LIBERACRONACA2 N. 4423 del 26 e 27 GIUGNO 2024

DA ITALIA BENE COMUNE DI POCHI

LIBERO FOGLIO ON LINE del COMUNE DI STAZZEMA E DELL’ ALTA VERSILIA

(“Storia, Arte, Tradizione, Politica, Informazione” )

« Quando si vuole ramazzare il consenso si stramazza il buonsenso. »

UNA COSA SBAGLIATA CANCELLA 100 COSE FATTE BENE

UNA COSA FATTA BENE CANCELLA 100 COSE SBAGLIATE

SALVIAMO LA MEMORIA DEI MARTIRI DI MULINA DI STAZZEMA: CHIESA, SCUOLA, CAMPO DELLA RIMEMBRANZA DELLA FRAZIONE “PORTA DEL PARCO NAZIONALE DELLA PACE

IL BAVAGLIO NON E’ LEMMA DELLA DEMOCRAZIA!

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Giuseppe Vezzoni

giuseppevezzoni@gmail.com

ATTI VANDALICI CONTRO LE SCULTURE DI GIO’ POMODORO

(Nota diffusa a nome e per conto della Galleria Secci)

Pietrasanta_ Con grande piacere comunichiamo quanto segue:

I carabinieri del capitano Dott. Marco Colella del Comune di Pietrasanta hanno condotto un’indagine che, nel giro di pochissimo tempo, ha portato all’identificazione del responsabile dell’atto vandalico contro le sculture di Gio’ Pomodoro, attualmente esposte al battistero. Il responsabile, un 42 enne della zona con problemi mentali e relazionali, socio culturali, è stato denunciato penalmente e dovrà rispondere delle proprie azioni davanti alla procura di Lucca.
Per quanto riguarda la galleria Secci, l’archivio Gio’ Pomodoro e il curatore Enrico Mattei, desiderano innanzitutto ringraziare le forze dell’ordine per l’eccezionale lavoro svolto, nonché l’amministrazione locale, il sindaco Alberto Giovannetti e Monsignore Roberto Canale per l’efficienza e l’immediatezza con cui hanno attivato le procedure necessarie. Questo dimostra che Pietrasanta è una città sicura, non soggetta a degrado, ma vittima dell’atto di uno scellerato.
La mostra proseguirà fino alla sua naturale conclusione, permettendo alla collettività di godere appieno delle opere esposte. Successivamente, le sculture saranno inviate in fonderia per il necessario restauro.

Ringraziamo inoltre tutte le testate nazionali che hanno dato risalto alla notizia e tutti coloro che in questi giorni ci hanno manifestato la loro solidarietà.

Grazie,
Eduardo Secci

Pietrasanta, 26.06.2024

Da Ufficio stampa & comunicazione

Giada Menichetti

SPARATORIA A CASCINA, CECCARDI (LEGA): “PD HA SMANTELLATO TUTTI I PRESIDI DI SICUREZZA ATTIVATI QUANDO ERO SINDACO. PER FORTUNA TRA UN ANNO SI VOTA”

Pisa, 26 giu. “Un episodio gravissimo a San Frediano a Settimo, conseguente al fatto che il Pd a Cascina ha smantellato negli anni tutti i presidi di sicurezza che la mia amministrazione aveva creato. Hanno smantellato la collaborazione con l’esercito nell’ambito del progetto ‘strade sicure’, con i militari che pattugliavano tutto il Comune. Hanno smantellato le ‘sentinelle di notte’, cioè la convenzione che avevamo fatto con le guardie giurate, le quali facevano un presidio di vigilanza attiva durante le ore notturne. E ora, lo stesso Pd che ha cancellato tutte le mie iniziative per la sicurezza, si lamenta del fatto che non c’è presidio del territorio. Per fortuna tra un anno si vota anche a Cascina. Spero davvero che i cittadini mandino a casa la sinistra e votino nuovamente un’amministrazione che fa della sicurezza l’elemento prioritario della propria azione amministrativa e politica, come fece la mia”. Così l’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi, ex sindaco di Cascina (PI), il Comune dove ieri sera un 35enne e’ rimasto ferito nel corso di una sparatoria davanti a un bar.

Stampa On. Ceccardi

CAVE. CAPECCHI (FDI): “SPAZIO ALLA CONCERTAZIONE E CONFRONTO CON IL TERRITORIO E IL CONSIGLIO REGIONALE”

Firenze, 26 giugno 2024: Il Consiglio Regionale accoglie le proposte di Fratelli d’Italia sul piano cave: spazio alla concertazione e al confronto con il territorio ed il consiglio regionale.
Capecchi, prendendo spunto dalla informativa illustrata dall’assessore Baccelli che manca di alcuni dati, ha quindi chiesto che “sull’ aumento della produzione del 5%, ci sia il coinvolgimento per tutti i soggetti interessati”.

Nel corso del Consiglio Regionale di questa mattina (26 giugno 2024) è stata quindi accolta la proposta di risoluzione presentata dal gruppo FDI, primo firmatario il consigliere Alessandro Capecchi, in relazione alla  variante al Piano Regionale Cave che prevede l’aggiornamento degli Obiettivi di Produzione Sostenibili, con un aumento del 5%, pari a quasi 9 milioni di metri cubi di materiale. 

La richiesta di Capecchi è venuta a seguito di un ragionamento sulla necessità di approfondire, anche in consiglio, il monitoraggio del piano cave, fatto con due delibere di giunta del 2022 e del 2023. Peraltro, trattandosi di variante considerata “minore”, l’iter sulla partecipazione sarebbe ridotto.

FDI ha quindi richiesto ed il Consiglio ha approvato: la convocazione formale del tavolo di concertazione per garantire la massima partecipazione delle associazioni di categoria e dei soggetti legittimati; la partecipazione ed il confronto più ampio possibile sui contenuti della variante al piano già in fase di adozione, così che tutti i cittadini e le associazioni possano conoscere le modifiche introdotte; l’aggiornamento costante del Consiglio e della Commissione competente anche attraverso l’invio formale di tutta la documentazione inerente al piano stesso.

“Non si tratta di elementi formali, ma di un notevole passo avanti nella massima trasparenza e partecipazione per una variante che, in ogni caso, stabilisce un possibile aumento della produzione sostenibile del 5%  dettato da necessità di filiera e per la realizzazione delle opere pubbliche, ma che deve essere conosciuto da tutti in ogni suo passaggio – spiega Alessandro Capecchi -, per l’impatto ambientale e sociale e occupazionale del comparto”.

UFFICIO STAMPA

Massimiliano Paluzzi 

Alessia Benelli 

IL “VIAGGIO IN EUROPA” DEI “GIOVEDÌ MUSICALI” DI SANT’ANTONIO

Pietrasanta_ Domani (giovedì 27 giugno) alle 21,30 seconda serata della 37° stagione concertistica “I giovedì musicali” di Sant’Antonio, organizzata dall’associazione cultura e musica “Giulio Rospigliosi”, in collaborazione con la parrocchia di Tonfano e il patrocinio del Comune di Pietrasanta, punto di riferimento nel panorama musicale italiano sempre più apprezzato e seguito.

Il secondo appuntamento è affidato al pianista Giacomo Dalla Libera, affermato interprete di musica da camera, che guiderà il pubblico in un affascinante “Viaggio in Europa” attraverso le melodie dei più celebri compositori come Mozart, Beethoven, Martucci, Debussy, Chopin e Granados.

Dodici gli appuntamenti in calendario, ogni giovedì sera (escluso il 4 luglio) e fino a metà settembre, che vedranno avvicendarsi nel salone dei concerti del teatro di Sant’Antonio, in Via Verdi e nello spazio all’aperto, grandi interpreti di fama nazionale e internazionale.

L’ingresso è a offerta libera. Informazioni e prenotazioni al numero 335 5439579.

Ufficio Stampa & Comunicazione

Giada Menichetti, addì 26.6.2024

VALDICASTELLO FESTEGGIA SAN GIOVANNI CON DUE RESTAURI D’ARTE

Pietrasanta_ Con una processione solenne per le strade del paese, la sera di lunedì (24 giugno) la comunità di Valdicastello Carducci ha ricordato il patrono San Giovanni, al quale è dedicata anche la Pieve. Proprio l’edificio religioso che accoglie i visitatori, lungo la via Francigena, è stato protagonista della giornata: prima della funzione religiosa, celebrata dall’Arcivescovo di Pisa Mons. Giovanni Paolo Benotto insieme al parroco di Valdicastello, Padre Ben Justin Dicson, i fedeli riuniti nel piazzale hanno assistito alla benedizione del portone d’ingresso realizzato da Marcello Tommasi nel 1983 e oggi restaurato grazie al lavoro di artigiani e maestranze locali; durante la messa, poi, un momento particolare è stato dedicato al nuovo ambone in marmo bianco donato dalla ditta Bertozzi-Rovai, in memoria di Giovanni (fondatore dell’impresa) e di Sergio Lazzeri, che ha sostituito quello in legno, ormai logorato dal tempo.

Non possiamo che essere grati alla generosità di questi imprenditori e di tutti gli artigiani pietrasantini, pari solo alla loro grande abilità nella lavorazione delle materie prime che ha reso la nostra città un’eccellenza nel mondo – ha sottolineato l’assessore Andrea Cosci, presente alla celebrazione per conto dell’amministrazione – ma anche allo spirito e all’energia con cui il comitato paesano, insieme alla Diocesi e alla parrocchia, stanno pian piano recuperando piccole situazioni legate alla storia e alle tradizioni locali che rischiavamo di veder scivolare via”.

Dopo il rito religioso, accompagnato dai canti della Corale di Santa Felicita, il corteo processionale ha mosso dalla Pieve lungo la via Comunale, aperto dalla Filarmonica Versilia di Capezzano Pianore; a causa del maltempo, il percorso tradizionale è stato ridotto e, al termine, i partecipanti si sono riuniti per un momento di convivialità.

Ufficio Stampa & Comunicazione

Giada Menichetti, addì 26.6.2024

OTTANTESIMO ANNIVERSARIO DELL’ECCIDIO DI SANT’ANNA DI STAZZEMA E DI MULINA DI STAZZEMA

Stazzema-Ormai manca meno di un mese e mezzo dall’ottantesimo anniversario dell’eccidio di Sant’Anna del 12 agosto 1944 e, per quanto concerne Mulina, dalla 34esima cerimonia che si celebrerà a Mulina il prossimo 11 agosto. Per Mulina la situazione è questa: sono iniziati i lavori per la sistemazione dell’area esterna del nuovo edificio della scuola dell’Infanzia Martiri di Mulina mentre, per quanto riguarda la chiesa di San Rocco, l’intervento per il rifacimento della copertura, dopo la collocazione avvenuta dei ponteggi all’interno della chiesa, attende che una ditta specializzata valuti lo stato in cui versa la struttura lignea delle capriate. Pertanto, difficilmente l’intervento sarà terminato entro il mese di novembre. Invece, per quanto concerne la ricollocazione presso la nuova struttura scolastica della vecchia intitolazione (lapide in marmo) o di una nuova ( di altro materiale), questi 45 giorni che mancano alla giornata commemorativa potrebbero essere sufficienti per ultimare i lavori all’esterno del nuovo edificio scolastico e, quindi, per (ri) collocare, in una situazione che non sia di cantiere, l’intitolazione il prossimo 11 agosto, a 31 anni esatti dalla prima intitolazione avvenuta l’11 agosto 1993. La cerimonia fu promossa dall’allora comitato paesano presieduto dallo scrivente ( NB: il Gruppo Labaro non era stato ancora costituito) e dall’amministrazione comunale pro tempore guidata dal sindaco Gian Piero Lorenzoni.

Dalla pagina facebook di Giuseppe Vezzoni, addì 26.6.2024

RESTYLING E PIÙ SICUREZZA PER IL CAMPO DA BASKET ALL’AFRICA

Pietrasanta_ In partenza i lavori per la sistemazione del campo da basket al quartiere Africa, nei pressi dell’incrocio fra le vie Bernini e Bugneta. L’area è già stata recintata con nastro segnaletico e sarà off-limits almeno fino all’inizio della prossima settimana, quando dovrebbe concludersi l’intervento di rifacimento della pavimentazione con tracciatura delle linee di gioco a cura della ditta Resinfloor Group Srl.

In passato, qui, abbiamo purtroppo registrato danneggiamenti, abbandoni di rifiuti e altri comportamenti del tutto estranei alla funzione di questo spazio – ha ricordato l’assessore a lavori pubblici e manutenzioni, Matteo Marcucci – che invece sappiamo essere apprezzato e frequentato anche da diverse associazioni sportive. Vogliamo che sia rispettato e utilizzato correttamente, quindi abbiamo deciso non solo di riqualificarlo a livello strutturale ma anche di predisporre tutto il necessario per evitare che si ripetano quegli episodi spiacevoli”.

Oltre al fondo di gioco e all’installazione di due nuovi tabelloni, infatti, verrà realizzata una recinzione più robusta e attivata una telecamera per la videosorveglianza; l’orario di accesso all’area sportiva sarà regolamentato, assicurando un’apertura ampia e adeguata per chi desidera allenarsi o fare “qualche tiro a canestro” con gli amici; infine, nel “pacchetto” di interventi è previsto anche l’allaccio alla rete elettrica, per l’attivazione dei punti luce.

L’intervento, realizzato in sinergia fra ufficio lavori pubblici e ufficio sport, “è uno di quelli che possono sembrare di minor conto – ha sottolineato l’assessore allo sport, Andrea Cosci – ma che invece ci permettono di realizzareuna cura efficacee puntuale sulle nostre areee strutture sportive. Nella stessa direzione vanno anche i lavori che partiranno a breve agli spogliatoi della palestra del Sale e quelli di rifacimento del parquet alla palestra Tommasi”.

Ufficio Stampa & Comunicazione
Giada Menichetti, addì 26.6.2024

UNESCO: AMORESE (FDI), SODDISFAZIONE PER CANDIDATURA CHIANTI A PATRIMONIO DELL’UMANITÀ

Firenze, 26 giugno 2024“La candidatura del paesaggio del sistema delle ville-fattoria del Chianti Classico all’iscrizione nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO rappresenta non solo un motivo di grande soddisfazione, ma anche quanto il lavoro a tutti i livelli del ministero della Giustizia guidato da Gennaro Sangiuliano per la valorizzazione dello sterminato e composito patrimonio italiano, sia costante ed attento ad ogni ricchezza che caratterizza il nostro paese. Si tratta di un iniziale passaggio per raggiungere una meta di altissimo valore per il Chianti, modello di identità nazionale grazie alla sua unicità, quella di poter diventare per la prima volta Patrimonio dell’Umanità. La candidatura coinvolge sette comuni della nostra regione, in provincia di Firenze e di Siena, e rientra nella categoria dei paesaggi culturali. Il Chianti è sinonimo di eccellenza non solo agroalimentare e rappresenta, al contempo, un bene di arte e cultura incalcolabile del Made in Italy. Oggi è stato compiuto un primo, fondamentale passo per essere ulteriormente insignito di simbolo dell’Italia nel mondo”. Lo scrive, in una nota, il deputato e capogruppo della commissione Cultura di Fratelli d’Italia Alessandro Amorese.

Susanna Bonfanti

Responsabile comunicazione parlamentari toscani Fratelli d’Italia

OGGI TOCCA ALLA POESIA al CIRCOLO CULTURALE LA CASA DEL BERLINGAIO

Sabato 6 luglio, ore 17,30 Stazzema capoluogo

Stazzema_ Circolo culturale La casa del berlingaio Stazzema. Sabato 6 luglio a partire dalle 17.30 ” OGGI TOCCA ALLA POESIA “. Giornata dedicata alla composizione in versi. Potranno partecipare tutti quelli che amano scrivere o leggere testi poetici. Ciascuno avrà a disposizione 20 minuti per parlare di poesia e società e/o leggere alcuni dei suoi testi. Una Commissione poi sceglierà i componimenti ritenuti migliori che saranno pubblicati su I quaderni del Berlingaio. Alle ore 20 come intermezzo tra primo e secondo tempo ci sarà un’apericena. Costo euro 15. Ci auguriamo una numerosa partecipazione.

Alfredo Barberi, addì 26.6.2024

SI POTEVA MORIRE PER ALCUNE CASTAGNE

Riceviamo da Renato Sacchelli e pubblichiamo questa storia di un vivere di oltre 80 anni or sono.

“Il fuoco è mezzo pane”. Dicevano così i miei genitori quando ero ragazzino, mentre tutta la mia famiglia si scaldava, nelle fredde serate d’inverno degli anni ’30 e ’40, intorno al camino acceso e con la legna scoppiettante che sprigionava fiamme e faville in continuazione. Questo ritornello l’avevo sentito dire tante volte anche dai vecchietti del paese, che stavano in piazza o nelle vie a prendere un po’ di sole d’inverno per scaldarsi.

Erano tempi di miseria nera, coi generi alimentari razionati e il freddo che, nella cattiva stagione, a noi ragazzi faceva venire i geloni alle mani, mentre lo scolo delle acque piovane formava, sotto le grotte del monte e le grondaie dei tetti, grosse candele di ghiaccio che sembravano di cristallo.

A scuola portavamo un mattone riscaldato avvolto in un pezzo di stoffa; qualcuno invece un po’ di legna da bruciare nella stufa che avevamo nell’aula. Da ragazzo con altri miei coetanei andavo a raccogliere rametti nei boschi sui monti sopra Seravezza. Le mie forze non erano molte, per la fame che avvertivo forte ogni giorno. Non avevo sempre sentito dire che il fuoco era mezzo pane? In verità gli stecchi che raccoglievamo spesso erano necessari per accendere il fuoco per cuocere la polenta, quando mancavano i soldi per acquistare il carbone da usare nei fornelli. Utilizzando la legna per cuocere i cibi i muri della cucina erano molto anneriti e dovevamo sempre spalancare le finestre per fare uscire il fumo dai locali, poiché il camino non lo tirava fuori in modo sufficiente.

Trovare qualche legnetto da ardere nei boschi era tutt’altro che facile: venivano “puliti” molto bene e sembravano dei giardini, coi proprietari delle selve che raccoglievano minuziosamente le castagne, la cui farina era indispensabile per sopravvivere, cucinando i “ciacci” (sottili piadine cotte sui testi di metallo riscaldati sul fuoco) e le frittelle.

Era uno spettacolo veder passare lungo le nostre strade i barrocci carichi di fascine di legna, sopra i quali stava si ergeva un uomo, come seduto su un trono, che stringeva ben salde tra le mani le briglie del cavallo. D’estate i barroccianti indossavano un cappellaccio di paglia, che d’inverno era sostituito da un copricapo più pesante.

Chi riusciva a salire nelle zone più alte del monte, camminando lungo impervi sentieri tracciati tra i ravaneti, poteva portare a casa, sulle spalle, grossi fasci di legna secca raccolta nei boschi vicini alle cave. Fra questi uomini forti e vigorosi c’era anche mio padre: è così che la mia famiglia riuscì a riscaldarsi nelle stagioni invernali. Noi ragazzi di legna ne raccoglievamo poca: un fascetto piccolo, paragonabile a quello che si ogni anno si preparava per la Befana, perché non avevamo la forza degli adulti.

In quei giorni difficili gli uomini e le donne vigilavano che nessuno rubasse dalle loro selve – di proprietà o che controllavano per conto dei padroni – le castagne che avevano iniziato a cadere e che noi ragazzi tentavamo di raccogliere, essendo più affamati degli scoiattoli.

Un uomo del mio paese picchiò selvaggiamente un ragazzo che aveva sorpreso nel proprio bosco con un pennato in mano, intento a tagliare dagli alberi alcuni rami secchi. Era in compagnia di un suo amico più giovane. Quest’ultimo riuscì a fuggire mentre l’altro si trovò circondato dal padrone e dai suoi giovani figli. Inferocito, l’uomo gli tolse dalla mano l’attrezzo e iniziò a riempirlo di calci e pugni. Una gragnuola di colpi arrivò sulla testa, sul viso e sulle spalle del povero ragazzo, che con le mani tentava inutilmente di ripararsi. “Chi te l’ha dato l’ordine di tagliare le piante del mio bosco? Come ti sei permesso? Guai a te se rimetti i piedi qui”. E giù ancora colpi. Nemmeno i figli ebbero compassione. Anzi, furono spietati, incitando il loro genitore: “Dagliene ancora babbo. Dai, dai, più forte!”. L’uomo smise di picchiare il ragazzo quando si accorse che altre percosse gli avrebbero fatto perdere i sensi. “Vai via, vai via!”, gridò ancora, rifilandogli alla fine un robusto calcio nel sedere. Il ragazzo si allontanò barcollante e subito scomparve tra i cespugli del monte. Mentre scendeva a valle, con la bile in bocca, sentì il bisogno di riprendere fiato. Distesosi per terra rivolse i suoi occhi pieni di lacrime verso il cielo tinto di azzurro.

A quei tempi c’era molta spietatezza e crudeltà fra gli uomini. La carità non si vedeva. A farne le spese erano tanti poveri ragazzi affamati e le persone più anziane.

Un giorno andai a cercare delle castagne con altri miei coetanei nei boschi sul monte Altissimo. Appena usciti dalla strada entrammo nella prima selva. Una donna, che non era neanche la padrona, iniziò a tirarci contro dei sassi. Furono le nostre gambe scattanti a evitarci il peggio. In pochi minuti ci ritrovammo a fondovalle, dove scorreva il fiume. La scampammo bella. Qualcuno di noi, senza neanche aver avuto modo di mettersi in bocca una castagna, sarebbe potuto finire in ospedale se gli fosse andata bene a non rimanere stecchito sul colpo.

Renato Sacchelli, addì 26.6.2024

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