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Libero foglio on line del Comune di Stazzema e dell’Alta Versilia: storia, arte, tradizione, politica e informazione.
Je suis Charlie
# No al facismo”
# Se togliendo i diritti agli operai si incentiva l’Occupazione, perché non togliere i diritti/privilegi ai politici italiani per incentivare la Democrazia?
# Non si può condannare la parola
#stiamoconDavigo”
Dal numero 1536 qualunque e-mail pubblicata sul blog liberacronaca2 sarà seguita da nome, cognome del soggetto che l’ha inviata e da questa SPECIFICAZIONE:
Il blog non si assume nessuna responsabilità in ordine alla veridicità delle comunicazioni.
Ciò non ci esime eventualmente dall’ intervenire su quanto riteniamo pregiudizievole.
E’ assicurato il diritto di replicare.
Evitiamo le offese, il turpiloquio, le ingiurie alla razza/sesso/religione e il ricorso al linguaggio che violi la legge italiana, istighi a delinquere, alla violenza, alla diffamazione, ecc..
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Blogger Giuseppe Vezzoni
giuseppevezzoni@gmail.com
DOMANI SCIOPERO GENERALE NEL SETTORE DEL MARMO
ULTIME 4 ORE DI OGNI TURNO
volantino-sciopero-marmo-lu-1-12-2016
Lucchesia_ Il Direttivo della Fillea di Lucca riunito in data odierna ha deciso di indire sciopero per partecipare domani ai funerali dell’ ennesimo cavatore morto sul lavoro.
Esprime il piu’ sentito cordoglio alla famiglia ed invita tutti i lavoratori a partecipare ai funerali che si terranno alle ore 15,00 presso la chiesa Maria SS. Mediatrice di Avenza vicino al campo del San Marco.
Chiede al governatore Enrico Rossi di agire urgentemente con il piano
regionale per il controllo di tutte le cave e le aziende del settore.
Da Gambassi Alessia
Segretaria Generale Filleacgil Lucca, addì 30.11.2016
RE: Da agosto è il terzo lutto che colpisce le famiglie dei lavoratori del Distretto lapideo Apuo- Versiliese.
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BEMMI’ SOLDI! E BERLUSCONI?
Abbiamo ricevuto la lettera
VOTIAMO INFORMATI
AI NOSTRI LETTORI LASCIAMO IL LIBERO DISCERNERE
NOI ESPRIMIAMO SOLO: BEMMI’ SOLDI!
Sì, bei miei soldi, di chiunque siano sono sempre e comunque degli “itagliani” ma soprattutto dovevano essere destinati per le acute esigenze materiali e sociali e non per questa campagna referendaria ingannevole, poiché sia nel Sì sia nel No si celano lotte intestine fra eletti andati in Parlamento attraverso una legge elettorale, Il Porcellum, che aveva aspetti incostituzionali e che pertanto, considerati anche la migrazione dei transfuga, non aveva nessuna legittimazione morale e politica, ma soprattutto non aveva ricevuto dal popolo la delega di riformare la Carta Costituzionale.
L’IMMAGINE DEL SI’
Premesso ciò, se grattiamo l’immagine del Sì scopriamo che al posto della macchina a spinta ci sono ben altri mezzi che usa la neo casta rottamatora ma anche la vera faccia che non assomiglia per niente al giovane padre che gioca con il figlio ma a quella dei transfuga, quei deputati eletti con il voto dei cittadini per sostenere un preciso programma ma che poi se ne sono “impippati” dell’impegno assunto e sono andati a fare gli interessi loro con gli avversari che dovevano contrastare. I mezzi che vengono usati da questa casta rottamatoria sono riforniti da gente inchiodata ad alimentare la pompa pagando fior di tasse. E’ senza casco e assai precaria, sia nello stipendio ma soprattutto nei diritti e nelle salvaguardie. E‘ quindi veramente improvvida questa immagine ludica quando in Italia un bambino su tre è povero e molto triste per la scelta che dovrà fare in futuro davanti: restare senza casco o emigrare per cercare di rimettere in testa quel casco che in Italia se lo possono permettere in pochi. La liberalizzazione del lavoro ha fatto fuori il lavoro , oltre i redditi e le tutele. E le morti bianche stanno a confermare questa deriva, così come i morti per l’amianto rischiano di non avere giustizia.
Il Sì ha dunque scelto l’immagine di un’Italia che non c’è e che non sarà così, ma si prova a venderla lo stesso, contando sulla capacità di poter far credere che anche senza ali si può volare.
L‘IMMAGINE DEL NO
Dopo aver notato che manca nel gruppetto funereo la faccia di Berlusconi, una furbata ingannevole ideata dai luminosi promotori del Sì, se grattiamo l’immagine troviamo quella di un “itagliano” incazzato ma asservito e quasi rassegnato che il magna magna dei privilegi, degli indennizzi, dei vitalizi, del lavoro nero, del conflitto di interessi, dell’ingiustizia sociale e partitocratica è al momento quasi impossibile da eliminare. Tuttavia ha ancora a disposizione una reazione per fermare l’ennesima mano lunga protesa verso quella sua tasca quasi vuota per cavargli il principio ideale, seppure limato e rilimato al limite della rastremazione virtuale, che ancora gli è rimasto o crede che gli sia restato : essere un sovrano della Repubblica Italiana, padrone del diritto di scegliere chi lo deve rappresentare, di non essere spazzato via da un ignobile premio di maggioranza per continuare a sperare che prima o poi quella Costituzione, la più bella del mondo, così l’hanno decantata anche quelli che oggi la vogliono modificare, sia attuata completamente.
Il No ha decisamente l’immagine dell’Italia che purtroppo c’è, anche se manca di qualcosa che non è assolutamente migliorativo ma che il Sì non ha voluto mettere nel calderone per tenerselo per convenienza, come bacino di pescaggio.
Vezzoni Giuseppe,addì 30.11.2016
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SECONDO SEMINARIO INTERNAZIONALE SULLA FAVOLA NELLE LETTERATURE EUROPEE.
VENERDI’ 2 DICEMBRE- SCUDERIE GRANDUCALI
Seravezza_Appuntamento di alto spessore culturale il prossimo 2 dicembre a Seravezza (LU). Presso le Scuderie Granducali (all’interno dell’area medicea patrimonio Unesco) si terrà il secondo Seminario Internazionale sulla Favola nelle Letterature europee.
L’evento è organizzato dal CISESG (Centro Internazionale di Studi Europei Sirio Giannini), associazione culturale già promotrice della prima edizione del seminario, tenutosi sempre a Seravezza, con la collaborazione del Comune di Seravezza, del CISLE (Centro Internazionale di Studi sulle Letterature Europee) e dell’Academia Lusófona Luis de Camoes di Lisbona. Il seminario ha inoltre ottenuto il prestigioso patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che ha inoltre contribuito a finanziarlo.
Studiosi e scrittori provenienti da ben otto paesi (Italia, Portogallo, Belgio, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Polonia, Zimbabwe) si riuniranno a Seravezza dalle 9 alle 19,30 per confrontarsi sulla presenza della favola e del favolistico nella letteratura contemporanea. In ordine di intervento, i relatori saranno i seguenti: Marcheschi, Marinho Antunes, Conti, Gavrilidis, Dal Falco, Arcangelo, Rita, Paolicchi, Louw, Pascale, Macadré, Merchant, Poncelet.
Si tratta di un convegno dall’indubbia rilevanza scientifica, che si tiene al di fuori dei tradizionali circuiti accademici per aprirsi al coinvolgimento di un ampio pubblico, com’è negli obiettivi del centro di ricerca indipendente CISESG.
È con eventi come questo che l’Amministrazione Comunale di Seravezza punta a qualificare il territorio come polo di alta divulgazione culturale. «Abbiamo accolto subito con estremo favore la proposta del CISESG e sosteniamo pertanto con convinzione il Seminario, riconoscendone il valore e la visibilità che offre a Seravezza e alla figura dello scrittore Sirio Giannini in un contesto internazionale», dichiara l’Assessore alla Promozione e Valorizzazione dei territorio Giacomo Genovesi. «Colgo l’occasione per ringraziare il Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani per l’opportunità che ci offre di veicolare l’evento sotto l’egida della Regione Toscana».
Grazie al patrocinio dell’Ufficio Regionale Scolastico Toscana, ambito territoriale di Lucca e Massa Carrara, gentilmente concesso dalla dott.sa Donatella Buonriposi, l’evento è accreditato ai fini della formazione professionale del personale docente. Il Seminario è rivolto anche agli studenti delle scuola secondarie. L’ingresso è libero e gratuito.
Appuntamento a Seravezza il 2 dicembre dalle 9 alle 19:30.
Centro Internazionale di Studi Europei Sirio Giannini
Segreteria del sindaco di Seravezza,addì 29.11.2016
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RIAPRE AL TRANSITO LA VIA MONTE ALTISSIMO
Seravezza– Dopo il sopralluogo effettuato questa mattina (30 novembre) presso il Fosso della Chiusa, sito interessato dalla frana avvenuta lo scorso 20 novembre, a seguito dei lavori di messa in sicurezza svolti dalla ditta incaricata e viste le attuali condizioni meteo e le previsioni dei prossimi giorni, gli uffici Lavori Pubblici e Polizia Municipale del Comune di Seravezza hanno concordato la riapertura al transito di Via Monte Altissimo a partire dalle ore 16 di oggi pomeriggio.
Segreteria del sindaco di Seravezza,addì 30.11.2016
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MUSICA DA TUTTO IL MONDO… PER RESTITUIRE L’ORGANO DEL DUOMO ALL’ANTICO SPLENDORE
Proseguono con successo i concerti-aperitivo. Il 10 dicembre gran finale a Villa Henraux
Seravezza_ Secondo concerto-aperitivo organizzato dal Comitato cittadino per il restauro dell’organo del Duomo dei Santi Lorenzo e Barbara con il patrocinio del Comune di Seravezza. Sabato 26 novembre i giovani musicisti Giorgio Parasole al flauto e Nicola Fenzi alla chitarra hanno accompagnato il pubblico – intervenuto nella Chiesa della S.S. Annunziata della Misericordia – in un viaggio oltreoceano, interpretando con precisione la Sonata op. 205 in tre movimenti di Mario Castelnuovo-Tedesco, compositore italiano emigrato negli Stati Uniti. Successivamente i due solisti hanno suonato le sei danze popolari rumene di B. Bartok scritte originariamente per pianoforte, poi trascritte per altri ensemble. Nelle partiture si alternano temi e ritmi etnici tipici della ricerca del compositore ungherese. A conclusione del concerto un classico di Astor Piazzolla, “Histoire du tango”, composto dal grande bandoneonista argentino nel 1986. La suite, in quattro movimenti, mette in essere la successione di stili diversi, offrendosi da ideale sfondo alla performance delle danzatrici Ilenia Melis, Miriam Salvetti e Sara Tomeo (della scuola “Professione Danza” di Querceta) che hanno ballato sulle note di “Cafè 1930”. Nel brano flauto e chitarra si alternano e rincorrono in un dialogo struggente che il numeroso pubblico presente non ha mancato di salutare con l’ideale abbraccio di un lungo applauso. Il concerto si è concluso con un bis famoso come la Pavane di G. Faurè in cui Parasole e Fenzi hanno fuso il loro dialogo all’unisono.
Nel ringraziare la Misericordia di Seravezza per aver ospitato il concerto e i due musicisti per l’appassionante viaggio musicale oltreoceano, i responsabili del Comitato per il restauro dell’organo del Duomo hanno ricordato l’ultimo appuntamento fissato per sabato 10 dicembre alle ore 18:30 presso l’Oasi Nostra Signora del Sacro Cuore – Villa Henraux: in scena la pianista Rebecca Lou Guerra che eseguirà brani di Bach, Mozart, Chopin e Debussy.
Come di consueto, al termine del concerto è stato offerto ai partecipanti un aperitivo dagli sponsor: “Bar Pasticceria La Parigina”, “Circolo culturale ricreativo”, “Pizzeria La Seravezzina”, “Pizzeria Il Nuraghe”, “Antichi Sapori Panificio Rocchi”, “Frutta e verdura da Luciana”, “Ristorante Le Gradole”. A tutti vanno i ringraziamenti più sentiti da parte del Comitato, grato anche alla Vittoria Assicurazioni, alla Tenuta Mariani e Colli Vicentini e a Nadia Coppedè piante fiori e…fantasia per l’allestimento floreale della Chiesa.
Il Comitato cittadino per il restauro dell’organo del Duomo dei Santi Lorenzo e Barbara
Segreteria del sindaco di Seravezza,addì 29.11.2016
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INAUGURAZIONE DELL’ORGANO AGATI – TRONCI RESTAURATO TENUTASI NELLA CHIESA PARROCCHIALE DEI SS. CLEMENTE E COLOMBANO DI TERRINCA
(sabato 26 novembre 2016)
Stazzema_ Per celebrare come si merita questo avvenimento, ho preso lo spunto da una fotocopia gentilmente datami da Rosalia e Lorenzo Olobardi contenente un breve resoconto esteso dal sacerdote don Iacopo Parra, il cui originale si trova in un polveroso registro del nostro Archivio parrocchiale, scritto a mano con penna e inchiostro in una grafia tipicamente ottocentesca, di non immediata leggibilità. Il registro accoglie la contabilità della parrocchia divisa per anno. Se andiamo all’anno 1896, possiamo leggervi:
«Intanto il Priore Don Iacopo Parra tenne un discorso onde provvedere il popolo a volere venire incontro con oblazioni spontanee alla costruzione dell’organo e del rivestimento dell’orchestra. La sera dopo la processione del SS. Sacramento si tenne l’adunanza per la nomina dei nuovi Uffiziali della Compagnia e quindi si venne a trattare dell’organo per il quale si deliberò che il Presidente della Commissione per i lavori sig. Marco Olobardi, il sig. Cassiere Augusto Paiotti e il Consigliere Giovanni fu Vincenzo Paiotti una col Parroco si dessero cura di raccogliere le oblazioni del popolo. Fu fatto dai surriferiti il giro presso i domestici focolari e si raccolse la somma di lire 3.000.
Si affidò la costruzione dell’organo al sig. Cavalier Filippo Tronci di Pistoia, il quale dovea procurare di averlo in pronto per il giorno 22 novembre, epoca in cui se ne dovea fare l’inaugurazione, e il fissato venne stabilito per lire 4.600 più le spese di trasporto e collocazione. […]
Il giorno 22 novembre 1896 si tenne una solenne funzione alla Madonna del Carmine e alla Messa solenne cantata dal maestro don Giosuè Donati, Priore di San Pietro in Vincolis città di Pisa, venne collaudato l’organo dal Prof. [nome illeggibile] Barsanti di Pisa e dal Prof. Casati di Pietrasanta. Alla sera furono cantati i primi vespri solenni del Santo titolare San Clemente e il dì 23 se ne celebrò la solennità sedendo all’organo i suddetti Prof. Barsanti e Casati. Così ebbe termine il collaudo».
Da questo scarno e freddo resoconto ho provato a ricostruire il più fedelmente possibile quanto dovette accadere centoventi anni fa qui a Terrinca.
Non sapremo mai chi fu che prese l’iniziativa di dotare la chiesa di un organo per quei tempi modernissimo, costruito con grande perizia e profusione di materiali di alta qualità da una delle migliori ditte dell’epoca, la Agati-Tronci di Pistoia. Forse potrebbe essere stato lo stesso parroco. Certo è che non dovette rivelarsi facile mettere insieme la somma per l’acquisto, soprattutto in un paese abitato da poche anime, quasi esclusivamente cavatori e contadini, che non dovevano quindi nuotare nell’oro. Tuttavia, spinti dalla loro grande fede religiosa, i paesani, pur con sacrificio, si autotassarono devolvendo una parte dei magri risparmi all’acquisto del nuovo strumento, che avrebbe conferito ancora maggior prestigio alla Chiesa parrocchiale, già di per sé notevole per le sue maestose dimensioni e per la ricchezza di marmi.
Fu eletta una Commissione che si occupasse dell’acquisto dell’organo e dai cognomi dei membri che ne facevano parte, Olobardi e Paiotti, è interessante rilevare come essi siano ancora oggi profondamente radicati in paese. La Commissione raccolse una somma di lire 3.000. Una cifra davvero ingente a quei tempi, se pensiamo che allora la paga media mensile di un operaio era di circa 60 lire.
Il prezzo definitivo dell’organo fu di 4.600 lire, più le spese di trasporto e di installazione. Non è detto nel resoconto di don Parra come si siano trovate le rimanenti 1.600 lire.
Comunque, i bravissimi operai e tecnici della ditta Agati-Tronci provvidero a installare l’organo, che rifulse in tutta la sua bellezza e splendore sulla cantoria in breccia policroma posta sopra il portale d’ingresso principale della chiesa.
L’organo, sia per i danni causati dal tempo, sia per l’incuria umana, dopo circa un secolo era assai degradato e non più funzionante. Fortunatamente nel 2013 il Comune di Stazzema ha preso l’encomiabile decisione del restauro dello strumento, stanziando a tal fine una parte della somma necessaria, seguito poi da altri sponsor.
Ora siamo tutti in fremente attesa di sentir suonare di nuovo l’organo tornato a far bella mostra di sé sulla cantoria.
Vorrei a questo punto fare un breve excursus sull’organo in generale, uno strumento che mi ha sempre affascinato, forse perché lo ricollego sempre a occasioni solenni.
L’organo fu inventato ad Alessandria d’Egitto nel III secolo a.C. e ha dunque origini antichissime. Appartiene alla famiglia degli aerofoni, cioè degli strumenti che producono il suono per mezzo dell’aria. Già questo suscita stupore: sembra infatti impossibile che attraverso un mezzo etereo come l’aria si riesca a dar luogo a una varietà infinita di suoni. Invece si può. L’aria, prodotta da un mantice, entra nel somiere, una specie di cassa destinata a distribuire con varia pressione l’aria alle canne, che forniscono il suono. L’estensione dell’organo è potenzialmente la più ampia fra tutti gli strumenti musicali, giacché è in grado di dar luogo a una complessità di suoni che lo rende simile a una vera e propria orchestra in miniatura. Quest’organo ha tutti i registri da concerto, per cui è capace di riprodurre le trombe, il clarone, il corno inglese, i corni dolci, la cornetta, l’ottavino, i tromboni, le viole, i flauti, il contrabbasso e addirittura la voce umana e la voce angelica. Esso dispone anche dei cosiddetti registri accessori, volti cioè a creare effetti speciali, come il canto dell’usignolo, il tintinnio dei campanelli, il colpo della grancassa e il fragore del piatto. Insomma, è uno strumento di una duttilità e di una capacità sorprendenti. Spero che, dopo aver ascoltato il concerto inaugurale, qualche giovane paesano si invogli a imparare a suonarlo, cosicché l’organo possa essere usato con continuità e non solo in occasione di concerti tenuti da maestri organisti venuti da fuori.
Concludo con i ringraziamenti d’obbligo a quanti hanno contribuito, sia economicamente, sia con la loro infaticabile opera, a poter riudire la voce di questo strumento. Un grazie di cuore anche a tutti gli intervenuti
Da Paolo Verona, addì 29.11.2016
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NONNO RENATO SCRIVE AL SUO NIPOTE TOMMASO,CAMPIONCINO DI CICLISMO
GARE CICLISTICHE CORSE NELL’ANNO 2016, DA TOMMASO FIASCHI, UNDER 23 “ MASTROMARCO FC NIBALI SENSI CIPROS”
– 2 secondi posti
27. 8. 2016 – Gran Premio a Lastra a Signa – km.137, media km. 42,876/ h,
31. 8. 2,016 – 7 Gran Premio comune Cerreto Guidi, km.130, media km. 44,674/ h,
– 1 terzo posto
11.10.2016 – 64 Coppa Ponsacco del Mobilio, km.117, media km.45,116/h,
– un quarto posto
1. 10.2016 – Piemonte – Molino dei Torti – 61 Coppa circuito molinese under 23 – km.115, media km.47,586/h,
– 1 quinto posto
1 . 5.2016 – Lombardia – Stagno Lombardia – 61 Coppa 1 maggio ander 21– km.101, media 41.469/h,
– 2 sesti posti
2. 5.2016 – comune Lamporecchio – km.156, media km. 44,157/h.
17.9.2016 – Prato – 71 Gran premio industria e artigianato – km. 130, media km. 41,157/h,
– 2 settimi posti
2. 6.2016 – Toscana – Pistoia Bottegone Pistoia Fiorano – km.156, media km 43,134h,
28.3.2016 – Toscana – Lamporecchio frazione Cerbaia – 54 G.P. Sportivi Poggio alla Cavalla, ander 21 – km.91, media non annotata,
– 1 ottavo posto – Toscana – La California (LI) – 15 trofeo Tempestini Ledo under 23 . media 42,455/h
– 1 decimo posto
3.9.2016 – Toscana Signa – 49 coppa Fiera di Signa Km.132, media km.42.455/h.
Come si rileva Tommaso Fiaschi in questa stagione non ha mai vinto una gara. Credo che ciò sia dipeso dal fatto di non essersi potuto allenare, come avrebbe dovuto fare, a causa degli studi (doveva sostenere l’esame della maturità che ha superato brillantemente).
Voglio sperare che nella prossima stagione riesca ad ottenere splendide vittorie in questo sport che è durissimo, ma che è sempre, a mio parere, il più bello del mondo.
. Un uomo che lo conosce che nel recente passato ha allenato un ottimo giovane corridore, mi ha detto che mio nipote nel 2017 “ prenderà il volo”.
Tommaso ascolta e segui sempre i consigli che ti darà il tuo ottimo allenatore. In bocca al lupo e un forte abbraccio dal tuo
nonno Renato ,addì 30.11.2016
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PEDALATA ODIERNA. MULINA, PRUNO, ARGENTIERA, IACCO, BIVIO COMUNALE PER RETIGNANO, IACCO, MULINA
Cavolo, ma stamani abbiamo detto differente allorché, dopo l’ascesa a Pruno, il freddo, soprattutto nel tratto in discesa Cardoso- Argentiera, c’è infilato con tutti gli aghi immaginabili nella pelle accaldata dalla salita. Un freddo che davvero non ricordavamo d’aver provato: o sono gli anni che si fanno sentire o bisogna ricorrere all’accortezza di indossare sopra il giacchino invernale un k-way prima della discesa.
Stamani le Apuane erano uno spettacolo e Pruno, esposto al sole e con quel brillar di vetri pareva un dente di pirite sotto la Pania.
Ben altro spettacolo all’isola “scologica” di Retignano. Ma nessuno vede e tanto meno scrive, ma la situazione è davvero vergognosa.
Giuseppe Vezzoni,addì 30.11.2016
COMUNICAZIONE REDAZIONALE
Abbiamo rinviato a domani uno scritto di Roberto Natalini sullo sviluppo/regresso del territorio di Stazzema.