LIBERACRONACA2 N. 4390 DEL 22 e 23 MAGGIO 2024

DA ITALIA BENE COMUNE DI POCHI

LIBERO FOGLIO ON LINE del COMUNE DI STAZZEMA E DELL’ ALTA VERSILIA

(“Storia, Arte, Tradizione, Politica, Informazione” )

« Quando si vuole ramazzare il consenso si stramazza il buonsenso. »

UNA COSA SBAGLIATA CANCELLA 100 COSE FATTE BENE

UNA COSA FATTA BENE CANCELLA 100 COSE SBAGLIATE

SALVIAMO LA MEMORIA DEI MARTIRI DI MULINA DI STAZZEMA: CHIESA, SCUOLA, CAMPO DELLA RIMEMBRANZA DELLA FRAZIONE “PORTA DEL PARCO NAZIONALE DELLA PACE

E’ POSSIBILE A STAZZEMA LA TRANSAZIONE DIGIOTALE ALLA FIBRA OTTICA

1.772 unità immobiliari collegabili nelle zona di Stazzema, Mulina, Pomezzana, Farnocchia, Sant’Anna, Cardoso, Volegno, Pruno, Pontestazzemese, Retignano, Ruosina, Gallena e Terrinca

Dal numero 1536 qualunque e-mail pubblicata sul BLOG liberacronaca2 sarà seguita da nome, cognome del soggetto che l’ha inviata e da questa precisazione:

1) IL BLOG non si assume nessuna responsabilità in ordine alla veridicità delle comunicazioni.

2) Ciò non ci esime eventualmente dall’ intervenire su quanto riteniamo pregiudizievole.

3) E’ assicurato il diritto di replicare.

4) Evitare le offese, il turpiloquio, le ingiurie alla razza/sesso/religione e il ricorso al linguaggio che violi la legge italiana, istighi a delinquere, alla violenza, alla diffamazione, ecc…

PER QUANTO PREMESSO

il BLOG liberacroanaca2 non potrà essere ritenuto responsabile per eventuali commenti lesivi dei diritti di terzi.

NB: Qualora il giornaliero link di Libera Cronaca che inviamo non giunga a destinazione, si può accedere al blog attraverso Google scrivendo  semplicemente liberacronaca2 unitamente alla data e poi cliccare.

Giuseppe Vezzoni

giuseppevezzoni@gmail.com

VERSO L’ECOMUSEO DELL’ALTA VERSILIA.PRIMO INCONTRO DI CO-PROGETTAZIONE 

Sabato 25 maggio ore 9,30 – 13.00  Seravezza ISI Marconi via XXIV maggio n. 23

Seravezza_ Il progetto “VERSO L’ECOMUSEO DELL’ALTA VERSILIA” entra nel vivo e si apre alle comunità del territorio. Due le modalità di partecipazione: 5 incontri di co-progettazione dell’ecomuseo e un questionario da compilare.

Dopo il convegno di presentazione dello scorso 20 aprile a Seravezza, inizia un processo partecipativo che vedrà gli oltre 30 partner del progetto di comunità “Verso l’Ecomuseo dell’Alta Versilia” co-progettare, insieme alla popolazione del territorio, gli elementi che andranno a costituire un vero e proprio contenitore di storia e di memoria. Il primo dei cinque incontri partecipativi si terrà sabato 25 maggio a Seravezza presso l’Istituto ISI Marconi ed è aperto a tutti i cittadini (residenti e non) interessati a offrire il proprio contributo per valorizzare e promuovere i patrimoni diffusi presenti nei loro territori.

Un Ecomuseo è la testimonianza di un patrimonio fatto di ricordi, saperi, manufatti, tradizioni e memoria collettiva di un territorio. L’obiettivo è trasmettere queste ricchezze alle nuove e future generazioni, migliorando la qualità della vita e generando microeconomie locali sostenibili sotto il profilo ambientale, sociale ed economico. 

Per partecipare all’incontro è attivo un modulo di iscrizione on line alla pagina https://forms.gle/GmUayvQfjpWsY1Et5

Oppure inviare una mail a: antonellagiunta@comunitainterattive.it o telefonare alla Pro Loco di Seravezza al numero 0584-757325 (al mattino dalle 9,30 alle 12,30)

Per chi è interessato c’è anche un questionario on line pensato per ricevere input e informazioni sulla storia, sulle manifestazioni e attività più sentite e ritenute più importanti dai cittadini e da chi conosce l’Alta Versilia: un arricchimento alla creazione di un ecomuseo che sia davvero espressione delle comunità che abitano l’area. Il questionario è disponibile in questa pagina: https://forms.gle/616uNxvsMqQN6GC47

Il progetto “Verso l’Ecomuseo dell’Alta Versilia” è cofinanziato dal FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale) secondo il Regolamento (UE) 1305/2013, PSR 2014/2022 della Regione Toscana, Misura 19 – GAL MontagnAppennino – sottomisura 19.2 «Progetti di rigenerazione delle Comunità» – CUP ARTEA 1242214 e si avvale di un ampio partenariato, che annovera 25 partner e 7 soggetti sostenitori: il Parco Alpi Apuane (capofila), l’Istituto Scolastico ISI “Guglielmo Marconi”, la Pro Loco Seravezza, la Cooperativa Agricola-Forestale “La Mulattiera”, la Pubblica Assistenza di Minazzana, la Pubblica Assistenza di Azzano, la Pubblica Assistenza di Giustagnana, l’Associazione “I Raggi di Bélen”, l’Associazione “La Filiera della Castagna”, Slow Food – Condotta Terre Medicee e Apuane,  l’Associazione “I Bioeroi AltraVersilia”, l’Associazione Pangea Project – Ancient Techniques Research Center”; Apu Sport Ambiente Emozioni; l’Azienda Agricola “Il Mandorlo” di Maria Christina Hamel”, l’Azienda Agricola di Vania Giovannetti, l’Azienda Agricola di Cristiana Gherardi, i Beni Comunali di Pruno e Volegno, la Cooperativa “La Spiga”; il B&B “Tenuta delle Stelle”, l’Università di Pisa con il Centro di Ricerca Agroambientale “Enrico Avanzi” ed il Dipartimento di Scienze Agrarie Alimentari e Agroambientali, il CREA – Centro Ricerche Etno-Antropologiche; l’IRF Istituto per la Documentazione sul Castagno e la Ricerca Forestale; la Società “Travel to Dialogue”, la Cooperativa Impresa Sociale “Comunità Interattive”.  Sostengono il progetto: il Comune di Camaiore, il Comune di Forte dei Marmi, l’Ambito Turistico della Versilia, il Comitato informale “Monte Costa”, il Consorzio Turistico della Versilia, il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, la Fondazione Romualdo del Bianco.

Ufficio stampa 

Adele Marra, addì 22.5.2024.

AL “FALCONE E BORSELLINO” IL RICORDO DELLA STRAGE DI CAPACI

Pietrasanta_Giovedì 23 maggio, alle 10,30, l’amministrazione comunale di Pietrasanta ricorderà il 32° anniversario della strage di Capaci con la deposizione di una corona d’alloro all’impianto di atletica “Falcone e Borsellino”. In quello stesso giorno del 1982 si consumò l’attentato mafioso in cui persero la vita il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta: un presidio di memoria, quello celebrato al campo di atletica, per continuare ad alimentare l’azione di contrasto all’illegalità e a non dimenticare l’impegno e la dedizione che le forze dell’ordine offrono, ogni giorno, alla comunità.

Ufficio Stampa & Comunicazione

Giada Menichetti, addì 22.5.2024.

DECORO URBANO: I LAVORI IN CORSOPER GARANTIRE TAGLIO DEL VERDE E PULIZIA DEI MONUMENTI

Ritinteggiati i sottopasso con l’invito ad aver cura dei beni pubblici

Seravezza – Lavori in corso sul territorio comunale per garantire decoro urbano e sicurezza.

Diversi gli interventi, realizzati attraverso l’impegno delle maestranze comunali, per la pulizia di targhe e monumenti così da restituire loro il necessario decoro.

Intanto vanno avanti anche i lavori di taglio della vegetazione, operazioni svolte con regolarità negli spazi pubblici come parchi e giardini, mentre per il taglio sulle strade si attende il momento di maggiore crescita della vegetazione così da realizzare interventi duraturi.

Si tratta, in altre parole, di operazioni eseguite secondo una ottimizzazione che, laddove non esistono condizioni di pericolo, vengono condotte nel momento di maggiore crescita del verde, in considerazione che poi, durante l’estate, la vegetazione ha un marcato rallentamento nella crescita.

Questo il principio generale – spiega l’amministrazione comunale – è ovvio che, in caso di situazioni di pericolo, gli sfalci vengono anticipati per garantire la sicurezza stradale. Condizioni che teniamo costantemente monitorate, così come avviene per la segnaletica stradale, con operazioni di manutenzione continua proprio per assicurare la massima visibilità”.

Si sono da poco conclusi anche i lavori di rimozione della terra depositata negli anni ai lati delle strade, un’operazione avviata il mese scorso e che di recente, dopo il nullaosta di Anas, ha interessato la statale Aurelia, da Ponterosso al confine con Montiscendi.

Altri interventi di decoro sono quelli portati a compimento di recente ai sottopasso di Querceta e della Madonnina, dove si è provveduto a ritinteggiare gli attraversamenti, cancellando le scritte apportate nel tempo da più mani.

Un’occasione per rivolgere un appello ai cittadini perché gli sforzi e gli impegni economici del Comune non vengano vanificati, mettendo in atto comportamenti responsabili e rispettosi del bene pubblico.

dott.ssa Elisabetta Lo Iacono

Ufficio Stampa Comune di Seravezza, addì 22.5.2024.

PNRR: FDI, PIÙ DI 4 MLN PER SICUREZZA ANTI SISMICA  DI CHIESE TOSCANE

Firenze, 22 maggio 2024 “Sono più di 4 i milioni di euro (4.076.240 mln), previsti nel decreto del Ministero della Cultura, risorse presenti nel PNRR, sulla sicurezza sismica nei luoghi di culto, per il restauro del patrimonio culturale del Fondo Edifici di Culto e dei siti di ricovero per le opere d’arte (‘Recovery Art’). Questa importante tranche di finanziamenti per la Toscana, è in particolare destinata alla realizzazione di interventi di adeguamento sismico dei luoghi di culto, di torri e di campanili di chiese, pievi e oratori, in seguito a progetti presentati in un bando ad hoc, di varie zone della nostra regione. Nello specifico, per quanto riguarda Grosseto e provincia, 300.00 euro sono destinati alla Chiesa di San Pietro e 680.000 euro sono previsti per interventi nella Cattedrale di San Cerbone di Massa Marittima; nella provincia di Lucca, 620 mila euro sono previsti per la Badia di Cantignano, a Capannori e 320 mila per la Chiesa di San Rocco del cimitero di Montecarlo; a Sestino, in provincia di Arezzo, è la Pieve di San Pancrazio a beneficiare di 940 mila euro per specifici interventi; la Chiesa di San Francesco a Pistoia riceve 500 mila euro e, infine, all’Oratorio di Santa Croce a Massa sono destinati 715 mila euro. Questi finanziamenti rappresentano la decisa volontà del governo Meloni di tutelare e rendere più sicuro il patrimonio artistico e storico tutto del nostro Paese, garantendo anche agli edifici di culto, scrigni di bellezza, storia e racconto delle nostre radici, un’attenzione specifica a necessità strutturali, per assicurare a questo nostro immenso bene una valorizzazione ulteriore”. Lo scrivono, in una nota, il deputato e capogruppo della commissione Cultura Alessandro Amorese e il deputato e coordinatore regionale toscano di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi. 

Susanna Bonfanti

Responsabile comunicazione parlamentari toscani Fratelli d’Italia

OTTANT’ANNI FA LO STERMINIO NAZIFASCISTA IN VERSILIA, UN LIBRO GIÀ NEL VENTO DEL SILENZIO.

Stazzema_ Come era prevedibile, anche il recente libro Ottant’Anni fa lo sterminio nazifascista in Versilia (Impressum edizioni 2024) ha tutte le caratteristiche per essere destinato al vento nobilitante del silenzio sulla conoscenza, che non significa affatto essere riservato al cestino della “carta straccia” ma, invero, così come è avvenuto per il libro L’eccidio di Sant’Anna. Nomi e luoghi delle vittime (Pezzini editore 2020), a un importante futuro riconoscimento per aver fornito una ricostruzione seria dell’eccidio, degna della massima attenzione. In questo caso dare tempo al tempo è quanto mai necessario e ripagante.

Giuseppe Vezzoni (Autore del libro), addì 22.5.2024

MOSTRAQUATTRO MAESTRI A CONFRONTO” – “ FUNI, MACCARI, ROSAI ritraggono GUIDI – U. Guidi ritrae O.Rosai, M. Maccari, A. Funi”

Forte dei Marmi_ Il Museo Ugo Guidi – MUG di Forte dei Marmi in occasione della 186° mostra presenta l’eccezionale esposizione:  “QUATTRO MAESTRI A CONFRONTO” – “ FUNI, MACCARI, ROSAI ritraggono GUIDI – U. Guidi ritrae O.Rosai, M. Maccari, A. Funi” che si terrà dal 24 maggio al 7 giugno con inaugurazione il 24 maggio alle ore 18. La mostra testimonia la frequentazione di Ugo Guidi con i più importanti artisti del ‘900, abituali frequentatori di Vittoria Apuana. La mostra ha il supporto del Comitato “Un secolo di Vittoria Apuana” e in partnership con FinecoBank Carrara. Dopo l’inaugurazione al MUG sarà inaugurata la mostra di dipinti su carta e mosaici dell’Artista Enzo Tinarelli al Logos Hotel .

Il MUG presenta eccezionalmente opere di relazione tra tre maestri del ‘900 e Ugo Guidi a testimonianza di un fecondo periodo storico del secondo novecento. Nel giardino e nell’abitazione di Guidi si ritrovavano moltissimi artisti e letterati da Soffici a Mirko, da Migneco a Santi, da Rosai a Gatto, e spesso gli incontri finivano con scambi di ritratti che si facevano reciprocamente.

L’attuale esposizione rievoca quegli incontri con opere eseguite nel giardino: Funi dipinse nel giardino Guidi accanto alle sue sculture e attratto in modo particolare da una scultura che recava un vaso con dell’erba grassa in testa eseguì l’opera <Dafne> , la ninfa amata da Apollo ma trasformata in albero di alloro per sfuggirgli; mentre Funi eseguiva il dipinto Ugo lo raffigurava intento al lavoro. Vivaci gli scambi dei ritratti con Mino Maccari. Rosai  infine, che soggiornava nella casa  di Ugo Guidi, raffigura mio padre sia in un vivacissimo disegno a carboncino che in una tela con colori a olio. Mio padre disegna il volto di Rosai, oggi in esposizione, mentre il disegno che raffigura Rosai intento a dipingere nel giardino fa parte dei 99 disegni di Ugo Guidi appartenenti alla Collezione Disegni e Stampe degli Uffizi. Un’esposizione quella in mostra veramente unica”

L’esposizione al MUG, introdotta da Vittorio Guidi,  sarà visitabile in seguito su appuntamento al telefono 348-3020538 o  museougoguidi@gmail.com. Via Matteo Civitali, 33 – Forte dei Marmi.

A seguire al Logos Hotel: “di tratti e di frammenti” –  Enzo Tinarelli oli su carta realizzati a Montréal e alcuni mosaici. Dal 6 maggio al 26 giugno 20124 Logos Hotel- Forte dei marmi (LU)

La prestigiosa sala d’ingresso dell’hotel Logos di Forte dei Marmi ospita tra maggio e giugno una serie di opere di Enzo Tinarelli promossa dal Museo Ugo Guidi. Sono esposti piccoli oli su carta realizzati dall’autore nel soggiorno a Montréal (Canada), nel 2016 e 2018; lavori dai quali emergono tratti apparentemente istintivi per un piacere dichiarato alla pittura; una poetica gestuale e segnica rivolta alla ricerca nell’ambito della genetica e DNA che l’autore indaga da decenni. Esposti oltre ad altri dipinti, anche alcuni mosaici, arte che Tinarelli pratica con “ossessiva” passione, avendola studiata e approfondita a Ravenna con lo sguardo rivolto alle Basiliche bizantine di cui Ravenna è capitale. Il mosaico si rivela nei decenni una forma espressiva sempre più autonoma, nella parcellizzazione della trama, dagli elementi discontinui, nelle armonie delle connessioni delle tessere e delle pause interstiziali. Una forma “musicale”, forse anch’essa insita nel DNA nell’uomo fin dalle sue origini. Tinarelli collabora inoltre con numerosi artisti e designers per rinnovare questa arte antica oggi confrontata con le nuove tecnologie e la parcellizzazioni delle immagini. Enzo Tinarelli, Alfonsine (Ra) 1961, vive a Carrara. Dal 1992 è docente titolare all’Accademia di belle Arti di Carrara, ove insegna Tecniche plastiche contemporanee e Tecniche del mosaico. Dal 2012- 2017 è docente di Tecniche del mosaico all’Accademia di Ravenna. Dagli anni ottanta espone in numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero. I suoi interessi estetici spaziano dalla sperimentazione dei linguaggi pittorici a quelli plastici, con particolare attività nell’ambito del mosaico artistico in vari ambiti di di ricerca www.enzotinarelli.com – tinarellienzo@gmail.com

La Casa Museo Ugo Guidi è inserita nei Luoghi della Cultura del MiBAC, è stata aperta dal FAI, dalla Associazione Nazionale Case della Memoria e dalla Associazione Dimore Storiche Italiane, è nelle guide TCI e Lonely Planet. Il MUG è stato inserito da Google a livello planetario nel The Guide-Tab.Travel. 100 foto di opere di U. Guidi su Wikimedia (Wikipedia) e realtà aumentata del MUG su Ministero Beni Culturali – MIC visibile su Virtique.

Museo Ugo Guidi – Mug, addì 22.5.2024

MICHELANGELO ISPIRA TANO PISANO: FINO A GENNAIO LE APUANE SI VEDONO IN VIA SANT’AGOSTINO A PIETRASANTA

Pietrasanta_ Dopo la mia Guernika, il murale che tanto successo ha ottenuto nel 2023, Tano Pisano torna a proporre una sua creazione site-specific nello spazio pubblico sul muro esterno del complesso monumentale di Sant’Agostino, nell’omonima via, a Pietrasanta.

Si intitola semplicemente Apuane la grande pittura realizzata dall’artista siciliano di nascita e versiliese d’adozione, che il Sindaco Alberto Stefano Giovannetti inaugurerà sabato 25 maggio alle ore 18 – alla presenza anche del Presidente del Consiglio Comunale, Paola Brizzolari -, restando poi visibile per tutti fino al prossimo 5 gennaio 2025.

L’opera di Pisano rinsalda il legame tra l’artista e la città versiliese dove vive e lavora dal 2016 e che poco più di un anno fa gli ha conferito la cittadinanza onoraria.

«Creare occasioni di sorpresa, attraverso l’arte, per i visitatori di Pietrasanta, è uno degli obiettivi che ci siamo prefissati – dice Alberto Stefano Giovannetti, sindaco di Pietrasanta e assessore alla cultura -. Abbiamo accolto con grande piacere la proposta del Maestro Tano Pisano, che va proprio in questa direzione, di ripetere l’installazione sperimentata un anno fa sulla parete del complesso di Sant’Agostino, stavolta ispirandosi a un genio come Michelangelo e a un profilo iconico per questa terra, le Apuane. Due elementi che, colti dalla maestria di Pisano, cittadino onorario di Pietrasanta, parlano di Versilia e della nostra città lì dove non ti aspetti, lungo la strada che porta a piazza Duomo e davanti alla piazzetta che anni fa un altro grandissimo artista, Igor Mitoraj, rigenerò a inatteso luogo espositivo con il suo Centauro».

Quella di Pisano per le Apuane è un’antica, autentica passione, ma oggi a Pietrasanta vuole rappresentare anche un omaggio

Come fu per Guernika, anche stavolta Tano Pisano ha scelto di realizzare un murale dipinto su 12 pannelli di plexiglas (montati su una struttura di legno ancorata su a un’altra metallica appositamente progettata per non danneggiare il muro), che misura sei metri di larghezza per due di altezza, visibile sempre, gratuitamente, a qualsiasi ora del giorno e della notte.

Il legame tra le Alpi Apuane e la nuova creazione di Tano Pisano è più che evidente: «Da diversi anni ormai vivo e lavoro a Pietrasanta, sotto il Monte Altissimo e le Apuane – dice l’Artista -. E come si fa a evitare lo sguardo verso questi monti. affacciandoci alla finestra, uscendo da casa o andando in bicicletta? La loro è una presenza costante, bellissima, sempre varia: con le diverse luci, le nuvole, i contrasti delle rocce che hanno tutte le tonalità di grigio fino al bianco e le chiazze verdi degli alberi, ma poi sotto c’è il marmo. Lo stesso che è servito da materia prima a tanti scultori: da Nanni di Banco a Michelangelo fino a Marino Marini. È quindi spontaneo e irresistibile disegnare le Apuane, dipingerle cercando tecniche e linguaggi diversi per esprimerle al meglio. Eppure quel paesaggio, affascinante perché naturale, ormai è quasi dimenticato dagli artisti. Ma perché? Alle Apuane, a questa ‘presenza’ che vedo quotidianamente, e a questa bellissima terra che spero sia sempre rispettata, ho voluto fare un mio piccolo omaggio».

Già nel luglio del 2021, nella mostra ”Apuane e altre cose” al Fortino di Pietro Leopoldo a Forte dei Marmi (LU), Tano Pisano aveva dedicato alcune sue opere a queste montagne così affascinanti.

Stavolta invece l’Artista le omaggia con un ‘assolo’ ricco di inaspettate cromie, un’opera il cui concept trae ispirazione da Il Giorno e la Notte, capolavoro scultoreo di Michelangelo Buonarroti che si ammira nella Sagrestia Nuova del complesso monumentale di San Lorenzo a Firenze e che fu realizzato per il sepolcro di Giuliano de’ Medici, Duca di Nemours.

Nella pittura di Tano Pisano, infatti, due montagne – apparentemente uguali, ma in realtà solo simili – sono ritratte affrontate: una di notte (sopra la montagna di sinistra è ben visibile una luna rossa), l’altra di giorno (c’è il sole che domina la montagna di destra). In entrambe le montagne, tuttavia, non mancano i coloratissimi reticoli geometrici che caratterizzano la pittura di Tano Pisano e la rendono originale nel suo genere. Come uniche sono, appunto, le Alpi Apuane.

Ufficio media

Marco Ferri , addì 22.5.2024

I PROSSIMI INCONTRI DEL CIRCOLO CULTURALE IL NAVICELLO

Forte dei Marmi_Anticipiamo i prossimi incontri del Navicello: Lunedì 3 giugno ore 18 Presentazione Museo Ugo Guidi; Lunedì 17 giugno ore 18  Una Designer dialoga con Tiziano Lera: due architetti a confronto

Dal Circolo Il Navicello, addì 22.5.2024.

PRENDE FORMA IL LABORATORIO-ATELIER DI PARK EUN SUN

Pietrasanta_ Pareti in vetrocemento, con una trama a rete; un progetto illuminotecnico che scandirà lo scorrere delle stagioni; filari di bambù, all’esterno, per incorniciare i 600 metri quadrati adibiti a spazio espositivo. Prende forma, in via Garibaldi a Pietrasanta, il laboratorio-atelier di Park Eun Sun, lo scultore sudcoreano e, dal 2021, cittadino onorario della “Piccola Atene” della Versilia che dalle ceneri della “Vetreria Versiliese” sta modellando il suo nuovo centro di produzione ed esposizione. Mercoledì mattina il sindaco Alberto Stefano Giovannetti, la responsabile dell’ufficio turismo Sabrina Francesconi e Valentina Fogher degli Istituti Culturali hanno partecipato al sopralluogo nell’area di cantiere, organizzato dall’artista alla presenza dell’architetto svizzero Mario Botta che sta curando il progetto.

Mi piacerebbe arrivare all’inaugurazione nell’autunno di quest’anno – ha confessato Park Eun Sun – ma, al più tardi, sarà nella primavera 2025”. Duemila metri quadrati, tanto sarà ampia la parte interna del nuovo atelier, dove lo scultore sudcoreano lavorerà e potrà anche accogliere i visitatori: “Abbiamo sostenuto immediatamente il progetto di Park – così il sindaco Giovannetti –per il suo pregio strutturale, perché recupera, a volumetria invariata, uno spazio abbandonato ma, soprattutto, per quello che porterà a Pietrasanta, vale a dire una parte di città nuova che andrà a sottolineare il nostro tratto più identitario, cioè il fare arte”.

Questo recupero ha una sua autonomia e prospettiva – ha sottolineato l’architetto Botta – perché viene dal passato ma parla al presente e soprattutto al futuro, ponendosi come un modello, per altri enti del territorio, su come una zona industriale obsoleta possa trasformarsi in un centro dove valori come creatività e artigianato, che purtroppo si stanno spegnendo, trovino espressione e linfa vitale”.

Giovannetti ha ribadito il suo apprezzamento per il progetto “che l’artista ha voluto condividere con l’amministrazione comunale fin dalle prime battute” e per l’attenzione riservata ad alcuni elementi “ereditati”dalla vecchia vetreria “come i due carriponte – ha rilevato il sindaco, durante il sopralluogo – che Park ha deciso di mantenere sia per utilizzarli, sia per conservare una traccia del passato di questo luogo e, per questo, lo ringrazio”. Con una nuova idea che, seppur a grandi linee, sta già prendendo forma nel cassetto, suggerita dal primo cittadino: collegare il laboratorio-atelier con il cuore della città, attraverso un percorso che sia immagine dell’atto creativo di Park e dei maestri artigiani di Pietrasanta.

Ufficio Stampa & Comunicazione

Giada Menichetti,addì 22.5.2024

MEDIAZIONE E CONFLITTI: SI POTESSE REALIZZARE NEL MONDO.

22 Maggio 2024 | Pasquale Martucci.

Mediare i conflitti è la ragione che spinge l’uomo a sopravvivere nelle complesse società, che oggi si caratterizzano per un approccio pessimistico, legato a paure, violenze, odio, guerre.

E ciò nonostante il progresso (industrializzazione, comunicazione, tecnologia) e l’affermazione della democrazia, dei diritti e dell’emancipazione dell’uomo, che sono le forme a cui le società dovrebbero aspirare. Al centro è invece posta la vita economica e finanziaria, con tutti gli inevitabili problemi che comportano spesso il ricorso ad azioni drammatiche e tragiche, che comportano la distruzione dell’essenza stessa dell’uomo, usando la violenza politica come risorsa per l’acquisizione del potere.

Per realizzare una convivenza democratica è indispensabile l’opera di mediazione dei conflitti, ovvero la presenza di un terzo imparziale che si pone in maniera equivicina alle parti che hanno abbandonato la capacità di convivere e di riconoscere la presenza gli uni e degli altri.

Georg Simmel nella sua intera proposta teorica affronta i temi dell’azione reciproca come fattore strutturante della realtà sociale, l’approccio formale allo studio della società, la funzione integrativa del conflitto. In quest’ultimo caso, il riferimento è alla figura del mediatore che si colloca entro i caratteri interazionali e reciproci dei rapporti sociali. (1)

Egli si pone nella relazione tra le parti coinvolte che aspettano un suo intervento e un determinato comportamento, ovvero quello di essere terzo rispetto alle dinamiche conflittuali.

Per entrare nella logica di Simmel, gli aspetti della mediazione si caratterizzano per la forma e il contenuto, anche se forma e contenuto sono comunque elementi interrelati. Si realizza una triade, l’unità sociologica che può generare dinamiche sociali differenti non certamente riconducibili ad una delle parti, ma qualitativamente relazionali. Ampliando il discorso si determinano anche formazioni sociali più ampie, reti sociali, nella prospettiva di possibili ed infinite configurazioni.

Il mediatore ha la funzione di imparziale all’interno della relazione conflittuale, offrendo la possibilità di uscire dal contrasto assoluto, per far sì che si superi il concetto di massimizzazione dell’interesse di una o dell’altra parte e si trovino soluzioni che in genere vengono definite win-win. Per Simmel la mediazione non è solo nella struttura ma anche nel risultato: l’intervento del terzo consente “di far uscire da un riduttivo faccia a faccia i due soggetti contrapposti all’interno di una dinamica conflittuale”. (2)

Il primo assunto da cui partire è il conflitto che supera la prospettiva patologica e assume al contrario connotazione fisiologica se non addirittura positiva. Secondo questa visione si tratterebbe di dissonanza di molteplici manifestazioni (elemento interattivo, cooperativo) piuttosto che di fallimento. Il conflitto adempie funzioni sociali tanto quanto la cooperazione: chiaramente ci si riferisce ad un certo grado di conflitto che potrebbe assicurare la persistenza del gruppo; la dissonanza è se lo stesso si basa su odio, invidia, avidità.

Dal momento che Simmel si occupa di conflitto formale, si può cogliere dal contrasto non la fase dissociativa ma quella costruttiva. È considerato l’effetto della socializzazione indotta dal contrasto, che “obbliga i protagonisti ad andare l’uno di fronte all’altro, ad avvicinarsi l’uno all’altro”. È un processo di trasformazione degli individui, un modo di entrare in relazione, perché nella vita quotidiana “il conflitto tra due individui può facilmente modificare uno dei due, non solo nella relazione con l’altro ma anche in se stesso”. (3)

L’indicazione è però di assumere il contrasto come connotazione positiva, a patto che l’antagonismo e la contrapposizione entrino in una dinamica relazionale. Anche in questo caso è la forma e non le cause in sé che fanno compiere l’integrazione. Occorre accettare le forme, che significa subordinazione alle leggi e riconoscimento delle parti: è chiamato “conflitto giuridico su larga base di unitarietà e di concordanza tra nemici”. Le parti di una trattativa devono riconoscere le norme vincolanti che le legano. Siamo sul terreno del riconoscimento normativo. (4)

Oggi tuttavia ci sono anche conflitti non negoziabili, che partono dalla frammentazione e divisione politica e morale e sono al di fuori di ogni relazione; viene meno il riconoscimento di un terreno comune su cui confliggere; viene a mancare la spinta integrativa e costruttiva.

Dunque, viene meno la mediazione che Simmel intendeva con la presenza di un terzo che consente la trasformazione della relazione conflittuale: per il sociologo se la mediazione è semplice nel suo funzionamento, è altrettanto rigorosa nelle regole che la rendono percorribile. Del resto, il mediatore non è colui che impone l’accordo, bensì colui che permette alle parti la libertà di riconoscersi liberamente e comprendersi reciprocamente, ristabilendo una comunicazione che non necessariamente comporta la risoluzione del conflitto. Ed infatti, il ruolo del terzo imparziale è di ascoltare e non giudicare le ragioni dei contendenti, le modalità che hanno determinato il loro confliggere.

Il mediatore restituisce anche le ragioni dell’uno o dell’altro e, attraverso la narrazione e la riformulazione, permette “una sorta di reificazione del conflitto che perde, almeno parzialmente, la sua coloritura emotiva”. (5)

Se si può sintetizzare, il mediatore di Simmel porta alla luce le forme e lascia cadere i contenuti. Diventa essenziale l’interazione che viene a crearsi grazie alla presenza del terzo imparziale. Conclude: “l’esistenza dell’imparziale serve alla sussistenza del gruppo”; il mediatore è come il “rappresentante dell’energia intellettuale di fronte alle parti momentaneamente dominate più dalla volontà e dal sentimento egli li integra, per così dire, nella completezza dell’unità psichica che abita nella vita del gruppo”. (6)

Il mediatore può fungere da guida quando l’antagonismo dei contendenti paralizza le stesse forze che determinano l’interazione e la funzionalità di un gruppo.

Note: G. Simmel, Il mediatore, Armando, 2014. 2) Ivi, p. 15. 3)Ivi, pp. 17-18. 4) Ivi, p. 18.% 5) Ivi, p. 23. 6)Ivi, p. 49.

Da Accademia dei Parmenidei, addì 22.5.2024

Lascia un commento