e daini. Sono complessivamente 400 mila gli ungulati nelle campagne: 200 cinghiali, 160 mila caprioli, 7.000 daini e 6.000 cervi (dati Regione Toscana). Proprio Coldiretti aveva avanzato, alcune settimane fa, alcune proposte in occasione dell’anniversario della legge 3 sulla protezione della fauna selvatica ed il prelievo venatorio per renderla più aderente al nuovo scenario. “La proliferazione di specie come i cinghiali sta mettendo a rischio le coltivazioni e la sicurezza nelle campagne – sottolinea il presidente provinciale – Chiediamo misure urgenti per contrastare queste minacce. Siamo pronti a dare battaglia se la nostra proposta di delibera regionale per l’attuazione del piano straordinario di controllo resterà lettera morta”.

Sono state affrontate inoltre, tutte le questioni ancora aperte in Europa, legate alle richieste contro le importazioni sleali, il falso made in Italy o quella per la richiesta di un piano invasi, fino ad arrivare alla moratoria dei debiti a favore delle aziende agricole che hanno investito e che in questi ultimi due anni hanno subito l’aumento dei tassi di interesse e forti problemi reddituali. Sul tavolo anche i dossier scottanti che, grazie a Coldiretti, sono stati bloccati o rimandati come il regolamento sugli imballaggi, sul ripristino della natura e sull’uso dei fitofarmaci che avrebbe ridotto del 30% la produzione agricola. “La nostra presenza sindacale e tecnica a Bruxelles è costante e metodica. Lavoriamo fianco a fianco alle altre organizzazioni agricole per creare un fronte comune e rafforzare le nostre rivendicazioni e – conclude il presidente Andrea Elmi – L’invito che rivolgiamo, ai parlamentari toscani che saranno eletti in Europa, è quello di scegliere la commissione agricoltura per contare di più e smontare il becero ideologismo ambientale che ha caratterizzato l’ultimo governo. Il nostro futuro dipenderà anche dalla loro capacità di sapere fare squadra nell’interesse delle imprese agricole, della Toscana e del nostro Paese”.

All’assemblea hanno partecipato Francesca Buonagurelli (Responsabile provinciale Coldiretti Donne Impresa), Beatrice Bravi(Delegata Coldiretti Giovani Impresa), Andrea Verzanini (Segretario di Zona), Matteo Fazzi (Responsabile provinciale Campagna Amica). 

Per informazioni https://lucca.coldiretti.it/ pagina ufficiale Facebook @coldirettilucca, Instagram @Coldiretti_Toscana, pagina ufficiale YouTube “Coldiretti Toscana” e canale Telegram “coldirettitoscana”

Andrea Berti, addì 30.4.2024

“MARINA IN FIORE”, ADESIONI-BOOM PER LA “FESTA DI PRIMAVERA”

Pietrasanta_Un grande allestimento realizzato con fiori, piante ed elementi luminosi, a tema “Versilia Anni Ruggenti” accoglierà, in piazza Amadei, i visitatori della prossima “Marina in Fiore”, la festa di primavera organizzata a Tonfano da venerdì 3 (inaugurazione alle 12) a domenica 5 maggio dal Consorzio di Promozione Turistica della Versilia, in collaborazione con l’amministrazione comunale e le categorie economiche locali. Un’edizione che parte da ottime premesse, come numero di espostori presenti in fiera che, dalla segreteria dell’ente turistico, confermano in netta crescita: “Saranno circa 100 i banchi dislocati da via Carducci, zona stazione dei Carabinieri, a tutta via Versilia, passando per piazza XXIV Maggio e lo spazio antistante il pontile – ha confermato il presidente dell’ente turistico Carlo Alberto Carrai – con adesioni di aziende agricole e produttori quasi raddoppiate rispetto al 2023. Abbiamo accolto e attuato le indicazioni dell’amministrazione comunale e dei commercianti, beneficiando dell’attrattività dei luoghi rinnovati e ulteriormente valorizzati da installazioni artistiche di forte impatto: un palcoscenico di altissimo pregio, per l’edizione 2024 di Marina in Fiore”.

Soddisfazione anche dal vicesindaco e assessore a eventi e manifestazioni di Pietrasanta, Francesca Bresciani: “Far slittare al fine settimana la data di inizio della fiera, senza ancorarsi alla data tradizionale del Primo Maggio, è stata una scelta vincente – ha sottolineato – come speravamo, ha aiutato gli organizzatori a promuovere e ‘vendere’ l’evento raccogliendo, alla fine, un numero davvero importante di adesioni. Non vediamo l’ora di ammirare l’esplosione di colori e profumi sulla nostra Marina e invitiamo cittadini e ospiti di tutta la Versilia a regalarsi una passeggiata immersa nell’arte della floricoltura e delle sculture da giardino, dei prodotti genuini e del piccolo artigianato in legno”. Entrando nello specifico del circuito, l’intera piazza XXIV Maggio offrirà fiori, arte topiaria, bonsai, bulbi, piante grasse e in vaso in ogni suo spazio disponibile; in piazza Amadei stand con articoli e arredi da giardino; lungo le vie Carducci e Versilia ancora piante, fiori freschi e secchi, prodotti della terra e piccolo artigianato; in via Leonardo Da Vinci, nel tratto viale Roma-via Versilia, l’area street food a cura dell’associazione Marina Eventi, con “fuochi accesi” negli stessi giorni e orari di apertura della fiera; sabato, nel tratto di via Donizetti più vicino alla piazza principale, stand di associazioni e volontariato locale; sempre in via Versilia, ma solo per la giornata di domenica, esposizione d’auto d’epoca fra via Leonardo da Vinci e via Cortona.

La fiera promozionale sarà aperta dalle 9 alle 22 con accesso libero.

Foto Emma Leonardi

Ufficio Stampa & Comunicazione

Giada Menichetti, addì 30.4.2024

UNA FINESTRA APERTA DAL PARTIGIANO FELICE DE SANCTIS SULLA STRAGE DI SANT’ANNA DI STAZZEMA

Il libro Da Sant’Anna di Stazzema… a prigioniero del Terzo Reich (Editore M & B Publishing, 2009) scritto da Felice De Sanctis, partigiano nella XBis Brigata Garibaldi “Gino Lombardi” e da Orazio Pizzigoni, appartenente alla Resistenza, mi era del tutto sconosciuto. Ieri ne sono stato messo a conoscenza e devo riconoscere che questo libro spalanca ancora di più la conoscenza di quanto accadde a Sant’Anna di Stazzema il 12 agosto 1944 e conferma quanto ho scritto nei miei due ultimi libri, Quel 12 agosto 1944 a Sant’Anna di Stazzema (Pezzini editore 2019) e Ottant’anni fa lo sterminio nazifascista in Versilia (Impressum edizioni, 2024) e che qualche partigiano circolava nel paese sia l’11 che il 12 agosto 1944. Il libro di De Sanctis e Pizzigoni fa da riscontro a quanto scrisse nel 1961, in merito alla presenza dei partigiani nel paese di Sant’Anna, la superstite Cesira Pardini sul questionario pubblicato sul libro Fuoco sulla Versilia (edizioni Avanti) di Maria Volpe Rinonapoli, ossia che “non tutti erano partiti” e a quanto ha scritto il giovane partigiano camaiorese Antonio Domenici nel libro di memorie Fischia il vento Urla la bufera (Alredy Toscana,2016). Felice De Sanctis, nel raccontare il suo viaggio da prigioniero verso la Germania, dove resterà deportato un anno intero, scrive pag. 10 :

(…) Usciva da un incubo. Dietro si era lasciato gli spari nel bosco di robinie. Le grida spaventate delle donne che avevano intimato a lui e agli altri due che si erano presentati insanguinati davanti all’imboccatura della miniera, di andarsene.

“Andate via Andate via”.

Avevano chiesto un po’ d’acqua. Inutilmente.

Via,via che ci sono i tedeschi”

Aveva ancora nelle orecchie quelle voci cariche di paura e di disperazione.

Era risalito quindi a Sant’Anna con Saha e il Lombardo (i suoi due compagni che si erano aperti una via di fuga con gli sten dopo che erano scoperti nel bosco di robinie). A Sant’Anna avevano nascosto le armi. Giravano per il paese respirando quelle giornate d’agosto recuperando il senso della vita che avevano perduto sotto una montagna di paura dopo lo scontro con i tedeschi, L’11 agosto ricevono un messaggio che li invita a trovarsi il giorno dopo alla Culla,una frazione appena sotto Sant’Anna di Stazzema, dove è fissato l’appuntamento con tutti i partigiani dispersi dopo il rastrellamento. Alle sei del mattino del 12 agosto sono al lavatoio. E’ presto. L’aria ha il profumo dell’estate che mischia l’odore dei campi carichi dei fiori più diversi con il fumo dei comignoli che segnalano il risveglio dl paese. L’acqua della fontana del lavatoio è fresca. Un piacere sentirsela addosso. Ridono. Scherzano, Si stanno preparando per scendere a la Culla. Ad un tratto alcuni razzi solcano il cielo. I tedeschi stanno risalendo la montagna. Non c’è tempo da perdere. Cino, Saha e il Lombardo si guardano. E decidono di fuggire per conto proprio. Il Cino si butta, accompagnato per un tratto dagli altri due, verso Valdicastello.

Nella pagina successiva, la 11, rivela che tra i tedeschi che l’arrestano a Valdicastello riconosce un ufficiale che si era intrufolato nel distaccamento partigiano come disertore facendosi passare per “polacco” . A un certo punto è proprio il “polacco” che viene chiamato ad affiancare due militari addetti a passare a setaccio i circa 300 rastrellati per scoprire se fra essi si nascondesse qualche partigiano. Fortuna volle che Cino (De Sanctis) fu controllato da uno dei militari tedeschi, il quale, nel prendere bruscamente dalle mani la carta d’identità di Cino la spezza. Ciò gli provoca un moto di disappunto e indirizza Cino verso un gruppo di rastrellati, verso la salvezza.

A pag. 16 De Sanctis ricorda le due ragazze che la mattina della strage lanciarono l’allarme che stavano arrivando i tedeschi in paese e che erano solite frequentare il lavatoio, un luogo che per i ragazzi della brigata partigiana rappresentava “un appuntamento fisso”, un’occasione per parlare con le giovani che vi si recavano a lavare i panni. Senza ombra di dubbio le due ragazze sono le sorelle Berretti, Maria Giovanna e Adelia, ammazzate nel primo pomeriggio in località Mulini di Sant’Anna dopo aver subito un pestaggio che le rese quasi irriconoscibili. Una modalità che si differenzia dalle uccisioni da arma da fuoco dei due mugnai, Egisto Mancini e della moglie Maria Angelica Pardini. La bruta violenza a cui furono sottoposte le giovani fa ipotizzare che le due ragazze siano state riconosciute come frequentatrici del partigiani e che la loro morte sia stata opera di fascisti, che hanno voluto infierire sui corpi delle giovani. Mentre l’uccisione dei due mugnai avviene a seguito del bigliettino di un “pagherò” partigiano rinvenuto addosso al mugnaio. Anche questo fatto fa supporre che a Mulini di Sant’Anna gli assassini furono i fascisti.

Ma la straordinarietà la scopro nel testo in quarta di coperta, dove De Sanctis rivela che lui e i suoi due compagni si scontrarono sul Monte Gabberi con una squadra di militari tedeschi. Episodio a cui spesso non si fa menzione nella narrazione ufficiale e di cui fu invece testimone il rabbino Elio Toaff , che nella sua ricostruzione definisce che fu un agguato e che provocò la morte di sei o sette soldati tedeschi nel tardo pomeriggio dell’8 agosto1944 durante lo spostamento dal Gabberi a Farnocchia di alcuni uomini rastrellati in quella giornata, fra i quali, appunto, lo stesso Elio Toaff. Questo episodio fa da riscontro alle dichiarazioni rilasciate agli inquirenti dalla SS Alfred Concina (“era un grande covo di partigiani, lì i soldati tedeschi hanno subito tanti danni”) e spiega il perché la squadra di tedeschi a cui fece da portamunizioni Giuseppe Ricci la mattina del 12 agosto andò a posizionarsi di fronte al Gabberi. I tedeschi forse non erano così sicuri di non trovare partigiani nei paraggi .

Il partigiano De Sanctis scrive:

Mi sono domandato tante volte ”dopo” se la sparatoria sul Monte Gabberi fra tre partigiani (compreso il sottoscritto) e un folto gruppo di soldati tedeschi abbia rappresentato per i comandi tedeschi il pretesto per la strage del 12 agosto, durante la quale furono assassinate 560 persone.

Insomma, resta ancora da indagare sulla storia che portò alla mattanza del 12 agosto 1944 .

Giuseppe Vezzoni

Responsabile di Libera Cronaca,addì 30.4.2024

PIANO OPERATIVO, ULTIMI DETTAGLI RISOLTI IN PAESAGGISTICA

Pietrasanta_ Con l’ultimo, rapidissimo incontro di questa mattina (martedì 30 aprile), la Conferenza Paesaggistica regionale sul piano operativo di Pietrasanta ha completato il suo iter procedurale sciogliendo anche l’ultimo “nodo” relativo agli interventi di ampliamento degli edifici nel territorio urbanizzato. Un confronto che, come ha precisato l’assessore a urbanistica ed edilizia Ermanno Sorbo, “era stato programmato per mettere a punto gli ultimi dettagli necessari a chiudere questa fase del percorso del piano”.

Dopo il passaggio in consiglio comunale, gli atti saranno trasmessi alla Regione Toscana per la “bollinatura” finale; il piano sarà quindi pubblicato sul Burt, il bollettino ufficiale regionale e, decorso il termine di legge, sarà vigente a tutti gli effetti. “Aspettiamo il verbale della seduta odierna, questione di pochi giorni ancora – ha sottolineato Sorbo – ma gli uffici stanno già preparando la documentazione necessaria alla discussione in consiglio e, a breve, sarà predisposto il calendario delle commissioni consiliari di settore che si svolgeranno nella prima metà del mese di maggio”.

Dall’amministrazione la conferma che sarà, inoltre, convocata una seduta del Tavolo delle professioni tecniche, con i rappresentanti di architetti, ingegneri, geometri e altre professionalità interessate, per aggiornare gli interlocutori sulla tempistica di approvazione del piano e le principali novità della Disciplina di piano, esito delle sedute di Conferenza Paesaggistica.

Ufficio Stampa & Comunicazione

Giada Menichetti, addì

VENEZIA E VERSILIA: L’ARTE DI LORENZO QUINN SI SPECCHIA IN DUE MARI D’ITALIA

Primavera ricca d’impegni per Lorenzo Quinn, l’artista figlio del due volte Premio Oscar Anthony Quinn, che è protagonista sia di un’installazione dal titolo “Anime di Venezia” a Ca’ Rezzonico di Venezia, sede del Museo del Settecento Veneziano che si affaccia sul Canal Grande, sia di un’altra intitolata “Building Bridges” in piazza XXIV maggio a Marina di Pietrasanta, nello spazio antistante il Pontile di Tonfano, a due passi dal mare.

Le due creazioni dell’artista italoamericano saranno visibili fino alla fine dell’estate, entrambe con ingresso gratuito, e rappresentano il pensiero di Quinn su tematiche di stretta attualità, a conferma che l’arte non è mai fine a se stessa, ma reca sempre dei messaggi positivi e di speranza.

Quindici statue raccontano Venezia

Si intitola “Anime di Venezia – Souls of Venice”, l’ultima creazione di Lorenzo Quinn, visibile a Venezia fino al 15 settembre 2024, in onore delle celebrazioni del 700° anniversario della morte di Marco Polo e in concomitanza con la 60a Biennale d’Arte.

Costituita da 15 statue realizzate in mesh, un intreccio formato da migliaia di maglie di metallo, l’opera rappresenta alcune tra le Anime più significative succedutesi nei secoli della Serenissima, a suggello dell’unione e della simbiosi tra la Città con tutte le espressioni artistiche che hanno visto protagonisti quei Veneziani che l’hanno resa immortale.

L’affascinante installazione – che al tramonto, con le opere illuminate con fasci di luce provenienti dal basso, crea un’inaspettata suggestione – è collocata nell’Androne di Ca’ Rezzonico, lo splendido e imponente edificio affacciato sul Canal Grande progettato da Baldassare Longhena, sede del Museo del Settecento Veneziano: si tratta di un progetto sorprendente e iconico che marca in modo indissolubile il legame d’amore tra Venezia e Lorenzo Quinn.

“Anime di Venezia – Souls of Venice” è infatti una assoluta novità nella produzione di Quinn: per la prima volta un’opera a sfondo storico, pensata proprio per il museo, “prende vita” grazie anche all’introduzione di uno strumento contemporaneo: la realtà aumentata, declinata attraverso una visione poetica e magica.

Creando l’effetto di una galleria di statue, l’installazione di Lorenzo Quinn presenta infatti una particolarità, in quanto le 15 Anime comunicano con il visitatore. Scaricando una applicazione e scansionando con il proprio smartphone il codice QR presente su ogni statua, il visitatore ha l’opportunità di assistere alla trasformazione di ogni figura metallica nell’immagine a realtà aumentata di ogni personaggio (contestualizzato nel suo periodo storico) che “parla” raccontando di sé e del proprio speciale rapporto con Venezia. In pratica, grazie allo smartphone e all’applicazione dedicata, le statue di maglia metallica prendono virtualmente vita dimostrando di quante e quali “Anime” – il cui spirito è presente e vivo tutt’oggi sulla città sia costellata la storia della Serenissima.

Oltre a Marco Polo, a Ca’ Rezzonico il visitatore potrà ammirare le statue in maglia metallica di Lorenzo Tiepolo, Caterina Corner, Veronica Franco, Elena Lucrezia Corner Piscopia, Carlo Goldoni, Antonio Vivaldi, Marietta Barovier, Elisabetta Caminer Turra, Andrea Palladio, Antonio Canova, Tiziano Vecellio, Rosalba Carriera, Giacomo Casanova e un Marco Polo “universale” rappresentato simbolicamente dalla figura del Gondoliere che inviterà tutti a intervenire per “salvare Venezia e il mondo intero”.

Non a caso, infatti, la Mostra a Ca’ Rezzonico ha avuto un’eccezionale anteprima: dallo scorso 6 aprile la replica della statua di Quinn raffigurante Marco Polo accoglie il visitatore di Palazzo Ducale, proprio all’ingresso degli Appartamenti del Doge, in occasione de “I mondi di Marco Polo. Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento“, la grande mostra-evento principale delle celebrazioni poliane, organizzata da Fondazione Musei Civici e visibile fino al 29 settembre 2024.

Da segnalare che il progetto, realizzato in collaborazione con Fondazione Musei Civici, gode del Patrocinio della Città di Venezia e del Comitato per le Celebrazioni di “Marco Polo 700”.

i “ponti” di Marina di Pietrasanta

Alla presenza del Ministro del turismo, Daniela Santanchè, dell’onorevole Deborah Bergamini e di altri amministratori, lo scorso 6 aprile si è inaugurata a Marina di Pietrasanta l’installazione “Building Bridges” di Lorenzo Quinn.

Oltre all’Artista, al taglio del nastro erano presenti il Sindaco di Pietrasanta Alberto Stefano Giovannetti e Federica Rotondo, Project Manager Artistico che ha ideato e curato l’intero progetto, grazie al quale torna a esporre un suo lavoro in Versilia uno degli artisti contemporanei più eclettici e talentuosi del panorama internazionale.

Sei coppie di braccia le cui mani si intrecciano in maniera decisa, formano un’infilata di sei ponti che idealmente si proiettano verso il mare e si fanno portatori di un messaggio di pace, d’amore e di speranza per tutti, soprattutto per chi, in varie parti del mondo, è alle prese con sofferenze di ogni tipo, in particolare per coloro che non vedono riconosciuti i propri diritti inalienabili.

Le sei paia di mani giunte, che si elevano fino a quattro metri da terra, simboleggiano i nostri bisogni e desideri comuni e “Building Bridges” celebra i sei valori universali dell’umanità, ovvero: Amicizia, per il nostro futuro insieme; Fede, fidarsi del proprio cuore e della propria autostima; Aiuto, per costruire relazioni durature; Amore, lo scopo fondamentale di tutto; Speranza, perseverare negli sforzi meritevoli; Saggezza, per decisioni reciprocamente vantaggiose.

Fortemente voluta in Versilia dalla stessa Rotondo, che opera a livello nazionale e internazionale, la versione di “Building Bridges” visibile davanti al Pontile di Tonfano è la “gemella” dell’installazione in mostra all’Arsenale di Venezia.

Ovviamente la visione dell’opera – che rimane in sede fino al prossimo 6 ottobre – è libera e sta già caratterizzando le immagini dell’estate versiliese 2024.

L’Artista

Lorenzo Quinn è uno scultore figurativo italo-americano di fama internazionale, nato a Roma nel 1966 dall’attore messicano-americano premio Oscar Anthony Quinn e dalla sua seconda moglie, la costumista Iolanda Addolori. Durante gli anni di studio all’American Academy of Fine Arts di New York, Quinn realizza che, tra tutte le arti, il suo futuro sarebbe stato la scultura. Tutte le sue opere di arte pubblica, come anche i suoi pezzi più piccoli, trasmettono la sua passione per i valori eterni e le emozioni autentiche.

Negli ultimi due decenni, le opere di Lorenzo Quinn sono state esposte in tutto il mondo. La potenza comunicativa e l’immediatezza del messaggio sono del resto gli elementi che connotano le sue sculture, soprattutto le monumentali opere di arte pubblica che Quinn ha esposto in tanti prestigiosi contesti internazionali affascinando il pubblico mondiale, spesso anche con finalità benefiche e filantropiche: a Park Lane, Barkely Square e nei Cadogan Gardens a Londra, nel cortile del Museo Ermitage a San Pietroburgo, al Windsor Castle nel Berkshire, presso la Casina Valadier a Roma, davanti alla Chiesa di San Martino a Birmingham, dinnanzi alla Cattedrale di Palermo, al grattacielo del Paramount Group in Avenue of Americas a New York e al Museo d’Arte Moderna di Palma di Maiorca; sul lungomare di Doha in Qatar, sul tetto del Museo di Arte Moderna di Shanghai con vista sul fiume Huangpu.

Tra le opere monumentali si ricordano Support (2017), esposta a Venezia – le mani di un bambino che dall’acqua del Canal Grande a sorreggere Ca’ Sagredo, simbolo della bellezza e fragilità della città – Building Bridges (2019), all’Arsenale di Venezia – sei coppie di mani che rappresentano i sei valori universalmente riconosciuti come essenziali: amicizia, saggezza, aiuto, fede, speranza e amore. Give (2020) installata anche nel Giardino di Boboli a Firenze, a testimoniare l’importanza del “dono”. Tra le ultime opere Baby 3.0 installata nel Giardino della Città Metropolitana (2022) sempre a Venezia con cui l’Artista auspica una nuova Ri-nascita dell’Umanità.

Di forte impatto anche Together (2021), opera di land art presentata prima a Cannes e poi nell’esposizione “Forever is Now” in Egitto, in occasione del primo evento di arte contemporanea tenuto nel sito UNESCO delle Piramidi di Giza; The Greatest Goal (2022) in occasione della FIFA World Cup in Qatar, Building Bridges a Vieste (2023) e Paint your Life (2024) a Caorle (Venezia).

INFO MOSTRE

I mondi di Marco Polo. Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento

Palazzo Ducale

Piazza San Marco 1, Venezia

fino 29 settembre 2024

Orario: tutti i giorni ore 9-19 (ultimo ingresso ore 18)

www.palazzoducale.visitmuve.it

Ingresso a pagamento

Anime Di Venezia- Souls of Venice

Ca’ Rezzonico – Museo del 700 Veneziano

Sestiere Dorsoduro 3136, Venezia

20 aprile – 15 settembre 2024

orario: ore 10-18 (ultimo ingresso ore 17)

www.carezzonico.visitmuve.it

ingresso libero

Direttore artistico: Alberto Toso Fei

Curatore: Chiara Squarcina &

Coordinatore del progetto: Lorenza Lain

Direttore tecnico: Patrizia Zambelli

Building Bridges

Piazza XXIV maggio, Tonfano

Marina di Pietrasanta (LU)

fino al 6 ottobre 2024

ingresso libero

Coordinamento

Once Extraordinary Events

+39 055 217704

info@oncevents.com

www.oncevents.com/home

Da Ufficio media

Marco Ferri , addì 30.4.2024

ALLUVIONE: MARCHESCHI (FDI), 88,5 MLN IN PIÚ.GOVERNO FA PROPRIA PARTE

Firenze, 30 aprile 2024“Il governo Meloni, da quei maledetti giorni dell’alluvione di novembre, che ha devastato molti comuni della nostra regione portandosi via troppe vite umane, non ha mai mancato all’impegno di non lasciare sole famiglie ed imprese. Gli 88 milioni e 500 mila euro, finanziamenti deliberati dall’esecutivo su proposta del ministro alla Protezione Civile Nello Musumeci, vanno ad aggiungersi oggi ai quasi 345 milioni che il governo ha stanziato per la ricostruzione delle aree colpite. Questo ulteriore finanziamento, è la dimostrazione non solo che il lavoro dell’esecutivo per la Toscana è stato costante, ma che tutte le parole profuse strumentalmente, e i fiumi d’inchiostro scritti per avere visibilità da parte della sinistra tutta, non solo al governo della Regione, stanno a zero. Abbiamo scelto i fatti alla sterile polemica politica, mettendo come priorità il bene dei cittadini e delle tante imprese colpite. Questi sono fatti, frutto di un impegno di responsabilità incessante ed impermeabile ad attacchi continui ed inutili. È finito quel tempo che non ha visto la corretta messa in sicurezza dei territori, con opere finanziate e mai realizzate. Le istituzioni hanno il dovere di stare dalla parte dei cittadini. La struttura commissariale garantisca lo stesso impegno profuso affinché i nostri comuni possano contare davvero sul voltare pagina rispetto al dramma vissuto”. Lo scrive, in una nota, il senatore fiorentino di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi.

Susanna Bonfanti

Responsabile comunicazione parlamentari toscani Fratelli d’Italia

FDI: ROSSI, AGGRESSIONE A STUDENTI AU FIGLIA CLIMA D’ODIO.E SINISTRA TACE

Pisa, 30 aprile 2024 – “Non tollereremo mai l’odio e gli atteggiamenti violenti che purtroppo, nelle ultime ore, hanno inquinato il clima all’Università di Pisa che bene ha fatto ad attivarsi immediatamente per acquisire tutti gli elementi necessari per fare luce sull’aggressione denunciata da alcuni esponenti di Azione Universitaria. Nel prendere atto del silenzio assordante della sinistra su quanto accaduto, condanniamo con forza e in modo assoluto una violenza che ha l’amaro sapore di anni cupi vissuti dal nostro Paese. Grazie al prefetto di Pisa Maria Luisa D’Alessandro che, questa mattina, ha garantito al collega deputato Alessandro Amorese, al consigliere regionale della Toscana Diego Petrucci e agli altri esponenti di Fratelli d’Italia presenti all’incontro la massima attenzione all’incolumità fisica di tutti gli studenti universitari. A poche ore dall’episodio, il nostro partito ha dimostrato che non solo le istituzioni ci sono, ma che non lascia soli gli studenti, dei quali difenderemo sempre il diritto di parola. Un clima di odio simile stride nettamente con l’alto momento al quale abbiamo assistito a Pescara, durante la conferenza programmatica di FdI, quando la seconda carica dello Stato Ignazio La Russa ha omaggiato Enrico Berlinguer, tributandogli insieme all’intera platea una standing ovation al cospetto di sua figlia Bianca, portando avanti così l’omaggio che Giorgio Almirante portò al suo feretro 40 anni fa. Una certa sinistra avrebbe il dovere di dissociarsi da qualsiasi forma di prevaricazione e violenza. Evidentemente è più importante proseguire la campagna elettorale in silenzio”. Lo scrive, in una nota, il deputato e coordinatore regionale toscano di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi.   

Susanna Bonfanti

Responsabile comunicazione parlamentari toscani Fratelli d’Italia

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