DA ITALIA BENE COMUNE DI POCHI
LIBERO FOGLIO ON LINE del COMUNE DI STAZZEMA E DELL’ ALTA VERSILIA
(“Storia, Arte, Tradizione, Politica, Informazione” )
« Quando si vuole ramazzare il consenso si stramazza il buonsenso. »
UNA COSA SBAGLIATA CANCELLA 100 COSE FATTE BENE
UNA COSA FATTA BENE CANCELLA 100 COSE SBAGLIATE
SALVIAMO LA MEMORIA DEI MARTIRI DI MULINA DI STAZZEMA: CHIESA, SCUOLA, CAMPO DELLA RIMEMBRANZA DELLA FRAZIONE “PORTA DEL PARCO NAZIONALE DELLA PACE
IL BAVAGLIO NON E’ LEMMA DELLA DEMOCRAZIA!
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Giuseppe Vezzoni
AVVISO PUBBLICO PER IL NUOVO REVISORE UNICO DELLA FARMACIA
![](https://liberacronaca2.wordpress.com/wp-content/uploads/2024/06/farmacia_alberovita.jpg?w=1024)
Pietrasanta_ Pubblicato sul sito del Comune di Pietrasanta il bando per acquisire candidature utili alla formazione di un elenco di professionisti idonei alla nomina di Revisore unico dell’Azienda Speciale Farmaceutica per il triennio 2024-2027. Il 30 giugno, infatti, andrà a scadere il mandato dell’organo di revisione contabile e l’amministrazione comunale intende procedere con gli atti necessari al suo rinnovo che, secondo quanto previsto dallo Statuto aziendale, dovrà avvenire attraverso il voto del consiglio comunale.
Possono partecipare all’avviso pubblico tutti coloro che, alla scadenza dello stesso, siano iscritti al Registro dei Revisori contabili; gli interessati dovranno far pervenire l’istanza e la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, accompagnata dai documenti richiesti, per raccomandata A/R o posta elettronica certificata all’Ufficio Protocollo del Comune (via Capriglia, 17 o comune.pietrasanta@postacert.toscana.it) entro e non oltre le 12 di venerdì 19 luglio.
Tutte le istanze pervenute entro il termine indicato saranno esaminate dagli uffici competenti ai fini dell’accertamento dei requisiti richiesti; a seguito di tali verifiche sarà prodotto un elenco delle candidature idonee che sarà rimesso al Presidente del consiglio comunale.
Informazioni e modulistica nella sezione “Amministrazione trasparente – Bandi di concorso” della rete civica comunale.
Ufficio Stampa & Comunicazione
Giada Menichetti, addì 25.6.2024
BANDO NIDI, SINDACATI RICEVUTI DAL SINDACO GIOVANNETTI
![](https://liberacronaca2.wordpress.com/wp-content/uploads/2024/06/incontro_sindacati_nidi.jpg?w=1024)
Pietrasanta_ Nella tarda mattinata di oggi (martedì 25 giugno) una delegazione sindacale composta da Michele Massari (Fp-Cgil), Giada Bellandi (Fisascat-Cisl) e Marco Morbidelli (Uil-Fpl) è stata ricevuta presso la sede municipale distaccata di via Capriglia dal sindaco di Pietrasanta Alberto Stefano Giovannetti, alla presenza dell’assessore al sociale Tatiana Gliori e della dirigente Monica Torti, in merito al bando di assegnazione della gestione degli asili nido, attualmente chiuso e con le offerte pervenute al vaglio della commissione.
I sindacati hanno rappresentato le loro preoccupazioni in merito alle tabelle ministeriali utilizzate dall’ente nella redazione del bando e alle possibili ripercussioni sui livelli occupazionali e le retribuzioni. L’amministrazione ha ribadito che gli unici riferimenti utilizzabili, in base al Codice degli Appalti, erano quelli pubblicati e vigenti al momento dell’apertura del bando, sottolineando che le nuove tabelle sono entrate in vigore a giugno; inoltre, ha ricordato che lo stesso Codice prevede meccanismi di recupero e che, sulla manodopera, la base d’asta del bando non è ribassabile. Sono state poi rimarcate le rassicurazioni già presentate sulla tutela dell’occupazione, attraverso l’inserimento nel bando di una clausola sociale (elaborata in base alle indicazioni chieste e restituite dal precedente gestore su inquadramento del personale e forza lavoro) che dispone, a chi si aggiudicherà l’appalto, di riassorbire le lavoratrici finora in servizio e la previsione di un numero di ore settimanali maggiore (da 1047 a 1148).
I rappresentanti sindacali hanno espresso apprezzamento per il coordinamento pedagogico di cui il Comune si doterà, da settembre, per monitorare e curare il settore-nidi e auspicato, in ragione delle evoluzioni che interesseranno il settore nei prossimi mesi e anni, un’interlocuzione più diretta con l’amministrazione. Il sindaco ha recepito e accolto questo auspicio, nell’interesse massimo e prioritario dei bambini, delle famiglie e di chi lavorerà presso le strutture comunali, affinché ne sia mantenuto e potenziato il livello di alta qualità già riconosciuto.
Ufficio Stampa & Comunicazione
Giada Menichetti, addì25.6.2024
BALLOTTAGGI: ROSSI (FDI), RICONFERME E VITTORIE.SEGNO DI IMPEGNO E VISIONE
Firenze, 25 giugno 2024 – “In Toscana esprimiamo soddisfazione per aver confermato, in alcuni territori, il buon governo del centrodestra. Si tratta di un’ulteriore riprova che quelle nostre amministrazioni, riottenendo la fiducia dei cittadini, hanno saputo garantire, lungo cinque anni, impegno e visione, come ha dimostrato la rielezione di Francesco Ferrari a Piombino. Strappare alcuni comuni alla sinistra che li amministrava da 70 anni, ci fa esprimere altrettanta soddisfazione; pur trattandosi di realtà che risultano meno in vista rispetto a Firenze, Prato e Livorno, la nostra vittoria in comuni come Follonica al primo turno e Ponsacco al ballottaggio, ci conferma che ai 7 capoluoghi di provincia che già amministravamo, si aggiungono aree in cui abbiamo saputo ribaltare un vero e proprio sistema costituito. Stiamo quindi continuando a dimostrare costanza nell’erodere zone della Toscana, regione in cui, evidentemente, la contendibilità è un fatto acclarato. Da oggi e come abbiamo fatto finora con continuità, lavoreremo pancia a terra in viste delle elezioni regionali del 2025”. Lo scrive, in una nota, il deputato e coordinatore regionale toscano di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi.
Susanna Bonfanti
Responsabile comunicazione parlamentari toscani Fratelli d’Italia
BALLOTTAGGI: MICHELOTTI (FDI), ORGOGLIO FERRARI. HA ANTEPOSTO BENE PIOMBINO A TUTTO
Piombino, 25 giugno 2024 – “La riconferma di Francesco Ferrari a sindaco di Piombino ci inorgoglisce e ci fa comprendere, in modo netto, che nel momento in cui abbiamo sui territori persone di valore, che hanno ben amministrato, anteponendo il bene della città a qualsiasi altro, i risultati arrivano. Alle elezioni amministrative, le partite, rappresentano una storia a sé stante; il centrodestra ha dei buoni amministratori e nei comuni dove governava, come a Piombino, ha infatti riottenuto la fiducia dei cittadini che hanno scelto, ampiamente, Francesco. Ferrari è un sindaco di Fratelli d’Italia e rappresenta la fine di quella pregiudiziale secondo la quale il sindaco a Piombino avrebbe dovuto essere a tutti i costi civico; si tratta di un’idea che è stata smentita dagli anni trascorsi e dalla sua rielezione. Francesco è il paradigma non solo della certezza che i candidati di Fratelli d’Italia sanno essere ottimi amministratori, ma anche che, in vista delle elezioni regionali 2025, una classe dirigente politica preparata e che ha dimostrato di saper governare ottimamente sia da privilegiare”. Lo scrive, in una nota, il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti.
Susanna Bonfanti
Responsabile comunicazione parlamentari toscani Fratelli d’Italia
ETERNIT NON ANCORA RIMOSSO
![](https://liberacronaca2.wordpress.com/wp-content/uploads/2024/06/20240625_184625-r.jpg?w=481)
Stazzema_ E’ trascorso un mese dalla segnalazione protocollata all’attenzione del sindaco, dell’Ufficio VV.UU e Uff. Tecnico ( Prot. Com. di Stazzema, 24.6.2024 nr 4518) che alcune lastre ondulate di eternit facenti parte della copertura di una ex fornace per fabbricare la calce, divenuta col trascorrere tempo una specie di garage o capanna, giacciono da tempo coperte dall’erba lunga all’esterno dell’area del cantiere. Il manufatto è stata smantellato mesi or sono a seguito della realizzazione della rampa di accesso ai mezzi operatori presso il cantiere edilizio allestito per la realizzazione del nuovo edificio della scuola dell’Infanzia Martiri di Mulina di Stazzema. La normativa di valutazione del rischio e smaltimento amianto (Decreto Ministeriale 6 settembre 1994) prevede tre metodi di bonifica a seconda dello stato di conservazione dell’amianto: Rimozione e smaltimento dell’amianto: obbligatoria per l’amianto friabile e deteriorato su più del 10% della superficie. Incapsulamento: l’amianto viene isolato dall’ambiente esterno con apposite vernici incapsulanti; nel decreto è definito il numero di strati, il metodo di applicazione e la pulizia dell’area circostante. Confinamento: isolamento dell’amianto con l’applicazione di barriere fisiche come mura, pannelli e materiali coibentati, che lo isolano dall’ambiente esterno. E’ inoltre fatto obbligo ai proprietari di edifici che abbiano coperture contenenti amianto di segnalare tale situazione agli organi territoriali competenti (SPSAL) per predisporre verifiche periodiche dello stato in cui versa l’eternit. Con la segnalazione di un mese fa è stato chiesto che fosse fatto un sopralluogo per verificare se l’ammassamento delle lastre di eternit rispetta la normativa per prevenire eventuali rischi di diffusione nell’aria di fibre di amianto. Le lastre sono ancora in mezzo all’erba alta, mentre non si sa se il sopralluogo sia stato effettuato e che pertanto, tale modalità di giacenza di eternit, non comporta nessun rischio.
Giuseppe Vezzoni
Responsabile di Libera Cronaca,addì 25.6.2024
28 GIUGNO 1914- 28-6-2024 – LA LEZIONE DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
Immanuel Kant, nel suo celebre aforisma sull’umanità, descrive l’essere umano come un “legno storto”. Questa immagine, che rimanda alla naturale imperfezione e alla tendenza intrinseca dell’umanità a soggiacere all’egoismo e alla sua malvagità, che si spinge talora fino al conflitto, è particolarmente rilevante quando riflettiamo sulle guerre in corso e sul centodecimo anniversario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale ( 28 giugno 1914 )
La citazione completa di Kant recita: “Dall’asse storto dell’umanità, nulla di diritto può mai essere fatto.” Questo aforisma ci invita a considerare come la natura umana, con le sue debolezze e inclinazioni verso l’aggressività e l’ingiustizia, abbia storicamente condotto a guerre e conflitti devastanti. Per cui trova pertinenza l’aforisma di Hobbes: Homo homini lupus, che descrive un’elaborazione della natura umana, radicata in particolare nella cultura occidentale, la quale sostiene come l’uomo abbia il naturale istinto di sopraffare i propri simili così come fa il lupo che, allo scopo di sopravvivere, sbrana il più debole.
Nel 1914, l’Europa precipitò in un conflitto che avrebbe cambiato per sempre il corso della storia. La Prima Guerra Mondiale, con la sua devastazione e il suo costo umano, fu in parte il risultato delle tensioni nazionalistiche, degli imperi in competizione e delle ambizioni politiche, tutte manifestazioni di quel “legno storto” di cui parlava Kant. L’incapacità dell’umanità di evitare il conflitto, nonostante i segnali di allarme e le opportunità di risoluzione pacifica, riflette profondamente questa condizione umana imperfetta.
Oggi, quando guardiamo alle guerre in corso in varie parti del mondo, sempre terribili, e tuttavia quelle in corso in Ucraina e a Gaza vanno menzionate per la loro tragedia distruttiva di una generazione di esseri umani, vediamo una triste continuità con quel passato in cui fra morti e feriti vennero coinvolti più di 20 milioni di esseri umani. Le motivazioni possono variare – risorse naturali, potere politico, differenze etniche o religiose – ma alla base c’è sempre quel tratto umano che Kant aveva identificato. La riflessione su 110 anni di storia, dalla Grande Guerra ad oggi, ci mostra quanto sia difficile per l’umanità imparare dalle proprie esperienze negative e correggere le proprie peggiori inclinazioni
Tuttavia, Kant non era completamente pessimista. Egli credeva nella possibilità del progresso morale e nella capacità dell’umanità di costruire una pace duratura attraverso la ragione e la cooperazione internazionale a cui dedicò molto del suo impegno filosofico. Le istituzioni globali, come le Nazioni Unite, nate dalle ceneri delle guerre mondiali, rappresentano tentativi di creare un ordine mondiale più giusto e pacifico.
Per questo, mentre ricordiamo il passato e riflettiamo sul presente, ci dobbiamo sentire impegnati a guardare avanti con speranza, e lottare spendendo noi stessi, pur consapevoli delle nostre imperfezioni ma impegnati a lavorare per realizzare un mondo migliore. Solo riconoscendo e affrontando il “legno storto” della nostra natura possiamo sperare di costruire qualcosa di più diritto e giusto per le generazioni future.
Il 28 giugno 1914, l’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Austria a Sarajevo innescò una serie di eventi che portarono allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. A 110 anni da quell’evento, riflettere sulle lezioni di quella guerra può offrire spunti utili per comprendere i pericoli di una guerra nucleare nel contesto geopolitico odierno, caratterizzato da tensioni in Gaza, Ucraina e tra vari blocchi di potere globali.
La Prima Guerra Mondiale introdusse nuove tecnologie belliche che cambiarono radicalmente la natura del combattimento. Oggi, le armi nucleari rappresentano una minaccia tecnologica di gran lunga superiore, con il potenziale di distruggere intere civiltà. Anche allora l’assenza di efficaci meccanismi diplomatici per risolvere le tensioni contribuì allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Oggi, è essenziale rafforzare le istituzioni internazionali e promuovere la diplomazia per prevenire l’escalation nucleare.
Certo, la deterrenza nucleare ha prevenuto grandi conflitti tra superpotenze dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, ma il rischio di un errore di calcolo o di un’escalation involontaria rimane elevato. Si consideri, inoltre, come la diffusione delle armi nucleari a nuove nazioni aumenta il rischio che un conflitto regionale possa avere conseguenze globali catastrofiche. Allora è necessario rafforzare la Diplomazia Internazionale. Per cui diviene cruciale migliorare i canali diplomatici e i meccanismi di risoluzione dei conflitti per prevenire l’escalation delle tensioni.
Le minacce di Putin e il recente cambiamento del protocollo russo sull’uso di armi nucleari tattiche rappresentano un’importante e pericolosa evoluzione ( involuzione ) nella dottrina militare e nella strategia geopolitica. Questi sviluppi richiedono una riflessione attenta sulle implicazioni per la sicurezza globale e la prevenzione di un conflitto nucleare. Le minacce nucleari di Putin sul ricorso ad armi atomiche tattiche sono in parte una strategia di deterrenza, mirata a dissuadere l’Occidente da un coinvolgimento diretto nei conflitti che coinvolgono la Russia, come quello in Ucraina. L’ uso della retorica nucleare aumenta il livello di tensione e il rischio di un errore di calcolo, che dopo le nuove elaborazioni annunciate da Putin paiono una concreta pressione rivolta agli scenari sui quali oggi si dispiega il conflitto , aumentando il rischio di escalation se l’Occidente percepisse queste minacce come reali. Infatti, il cambiamento annunciato da Putin riguarda una maggiore flessibilità nell’uso di armi nucleari tattiche in risposta a minacce convenzionali significative. Questo abbassa la soglia per l’uso di armi nucleari e aumenta il rischio di un conflitto nucleare limitato. L’opzione, per una dottrina nucleare più permissiva può destabilizzare ulteriormente la sicurezza europea e globale, portando a una corsa agli armamenti e a un incremento delle tensioni.
Come risposta, gli Stati Uniti e gli alleati, con il coinvolgimento della NATO, potrebbero adattare le loro dottrine militari per includere misure preventive contro possibili attacchi nucleari tattici russi. Questo potrebbe includere il rafforzamento delle difese antimissile e lo sviluppo di capacità di attacco preventivo. E ciò, inevitabilmente spingerebbe l’Occidente ad intensificare la propria postura di deterrenza, dispiegando ulteriori forze e risorse nucleari in Europa per dissuadere qualsiasi mossa russa. Il percorso che la diplomazia internazionale dovrebbe seguire deve proporsi con immediatezza l’obbiettivo del Disarmo Nucleare e la non proliferazione, punto essenziale e prioritario per ridurre il rischio di una guerra nucleare.
È inoltre cruciale mantenere canali di comunicazione aperti con la Russia per evitare malintesi e per gestire le crisi. Gli sforzi diplomatici devono mirare a stabilire regole e limiti chiari per l’uso di armi nucleari tattiche; rilanciare e rafforzare i trattati di controllo degli armamenti, come il New START, può contribuire a ridurre le tensioni e a stabilire un quadro normativo per la gestione delle armi nucleari; attivare la diplomazia, poiché nonostante le minacce e le provocazioni, la diplomazia rimane uno strumento essenziale per prevenire il conflitto nucleare. Le iniziative diplomatiche devono essere rafforzate e sostenute a tutti i livelli. Inoltre, occorre che si stabilisca e una sede, che sotto la tutela dell’ONU, promuova la stabilità strategica attraverso il dialogo, la trasparenza e il controllo degli armamenti, strada cruciale per ridurre il rischio di guerra nucleare. L’Occidente deve lavorare con tutte le potenze nucleari per stabilire misure di fiducia reciproca e prevenzione dei conflitti.
La situazione attuale richiede una combinazione di fermezza e diplomazia. L’Occidente deve essere pronto a difendersi e a dissuadere qualsiasi uso di armi nucleari tattiche, ma deve anche cercare attivamente soluzioni diplomatiche per ridurre le tensioni e prevenire un conflitto nucleare. Le lezioni della Prima Guerra Mondiale sottolineano l’importanza di evitare calcoli errati e di cercare sempre la pace attraverso il dialogo e la cooperazione internazionale.
Alberto Angeli, giugno 2024